[LOCANDA]"Scegliete la vostra compagna dall'odore."

Lucrezia Shirokokoro Ciccolella
00sabato 21 maggio 2016 01:08
Draugceleb - Lisirya
RIASSUNTO

Siamo in locanda, l'elfo è seduto a rimuginare, triste e melanconico e letteralmente corroso dagli ultimi eventi. Arriva Lisirya e i due cominciano a parlottare del più e del meno, del ballo e degli ultimi cambiamenti per passare alla questione spinosa. Si parla di lezioni di danza in vista del ballo, per sorprendere il cavaliere nonchè compagno della dama, Valstaf, lezioni che l'elfo accetta di dare ma in un modo tutto particolare ancora da scoprire. Dunque, c'è stato un avvicinamento tra l'elfo e qualcuno di non specificato, avvicinamento che viene discusso con la donna, che capisce che l'elfo è innamorato o quantomeno comincia ad esserlo di qualcuno. Ci sono confessioni sul passato amoroso di Lisirya e il capire che ciò che frena l'elfo è la paura di fidarsi del tutto e aprire il proprio cuore. Tuttavia, si scopre che il problema non è da ricondurre ad un semplice affetto ma a ben due che lo dividono in dubbi e perplessità. Dopo una risata di Lysiria e la puntualizzazione dell'elfo, comincia davvero un avvicinamento anche con la ranger con la quale nasce una profonda e sincera amicizia. C'è la volontà di aiutare, la volontà di comprendere e anche farsi aiutare e l'accettazione in parte di ciò che è, ma il passato torna sempre prepotentemente nell'elfo che ancora non dimentica e porta con se il proprio bagaglio. Ci si avvicina e ci si allontana, per lasciarsi con un abbraccio fraterno, un consiglio particolare, una lezione da cominciare e un'apertura emotiva ancora da ben definire.

COMMENTO

Riassumere questa giocata non è stato semplice, semplicemente (e perdonatemi il gioco di parole) perchè le emozioni che sono state trasmesse e recepite sono tantissime. Davvero, credo sia una delle più belle che abbia fatto fino ad ora, intensa dall'inizio alla fine. E' difficile persino fare un commento, ma ne è valsa la pena giocarsela. Entrambi hanno fatto dei passi in avanti sia come amici, sia come acquisizione di dati e emozioni non ancora definite, fino ad oggi nè Lisirya si era esposta così con Draug, nè Draug aveva tantomeno affermato qualcosa riguardo alla ranger e riguardo a se stesso dando anche forma e nome, solo per lui, a chi si è affezionato. Ora, togliamo me, togliamo l'elfo, togliamo tutto tranne questo, per certi versi siamo simili io e il mio pg, per alcune volte che diamo fuori di matto e "dimostriamo" qualcosa. Ecco, io voglio solo dire grazie alla player di Lisirya e, ci tengo a farli qua, i miei complimenti per il suo pg, per il suo modo di trasmettere le emozioni che sa trasmettere, per il suo modo di far relazionare il suo pg con il mio e con gli altri, se questa giocata è uscita così bella un motivo ci sarà...io invito chi volesse a leggerla, so che non si possono seguire tutti i player, so che non si possono leggere tutte le role ma questa qui è straordinariamente ben riuscita. Alla prossima dunque e ancora grazie.

REGISTRAZIONE

LISIRYA {Esterno.Locanda} Eccola li la nostra Lisirya, eccola li la nostra intramontabile Ranger dalle mille luci ed altrettanto ombre .Era da un po di tempo che non metteva piedi fuori dalla foresta. Si abbastanza tempo che non la si vede in Giro. Ma come si dice sempre dopo la Tempesta arriva la Quiete. Anche se lei porta il Nome Tempesta per Madre Natura, aveva bisogno di riordinare le idee per sapere come muoversi in società. Tutto a lei è estraneo , tutto quello che è al di fuori delle verdi Mura della foresta. Ma la Locanda rimane sempre quel punto fermo , il proprio , la finestra su quel mondo a lei poco consono. Ad ogni modo la sua bella e slanciata figura muove apparentemente tranquilla seguendo quella via che la conduce , senza esitare dalla Bisbetica Filippa, non è in ghingheri quest'oggi, anzi è semplicemente Lisirya senza veli, senza maschera, semplicemente lei. I neri capelli sono tenuti in una morbida treccia, il viso colorato naturalmente di un ambrato chiaro, segno indelebile della sua stirpe di appartenenza, del suo retaggio. Occhi lilla alla luce forte del sole, contornati da folte ciglia nere. pantaloni stretti alle gambe di canapa, stivaletti di cuoio leggeri e casacca color panna a coprire le sue generose forme. Femmina anche quando veste in modo particolarmente informale. Or dunque ecco la Locanda, l'insegna dondola al venticello pomeridiano. Affretta il passo , ha voglia di una buona fetta di dolce. Si avvicina, alza la mandritta e con un leggero movimento di polso andrebbe ad a far scattare la serratura della porta d'ingresso che la separa dall'accogliente sala.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Stanchezza, stanchezza, tremenda stanchezza che si consuma e si ristora nel vino che ha di fronte. Non è brillo, non cercherebbe mai conforto nell'alcol, non è un uomo, ma come gli uomini prova sentimenti, passioni, desideri e repulsioni e quest'ultime sono all'ordine del giorno da qualche mese a questa parte per un motivo o per un altro. Si rigira tra le lunghe dita il bicchiere, ponendo attenzione agli anelli dei propri genitori, tempi andati e indecisioni. Passa la destra sul legno del tavolo, vorrebbe poter sbattere il pugno su di esso per le sue indecisioni, per la sua capacità di non capire e di non comprendere, ma è un elfo e non lo farebbe mai nonostante la voglia sia presente e pulsante. La tunica verdone è leggera e copre i pantaloni grigi e in parte gli stivali di cuoio marrone mentre al cinturone bianco di cuoio ha appesa la lunga elfica, che deve assolutamente cambiare in qualcosa che più gli si addica ma c'è una questione in sospeso e fino a quando non l'avrà risolta, l'unico acquisto che si concede è quello di un frisone che Anya dovrà recuperare per lui. Animali magnifici ed eleganti e grazie al quale potrà far rivivere qualcosa che non usa, che non ha mai usato se non nella sua infanzia. Il nome di suo padre, perso nel tempo, nella memoria e nelle fiamme. Draugceleb Morgorion, lo chiamavano, figlio di Morgor, l'orrore oscuro, ma nulla di ciò è più rimasto se non lui e una discendenza che arriverà tra molti secoli. Questo genere di questioni sono troppo delicate già per gli umani, figurarsi per gli elfi. Poi sente la serratura scattare e aprirsi la porta e pensa sia un avventore come un altro chi arriva quindi non vi presta molta attenzione.

LISIRYA (sala) piano la porta 'apre,piano appare la figura della donna sulla soglia. Inspira piano i profumi del luogo, della buona cucina della locandiera, la buona crostata di mele...accenna un lievissimo sorriso che apre appena le linee del suo bel volto dai tratti orientali. Fa il primo passo,quindi il secondo, avanza leggera scivolando per i tavoli dirigendosi volutamente al bancone. Quando lo sguardo cattura la figura dell 'elfo poco lontano da lei,solo gli occhi si posano su di lui nel momento in cui scivola al suo fianco dx, carezzano l'aria a lei intorno quei riccioli ribelli, carezza la sua figura quello spazio piccolo che le consente di attraversarlo, quindi il viso che nuovamente riporta lo sguardo a lei frontale. Raggiungendo dunque il bancone li ferma dando momentaneamente le spalle a Draug, poi nel catturare l'attenzione di Filippa stempera dolcemente ironica ''ma quanto ci facciamo aspettare....'' sorride. ..

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Solo le parole della ranger lo riportano alla realtà per qualche tempo, quell'attimo giusto per poter rendersi conto di chi è appena entrato nella locanda. Non la vede da un po' da quando le aveva mostrato il legame con la natura se la sua mente non vacilla più di quanto non stia già facendo ultimamente purtroppo. ''La pazienza è la migliore delle virtù, forse.'' Parla dopo aver bevuto un po' del vino. E' forse indeciso, le cose cominciano a prendere diverse strade e diverse opinioni ma la ragione prende piede e trattiene ciò che deve trattenere, come è giusto che sia in questi momenti. Osserva la ranger adesso, invitandola a sedersi di fronte per chiacchierare un po' con lui e capire se ci siano delle novità, la foresta è inquieta in questo periodo. Non sa perchè , sembra ci siano stati cambiamenti, di che tipo gli è ignoto, e rimarrebbe chiuso in silenzio per ora, sondando i movimenti e le parole dell'altra per capire qualcosa di cosa non sa. Forse lei potrebbe consigliarlo, forse no, forse deve solo tenere le cose per se come fa sempre facendo sembrare cose che non corrispondono alla realtà o che almeno non corrispondono troppo a ciò che vuole in quel momento. Forse potrebbe essere ciò che chiede, ciò che comincia a prendere sfumature molto ma molto lievi e che ogni volta si acuiscono e si distruggono, la maggior parte dei presenti avrà avuto i suoi problemi o forse è ancora in errore.

LISIRYA {sala-Bancone} si volta nel momento esatto in cui l'elfo par essersi destato da un sogno, si volta dando finalmente il fronte. Cala appena il capo verso la spalla sx, un ricciolo le riga il volto. Il sorriso nuovamente allarga le guance. { Lo dice sempre il Saggio...} termina spostando i gomiti oltre la linea delle spalle trovando dunque appoggio dal bancone, cosi come incrocia le gambe una sull'altra lasciando al piede destro di spostarsi oltre il sx. Quando lui la invita a sedersi a lui frontale con un lieve slancio di reni riprende eretta postura, gira appena il corpo per prendere un vassoio di biscotti e dirigersi al tavolo nei pressi del camino, dove siede l'elfo. {Buona sera Draug... } lo guarda un po con piu attenzione come se qualcosa in lui non quadrasse , almeno ad non particolarmente esperto. Lei non è stata mai brava con le persone, anzi a volte crede vivamente che sia piu brava a capire gli animali che le persone. Forse come si direbbe oggi giorno, potrebbre ritenersi una sorta di deformazione professionale che però, a quanto pare sembra averle cambiato la vita. Sposta un po la sedia e si accomoda, poggia il vassoio al centro del difronte all'elfo, dunque poggia i gomiti al legno del tavolo e il viso su i palmi delle mani che verte verso l'alto. {prendete un biscotto... } fa una breve pausa e socchiude gli occhi { sono ottimi..} tenta un sorriso un po piu rilassato mentre appena piu su al viso gli occhi si piombano letteralmente in quelli dell'elfo. Penetranti, come se avesse voluto leggervi attraverso, sondare la sua anima, leggerne la poesie, distinguerne i colori, ma è questo è altra storia, altre dimensioni.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Sorride leggermente, preso in quei cupi pensieri, forse non troppo cupi, forse dovrebbe esserne felici ma capire non è mai facile, specie in queste situazioni, situazioni che tutt'ora rimangono nascoste nei suoi pensieri, senza prendere forma, senza ancora avere un nome effettivo che non sia, attaccamento. Risponde semplicemente di no con la testa all'offerta dei biscotti, ha lo stomaco chiuso e non sono di suo gradimento, non perchè non siano buoni, ma perchè è un elfo e quelli che potrebbe chiamare così sono effettivamente molto diversi da quelli umani o da quelli che prepara Filippa. Risponde allo sguardo senza problema alcuno e deciderebbe di spostare la conversazione in un certo verso, con negli occhi ancora la confusione che si esplica nel cambiamento cromatico dal colore del ghiaccio e quello più cupo dello smeraldo. ''Come vanno le cose?'' Domanda semplice che vuol dire tutto e vuol dire nulla, si può parlare del più e del meno, ignaro su tutti i legami che sull'isola vi sono e tutto ciò che ciò comporta e che comincia a prendere anche lui. Forse la vera soluzione al problema sarebbe quella di andare via, nel folto della foresta o del bosco o eliminare i contatti con gli umani o con chi aveva conosciuto, cosa che sarebbe più ragionevole. Ha perso contro Ginevra, ha perso contro qualche altro, per motivi diversi e anche uguali visto gli ultimi eventi, quindi sarebbe un bene pensare alla finale e dopo la finale il ballo. ''Vi farete accompagnare al ballo? Spero di vedervi con il vostro cavaliere.'' Chi sia se lo chiede anche se un'idea gli passa per la mente ma forse è anche troppo sbagliata, tuttavia spera che chi conosce intervenga a questo evento, l'isola deve rinascere e con essa anche la sua vita, tra balli e forse anche conflitti di tutte le particolarità di cui sono capaci.

LISIRYA {tavolo-camino} tutto ha il sapore di nulla, tutto al sapore di tutto questa strana sera alla locanda. Non smette nemmeno per un attimo di guardare dritto negli occhi dell'elfo, forse la distoglie da quelle chiare pietre profonde il solo battito delle proprie ciglia. { Non sapete cosa vi perdete...} adduce quando l'elfo rifiuta l'offerta dei biscotti. Una sola mano si allunga verso il vassoio, una sola mano dunque resta a tenere passivamente l'ovale del volto.Porta un biscotto alle labbra, ne da un piccolo morso, mastica e solo quando la sua bocca non sia troppo piena perche possa parlare , { qualcosa vi turba stasera , Principe?}. Lei preferisce chiamarlo, carinamente, principe. In fondo per Lisy lui è il Principe, Il Signore della Natura, l'Eletto...e dal modo in cui lo dice si deduce nulla di diverso di cio che realmente pensa.{ Le cose non vanno mai come dovrebbero...}replica criptica e amara, poi sembra rimanere un attimo in silenzio, s'irrigidisce appena...ma tenta di rimanere ferma, come se nulla fosse accaduto dentro di lei quando ha sentito la parola -Ballo-{come? un ballo?} domanda incredula mandando giu un nuovo boccone di biscotto, forse ci vorrebbe un buon bicchiere di qualcosa da mandare giu nell'accompagnare quel boccone fin troppo dolce...

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Appoggerebbe il capo sul lato destro, inarcando il sopracciglio destro quasi incredulo per quella perdita così importante, ma sorride al suo modo di chiamarlo, lo era una volta ma adesso non più, da molto ormai e per adesso, gli elfi sono così pochi che seppur avessero bisogno di una guida, potrebbe essere davvero lui quella giusta? Forse si, forse no, ma starebbe attento a scindere le cose elfiche, da quelle dei cavalieri, nascondendo ciò che deve essere nascosto e mostrando ciò che deve essere mostrato. ''Le cose non vanno mai come dovrebbero, specie quando ci si affeziona.'' Enigmatico, con questo genere di cose, ma la rivelazione dell'altra sera, della druida lo aveva spiazzato anche se non lo aveva lasciato vedere. Avrebbe voluto prima cominciare a fare chiarezza con se stesso magari, ma ha apprezzato la sua onestà che lo ha messo in una situazione di squilibrio, come mai prima d'ora. E' sorpreso che non sappia del ballo per la fine del torneo. ''Pensavo lo sapeste. Alla fine del torneo, per omaggiare la regina ci sarà un ballo. Portate il vostro cavaliere.'' Cosa umana, che non comprende o che comincerebbe a capire da un po' di tempo a questa parte, quella necessità di ballare con qualcuno che sia un'amica o anche di più. Ma sono questioni molto labili ancora, fortunatamente. Chiarezza, chiarezza che manca e che lo rende nervoso, ma non si rivale mai su alcuno che non sia se stesso.

LISIRYA {tavolo-camino}Solo adesso sposta lo sguardo cercando invano un punto in cui ancorarsi.{Quando ci si affeziona ..} fa una breve pausa { Giusto...} sorride, cercando di distogliere gli occhi da lui come se in qualche strano modo gli volesse sfuggirgli. { se solo riuscissi ad essere piu spontanea, piu aperta , forse le cose andrebbero come dovrebbero? o forse sono destinate ad andare che ci si è mostrati in un modo o in un altro? } sbuffa, gonfiando le guance. Lascia alle spalle di poggiare allo schienale. {Portare un cavaliere? } diniega con il capo, fa una faccia un po stranita. { non so ballare...} e lo confessa cosi come se fosse la cosa piu banale del mondo, come se fosse la coa piu semplice da dire. In fondo non sa ballare davvero , perchè nasconderlo. poi tenterebbe di continuare... nel cercare di comprendere cosa mai lo turba cosi. { Qualcuno vi ha spezzato il cuore, qualcuno vi ha messo difronte ad una scelta difficile da prendere? } fa una pausa { Chi oltre me ha l'onore del vostro affetto? } sorride strizzandogli un occhiolino...cerca di portare tutto su una superficie piu leggera da affrontare...semmai...

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)In un certo modo è d'accordo con lei e intuirebbe nelle sue parole che c'è un uomo già nella sua vita, cosa di cui è contento, così come aveva visto avvicinarsi o forse no il supremo a Malbeth. Un'altra sorpresa che trattiene facendo rimanere un semplice sorriso sul volto, come è possibile che nessuna donna sappia ballare? O forse è semplicemente l'essere donne combattenti l'elemento in comune per cui nessuna lo sappia fare. ''Io vi insegnerei, ma non credo che il vostro cavaliere, potrebbe esserne contento.'' Se ci abbia visto giusto, per quei pochi incontri a cui ha potuto assistere, di certo c'è un legame con qualcuno in particolare, specie dopo le parole pronunciate. Se il suo cuore fosse stato spezzato, adesso probabilmente non si troverebbe ancora sull'isola. Sorride, mentre si incupisce un po' il suo sguardo. ''Non riesco a comprendere, cerco di afferrare razionalmente la cosa ma non ci riesco.'' Le parole escono con lentezza, quasi con difficoltà, o meglio con difficoltà evidente. ''Ci sono due vie, non è esattamente...certo, ma l'affetto cresce e non ho certezze.'' Apre parte dei propri pensieri, troppo presto per definirli sentimenti, c'è anche la volontà di proteggersi, come sempre ha dovuto fare nella sua lunga vita. Ma sa chi sono quelle due vie, ed una è così oscura e piena di possibilità di cadere che ne è spaventato e così è anche la seconda per motivi diversi, ma tuttavia, in parte più tranquilla o forse no. Quel tipo di affetto, cambia come una bandiera scossa dal vento e non vorrebbe bruciarsi.

LISIRYA {tavolo -camino} alza la mano destra portando le dita della stessa all'attaccatura dei bruni capelli, tenterebbe di insinuarvici la mano nel tentativo di liberare qualche ricciolo dalla fronte.{ Non saprei proprio dove cominciare, solo ultimamente sto imparando a mettermi un po in ghingheri...e poi non so se lui... } comincia a balbettare come se non riuscisse a trovare le parole adatte.. { Insomma lui è un ballerino provetto, io sono un tronco...} fa ancora una pausa... {la verità Principe è che semplicemente mi Vergogno... } quando lui accenna nell'insegnarle come si fa Lis per un attimo torna a fissarlo. Aggrotta la fronte. {wauu! lo fareste per me...} sorride mostrando questa volta la bella dentatura che porta con fierezza.{ sarebbe una sorpresa per il mio Cavaliere , se improvvisamente ballassi come solo lui sa fare..} poi, Lo ascolta. Si morde il labbro inferiore, come una bambina fiera di averci capito qualcosa solo leggendo tra poche righe. O meglio, dalle poche parole dell'elfo. Si poggia nuovamente sul tavolo, sporge il busto verso di lui, quindi il viso e le spalle. Quasi sembra invadere dolcemente e delicatamente lo spazio personale altrui {Vi siete innamorato. } Lo fissa ad un palmo dalla faccia. { Il Principe Innamorato! si... si... ve lo leggo in faccia a caretteri Grossi!Si..} sorride cercandone gli occhi . Quindi tenterebbe di tornare seria, decisa nell'esporre cio che pensa. { L'amore non ha regole Draug, l'amore non è Razionale. L'amore Va, e Prendilo, non lasciarlo passare... afferra l'attimo. } fa una pausa nel tentativo di sfiorare con l'indice destro l'alto petto sx dell'elfo { so che questo ce l'avete anche voi... qui c'è l'amore } fa una pausa.. {quella cosa in alto fa solo un sacco di confusione.. Spiegare l'amore Razionalmente è una follia. } fa una pausa , torna alla sedia, prende un biscotto { sapete a modo mio, in modo decisamente diverso, particolare, prettamente platonico. Anche io vi amo. Siete il Principe. Razionalmente però non avrei motivo di amarvi eppure ...} fa spallucce...{Non sono folle he!? posso sembrarlo ma credo di essere ancora abbastanza equilibrata} morde, quindi mastica un pezzo di biscotto.{ ed io amo, incondizionatamente e totalmente con tutta me stessa l'ltimo Uomo di cuoi avrei dovuto innamorarmi, eppure...l'amo! } sorride or che un velo colore delle ciliege gli bacia amabilmente le guancie, come sempre quando si parla del suo Lui.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Non ne è completamente convinto di ciò che dice e che chiede, se davvero chi crede è il suo cavaliere come lo chiama, non ne sarà contento, affatto. ''Perchè invece non provate a farne un punto di forza? Se vi insegnasse lui, i momenti di vicinanza sarebbero piacevoli per entrambi.'' Se Ginevra ha imparato a ballare, niente vieta che ci riesca anche lei. Ma le parole che rivolge sono un semplice consiglio che da, un momento che potranno condividere insieme e che potranno ricordare con piacere ridendoci e scherzandoci sopra. Scuote la testa alle sua parole sull'essere innamorato. ''No, non lo sono ancora, ma voglio comprendere anche se forse non potrei. Io...non sono come voi uomini, se deciderò di donare il mio cuore, sarà per sempre.'' Parole vere che poi lo fanno sorridere sul fatto che gli voglia bene. Strani gli uomini, volubili ma anche fedeli di tanto in tanto. Tuttavia decide di scherzarci sopra per quello che si può. ''Valstaf o mi sbaglio?'' Ha visto gli sguardi tra loro e anche le parole nascoste tra loro. Si distende sulla schiena della sedia, puntando il viso contro il soffitto. ''Non voglio ferire me stesso, non voglio ferire chi sta diventando importante, ma se potessi far crescere questo affetto, è probabile che perderei la battaglia con uno dei due.'' Ne è quasi sicuro poi riporta lo sguardo sulla donna, uno sguardo amaro e pieno di dubbi, con un viso affilato e un riso sarcastico. ''Non è divertente?'' Che lo capisca o meno a questo punto è difficile, o forse no. Ma c'è la scelta della felicità o dello sconforto più totale, è la seconda che gli da problemi e non lo porta a fare nessun passo in avanti, ma nè indietro.

LISIRYA {tavolo-camino} Ascolta { sarebbe divertente invece se riuscissi a sorprenderlo...} fa una pausa { sapete è difficile riuscire a sorprendere un tipo come lui... sarebbe fantastico!}. poi il discorso tocca nuovamente le note del cuore...{ sapete che in un certo qual modo anche io sono cosi, come voi. Solo una volta ho amato qualcuno talmente tanto e con un profondo sentimento che quando è andato via, lasciandomi andare per un donna completamente diversa da me, qualcosa in me si è spezzato. Per anni , Principe. Per anni mi sono chiusa in me stessa, per anni non ho fatto altro che perdermi nel bosco, cercando conforto da Madre Natura.} fa una pausa , sposta lo sguardo verso il basso, al tavolo proprio quando lui guarda verso l'alto { Ancora oggi, vi confesso...} breve pausa per una risposta repentina { Lui. Decisamente lui...} riprende il punto di prima { ancora oggi quel pezzo di cuore a volte, sanguina. Nonostante ora, e solo ora sono riuscita ad provare qualcosa di simile a cio che ho provato per quell'uomo. Si. Valstaf mi sta insegnando ad amare nuovamente.} fa ancora una pausa { ma per quanto folle possa sembrare, non rimpiango nulla. Ho amato quella persona tanto, troppo forse. ma va bene cosi. è cosi che doveva andare e comunque vada credo che non si perda mai nessuna battaglia, la si rischia per quella che è..} il silenzio e i battiti del cuore ad accompagnare le sue ultime parole e gli occhi che lucidi si velano di un ricordo fin troppo lontano eppur ancora presente.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Appreso che è Valstaf, l'uomo di cui si è parlato fino ad ora tirerà un lungo sospiro, valutando la situazione con le sue conseguenze e i suoi contro. ''Se anche accettassi, lui non dovrà saperlo, sareste capace di tenerlo nascosto?'' Sa o immagina che la gelosia potrebbe anche portare Valstaf a essere contrariato e a cercare altro che un semplice chiarimento. Ma si trattiene dal dire l''ultima parola su quell'argomento, deve riflettere, su tante cose e il tempo non gli manca, una in più, una in meno, non cambia. ''Non so se sarei capace di fare altrettanto.'' Lo ammette, amaramente, un ulteriore tassello che lo porta a voler incontrare chi comincia a farlo sentire così, a capire, se dovrà aspettare o se potrà lasciarsi andare, capire se tutto quello che potrebbe provare potrebbe diventare realtà o diventare cenere. ''Forse l'unica cosa che dovrei fare sarebbe soffocare ciò che comincio a sentire, ma sarebbe poi giusto?'' Pur essendo centenario, non ha la minima esperienza di questi argomenti, non ci capisce nulla, non vuole ancora farlo, ma sa che deve o no, cominciare a fare chiarezza nei propri pensieri e se su di uno sa cosa potrebbe comprendere, sull'altro non lo sa ancora, perchè non capisce e cerca di sapere razionalmente, un errore in partenza, ma il futuro può riservare sempre sorprese.

LISIRYA {Tavolo pressi camino} Ascolta le parole dell'elfo senza mai distogliere l'attenzione dal suo interlocutore. Sorride appena quando lui esordisce con la sua prima frase e forse ne capisce anche il motivo di tale richiesta. { Prometto!} stima poggiando la mano destra al centro del petto. { Lo farò } quindi andrebbe a portar la mano di palmo alla fronte sfiorandola e calando il capo appena. Un modo particolare di dare la propria parola che ricorda il suo retaggio. { Vi comprendo Principe, Lui sa essere effettivamente scocciante quando vuole...} quindi gli strizzerebbe un occhiolino d'intesa, infondo non vi sarebbe niente di malizioso e mellifluo nelle sue parole e nella richiesta di averlo come maestro di ballo. Non puo fare a meno però di perdersi nelle fattezze elfiche e regali che si pronunciano elegantemente sui suoi lineamenti di uomo. Ci mette un po a trovare le parole esatte perchè possa farsi comprendere senza essere eccessivamente invadente non puo però fare altrettanto con lo sguardo che scivola dolcemente sul viso di lui. { Io..} inizia nel prendere posto nuovamente al tavolo, con il viso tra le mani e i gomiti alla lignea superfice. { Io credo che il vostro problema sia uno solo...} fa ancora una pausa accennando un sorriso . { La fiducia, voi avete paura di Fidarsi e di lasciarvi andare...} fa ancora una pausa...Li conosce fin troppo bene gli elfi , a tratti gli ricorda Lemolas ...{ é un'umana scommetto vero?} stempera infine inarcando un sopracciglio, con gli occhi che nemmeno per un batter di ciglia lo lasciano allo spazio e ai presenti.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Soppesa le parole e le intenzioni, i modi di fare che trova curiosi e che lo riconducono ad un semplice pensiero, il fatto che forse non è di Avalon. Forse i tratti del viso lo avrebbero portato a questa conclusione ma è pur vero che potevano essere i suoi genitori ad essere arrivati lì ma quel gesto vuol dire che ha vissuto in una cultura e in un ambiente diverso da quello delle due terre. Pensa a come fare, a come poterle impartire le lezioni di danza in un modo che non possa in qualche modo arrecare danno se possiamo utilizzare questa parola per descrivere la situazione e gli viene un'idea, quindi cede. ''Va bene.'' Dopotutto nell'insegnamento non c'è niente di male, più e bene si sa e meglio è. Poi parlerà di Valstaf, un semplice accenno dopo aver bevuto del vino. ''Semplicemente difenderebbe la propria donna.'' Ma che per certi versi la loro conoscenza non sia proprio piana è vero, differenze di opinione e di carattere all'opera. Sorride divertito per un attimo, ma la questione è ben diversa. ''Purtroppo i miei problemi sono due e una è umana, l'altra è una mezza.'' Non dice di più, non di meno, non dirà mai chi sono i nomi, si è già esposto troppo, ma è terribilmente vero, due affetti che crescono per ora in modo identico perchè nessuno prevale sull'altro ma entrambi importanti. Non è indeciso è solo che ancora non riesce a capire chi delle due ha più preso piede in quello che poco fa la ranger aveva indicato come l'ubicazione del suo cuore, un cuore che in questo momento è anche fin troppo pesante nel petto. Che non si voglia fidare però è anche il motivo per cui non ha ancora fatto un passo in avanti in merito all'una o all'altra, teme di rimanerne ferito e gli elfi amano una ed una volta sola o forse mai.

LISIRYA {tavolo pressi camino} solo adesso lascia vibrare all'aria una risata allegra,una di quelle frizzanti ed ilari alla confessione dell'elfo che parla di due donne, in particolare che sembrano essere state cosi brave da scalfirne il cuore millenario. Poi smette, lasciando qualche strascico di quella risatina sommessa a gironzolare sulla sua faccia. { ed io che pensavo a voi come un Principe austero ed intoccabile ha ben due prentendenti che giocano con il suo grande Cuore..} mugugna come se stesse pensando a qualcosa di grosso da poter mettere in atto. { pagherei in vostro peso in oro per farvi ricomparire le ali...} che lui comprenda di cosa va a parlare o meno, non ci bada piu di tanto. tenterebbe di sistemarsi meglio sulla sedia con le natiche lasciando al viso di poggiare su di una sola mano, quindi l'altra la destra si allunga verso di lui. Sa benissimo perche sta facendo un gesto cosi confidenziale e dove vuole arrivare , ma almeno per ora tenterebbe di fare il primo passo per giungere a qualche altra cosa, decisamente piu grossa.Inziamo con la cosa piu semplice. Il tattto. Dunque lo sguardo che nei suoi occhi si perdeva , ora diventerebbe piu penetrante, quindi la mano dritta che scivola lentamente sul tavolo nel palese tentetivo, forse seduttivo di arrivare alla sua prossima.{Vi fidate di me , Principe? Rispondete d'impatto..} una breve pausa { senza pensarci troppo} domanda lentamente e quasi in un soffio nel momento in cui le dita della dritta sfiorerebbero appena la mano di lui (sotterfugio +1-volontà +2) Il resto che verrà lo lascia al silenzio per ora. Poi si vedrà...

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Tutto si aspettava tranne che una risata a quest punto e colpito nel vivo o forse no capisce anche il riferimento delle ali che non vorrebbe indietro per nulla al mondo, piuttosto lascerebbe il mondo a se stesso in quei giorni, tanto non è un problema per uno come lui. ''Non è divertente.'' Ribatte alla risata in modo secco e da elfo, non è detto che le due ci arrivino mai infondo, o che ci vogliano arrivare, è tutto ancora all'inizio confuso, ma non vuole essere scortese con le sue parole, tuttavia la cosa gli da da pensare un attimo, peccato che gli elfi non fossero ormai più su queste terre. Poi c'è un cambiamento nella ranger che non capisce quindi aggrotta di poco le sopracciglia. Ora, è difficile avvicinarsi a lui ma non impossibile per forse quei pochi che conosce ma risponde subito alla domanda. ''Si.'' Non capisce dove vuole andare a parare con quella domanda ma la lascia fare fin dove è possibile anche se a poco o a nulla valgono le arti di donna di Lisirya, più che il fisico ciò che lo attrae è la mente e le movenze di donna a poco servono a colpirlo tralasciando ovviamente il periodo strano e inusuale delle ali che avevano portato più danni che cose positive.

LISIRYA {tavolo pressi camino} sgrana leggermente le palpebre al modo secco in cui la risponde, serrando le labbra e mordendo in un secondo momento il labbro inferiore. { Pardon..} ammette e riammette le sue colpe sinceramente, ma la sua non voleva essere una risata di scherno quanto di sorpresa. Ecco. {mi dispiace..} ribadisce allargando sotto il velo di un mero sorriso. i dolci lineamenti. Diventa seria poi, quando lui risponde con un Si alla sua domanda, tanto che in un primo momento verrebbe spiazzata dalla sua stessa mossa. Scacco Matto Principe. Touchè! Ad ogni modo le dita si fermano sulla sua mano, quasi pietrificata. E' appagante sentire che un elfo si fidi di lei. La come dire , impreziosisce ulteriormente. {Bene!} quindi tenterebbe di stringerla quella mano in una morsa stretta , si allunga verso di lui con il busto e non vorrebbe essere di certo sensuale, figuriamoci, se solo ci provasse sarebbe buffa, meglio giocare la carta piu ovvia. Semplicità. {Vi lasciate toccare da me! avete risposto senza pensarci, avete calato le barriere...} una pausa , quindi la mano anche la sinistra che prende a poggiare sul tavolo cosi che possa sedere a gambe incrociate come un Guru a lui frontale, ma sul tavolo. Bene! seduzione ai massimi livelli! La mano di lui intrecciata alle sue, volutamente, se lui le concedesse senza remore... {allora..} massaggiando volutamente le sue mani, quasi si fondono le essenze di entrambi trasformandosi in un vento tiepido di intesa e serenità che li avvolgerebbe entrambi. { Cosa vi spinge verso l'umana? La gentilezza, il modo in cui pensa, il suo essere umano? Il suo essere torto e ragione, sentimento e passioni? e cosa invece della mezza? La malinconia, il suo essere per metà simile a voi?} fa una pausa, che dura il tempo di qualche carezza amichevole alla sua mano. { Quale è il primo nome che vi nasce nella mente quando meno ve l'aspettate. Quale gesto pare toccarvi nel profondo? Dovete solo fidarvi un pochino Principe,solo un po. Concedere uno spiraglio del vostro cuore... per poi decidere se aprirlo del tutto o rinchiuderlo.} sorride . { la vostra vita è Lunga , tanto lunga viverla senza amore sarebbe uno spreco davvero inaccettabile...} stringerebbe di piu le sue mani , lo guarda negli occhi... {Perché vi fidate di me?} domanda in fine, lasciando al silenzio il tempo delle repliche.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Con un gesto degli occhi le fa capire che non importa la cosa, ormai è passato, per quel poco che capisce gli umani dopo tanto tempo, sa che non c'erano cattive intenzioni in quella risata che ora si lascia scivolare addosso come se non fosse mai accaduta. Lascia che gli stringa le mani, ha vissuto tra gli umani, è abituato o quasi al contatto con loro, di certo da questo punto di vista è molto più morbido rispetto ad altri della sua razza per ovvie ragioni passate che conosce solo lui. Ascolta le parole, per una volta, lascia che sia l'altra a guidarlo su di un percorso per lui ancora accidentato, serra la mascella ma non con forza visibile, ripensando a cosa lo ha portato verso quelle due persone, e espira tutta l'aria dei polmoni rilasciando la tensione che si era creata nello sguardo e nel volto. La guarda, risponde al suo sguardo senza problema alcuno e un nome, come gli viene chiesto, affiora immediatamente ma lo tiene al sicuro dalla propria bocca e persino dal proprio pensiero lasciando l'immagine immaginata nel profondo, chiusa da pesanti catenacci creati da se stesso. ''Mi colpiscono i gesti della prima, la sua naturalezza la sua voglia di vivere e il suo modo di percepire le cose, della seconda la sua grinta, la sua capacità di essere forte e temeraria e di essere...quasi...come me.'' Parole che escono a fatica, come se gli mancasse il fiato nel pronunciarle e specie nel pronunciare le ultime parole che però non sono di disprezzo verso l'altra, la razza è qualcosa su cui si può sorvolare a volte ma forse influisce, o forse no? Non sa cosa pensare è ancora più confuso, anche se c'è stato quel nome. ''E' tremendamente difficile.'' Anche quello che sta facendo adesso lo è, e infine risponderà all'ultima domanda. ''Ho visto la vostra anima più volte, so che posso farlo.'' Sono stati gli attimi della telepatia che lo hanno portato su questa strada.

LISIRYA {Tavolo pressi camino} Il fuoco che arde e scoppietta al camino poco distante sembra giocare con bagliori aranciati sul viso e sul corpo della ranger seduta a gambe incrociate sul tavolo frontalmente all'elfo. Bagliori che a tratti sembrano donare sfumature dorate a quegli occhi viola , cosi come all'ovale del volto, all'accennato scollo della sua camincia che lascia mollo qualche legaccio. Stranamente diventa seria, il suo bel viso viene baciato da un velo di malinconia impalpabile. Deglutisce e lascia le mani dell'elfo con un gesto estremamente gentile, come se avesse tra le mani la cosa piu Fragile di questo mondo. Il Capo leggermente declinato verso di lui, visto l'altezza del tavolo che la vedrebbe di qualche spanna piu alta rispetto al capo dell'elfo. Allarga di poco le morbide labbra accennando un sorriso che non diventerà tale questa volta, i riccioli le calano un po alle spalle,sfiorando e poggiando sulla stoffa della chiara casacca che la riveste.Distoglie gli occhi da quelli di lui. Inspira. {Se vi da fastidio il mio contatto. Vi lascerò immacolato. Lo prometto... } fa una pausa...{ io sono molto fisica...} confessa , guarda altrove richiudendosi appena in se stessa, per la prima volta questa sera. { Non vi è bisogno di reagire passivamente a me, potete dirmelo apertamente...} Rimette le gambe oltre il bordo del tavolo nel tentativo di portare i piedi a poggiar terra, semmai lui non la fermasse per lasciarla li dov'è. Lisirya è Fisica, Lisirya è contatto, Lisirya è Vita e Istinto, Forse il suo non essere particolarmente brava ad usare le parole, il corpo aiuta ad esprimere a volte forti sentimenti che in lei prendono forma. Anche l'affetto per lei è un sentimento importante, non si fida subito delle persone e se lo fa lo fa per per sempre, per l'appunto. { sapete un tempo mi chiamavano La lupa, Il Capobranco...sapete perchè? Perchè la natura, il regno animale, i lupi stessi se ti donano l'anima lo fanno per sempre.Ma come la Natura e come i Lupi sono particolarmente Istinto. Comprendo la vostra paura di amare... comprendo piu di quanto voi possiate immaginare. E credetemi per quanto sia altrettanto difficile per me esprimermi su questo punto , lasciatevi andare a colei che sentite piu vicino a voi. Il Lupo solitario è debole senza un compagno per quanto possa convincersi di essere forte e di riuscire a farne a meno.'' Quindi prende la caraffa di latte che Pippa gentilmente le ha portato, senza neanche ordinarla, da anni conosce Tempestosa Lisirya, da anni sa che beve solo latte. Ringrazia Pippa alzando la pinta facendo un sorso anche in direzione dell'elfo; se sia ancora seduta al tavolo o abbia ripreso il pavimento. Dopo un bel sorso fresco si concede un'altra domanda se le fosse concesso. { Avete visto la mia anima? e com'è?} domanda seria, perchè ultimamente essere sola con influisce positivamente sul suo stato d'animo e sulla sua forza interiore.

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Scuote la testa, semplicemente. “No, vi sbagliate, è solo che, non sono capace di esternare qualcosa, né con le parole, né con i gesti.” Trattiene gentilmente, senza fare pressione quella ranger che questa sera lo sta aiutando e lo apprezza molto, pochi con lui lo fanno veramente. Trattiene le mani stringendole delicatamente, un po', davvero complicato come sempre o forse solo elfo, forse solo se stesso. Le parole che ascolta sono vere, ma ad oggi non sa, non comprendere e specie non vuole ferire nessuno oltre che se stesso. Il lupo è debole, è vero e lui porta nel suo nome quell'animale, lui è da sempre il lupo d'argento, ma solo completamente e sentire questi sentimenti in se lo rendono confuso perchè mai gli è capitato come ora. Lasciarsi andare, un qualcosa di difficile da fare, non impossibile, forse al ballo avrà modo di chiarirsi le idee e il consiglio di aprire in parte il cuore per poi poterlo richiudere senza risentirne troppo, forse, era l'unica alternativa possibile a tutta questa faccenda. Con un sorriso lieve parla e dice. ''Lupo d'argento, questo vuol dire il mio nome, ma il lupo è ferito da molte cose...'' Lascia in sospeso il discorso come se solo il ricordo di eventi che porta anche in viso, fossero troppo difficili da mandare giù come se niente fosse, ma farà tesoro dei consigli di Lisirya per rispondere alla sua domanda. ''Un vortice di un solo colore, dalle mille e più sfumature cromatiche, che dona e raccoglie ma che in qualche modo tende a inglobare anche se stesso pur tuttavia lasciando il proprio verde agli altri e a se stesso.'' Un'analisi certo particolare ma era questo che aveva visto, un vortice verde, calmo ma anche impetuoso, chiuso in se stesso ma anche aperto agli altri.

LISIRYA {tavolo pressi camino} L'elfo la trattiene, per la prima volta questa sera lui la Trattiene tendole gentilmente le mani. Lisy le guarda quindi poi alzando il viso e lo sguardo verso di lui. Sorride. {Non importa, perdonatemi lo stesso. Siamo gli opposti a quanto pare..} la cosa diventerebbe un tantino imbarazzante non per chissà quale strano motivo, ma l'avvicinarsi all'elfo in questo modo, solo aprendosi un po a lui e come lui altrettanto, sembra aver fomentato e alimentato un piccolo fuocherello che portava il nome di Conoscenza per pomparsi poi e diventare Amicizia, Affetto che portano come scie di una luminosa cometa; la sincerità, l'intesa, l'alleanza e con lei La Protezione. Proteggere l'altro in qualsiasi modo conosciuto. Perché ora Lisirya ,nel momento stesso in cui nuovamente riprende lo sguardo dell'elfo cosi come sente il calore delle sue mani , ne è certa come la certezza della sua stessa vita che per Lui, si! Per lui come per Valstaf Solamente darebbe la Vita. Ne è certa. Eppure di uno è perdutamente innamorata, dell'altro invece perdutamente presa da un affetto incontrollato che verte su sponde completamente diverse ma altrettanto forti, pronunciate e profonde. Lui risponde alla domanda e Lisy l'ascolta. Un velo di diamanti appannano rendendo lucide e bagnale le sue iridi. Si, proprio cosi gli occhi si colmano di lacrime e non sa nemmeno il motivo reale. { Il Lupo D'Argento dovrebbe prendere forza dalle sue ferite, portarle con onore, ammettere la sconfitta e trarne la forza. } una lacrima scivola solitaria sulla guancia sx ma sorride, apertamente e semplicemente. Ha visto giusto l'elfo Ingloba per lo stesso motivo che ora spinge l'elfo a rimanere indeciso, dona perchè non ha annullato ancora del tutto la sua vera essenza. { Vorrei poter dare di piu...} quindi lasciando adesso con gentilezza le sue mani, farebbe per scendere dal tavolo...

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Forse sono gli opposti o è solo lui che è atipico, segnato da molti è più eventi che spesso cerca di dimenticare, non riuscendoci, cose che tornano a tormentarlo e a minare la sua quiete di mai, perchè la sua quiete è solo una facciata per i molti mostri e i molti pensieri che abitano la sua mente, che siano essi positivi o negativi. C'è amicizia, rafforzata del legame per e con la natura, una delle persone con cui certo, per molti e più versi ha legato. Lo sguardo ghiaccio dell'elfo risponde a quello dell'umana con i suoi colori cangianti, sorridendo poco e si dispiace che pianga, ciò che ha visto della sua anima corrisponde alla realtà di ciò che è e di questo ne è certo. Ci proverà a ricominciare davvero una nuova vita ad Avalon? Forse si con difficoltà ma ci proverà, con successo o disfatta. Le lascia le mani, lascia che scivoli via dal tavolo. ''Avete fatto già tanto, davvero.'' Oramai sembra che gli argomenti si siano esauriti, l'ora è tarda, la magione aspetta e il riposo e le risposte anche. Ha bisogno di parlare con qualcuno, cominciare a capire e lo farà, terrà conto di ciò che ha imparato stasera, sbagliando ancora perchè mette tutto su un piano intellettuale, primo e grande vero ostacolo a tutto ma forse è proprio quello che ci vuole per non ferirsi ancora.

LISIRYA {Tavolo presso camino -> uscita} Si calerebbe di scatto verso di lui, nel tentativo di portare le sue braccia oltre il suo corpo, il suo viso a contatto con la sua spalla, la guancia a schiacciare sugli argentei capelli. Tenterebbe dunque di stringerlo a se, schiacciandosi a lui abbracciarlo in un contatto fraterno e pregno di un legame particolare. Un po come i lupi quando si strofinano con il naso. Quindi se tutto cio le fosse concesso, tenterebbe di prender alle nari il suo profumo, quell'odore che sa di boschi, che sa di fresco, che sa di magione, cuoio ed armi. Stringe gli occhi con la stessa intensità di come l'abbraccerebbe. Inspira e poi sussurra..{ scegliete la vostra compagna dall'odore, badate al suo odore. } strano consiglio prettamente e decisamente animalesco quanto dettato da un istinto ferino. Poi infine voltandosi verso il suo orecchio, le labbra ad un palmo dalle sue puntute { Aspettatemi qualche sera in magione. Una promessa è debito , aspetto la prima lezione..} quindi si staccherebbe per poi fare qualche passo in direzione dell'uscita. { Facciamo un tratto di strada insieme, non vorrei lasciar il Principe da solo a quest'ora della notte...} sorride sorniona aspettando una sua replica prima di andare ...

DRAUGCELEB (tavolo pressi camino)Quello che succede dopo non se lo sarebbe mai aspettato e quando lo abbraccia e lo fa così, il suo volto non può che tradire profonda sorpresa condita da una risata sommessa di Filippa che lo osserva quasi compatendolo. Ha le braccia larghe lungo il corpo, e incerto risponde all'abbraccio piano, non mettendoci la stessa stretta ma lo stesso affetto. Inarca entrambe le sopracciglia a quell'ulteriore consiglio, di certo singolare ma chissà che non sia forse il più saggio dei consigli infondo. Per la prima volta nella serata si concede una risata quando si avvicina, per poi accompagnarla e accompagnarsi reciprocamente per un po' del tratto sulla strada del ritorno. ''Vi aspetto allora.'' Lascia il dovuto a Filippa e poi si incammineranno insieme.









Vicky Vick
00sabato 21 maggio 2016 18:00
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Ma che bel commentone!
Ti Ringrazio e mi fa molto piacere del modo in cui recepisci Lisirya e quindi anche l'elfo.
Tuttavia ti dico che anche Vicky da di matto aprendosi all'improvviso e forse chissà come nel Gioco anche nella vita porta qualcosa di Buono!!

Perchè nel gioco qualcosa di buono l'ha portato Sicuramente.

Ricambio i tuoi complimenti , sei semplicemente unica nel modo in cui muovi il tuo elfo, e come ho sempre detto e tu lo sai:

E' Luiiiiiiii! [SM=g27828] [SM=g27828]
A no qui siamo ad Avalon non c'entra nulla Gran Burrone!!

Spero vivamente di rigiocare con te al piu presto!

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