Re: Re:
Secondo me è vero che le risorse destinate al mezzo giorno sono state il banchetto per le costose ed inutili operazioni economiche del governo berlusconi, tipo social card, salvataggio catanzaro, alitalia, salvataggio roma, rilancio del turismo, grandi opere varate per l'ennesima volta e che però probabilmente saranno satoppate come sempre. Ogni volta si diceva che si sarebbe attinto a questi fondi, ma mai quando questi sarebbero stati reintegrati (precisando, cmq, che quei fondi non sono "del" sud ma "per" il sud e che hanno scadenza pluriennale).
Le europee hanno dimostrato che la questione ha un peso notevolissimo sul voto. Ora sul piano politico con la lega sempre più necessaria per governae, e un federalismo fiscale in cantiere che dovrà progredire prima delle prossime politiche, ne vedremo delle belle, penso.
-Kaname-chan, 09/08/2009 12.03:
La spesa pubblica pro capite a nord è superiore al sud.
vabeh, anche il pil. E' abbastanza ovvio che cmq il nord ha solo da perderci, economicamente parlando, a fare cassa comune con le regioni meridionali. Poi parlando di spesa pubblica bisognerebbe distinguere fra nord "normale" e a statuto speciale
La quota dei trasferimenti che il sud ha e che sono a carico del nord sono il 13% del totale, una cifra nettamente inferiore all'oltre il 20% dei primi anni '90, la quale a sua volta era pesantemente inferiore al 30% che vige in Germania.
Hai ritrovato la fonte del sole24?^^
però bisogna anche dire che l'utilità dei fondi, sia del 20 che del 13 che eventualmente del 30, in Italia, è stata prossima allo 0.
In linea teorica anche secondo me lo stato dovrebbe aiutare le regioni meno sviluppate, però sul piano empirico si è sempre risolto in un dispendio di risorse che potevano essere meglio utilizzate. Altrove.
Poiché nord e sud non sono due stati separati è evidente che almeno un minimo le regioni ricche supportano quelle povere. E' come con il welfare quando si dice che il ricco debba supportare almeno un po' il povero. Che ne pensi se arriva un ricco e ti dice: non voglio dare un centesimo delle mie tasse per supportare i più poveri. Quindi pagati da solo tutte le spese mediche. Finisci in bancarotta? E vai a lavorare così guadagni quanto guadagno io! (= discorso dei leghisti quando parlano del sud)
Non è così. Parlare di territori non è come parlare di singoli: anche chi paga le tasse sugli stipendi bassi non se le vede tornare indietro tutte in servizi (magari a vantaggio di qualche alto reddito, ma di un altro territorio), e anzi di fronte ai disservizi dovuti alla mancanza di risorse sono i ceti più deboli a risentirne, dall'alzarsi un ora prima per prendere il treno e non pagare la benzina alle liste d'attesa a volte compromettenti per la salute per la sanità pubblica e così via.
La parificazione singolo territorio non è fattibile anche per altri motivi, tipo il costo della vita, che anche se maggiore nelle zone con redditi più alti non significa certo che dall'operaio al petroliere tutti possono pagare un pezzo di pane 100 anzichè 10 con la medesima facilità.
Il federalismo fiscale poteva essere un buon momento per inserire duversi strumenti di tassazione al posto di quelli già esistenti, che tenessero conto di questa necessarie differenze fra territorio e privato, ma ovviamente non è stato così.