[DESCRITTIVO-PIAZZA] La Nemesi, il Castigo. La Folgore [OK]

_DAIMON_
00domenica 26 aprile 2015 13:46

RIASSUNTO

Un'Ombra si è rannicchiata ai piedi della Fontana,
proprio al centro di quella piazza di Barrington, su cui ancora calca la Notte Eterna.
Un piagnucolio attira Karvas a scoprire cosa lì si nasconda.
Ammantata e coperta da una pesante stoffa di lana,
scoprirà esserci una Bambina.
Gli è subito palese, forse, che v'è qualcosa di
-irreale, o innaturale- in quell'incontro, poichè questa parla e
sembra voler mettere il Caotico davanti
ad alcuni pezzi di se stesso.
E' una Nemesi. Un Equilibratore.
Non solo dei fatti più Naturali, ma anche delle misure delle Azioni Umane,
o mezzelfiche in questo caso.
Giudicarle e Voler punire una troppa malvagità o anche una estrema Bontà.
Ma non è questo il secondo caso.
Quando, portato all'estremo di una scelta,
egli crederà di tagliare via ed "uccidere" il suo passato,
la bambina scomparirà per lasciar spazio ad una luce che
implode accecante inizialmente, per poi ridimensionarsi fino
a recuperare la forma di una classica palla di vetro.
E poi Parlerà imperante:


'Io ti cercherò Ancora, sono il tuo Giudizio.
Io sola posso Giudicarti ed ogni Azione che compirai ne genererà un'altra.'






COMMENTO

Mi frullava un'idea e mi ha fatto piacere masterarla a Karvas.
Grazie al player [SM=g27823]

*** ASTERISCHI

Nulla necessita di approvazione, se non che chiederei, se fosse possibile,
di inserire nella Situazione Luogo Piazza
che una sfera luminosa e bianca, intangibile, galleggia nei pressi della Fontana,
almeno fino a quando esisterà questo buio. [SM=g27811]





[ PIAZZA ]








[QUEST START, ATTENDERE RESPONSO]

Vie strette, immerse nell'oscurità, passi furtivi, veloci di quelli che si svegliano in piena Notte, non sapendo nemmeno distinguere se sia Notte o Giorno. O un incubo continuo che non ha fine. Una notte calata anche su Barrington, una tetra quanto oscura macchia di assenza di luce. Tutto qui. E, in quell'oscurità, altre cose si muovono, nascoste e per niente rassicuranti. Sono rumori di respiri, gente o Anime disperse quanto quella morsa di terrore ne possa lasciare andare. Palazzi. Tetti. Nessun fuoco. Nemmeno il mercato di Barrington si tiene con regolarità. La popolazione della terraferma è spaventata come quella sulla sacra isola. In questo non fanno differenze. Sono poveri uomini caduchi della mortalità delle piccole cose e, per quanto dovrebbe ergersi sempre una scintilla di speranza, questa ancora non è giunta da nessuna parte. Nessuno porta soluzione. Forse queste Ombre che si addensano spesse e fredde richiamano anche altri Incubi, antichi passati.

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [piazza] Tutto è ancora buio sulla terraferma. Chissà per quanto tempo ancora. Ma ora che è tornato tra le file del Caos è suo compito tenere sotto controllo la cittadina. Chissà chi potrebbe nascondersi ora che tutto è immerso nel buio. Nemici dalle lame affilate potrebbero celarsi nell'oscurità. Indossa la sua armatura pesante e al fianco la sua Artiglio che gli è stata restituita.>>

KARVAS  >>Quella spada gli ricorda il suo antico nome che presto dovrà cambiare di nuovo. Il suo nome dovrà mutare come è mutata ancora una volta la sua essenza. Si perchè era caotico, è stato cavaliere e adesso sarebbe tornato al caos all'oscurità che tutto e tutti attira. Certo fa qualche fatica a muoversi con tutto quell'acciaio addosso ma cercherà di sfruttare la sua potenza per evitare.>>

KARVAS  >>di rimanere statico come una statua di cera. (potenza+3). Anche la sua armatura ha un nome. ''Dannazione'' quella a cui lui si era votato un tempo e che ora lo danna di nuovo ad una vita di misfatti e omicidi. Artiglio reclama ancora sangue e forse lo avrà.



[ATTENDERE RESPONSO]

Un mezzelfo. Un mezzelfo conosciuto anche oltre il senso sottile delle pietre che egli stesso calpesta. Una storia, la sua, come le altre. Avanza, incede, controlla. Sembra sempre lo stesso. Ma nessuno rimane uguale. Nemmeno lui. Dall'alto il suo Fato lo segue. Il suo destino. L'armatura crea quel rumore stridulo e sottile dell'acciaio. Quando la piazza gli si presenta sarà vuota. Vuota senza mercanti, bancarelle, stramazzi. Senza scalpiccio di moltitudini di persone che contribuiscono a vivacizzare, solitamente, l'atmosfera di una cittadella. Anche di questa. Però se fosse attento, se la sua vista acuta si orientasse un momento, molto probabilmente, noterebbe un'ombra allungata e sottile, quanto piccola, uscire fuori dalla forma della fontana. Se ciò non bastasse, un piagnucolio continuo si desterebbe in quel folto silenzio. Un singhiozzare smorzato, costretto, soffocato. Cosa sia e di chi sia quell'ombra non potrà ancora saperlo. E' certo che le mani del Buio, cadono avanti. Cercano. E vogliono.

[Distanza: Karvas a 6 metri dalla fontana della piazza]

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [Piazza] Silenzio, terrore, il nulla. Certo la cittadina è rimasta sempre la stessa immutata come un tempo nonostante si siano avvicendate parecchie persone al suo dominio. Quanti malefici ha ha dovuto vedere quel luogo da quando era entrato per la prima volta nel Caos. Molta acqua è passata sotto i ponti e quel fiume che scorre lo ha trascinato proprio nel luogo da dove tutto era iniziato>>

KARVAS  >>Ma tutto in quella cittadina muta troppo velocemente, come il Caos impulsivo muta le cose e le trasforma in altro, anche quella serata di buio che sembrava a dir poco ''caotica'' si tramuta in qualcosa d'altro. Forse azione, forse morte, forse oblio. D'un tratto le sue orecchie da mezzelfo percepiscono qualcosa di strano. Potrebbe riconoscere un piccolo singhiozzare. Chi è così debole >>

KARVAS  >>da dover piangere?. Si volterebbe dunque in direzione della fontana. L'armatura che sferraglia ad ogni movimento. Una corazzata che si avvicina al suo obiettivo. Un'ombra che si intravede dentro di essa. Chi sarà mai direbbe mentre accorcia la distanza di circa 3 metri dalla fontana. Ancora non è tempo di sfoderare chi cerca sangue. Ma forse lo farà presto.



[ATTENDERE RESPONSO]

Si muove come fosse lo spazio vitale in cui ha sempre vissuto e, forse, è esattamente così. Ma la strada non può mai essere piana, liscia e senza ostacoli. La scala chiede delle prove, ma anche gli scopi e i diversi obiettivi, ne richiedono degli altri. Quel fagotto si copre dentro un mantello di lana grezza, ha piedini piccoli e nudi, questi escono dai bordi di una stoffa di lana pesante, quella lana che punge la pelle, che infastidisce. Quell'ombra lì, nasconde. Arriva. Perpetra. Singhiozza, ma all'udire dei passi caricati nel metallo, apre gli occhi, affusolati, di un azzurro ghiaccio, quasi simile a quelli che sfoggia il mezzelfo. Non c'è fine a quel singhiozzare, debole, oppure abbandonato. La sagoma è sempre lì, non si muove, ma si fa sentire. Non ha paura. Non ne può avere. Viene da lontano, e se è arrivata troverà un altro modo per Tornare. Indietro. Tornare ''Avanti''. ''Chi è?'' farfuglia, mentre la boccuccia si tira su, si scorge il visino sporco di fango, lacrime chiare disegnano righe bianche sulle guanciotte paffute. E' una bambina… Questa Ombra è una bambina. Non è un caso che quella si trovi lì.

[Distanza: Karvas a 3 metri dalla fontana della piazza]

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [piazza] Procede con il proprio strofinio di armatura che striscia contro la pavimentazione della piazza. Il singhiozzare della piccola figura non ha termine fino a quando egli non si avvicina per vedere che cosa succede. Perchè piange? D'un tratto può vedere due gemme azzurre come i suoi occhi farsi luce tra tutto quel buio pesto. ''Io faccio parte di chi domina queste terre'' dice senza>>

KARVAS  >>indugio quando la domanda della piccola figura che nel frattempo smette di piangere, parla. ''Tu chi sei bambina?'' dice mentre le si avvicina ancora di 1,5 mt mentre la mano dx dal fianco dx muove verso l'elsa alla cinta sx. Anche se è una bambina, un'ombra rimane sempre un'ombra e per questo bisogna avere cautela. ''Che cosa fai qui tutta sola?'' chiede nonostante stia parlando comunque>>

KARVAS  >>a qualcosa che gli pare irreale. Forse sono i suoi occhi azzurri che gli danno quel tono di innaturale. Una risposta giungerà presto a quel punto dall'oscurità senza fine.



[ATTENDERE RESPONSO]

Lo aspettava. Era la voce che doveva arrivare. Una tra tante. No… una tra quelle scelte. Perché gli Spiriti che vengono chiamati, spesso da gesti o azioni di altro tipo, poi richiedono anche una Nemesi costante. E' Karvas che ha chiamato questa Bambina. Lo ha fatto, senza nemmeno accorgersene. Lo ha fatto prima di oggi, e dopo ieri, dopo il passato e il futuro. Lui non può sapere quali fili giochino o meno a suo favore. Ma questo mezzelfo ha Giurato. Lo ha fatto così tante volte che non si ricorda nemmeno a quale degli innumerevoli Sigilli sia ligio. La bambina lo osserva e lo aggancia in quello sguardo che è uguale al suo. E' lo stesso panorama, occhi simili, Sangue dello stesso Sangue. Fuoco che Custodisce. ''Tu eri il Custode, Karvas… perché mi hai abbandonato?'' una vocina quasi neutra se non fosse troppo lontana dalla bocca della Bambina che poi è lei che parla, lei che muove le piccole labbricine e, d'un tratto, Karvas potrebbe soffermarsi a pensare. A ricordare e se volesse anche a nascondere. La bambina ha un viso piccolo e rotondo, capelli color del grano. Sembra essere lì da molto tempo. ''Ho aspettato. Poi non arrivavi mai.'' La voce è morbida, cambia ancora, anche se nei meandri del cuore il giro del destino non può farsi dimenticare. ''Tu ti ricordi di me?'' si strofina il nasino, si asciuga gli occhi belli, e il mezzelfo ancora potrebbe farsi coraggio e starla ad ascoltare. Oppure rimanere un po' con lei. Perché potrebbe ritornargli familiare. In un quadro che non è sbiadito. A dispetto di chi, forse, vuole farglielo credere.

[Distanza: Karvas a 1,5 metri dalla fontana della piazza]

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [Piazza] La bambina parla e lui la sta ad ascoltare ma la mano non lascia per nulla l'elsa della propria spada. Una vocina leggera che si assottiglia. Una bambina piccola che potrebbe portargli alla mente strani ricordi. Strane inquietudini di un tempo. Qualcosa che aveva cercato di dimenticare, perchè loro si erano dimenticate di lui già da molto tempo.>>

KARVAS  >> ma forse un nome su tutti gli torna alla mente. ''Amil'' dice mentre sua figlia gli ritorna alla mente. Tutte quelle volte che l'aveva tenuta in braccio in dimora arcana. Tutte le volte che gli aveva raccontato delle fiabe. Che gli aveva detto parole gentili. Ma tutto questo non c'è più è sepolto sotto una coltre di ricordi ed è meglio che non riaffiori in lui se non scatenando odio >>

KARVAS  >>e rancore. ''Sono andato via perchè non c'era più niente da difendere'' dice. ''Ora torna tra i ricordi passati e abbi la tua pace e non tornare più'' afferma deciso, non uscirà mai più dal caos se non da morto.



[ATTENDERE RESPONSO]

Le spalline piccole appoggiate al freddo tocco della pietra della fontana, immersa in quei lembi enormi di una stoffa che rende l'idea anche della povertà. Della miseria. La bambina è una metafora, in carne ed ossa, vivente oppure un'allucinazione che è destinata o a Vivere o a Morire. E' uno specchio. In quegli occhi passano delle immagini, piccole, che non potrebbe nemmeno vedere, dovrebbe accucciarsi, scrutarla dentro le iridi come fossero due polle d'acqua incantata. E quando egli pronuncia un Nome, la bambina scuote il capo, un attimo solo, come a dire -no- per poi guardarlo dal basso verso l'alto. ''Sei andato via…'' la voce si fa velo nero, lo sguardo della bambina si angoscia e si fa più austero, uno sguardo che egli ricorda, maturo, per quanto giovane. ''Lo hai detto tu.'' le parole sfuggono lente. ''Ora Uccidimi. Concludendo ciò che dovevi fare, tempo prima. Uccidimi adesso.'' la bambina è sempre seduta, sempre coperta dal mantello di lana pesante, ma gli occhi non sono più quelli di Karvas, sono differenti, ed egli potrebbe riconoscerli. Ancora. ''

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [Piazza] La bambina si accuccia nelle spalle. Certamente non è una bella scena quella che ha di fronte e che lo riporta a tempi ormai lontani e andati via, trascorsi come l'acqua che è scorsa sotto i ponti del tempo. ''Essia!'' dice sempre più convinto. La spada verrà estratta in un ampio gesto circolare da sx verso dx. Dunque cercherebbe di portarsi a circa 70 cm dalla bambina, >>

KARVAS  >> Il piede sx andrebbe avanti il dx indietro a una distanza dall'altro di circa 40 cm. Il busto verrebbe portato verso il basso per mantenere meglio l'equilibrio, le spalle rilassate in posizione naturale mentre il busto andrebbe ad eseguire una semplice rotazione prima in senso orario da sx verso dx e poi in senso antiorario da dx verso sx. Quindi il braccio dx andrebbe seguendo il movimento>>

KARVAS  >>del busto a portarsi dal basso a dx prima verso l'alto a dx e poi dall'alto a dx verso il basso a sx verso il capo scoperto della piccola fanciulla. Il filo della lama rivolto obliquamente a 45° gradi rivolto a cercare la testa della piccola in uno sgualembro dritto che avrebbe l'obiettivo di colpirla. Nel fare ciò pronuncerebbe alcune parole chiare le ultime che lei forse ascolterà>>

KARVAS  >>''Il legame di sangue non si uccide, io con te uccido il mio passato!''.



[ATTENDERE RESPONSO]

E' una Stella. Quella che ognuno ha appesa sulla Testa. Stelle che conducono a diversi cammini, incontri. Strade che si intrecciano ed altre che si allontanano. La Nemesi. Il Castigo. Ci sono altre scie che si muovono oltre a quella terrena e le parole di Karvas, l'affermazione costante e quindi risolutoria del suo operato, creano altri destini. Altri movimenti che Egli stesso non può comprendere. Questo mezzelfo merita la Morte, più di chiunque altro eppure è ancora qui in grado di togliere la vita ad una bambina di pochi anni. Un' Innocente che, forse, avrebbe la colpa di trovarsi da sola in un luogo abbandonato dalla Dea. Egli sfodera. L'uomo del Caos. L'uomo che ha più volte rinnegato la sua vita per ricchezze e macabri trofei. La bambina a quell'estrazione di spada chiude gli occhi. Le palpebre sbattono violente fino a quando un'implosione di luce, forte, calda e pura, si scaglia innanzi alla spada prima, che colpirebbe quindi il vuoto, o forse taglierebbe a metà la piccola stoffa che ricopriva le membra ossute di quella creatura. La luce si condensa e si delinea in una sfera di luce circolare ampia almeno mezzo metro. Galleggia ed è come il gran baccano di una musica che improvvisamente termina ed intorno v'è solo il Silenzio. La luce è abbagliante, frutto di un Mistero, delle molte vite andate e mai riposate in pace. Esplode con immensità e rimane lì. A guardarla a lungo creerebbe problemi alla vista, come se si prolungasse il tempo di fissare l'Astro diurno.

[IMG]http://i58.tinypic.com/axjhfp.jpg[/IMG]

[GDR PLAY, Vai Karvas]




KARVAS  [Piazza] Quando la sua lama starebbe per toccare la testa della piccola fanciulla ecco che alla fine vi è un'esplosione di luce che lo abbaglia e gli produce un forte fastidio agli occhi visto che lui è ultra sensibile come tutti i mezzelfi alla forte luce. Cerca di coprirsi il viso con la mano sx che ha libera dalla spada, spada che tiene davanti a se, in propria difesa.>>

KARVAS  >>Non riesce quasi più a veder nulla se non quella sfera così che sale in alto come se fosse un'altro sole. D'improvviso la piazza si illumina facendo sparire le ombre buie che l'avevano preclusa fino a qualche istante prima. Tutto rimane così per qualche istante. ''Vattene adesso e non tornare più'' dice a lei come se potesse sentirla. Lui ha scelto che via seguire, che sia sbagliata o meno>>

KARVAS  >>questa volta non può più tornare indietro e non lo farà di certo.



[ATTENDERE RESPONSO]

La sfera di luce bianca galleggia, si ridimensiona nelle sue misure diventando una piccola luce dalla forma di una comune palla di vetro. Esistono gli Dei. Ed esistono molte altre cose che agli uomini non è concesso conoscere, oggi la Nemesi ha cercato il mezzelfo Caotico. Per sondare, giudicare e Giustiziare. ''Io ti cercherò Ancora, sono il tuo Giudizio. Io sola posso Giudicarti ed ogni Azione che compirai ne genererà un'altra.'' Quella palla di luce, non vuole andare, lì rimarrà per illuminare quel poco quella piazza, donare una speranza a quelle genti che vivono nelle ombre costantemente e forse la Nemesi è una parte di quell'Equilibrio, ora rotto. Sentirà un gracchiare sommesso di Corvi, poi sempre più vicini, come se si stessero avvicinando in picchiata. ''I Corvi, arrivano!'' esclama quella voce distante che pare che si stia allontanando, ed è così. Sotto di questa due Piume di corvo nere sembrano essere cadute da quel grande stormo. Due piume di corvo che al mezzelfo non diranno quasi nulla, chi può dirlo.

[GDR PLAY, Vai Karvas, ultimo giro di Giostra ^^]




KARVAS  [Piazza] Finalmente quella luce si affievolisce dando maggiore possibilità al mezzelfo di vedere dove si sposta. ''E anche la mia spada ti aspetterà se verrai a cercarmi'' risponde da caotico mentre quella sfera si allontana, sente sulla propria testa un gracchiare di corvi alle parole della sfera di luce che va via e si innalza nel cielo. ''Io non temo il tuo giudizio>>

KARVAS  >>chiarisce alla sfera di luce. Dai corvi cadono delle piume di cui lui non afferra il significato. Ma la palla che sembrava ridursi non si allontana e rimane in quel luogo. Dovrà informare il Ductor di questo, di quanto è accaduto e cercare di indagare. Quelle parole vogliono sicuramente affermare qualcosa, ma quella cittadina deve e dovrà rimanere caotica sempre, è questo il suo destino>>

KARVAS  >>e non c'è altra via d'uscita per essa.



[ATTENDERE RESPONSO]

Non è la Luce che si è allontanata, ma quella Voce. La palla di luce invece rimarrebbe lì, ora svuotata, galleggiante e piccola. Una piccola scintilla che a prenderla con le mani sarà impossibile, perché sarà intangibile, almeno fino a quando questo Buio rimarrà tale. Non esiste malvagità senza Bontà, non esiste Notte senza Giorno o Buio senza Luce. I fili sono più Alti. E, molte volte, è meglio non indagare su eventi sconosciuti. E' una Notte, rimasta tale. Ha incontrato lui, più avanti si ripresenterà ancora. Gli voleranno davanti ai piedi quelle due piume di Corvo, fino a quando anch'esse svanirebbero nell'oscurità.

[GDR END, See ya! :D]
Ambrosya0
00domenica 3 maggio 2015 22:53
GDR APPROVATO

SITUAZIONE LUOGO AGGIORNATA

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com