[DESCRITTIVO] La Smemorata e la Maga: tanto ammmmore! (OK)

.Melisande.
00giovedì 18 febbraio 2016 17:28
[ ATTENDERE RESPONSO ]

Notte, una notte serena però. Fredda, certo, ma senza nuvole ad oscurare la falce di Luna e le Stelle. Notte che accompagna dolcemente esseri alati che svolazzano in preda all'Amore più puro, al desiderio più fermo e ardente. Ali colorate, nuvole rosa, pensieri confusi. Nemici che s'innamorano di nemici. Amici che confessano il loro amore. Vampiri che baciano Elfi. Abbiamo visto davvero di tutto, in questi giorni di follia. Cosa vedremo però stanotte? La Caotica Smemorata, nemmeno fosse una Principessa della Disney, ha raggiungo la Fortezza Ancestrale: cerca ancora risposte alle sue domande, cerca di colmare un buco nero lungo due anni. Insomma le sue belle mani hanno colpito il portone della Fortezza, la vecchia Dierna l'ha accolta e l'ha accompagnata in sala comune dove, ad attenderla, c'è Anya la Maga. Abbiamo un mistero da risolvere, questa notte!

Signore mie, volete innamorarvi o preferite tirare il dado per cercare di scamparla? :D Rispondere, grazie!


ANYA //m'innamoro yeah :)

KALTIA // anche io *ammicc*

Tanto AMMORE! Dunque GDR PLAY, ORDINE: KALTIA, ANYA

KALTIA [ Corridoio > S.C ] + Ha volato, letteralmente, sferzando tra le ombre di Barrington per raggiungere la Fortezza Ancestrale. Una macchia di tenebra, laddove le vesti scure come pece avvinghiano il corpo slanciato della nordica, se non fosse per l'incarnato selenico che contrasta la sera e le ampie ali variopinte che si stagliano dietro la schiena, come prolungamenti delle scapole. Una casacca nera avviluppa il busto sinuoso, pantaloni in nero pellame invece scendono a fasciare la muscolatura tesa delle gambe sino ad inghiottirsi in stivali che mordono la carne fino alle ginocchia. Una vecchia cappa, scura anch'essa e bucata dietro la schiena - ad agevolare la presenza delle ali - completa il vestiario dell'Apocalisse, i cui lembi oscillano adesso che avanza verso la sala comune, carezzando le armi onnipresenti che si stagliano ai suoi fianchi: una lunga a sinistra e una corta a destra. Decisa e fluida come una predatrice, fredda come l'inganno più inarrivabile. Il volto austero, screziato da occhi di pallido ghiaccio che hanno degnato chi l'ha accolta di una sola occhiata, sino ad infrangarsi in un'ondata certosina verso la fisionomia di chi, invece, l'attende in sala comune. E andrà ad immobilizzarsi sulla soglia, per adesso, senza emettere un suono diverso dalla nenia regolare del respiro che le consuma il seno sotto gli abiti.

ANYA [sala comune] non sarebbe poi male la serata non fosse per quelle ali ingombranti che non sa più dove mettere! Le prudono anche un po' ad essere sinceri e non è un bello spettacolo quando si agita, muovendo le scapole alternativamente col duplice scopo di farsi passare la sensazione di prurito e di spostarle da un lato o dall'altro. Meno male che non si è mai sognata di scendere in laboratorio... avrebbe potuto fare un disastro, come far entrare un cane in una cristalliera! Inizia solo adesso a gestirle un po' meglio. Strano però che tutto questo non l'abbia innervosita più di tanto. Spaventa forse, all'inizio, fin tanto che non si fosse resa conto che quel fenomeno era accaduto a tutti indistintamente, ma innervosita no. Anzi, si potrebbe quasi dire che si sente leggera, con la testa un po' fra le nubi, ha voglia di primavera e di fiori, profumi e colori, di sole che baci la pelle e la riscaldi, di abbracci?... ma che sciocchezze sono mai queste!?! Deve concentrarsi su quel libro di simboli che ha dinanzi agli occhi e non ci riesce. E' solo un modo per ammazzare il tempo stasera, nell'attesa che arrivi la donna del Sanitarium. E saluterebbe con gioia i rumori ch'ode giunger da sotto. Chiavistelli. Voci. Dierna. Finalmente Kaltia è arrivata e questo le fornirebbe la scusa per richiudere il libro, alzarsi e scuotere le ali che forse si erano accartocciate stando seduta. E, all'ingresso della donna scortata dall'anziana inserviente, un'impalpabile nube si pulviscolo si potrebbe ancora vedere intorno alla sua figura. Belle son belle, non c'è che dire, comode un po' meno, ma può darsi che sia soltanto una questione di abitudine. Anche per quel motivo avrebbe abbandonato gli abiti più sgargianti e voluminosi, optando per una semplice camicia beige e delle brache in canapa strette in vita da un cingifianchi in cuoio. Che almeno i vestiti siano comodi! Il pentacolo è sempre appeso al collo, mentre i capelli scuri sono sciolti sulle spalle, facendo da cornice al suo volto pallido, così... solo perché pensava che nell'insieme stessero meglio portati alla selvaggia. Si volterebbe infine verso l'uscio, per scorgere mirabile visione di colei che smunta e pallida vide al sanitarium, regale è bellissima le pare adesso... mirabile visione {Arcane Imperia milady, sono felice di vedervi} e mai cosa fu più vera di questa per l'Ancestrale {in buona salute} aggiungerebbe solo dopo un istante in cui deglutisce a vuoto.

Azioni accettate! Procedete pure, ma vi metto un piccolo limite: massimo quattro post! GDR PLAY, STESSO ORDINE

KALTIA [ Corridoio > S.C ] L'Animorph è ancora inchiodata sulla soglia del salone, ben adesa alla pavimentazione con le suole dei calzari, offerta frontalmente alle attenzioni visive di Anya che finalmente si palesa nel suo cono visivo. Vista cristallina, insita di una profondità che, man mano, si farà soverchiante, pronta ad avviluppare da capo a piedi la sagoma della Maga. Ma è quando gli sguardi collimano che qualcosa pare avvenire nei recessi più reconditi dell'Apocalisse. Una fiamma che s'accende, per poi divampare e pervaderle la spina dorsale carezzando la fila di vertebre fino a provocare un fremito sulle ali dietro la sua figura. Le viscere che iniziano a contorcersi, e l'istinto che pare assoggettarsi al raziocinio come un succube, lasciandola avanzare lentamente verso la figura altrui. Scandita e determinata ad ogni falcata, attratta tanto mentalmente, quanto spiritualmente e fisicamente dalla donna, fiuta l'aria con foga come a volerne scovare il profumo, crogiola l'udito con il suono della sua voce. [ Finalmente.. ] una voce torva, seppur melodiosa, quando il corpo andrebbe - se l'altra non si scostasse - ad immobilizzarsi ad appena un metro e mezzo di distanza. [ Il piacere è mio, Milady. ] andrà ad umettarsi il labbro in una pausa, torcendo la testa di lato a smuovere i capelli scuri, l'intrico mosso che le sfiora le spalle, e accennando un'ombra sorridente sulla bocca carnosa. [ pendo dalle vostre labbra, dunque. Come procediamo? ]

ANYA [sala comune] è con lo sguardo perso nella profondità del suo che la seguirebbe mentr'ea s'avvicina e allungherebbe le braccia e le mani in sua direzione, sperando che colga Quel l'invito e la stringa a sè. Sensazioni d'affetto, di protezione e d'amore che il suo volto soave le danno nascere nell'animo. L'espressione ebete che dovrebbe risultarle... se potesse vedersi ora si prenderebbe a Schiaffi da sola!{ma ditemi, prima ch'io congedi Dierna, desiderate forse un the, un calice di vino...} un bacio? Ma non lo dice, mordendosi la lingua, limitandosi invece a guardarla con occhi languidi che non fa nulla per dissimulare è solo quand'ella scuotesse il capo o chiedesse qualcosa, agiterebbe la mano lasciando che l'intesa in quel l'idillio se ne vada {prima di spiegarvi cosa intendo fare, ho alcune domande per voi milady, avete sempre l'anellino al dito del piede? Cos'è cambiato da quando eravate al sanitarium? Cioè, ricordate qualcosa oppure la morsa di dolore continua ad attananagliarvi ogni qualvolta tentate di riportare alla mente ciò che è accaduto? Avete scoperto nulla di nuovo e l'anellino continua a stringersi sulle vostre carni se tentate di toglierlo?} ha perché ciò che si appresta a fare è piuttosto pericoloso, lo sa bene. E' per quel motivo che ha lasciato un messaggio sotto la porta di Adhier, egli è il Primo Mago e si è spesso dimostrato più coscienzioso di lei {quando siamo venuti ad esaminarvi eravate coperta da simboli, avete scoperto qualcosa di nuovo?}

Azioni accettate! GDR PLAY, STESSO ORDINE

KALTIA + [ sala comune ] Va ad agevolare l'intento di Anya, tentando di lambirle la schiena con una presa istintiva delle braccia che avanzano, si muovono nel bisogno veemente che accende lo spirito duale dell'Animorphs. Mani che andrebbero a scendere, poi - se concesso - cercando di avvighiare le falangi affusolate sulle anche della Maga, sospingerla ulteriormente a se a voler percepire meglio l'impatto dei corpi sulla zona ventrale. Tant'è che non vorrà farle concludere il quesito, bensì tenterà di avanzare rapidamente con il volto, agguantare le labbra altrui con le proprie in uno schiocco umido e del tutto istintivo, impreziosito dalla lingua che si snuda. (//Agilità II) [ Mi basti tu. ] coincisa, roca e del tutto sincera, a volerle riempire la bocca con le sue stesse parole, affondando intensamente nei suoi occhi. E le ali che andrebbero a fremere, avanzando tentatrici per lambire anche i fianchi altrui. [ Ho l'anellino, nulla è mutato. Il dolore c'è ancora quando provo a ricordare, tralasciando il fatto che...i simboli siano scomparsi nel nulla senza preavviso, senza una ragione logica. ] scandisce ogni sillaba a quella poca distanza, e per quanto onnipresente sia il fastidio di non poter rammentare, di non aver certezze... Anya è più forte di tutto questo, e il cuore le martella in petto come un tamburo. [ Cosa avete intenzione di compiere stasera? ]

ANYA [sala comune] si lascia agguantare, abbracciare, baciare... persa per lungo ed eterno istante in cui i corpi sembrano fondersi uno nell'altro. Cedono le ginocchia mentre respira il suo fiato caldo e tutto vorrebbe fuorché distaccarsi da lei, dimentica dello scopo della sua visita. che impeto! Che ardore! Ed invece, in quel briciolo di raziocinio, cercherebbe di allontanarla appena qualche centimetro, giusto per lasciarle modo riparlare a sua volta {vorrei mettervi al corrente che ciò che tenterò con voi e voglio che siate conscia della pericolosità. Non voglio spaventarvi o dissuadervi ma...} sospira, anche se non sa bene perché, ora che l'ha davanti ha più timori del solito ad usarla come cavia per qualcosa che non ha mai tentato prima {se la magia che ha incantato questo oggetto fosse molto più potente di quanto io non sia, potrebbe accedere l'esatto opposto di quel che speriamo d'ottenere. Ho pensato molto al vostro caso, quell'anellino vi tiene legata alla Nostra realtà, mondo, dimensione, chiamatelo come volete. Un errore potrebbe rispedirvi esattamente da dove siete venuta... o peggio} avrebbe cercato di dirle tutto d'un fiato, in maniera che non potesse interromperla prima di aver concluso, vuole ch'ella scelga e decida liberamente, ma com'è difficile ora!

Azioni accettate! GDR PLAY, STESSO ORDINE

KALTIA [ Sala comune ] [ F.U ] E' più forte di lei scivolare con lo sguardo fulgido dagli occhi di Anya alle sue labbra ora distanti che si scostano per emettere nuovi suoni, nuove parole, stuzzicare l'udito di Tormenta e cullare la psiche con carezze piacevoli. Di contro, l'Apocalisse continua a fissarla, cerca di mettere da parte ogni istinto - per quanto impossibile - per lasciare alla alla mente un briciolo di pace e poter, di conseguenza, soppesare quanto l'altra dice. [ Ah... inoltre, se può esservi utile. I Venefici hanno affermato che io sia stata avvelenata. Cosa e come non è ancora chiaro. ] seria, eppure morbida nella voce, mentre le falangi andrebbero a comprimere ulteriormente le sue anche come a non volerla lasciare, tentando di mantenerla ancorata a se, bisognosa, costantemente, si percepirla addosso. Affamata, per come se la sta divorando con le iridi di lapislazzuli, rimarcando attentamente ogni centimetro di quel viso. [ I rischi non mi interessano. Voglio conoscere la verità. ] la voce freme più dura, per quanto, infine, sia un refolo caldo ciò che sviscerano le labbra della caotica. [ E poi...mi fido di te. ] un altro sorriso sboccia per curvarle le labbra con lentezza, ad accompagnare ciò che di più raro e incredibile potrebbe uscire dalla gola di quella donna. [ Procedete. ]

ANYA [sala comune] scivolerebbe il dorso della Sua mano sul volto dell'altra, a seguirne i contorni, mentre l'apprensione si potrebbe leggere chiaramente tra i lineamenti della maga {venite amor mio} la prenderebbe per mano come solo un amante che voglia mantenere il contatto potrebbe, distaccandosi a malincuore, allungherebbe quindi l'altro braccio, compiendo con esso un arco parallelo al terreno, il palmo aperto verso l'alto, che parte dalla figura di Kaltia e giunge ad una poltroncina lì accanto, in un chiaro invito a mettersi comoda. Scosterebbe poi uno sgabello dinanzi alla seduta, in modo ch'ella possa liberarsi del calzare e poggiarci sopra il piede incriminato. Se poi la lasciasse fare, l'aiuterebbe senz'altro, carezzandole la gamba e il piede con leggeri tocchi di polpastrello. Un risolino potrebbe anche uscirle dalle labbra, per poi cercare di soffocarlo mordendosi il labbro inferiore ed abbassando lo sguardo, timida come raramente s'è ritrovata ad Essere {speravo ci fosse Adhier a controllare che tutto andasse bene ma...} un altro sospiro {mi raccomando, non esitate a fermarmi se vi sentiate male, tengo troppo a voi} conclude.

Azioni accettate! GDR PLAY, STESSO ORDINE

KALTIA [ Sala comune ] [ F.U ] Va ad ingoiare un groppo di saliva che grava sulle pareti della gola, e contrae anche la curvatura delicata della mascella quando Anya scosta il corpo dal proprio, costringendo la mente della caotica a reprimere l'istinto, ancora, in favore di ben altri argomenti. Argomenti passati in secondo piano da quando quella donna è lì, e che fino a pochi minuti addietro erano il centro focale della sua mente, come da giorni, come da mesi. E quella mano che scivola sulla guancia spande altri brividi lungo la spina dorsale. [ Non ho timore. Sei qui.. ] la voce ridotta ad un soffio debole, e il corpo che inizierebbe a muoversi con lentezza, guidato dall'intreccio delle loro mani. Si accomoderà con la solita, insita disinvoltura, lasciando cozzare i glutei sull'appoggio ma mantenendo la schiena distanziata dallo schienale, a non voler comprimere troppo le ali. E si lascia aiutare dalla Maga per sfilare il calzare, percepisce il suo tocco sul derma, alternando fra esso e i suoi occhi l'impronta acquamarina dei propri. Languida, come la lingua che esce e cozza sul labbro inferiore in una manifestazione provocatoria. [ Sono pronta. ] e le sorride, adesso che la gamba sarebbe tesa in avanti, il piede sinistro snudato ed elevato sullo sgabello, con l'anellino attorno al medio ben in vista.

ANYA [sala comune] come vorrebbe lasciar stare tutto così e dedicarsi a ben altre attività stanotte! E invece si sposterebbe in maniera da scegliere la miglior visuale possibile sul piede e sull'oggetto e solo quando fosse soddisfatta scosterebbe una seggiola in quel punto e vi si sederebbe, sollevando le grandi ali come fossero lo strascico d'un abito nuziale. Piegherebbe poi un poco il corpo in avanti, verso la donna che le sta regalando sensazioni mai provate prima ed inizierebbe a strofinare i palmi delle mani l'un l'altro, come chi voglia scaldarsi. A breve dovrebbe percepire il calore che dall'epidermide si espande e penetra a livelli più profondi, mentre la sua mente dovrebbe ricercare, e trovare, la concentrazione necessaria a richiamare tutto il potere delle Gocce. E' un processo che ormai conosce, eppure verrebbe percepito ogni volta come diverso ed unico, ogni senso umano potrebbe venirne acuito al punto che la pelle stessa diverrebbe più sensibile come volta da febbre improvvisa. rallenterebbe il battito cardiaco adesso e La forza dell'amore che prova ora le darebbe quella marcia in più perché tutto proceda nella maniera sperata. Ma se fino ad ora si era cimentata nell'infondere l'Ars ai liquidi estratti per renderli pozioni, adesso deve trovare il modo per estrapolarla da quell'anellino che, mano a mano che la concentrazione aumenta, diverrebbe l'unica cosa ad occupare il suo campo visivo. Come se tutto intorno si stesse dissolvendo, Come in un sogno oggetti e colori perderebbero consistenza e sparirebbero in stile sempre più piccole, fino a divenire microscopiche ed invisibili. La mente diverrebbe una sala spoglia, un vuoto che lentamente viene colmato da una linfa nuova, vitale e potente quanto l'amore che prova stanotte per la creatura meravigliosa che le sta davanti. Stringerebbe le palpebre e fisserebbe lo sguardo sull'anellino. Solo quando si sentisse pronta e concentrata al punto giusto, inizierebbe a muovere le dita come zampe di ragno, ritraendo al contempo le mani e le braccia verso di sè. A chi la vedesse potrebbe sembrare che stia tirando qualcosa, come un bizzarro gioco di bambini... un tiro alla fune d'una corda invisibile contro un avversario posto forse in un'altra dimensione. Lo scopo è chiaro ad Anya: succhiar via la Magia dal l'anello così come in quel bacio ha sentito che Kaltia le stava succhiando via gli ultimi brandelli di resistenza [//volontà 3, Sangue freddo 3, focus mentale 5, infondi/dissolvi magia 5].

ANYA //link della skill: http://isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/d/7114475/SKILLS-DI-CONGREGA/discussione.aspx

[ ATTENDERE RESPONSO ]

Finalmente la nostra avventura ha inizio, dopo qualche sbaciucchiamento e qualche palpitazione. Anya trova la concentrazione giusta perchè ormai è avvezza alla Magia e la Magia la riconosce. L'anello chiaramente incantato è l'unica cosa su cui vuole e deve concentrarsi: aiutare colei che stasera è Amore è fondamentale. La maga chiama le Gocce con arte e queste rispondono, con animo e allegria: le concedono ciò che vuole! La Magia pervade Anya e poi la stanza, si riversa solo e soltanto sull'anellino di Kaltia per circondarlo e portagli via qualcosa che esso possiede intrinsecamente. Oh! Ma qualcosa non funziona, Anya, sai? Vogliamo immaginare la tua magia come un sottile filo impalpabile e per lui ho scelto il colore verde. Dalle dita delle tue mani questo raggiunge l'anello e lo circonda. Il verde diviene più intenso, per poi cominciare a spegnersi e ad accendersi come una lampada a neon che non funziona bene, che sta per rompersi. Attorno a Kaltia potrai vedere allora, grande Maga, tutta una serie di saette che sono bianche, rosse e blu! Qualcosa, forse la tua stessa magia o forse la magia di colui che ha incantato quell'anello, chissà, ti vuole avvertire che stai percorrendo una strada pericolosa: è un avvertimento chiaro di stare attenta. Forse questa non è la strada giusta! Vuoi ancora proseguire su questa via? Pensa Anya! Pensa! Apri la mente a nuove strade, cerca di vedere oltre ciò che puoi vedere!!! Kaltia, in tutto ciò, non vedrà niente di niente: nessuna luce verte, nessuna saetta. Probabilmente penserà di essersi innamorata di una pazza! E magari, proprio per questo, l'amerà ancora di più!

GDR PAUSA, ci accordiamo sul forum! :) Buonanotte
.Melisande.
00giovedì 18 febbraio 2016 22:23
GDR PLAY - Ordine: Anya, Kaltia

ANYA [sala comune] con un battito d'ali a mover l'aria ed una vibrazione evidente, si ritrarrebbe immediatamente quando comincia a vedere quell'esplosione di luci e colori, scrollerà la testa per liberarsi della tensione della concentrazione e tornerebbe al ritmo normale di respiro, mentre forse quelle saette andranno spegnendosi e il filo sottile andrà dissolvendosi... forse! Le sarebbe chiaro che chiunque abbia incantato l'anellino non lascerà facilmente la preda. Sentirebbe chiara la tensione, tanto quanto quella fisica che scorre fra le due donne. Eppure Anya non mollerebbe, non è disposta a darsi per vinta e abbandonare colei che adora. Kaltia è sua. Punto. Chiunque o qualunque cosa pensi il contrario dovrà vedersela con lei ed è questa la ragione che la spingerebbe a render pergamena intonsa la sua mente, per lanciare un muto grido all'anello e a chi lo comanda, se mai un'entità fosse presente *lasciala a me o ti distruggerò* un semplice messaggio, chiaro, conciso, diretto e letale che verrebbe scagliato in ciò ch'ella immagina essere il demone che potrebbe rimandare la sua amata in un'altra dimensione [//volontà 3, sangue freddo 3, focus mentale 5, telepatia 5]. Ma lo sguardo avrebbe seguito il filo verde, quel sentiero luminoso fino all'oggetto incriminato, per rimanervi imbrigliato. E lo avrebbe seguito anche la man dritta, le cui dita ora accarezzano il metallo in tutta la sua circonferenza, saggiandone consistenza e temperatura, come se volesse condividete anche quella disgrazia con lei. Non si aspetta certo una risposta, ma se arrivasse non la stupirebbe poi molto. In caso contrario tornerebbe subito con l'attenzione all'amata {come state? Avete visto anche voi le luci, le saette?} preoccupata solo che Kaltia stia bene.

KALTIA [ Sala comune ] [ F.U ] Lei non può sapere cosa lo sguardo di Anya sia in grado di afferrare. Ignara del tutto, Tormenta, comodamente adagiata sull'appoggio del divanetto, con la gamba mancina tesa a palesare il dorso del piede in bella mostra, e l'anellino che riluce all'altezza del medio. Le ali che dipartono dal dorso, anch'esse premute senza alcuna forza sul sostegno dello schienale. E lo sguardo... pozze sempre più torve, lapislazzuli tassellati d'oceano che divorano la fisionomia della Maga, avide di non perderne alcun dettaglio. Palleggia frenetica dallo sguardo alla bocca altrui come se proprio non riuscisse a farne a meno. [ Saette? ] incredula, accigliata, laddove la fronte pallida s'increspa e il sopracciglio si curva a perfetta ala di gabbiano, e un mezzo sorriso sghembo modella la curva carnosa delle labbra. [ Io sto benissimo. Non potrebbe andare meglio, in realtà. ] la voce più roca, ad atteggiare quel groviglio viscerale che le anima lo stomaco, un piacere non troppo impudico che le riverbera nella mente, scaturito dalla vicinanza con la donna. [ Sapete... siete sempre più interessante. ] divertita, fa cozzare la punta della lingua sul palato superiore e va a riversare la nuca all'indietro così da trovare appoggio sulla stoffa e quindi, mettersi ulteriormente comoda, forse anche un po' spavalda; sembra aver codificato le parole di Anya come un guizzo di follia che, tuttavia, andrà a renderla ancora più attratta dalla presenza di quella donna.

[ ATTENDERE RESPONSO ]

L'amore è nell'aria stasera, eh?! Appena Anya molla la presa su quella magia, subito le saette invisibili agli occhi di Kaltia si spengono. Fiuuuuuu... Scampato pericolo. Il filo verde che conduce la Maga all'anello, finito l'incanto, svanisce. Ebbene forse questa non è la strada. Anzi, sicuramente questa non è la strada. Anya allora tenta con la Telepatia: sospetta la presenza di un demone. Passano i secondi ma nessuno risponde. Nessuno demone perchè, qualora ci fosse stato, avrebbe sicuramente fatto qualche domandina retorica che probabilmente avrebbe mandato l'umana su tutte le furie. Pericolo scongiurato! E allora Anya. Pensa! Pensa! Pensa!

GDR PLAY - Ordine: Anya, Kaltia


ANYA [sala comune] scuote la testa, non sfuggirebbero però alla nordica gli atteggiamenti suadenti e provocatori dell'altra {concedetemi ancora un tentativo, poi sarò vostra} -o voi sarete mia... questo è tutto da vedersi- verbia, dando corpo alla volontà d'entrambe. Per un momento l'espressione dell'Arcimaga tornerebbe quella dell'estasi d'amore, mentre si ravvia i capelli e getta indietro la testa, mostrando forse il suo punto più debole ed esposto, così come un gatto si getterebbe a pancia in su ad attendere le carezze leziose del suo umano. Già pregusta la notte di amplessi in quell'urgenza che deve essere ancora incatenata prima di poter esplodere. La voce è ridotta ad un sussurro roco e lo sguardo continua a scivolarle addosso, cercando d'immaginarne le forme, bramosa di sentirla ancora fremere contro il suo corpo, mentre lo stomaco si chiuderebbe in una morsa dolorosa. Ma tutto questo dev'essere rimandato ancora un po'. Ecco quindi che chiuderebbe le palpebre per allontanare da sè l'immagine di lei, trarrebbe lunghi e profondi respiri nella ricerca della concentrazione e del vuoto interiore, mentre sposta le ali sul fianco e spinge indietro il corpo fino a poggiarsi sullo schienale. Le braccia verrebbero abbandonate lungo i fianchi e cercherebbe di rendere nullo ogni rumore esterno, lasciandosi percorrere da un fremito del tutto diverso ora. Si noterebbe il lento sussultar delle labbra, come chi ripetesse ipnoticamente antiche formule, in modo da rendersi contenitore per l'energia ed il potere dell'Ars. Per la donna che osserva sembrerebbe solo abbandonata all'abbraccio di Morfeo, mentre invece, vigile e concentrata, ella si sta lasciando possedere dalla forza che le concede la vista astrale [//volontà 3, sangue freddo 3, f mentale 5, perc auree 5-1/2] //Link skill: http://isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/d/7114475/SKILLS-DI-CONGREGA/discussione.aspx

KALTIA [ Sala comune ] [ F.U ] Sbuffa l'Apocalisse, visibilmente impaziente, negli occhi azzurri puntati su Anya – la cui connotazione pressoché predatoria comunica fame – o magari bisogno, e nel petto femminile che si dilata e comprime furente contro le vesti scure che avviluppano il busto. La bocca ancora increspata in una promessa tacita che l'altra non dovrebbe faticare a cogliere, e la punta della lingua che si snuda per appropriarsi del labbro superiore nel riflesso successivo che, ancora, va ad atteggiare ciò che le balugina in mente. [ Non fatemi attendere troppo... sta diventando snervante. ] torva anche la voce, una scia roca e vibrante antecedente al guizzo di saliva che scivola in gola, e rimarca il concetto stesso dell'attesa, un groppo pesante come un macigno che la donna, forse, riuscirà a percepire anche sullo sfondo sonoro. [ E non addormentatevi, soprattutto... se no che gusto c'è? ] questo il suo commento interrogativo e beffardo nell'abbracciare con lo sguardo i successivi movimenti di Anya, per poi tornare in silenzio, in attesa, senza schiodarle le iridi di dosso.

Azioni accettate! GDR PLAY, STESSO ORDINE

ANYA [sala comune] strana la situazione in cui si trova, istinto e ragione, alla presenza di colei che ama e vuol salvare, di colei che vuol sentire, toccare e possedere, ma anche costretta a pazientare e sedare il tumulto che ha nel petto. Ma l'Ars è forte quanto il suo amore, entrambi dovrebbero concorrere a darle forza e volontà per mantenere la concentrazione, nonostante le parole di Kaltia che la raggiungono ovattate.DEVE salvarla! Per poter passare la vita con lei e non vivere nel terrore che qualcosa possa strappargliela via. E dunque pazienta e si lascerebbe invadere dalla pace interiore e dall'immenso potere che lentamente le aprirebbe il terzo occhio e, muta ed immota resterebbe fin tanto che il terzo occhio si schiuda sull'aura di Kaltia ed essa non sia totalmente evidente alla maga. Tenterebbe di vederla e sentirla, come un fremito che passi dall'una all'altra, poiché infine, allo strato più esterno, tutto è connesso con l'universo e loro ne fanno parte. Sonderebbe quindi ogni pur minimo e sottile strato, analizzandone i colori e la vitalità, cercando d'individuare le zone d'ombra ove la magia scorre e tentando di capire come porre rimedio a tutto ciò. E' disposta a tutto, anche condividere le auree, armonizzandosi con lei, se questo servisse a sanarla, a passarle la sua energia oppure a farsi trascinare nello stesso incubo. In questo caso, l'aura più potente ed espansa della maga potrebbe artigliare quella di Kaltia, sono vicine sia fisicamente che sentimentalmente, la condizione ideale. Amore puro e incondizionato. E se invece dovesse scoprire che è posseduta da un demone, se individuasse un'aura diversa ad incrinare il suo intimo, cercherebbe di capire se e come combatterlo per distruggerlo. Dovrebbe sentirne il canto... o il lamento, la vibrazione vitale che si riflette nella sua. Non è la prima volta che si addentra nei meandri di quegli involucri, indi dovrebbe poter comprendere anche se la situazione sia mutata dalla prima volta, stabile o peggiorata. Il fatto che i simboli siamo spariti non può esser dovuto solo al tempo -non che si usasse poi molto il sapone- Riaprirebbe gli occhi, dunque, e si sporgerebbe in avanti [//volontà 3, sangue freddo 3, f mentale 5, perc auree 5-2/2].

[ ATTENDERE RESPONSO ]

Anya, concentrata al massimo e in pieno possesso dei suoi poteri magici, si proietta verso Kaltia, tentando nuovamente l'approccio della lettura dell'aura. Il tutto è fatto con grande maestria e non potremmo aspettarci niente di meno da parte di un Arcimago che alla Magia ha votato la sua intera vita. Questa volta, ella lo percepisce subito, è tutto diverso. Qualcosa è mutato, qualcosa si è mosso. Per prima cosa, Anya non lo sa, ma Kaltia ha subito una mutazione che ha fatto emergere la sua parte animale che probabilmente è sempre stata sopita e che si è manifestata in seguito agli anni di buio che ha vissuto ma che non ricorda. Pertanto Anya riuscirà a vedere, nella mutaforma, una doppia anima. Per risolvere questo mistero, però, dovrà indagare ancora un po'. Quel che visceralmente la Maga sente è che questa doppia anima che riesce a scorgere in Kaltia non ha nulla a che vedere con l'anello incriminato e nemmeno con la sua memoria mancante perchè... l'aver smosso in qualche modo magico quel monile ha distorto l'aura della giovane smemorata. L'aura, infatti, vibra ed emette note stonate, è divenuta rossa. E' corrotta, malata. Si lamenta! Ha bisogno di una cura. In poche parole... è Maledetta! E Anya riesce anche a comprendere è che la Maledizione è potente. Non potrebbe essere altrimenti o l'avrebbe scorta subito! [Maledizione liv6]

GDR PLAY - VAI ANYA


ANYA [sala comune] ah-aaah ecco qualcosa che non si sarebbe aspettata di trovare nella donna che ama ma che, in fondo, non le dispiace nemmeno un po... la sua parte animale che emerge non le sarebbe del tutto chiara, ma è evidente. Forse potrebbe lanciarle in bocca qualche topolino di cui ha fatto scorta la sera prima in piazza, per vedere se si tratti di un gatto, non è detto che la parte umana di Kaltia lo apprezzi! Scioglierebbe la tensione, insieme ai muscoli tenuti sotto sforzo nella concentrazione, lasciando che l'occhio astrale si richiuda sulla sua aura. Maledizione! In tutti i sensi! E le labbra pallide di muoverebbero facendo uscire solo dell'aria laddove avrebbe dovuto parlare. Respira... sospira {amor mio, non trovo le parole... ho scoperto qualcosa e mi chiedo se siate consapevole che in voi coesiste un'altra anima... un'altra entità...} esordisce, cercando parole che non la turbino troppo e toni che la rilassino nonostante la pesante verità. Ma prima di lasciarle aggiungere alcunché è sempre con l'espressione più seria possibile [//volontà 3] direbbe ancora {la magia che vi incatena è potente e distorce la vostra aura. Noi possediamo una pozione di ristoro ma... temo che la cosa possa essere legata più ai veleni che sono stati trovati in voi... in ogni caso chiederò ad Alexandra se esiste un modo... diciamo magico... Per sistemare le cose} non esclude nemmeno sia necessario l'intervento delle tesse, ma ancora non lo direbbe.

Azioni accettate! La parte di mia competenza finisce qui, vi auguro un buon proseguimento e vi prego di postare il resto della giocata sotto quella che pubblicherò! GDR END, buon automastering
.Melisande.
00giovedì 18 febbraio 2016 22:35
Riassunto: Kaltia, ali-munita, raggiunge la Fortezza Ancestrale. Anya, la Maga, l'attende. Le due s'incontrano in Sala Comune ed è subito amore, tenerezza e passione. I sentimenti vengono imbrigliati dopo qualche minuto di cedimento per cercare di risolvere il problema di Kaltia. La Maga prova a togliere l'anello con la magia, ma qualcosa si ribella perchè quando la magia di Anya sfiora quella dell'anellino saette invisibili agli occhi della mutaforma ma non a quelli di Anya, saettano attorno al corpo di Kaltia. Anya tenta, quindi, un'altra strada: la Telepatia! Cerca di mettersi in contatto con un eventuale Demone. Nessuno risponde. Ed ecco che, allora, prova nuovamente con la lettura dell'aura. Questa volta Anya viene ricompensata da due avvenimenti: la visione di un'aura doppia e la scoperta di una maledizione potente. E dopo? Dopo sarà solo amore, almeno suppongo!

Commento: Cosa abbiamo scoperto?
- INFONDI/DISSOLVI MAGIA non sembra essere la strada giusta da percorrere.
- Nessun demone si è impossessato di Kaltia.
- Kaltia ha un'aura doppia, quindi il corpo condivide due anime ma questo non è collegato con i tre anni di buio della mutaforma. Ora CHIEDO ANCHE LA CONFERMA DI UN UFFICIALE. Dal vedere l'aura doppia al dire "Ah, questa è una mutaforma" ce ne vuole! Gli Animorphs sono una razza sconosciuta, tranne a pochi individui, pertanto direi: siamo cauti, se Anya vuole indagare ha tutto il diritto di farlo, ma non facciamo voli pindarici! La player di Anya è molto corretta, sono sicura che non ci saranno problemi in tal senso, ma è sempre meglio mettere dei puntini! [SM=g27821]
- Kaltia è Maledetta. Maledizione liv 6, quindi molto molto potente!

E' tutto! Prego un ufficiale di cambiare il titolo della discussione per togliere IN SVOLGIMENTO! Graazie [SM=g27822]
Joglar1
00venerdì 19 febbraio 2016 12:43
//per il master a proposito dell'animorph: ok capito!
Posto le ultime battute:




KALTIA [ Sala Comune ] [ F.U ] [ Rimane in silenzio, concentrata, lasciando quel briciolo di raziocinio ancora in vita – seppur contrapposto ad un istinto che scalpita come una fiera dentro il suo petto – proteso e avviluppato sulla figura di Anya. I suoi movimenti, i suoi silenzi e... le sue parole. Saranno queste ultime a far storcere di lato la testa di Tormenta, a farle irrigidire la curva delicata della mascella in un'ombra tesa che s'affaccia sulla fisionomia. Cercherà di sciogliere ogni emozione o pensiero con un riso sarcastico, scrollando le spalle contro la vecchia cappa che scende a velarle il dorso, e un fremito d'ali a seguire. [ Una doppia anima? ] incredula, non riesce a comprendere se ella si riferisca alla natura di Animorphs o se ci sia dell'altro, magari correlato al famoso anellino che le avvinghia il medio del piede sinistro; tant'è che torna ad animare il corpo, uno slancio fluido che la ricondurrà in piedi, innanzi ad Anya, e un passo tentato con il piede destro per ammazzare quasi di netto le distanze con la donna. [ Io parlerò con lady Erinn, ancora, per comprendere se ci siano novità in merito. ] si lecca il labbro inferiore, lo umetta in una pausa di silenzio, andando a soverchiare lo sguardo altrui con maggiore intensità; è la mano destra che andrebbe ad elevarsi, indice e pollice – se potessero – a cercare un approccio con il mento di Anya, castigandolo in una ferrea presa di falangi, come a volerle immobilizzare il volto innanzi al proprio, dannatamente vicino, distante, forse, a qualche manciata di respiri caldi. [ Ma adesso... ] e non termina la frase, blocca il verbo in gola con una vibrazione più sommessa nel torace, un sorriso più smaliziato che scivola a curvarle lentamente le labbra carnose, senza la necessità di proseguire oltre con le parole. Il cuore tumultuoso sotto il seno, e il respiro carico di desiderio che andrebbe a stemperarle addosso: così andrà a concludere il suo pensiero, con
//PRESO UN PEZZO

ANYA [sala comune] certo non poteva aspettarsi una risata in risposta, come se quelle verità non l'avessero scalfita minimamente, come se non le avesse rivelato nulla di così fondamentale per la sua vita. Non lo sa, ma potrebbe logicamente pensare ch'ella sia consapevole della duplice natura. Alza il capo quando lei, con scatto filmineo, s'alza in piedi e la seguirebbe come fosse la sua immagine nello specchio, per ritrovarsi senza accorgersene faccia a faccia con la caotica, a respirare il suo stesso respiro, mente tutto il resto passerebbe in secondo piano per questa notte. Accelera il respiro quando le distanza si annullano, se sente il calore attraverso le vesti e l'Arcimaga risponde con un cedimento delle ginocchia. E' un attimo, ma significativo di quanto sia turbata {ti prego però, tienimi informata di qualsiasi cosa, non posso pensarti con questa maledizione addosso e soprattutto odio l'idea di non poter far nulla al momento} ancora pochi sprazzi di lucidità, sino a quando inizierebbe a vibrare all'unisono col corpo di lei {io... tu... non qui...} balbetta, ormai completamente proiettata in ciò che sarà, in ciò che han dovuto ritardare e che, Proprio per questo, adesso sta per esplodere nelle stesse luci e saette che prima vide intorno al suo piede.


KALTIA [ Sala comune ] [ F.U. ] Quasi animalesca l'intensità del proprio sguardo, piccoli specchi incastrati nei lineamenti selenici in cui riflettersi, o magari annegare. Avviluppano la fisionomia della donna scandagliandola in ogni minima sezione, ogni centimetro, ogni sussulto. E se l'indice della mano destra permane sotto la curva delicata del mento altrui, sarebbe la falange del pollice a tendersi, il polpastrello a raggiungere, se potesse, il suo labbro inferiore, per sfregarvi contro lentamente, fino a comprimerlo al centro esatto. [ shhh... ] un altro passo per far combaciare il corpo al suo, come perfette pagine di un libro, a volerla percepire addosso, carne contro carne, cuore contro cuore. Quel sorriso affamato rimane costante ad increspare l'angolo destro delle labbra piene, e gli occhi scivolano, flemmatici – mirati – a cozzare sulla curva della bocca di Anya, nell'istante cui si scosta per liberare altro suono. [ Non ha importanza dove. Ma quando. ] seduttiva come una serpe, del tutto sincera, a giudicare dall'istinto che la sta attanagliando da dentro come un fuoco che le brucia le viscere. Anche la mancina andrebbe ad elevarsi, cercherà di raggiungere la nuca di Anya, insinuare le dita affusolate fra i suoi capelli scuri. [ e vorrei fosse adesso. ] infine, un sussurro che andrà a stemperare direttamente nella sua bocca, per poi tentare di agguantarla in un secondo bacio, furente fin dal principio, inumidito dalla lingua che svetta e tenta un contatto immediato con quella altrui.


ANYA [sala comune] totalmente priva di volontà in quel l'amore non cercato e fuori da ogni logica, in quella passione così sfrenata che a stento è rimasta soffocata per tutta la sera, una sete che deve essere colmata per poter dare un senso all'oggi... si, perché il domani sarà tutt'altra cosa. E allora passerebbe i polpastrelli delicati sulla pelle di seta delle braccia nordiche, le iridi perse nel mare infinito dei suoi occhi chiari e limpidi un riflesso e una reciprocità che raramente si trovano... passa il suo dito sulle labbra e verrà risucchiato all'interno della bocca, come se il semplice contatto esterno non le bastasse più, e si lascerebbe baciare ed esplorare percependo la furia animalesca che scaturisce dalla sua donna. Ma altrettanto passionale e decisa, scivolerebbe sulle sue braccia sino alle gemelle, afferrandole entrambe e compiendo qualche passo indietro, trascinandola con sè indietreggerebbe sino all'uscio. E se l'altra non opponesse resistenza -cosa di cui non ha dubbio alcuno- la porterebbe nelle sue stanze, tra un risolino imbarazzato e un bacio passionale {si, adesso} sussurrerebbe a fil di voce.
//GDR END

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com