[QUEST EF] La Luce del Professore

==leia==
00venerdì 18 dicembre 2015 11:04
{AMBIENTAZIONE: MERCATO DI AVALON. GDR START INIZIATE PURE VOI IN ORDINE ALFABETICO]

ERINN [Mercato] L’hai visto nella penombra e nelle sfumature azzurrine della sua Luce: il bagliore violaceo di un mantello. È poco, molto poco. Non è praticamente neanche un indizio, ma a chi cerca così disperatamente da così tanto basta. Quindi gli vai dietro, aumentando la tua andatura per raggiungere la figura alta, di spalle. “Professore?” Senti la tua voce esile, un po’ roca, che domanda. Speri>

EDAVE Ti sussurra - //Fehrer mi ha invitato on, posso?

THUKE Hai sussurrato a EDAVE - //no. fuck

ERINN che Fehrer abbia colto il tuo impulso e ti segua, muovendosi tra i banchi del mercato e le poche sagome delle ultime persone rimaste. Non ti volti a guardare, comunque: la tua attenzione è tutta proiettata verso lo Spettro che ti sta davanti (a che distanza?). Ti avrà udito? Vorrà risponderti? [Sensi Sviluppati (vista, udito), Visione Crepuscolare]

EDAVE (h - mercato) Una missiva scritta su due piedi, una partenza che come la missiva è stata rapida e veloce per essere li dove lui ha chiesto. E ora si trova nel bel mezzo del mercato di Avalon, Ha caldo, decisamente caldo, ha indossato un abito leggero per quel clima per lei torrido e ora si aggirerebbe per le bancarelle cercando l'alfiere. Aguzza lo sguardo, è alta, dovrebbe di certo vederlo>>

EDAVE è un uomo che spicca in fin dei conti. La borsa medica a tracolla, gli oggetti che sbattono di qua e di la mentre incrocia persone e forse, chi lo sa spiriti che vagano. Erinn è piccoletta rispetto a lei, la sua voce flebile, se fosse abbastanza vicina la potrebbe vedere e udire (senso sviluppato udito) ma per ora il suo obiettivo è il Draconico. La ha chiamata e come promesso lei è >>

EDAVE accorsa.

FEHRER [Mercato] Li avevamo lasciati così: protesi nelle ombre alla ricerca di quel bagliore bluastro che, almeno per Erinn, che certo ha una vista migliore di quella dell'uomo, pareva tanto appartenere a una delle figure che l'insolita coppia s'è messa in testa di beccare; li ritroviamo grossomodo nelle stesse posizioni, la Venefica avanti e il Draconico indietro di qualche passo, gli occhi ->

FEHRER -> proiettati innanzi a sé mentre prova a muoversi fra i banchi dismessi e gli ultimi mercanti rimasti. E' lei che chiama, al buio; lui, per ora, tace, seguendola.

[ATTENDERE RESPONSO]

Sono in tre che danno la caccia al Professore. Edave, chiamata lì da Fehrer, e appunto il draconico e la mitica Erinn, colei che sembrava detenere la chiave di tutto quel mistero, almeno a detta degli spettri. Lo spettro in questione vagava per il mercato con la curiosità che probabilmente gli era appartenuta da vivo. Sentendosi chiamare, si ferma. Si volta. E scruta in direzione di Erinn con**

**aria torva. Le si fa incontro, ignora qualsiasi altra presenza che non sia la mezzelfa: {Fisico di una scopa, capelli rossastri, simpatia travolgente...tu devi essere Erinn} allarga le braccia gestiscolando {bene bene colei che risolverà tutto, che ci spedirà nei campi elisi definitivamente...alla fine m'hai trovato eh ? Quel maledetto Alchimista e le sue stronzate! Che vuoi ? E chi ti **

**accompagna ?} [ERINN - EDAVE - FEHRER GDR PLAY]

ERINN [Mercato] Eccolo, finalmente: non ti sembra vero poter posare gli occhi sul mitico Professore che da tante settimane occupa in modo ossessivo i tuoi pensieri. Sei convinta, in modo fin troppo fanciullesco per i tuoi anni e le tue cicatrici, che se solo riuscirai a parlargli lui ti potrà dare una risposta, che avrà la risposta per tutto. Lui ti risponde, appellandoti con una precisione >

ERINN disarmante e descrivendoti come se ti conoscesse: magra come una scopa (e altrettanto attraente), una chioma di capelli rossi scarmigliati e secchi, nasaccio da rapace e un carattere che… non ne parliamo! Ma poi parla d’altro, ti vomita addosso quello che Fehrer già ti aveva rivelato. “Sì, sono Erinn.” Un passo avanti, aria decisa, determinata – e niente affatto offesa, anche se una donna più>

ERINN sensibile di te a quest’ora starebbe già strillando. “E voi parete conoscere molte cose di me… più di quanto ne sappia io stessa, a quanto pare. Dite bene: sono qui perché mi ha mandato l’Alchimista – ma voi lo sapete, no?” Scrolli le spalle affilate e prosegui. “Non so perché sappiate tutto questo, ma sono qui per chiedervelo, per chiedervi risposte. L’Alchimista mi ha mandato a cercare la >

ERINN Luce e il Quartiermastro mi ha mandata a scoprire quello che voi avete imparato di essa.” Lo fissi, gli occhi infossati piantati contro il viso fluorescente dello Spettro. Serri le labbra pallide in una linea sottile e continui ancora, con voce un po’ arrochita. “Sono una studiosa, come penso siete voi. Se volete che vi mandi… nei campi elisi o da qualsiasi altra parte, dovrete darmi delle >

ERINN risposte, penso.” A questo punto, istintivamente, volti il capo indietro, cercando la figura del Cavaliere. “Con me c’è Fehrer, Cavaliere dei Draghi…” e il tuo sguardo acuto dovrebbe forse cogliere anche Edave – diresti allora, dopo una lievissima esitazione, data dal non saperne spiegare la presenza accanto all’uomo: “e… Edave, degli Ospitalieri” [Sensi Sviluppati (vista, udito), >

ERINN Visione Crepuscolare, Volontà liv.3, Diplomazia liv.2]

EDAVE ( h - mercato ) ecco il Draconico, il passo che si allunga, la mano destra che cercherebbe di sfiorargli la spalla sinistra *Fehrer sono qui* direbbe mentre seguendo la direzione del suo sguardo dovrebbe vedere la venefica e anche uno strano spettro che parla gesticolando. Lo osserverebbe studiandolo con la attenzione che riserva ad un paziente malato *Luce blu* un mormorio tra sè e sè>>

EDAVE mentre vede Erinn volgersi e le risponde solo con un sorriso. Nulla dovrebbe sfuggirle del discorso dell'altra, lo tiene bene a mente e ben presente. Annota mentalmente alchimista, quartiermastro e già si chiede il collegamento con quanto rivelato loro da Seha, lascia che siano i due , per or a condurre la cosa, deve prima capire bene ma ascolta rapace mentre rielabora i concetti. sarà dunque >

EDAVE Erinn ad avere sul serio la chiave da lui per poter fare in modo che gli spiriti della Estrella siano liberati? Cercherebbe di farsi vicina a Fehrer e in un sussurro *Scusa il ritardo, maledetti barcaioli incompetenti..chi è lui? fa parte dell'equipaggio?*.

FEHRER [Mercato] Raggiunto il Professore e dispostosi a un paio di metri sul lato destro di Erinn - come a voler semplicemente vegliare sull'incontro, poiché lo spirito pare anch'esso consapevole che sia lei la chiave di tutto -, l'Ishtuk osserva la scena sbattendo le palpebre. ''A confronto col Quartiermastro, questo è una pisciata controvento'' borbotta fra sé e sé, convinto eppure che almeno ->

FEHRER -> alla Venifica non sfuggirà quel mormorio ch'affiora sulla bocca. Ascoltato l'esordio altrui e avvertito il baratro nel quale si slanciano le parole che lo presentano, Gwynbleidd annuisce, tendendo loro una mano invisibile: ''...non uno studioso, ma so rendermi utile. In diversi modi.'' Stavolta la voce è più alta, e non dovrebbe tardare a raggiungere Edave, guidata alle pendici del ->

FEHRER -> fantasma. Piega la testa sulla spalla sinistra e, con un nuovo cenno d'assenso, conferma la tesi di chi giunge. ''Mmh-mmh.''

[ATTENDERE RESPONSO]

Il Professore era un elfo. Nonostante il copricapo e la luce che lo avvolgeva celasse in parte queste sembianze, quando i tre sono vicini non potranno non accorgersi della cosa. E l'elfo, con tutta la sua arroganza, si fa una risatina a quelle presentazioni {Utili ? Non certo a me io basto a me stesso.} fa una pausa, nella quale si distrae per osservare delle spezie su un banco {Vuoi risposte**

**da me ? Hai l'Alchimista e quella gran sgualdrappona della sua assistente a tua disposizione e vieni da un elfo fantasma a chiedere Erinn ? Sei curiosa, davvero curiosa.} concede uno sguardo ad Edave, uno sguardo che per un attimo sembra persino preoccupato {E voi, bella signora...mi sembrate un po' debole...avete accusato strani malori ultimamente ?} torna rivolgersi ad Erinn {Guarda come**

**dev'essere il fisico di una donna, venefica. Non di soli veleni vive l'uomo...anzi...} [STESSO ORDINE GDR PLAY]

ERINN [Mercato] Cerchi di non darlo a vedere, Mezza, ma sei tesa allo spasimo. È da tanto che aspetti questo momento e ti senti bruciare sulla lingua la brama di sapere, domandare e conoscere. Pregusti il sapore della conoscenza e immagini di poter finalmente tornare a casa con qualche risposta e non solo altre domande. Ma sei pure consapevole che potrebbe andare tutto storto, come è successo >

ERINN finora. Così presti la massima attenzione a tutto quanto: coi tuoi occhi affamati da cagna randagia guardi lo Spettro, cercando di non perderti niente. E non dovresti perderti la sua evidente natura di elfo, almeno. Coi sensi tesi e le orecchie affilate ben attente, cerchi di prestar attenzione anche ai discorsi dei due che stanno dietro di te, lasciandoti il compito di trattar col Professore.>

ERINN Dovresti probabilmente udirli, dal momento che sono così vicini. Ma non rispondi loro, troppo proiettata con la mente al discorso che stai tenendo col Professore, agli eventuali sviluppi e alla difficoltà terribile di quest’ennesima prova. Inclini il capo di lato e scegli con cura le parole. “Ho l’Alchimista e voglio anche voi. Voi che volete, invece? Se non è andare nei campi elisi, come gli>

ERINN altri, che cos’è che volete? Non sareste qui a parlare con me, con noi, adesso, se non avessimo qualcosa che vi interessa.” E su altre labbra, meno pallide e scialbe, protese su un altro viso e un altro corpo, queste parole potrebbero parer il fantasma di una sensualità provocante. Su di te, invece, sono soltanto frasi indagatrici, parole piene di vuoto e di fame. Ti degni di voltarti e >

ERINN guardare la formosa Edave: “La vedo, Professore e so come dev’essere fatta una donna. E so come, invece, sono fatta io. Ma a voi che importa? Non siete più un uomo, non è così?” E la tua voce dovrebbe suonare più beffarda che amara. Torni con le parole e lo sguardo a volgerti allo Spettro e insisti: “Voi sapete che cosa voglio sapere. A che prezzo intendete dirmelo?” [Sensi Sviluppati >

ERINN (vista, udito), Visione Crepuscolare, Volontà liv.3, Diplomazia liv.2] + USO IL MUNUS FORTUNAE FAERICO (1/10)

EDAVE ( h - mercato) ascolta con attenzione la non risposta dell'elfo che come ogni essere della sua razza è un maledetto saccente ma poco importa, in fin dei conti basta che sia utile e, inoltre, è già morto quindi non ci si potrebbe nemmeno togliere la soddisfazione di ucciderlo di nuovo. Fehrer borbotta una risposta, un mugugno mentre l'altro che di elfico ha solo l'arroganza sputa veleno su >>

EDAVE Erinn. Il volto che non cambia mai espressione mantenendo il sorriso *Non ho avuto nulla che non fossi in grado di curare da sola vi ringrazio e probabilmente se anche voi vi foste fatto curare da me ora non sareste qui vagante come una ombra su questa terra* non vi è ironia nelle parole che seguono quelle di Erinn *lei si sacrifica per i veleni, sono la sua vita e ne paga le conseguenze >>

EDAVE ma è conscia. Voi invece avreste la gentilezza di voler dare a una donna così gentile le risposte che chiede?* si accoda alla voce di Erinn usando quella persuasione che ormai è nota comune del suo essere (persuadere 3) *Ognuno vive di alcuni piaceri non è vero?* continuerebbe mentre gli occhi che no si erano staccati dal volto di lui continuerebbero a studiarlo così come la voce e i toni>>

EDAVE che spesso nascondono più di quanto uno voglia (empatia 3) e poi cercherebbe la via della furbizia *E poi se chiede a voi è probabile, anzi certo che l'alchimista non le basti, che siate voi più utile e necessario di lui* il tono della lusinga, gli elfi sono dannatamente pieni di sè *E voi avreste la gloria di essere più importante di lui* un tentativo di cui teme il risultato>>

EDAVE se si indispettisce poi l'alfiere la ucciderà ma se dovesse rispondere a erinn, un punto per loro.

FEHRER [Mercato] C'è chi potrebbe dirsi offeso, irritato o perfino disgustato dalle parole ora acidule, ora sconvenienti dell'elfo blu. Sì: gli imbellettati dell'alta borghesia, che storcerebbero il naso esclamando un puntiglio in lingua francese, accento nasale e mento all'insù. Lui? Lui è un Bastardo e, mentre i nobili della sua età cominciavano a nutrirsi di etichetta, da bambino già sguazzava ->

FEHRER -> in bettole sudicie e malfamate. Ed è per questo che, in risposta al fare denigratorio del Professore, l'Alfiere Nero si limita a scrollare la mano che stringe la pipa, pulendo il piatto dai rimasugli della macerazione precedente. Si porta poi il bocchino alle labbra, tenendosi l'arnese spento in un angolo della bocca, incastrato fra i denti. Comprendendo quale torto debba espiare lo ->

FEHRER -> spettro in virtù del suo fare piacente, l'uomo del Nord tiene d'occhio Erinn, aggrottando la fronte a seguito della breve diatriba fra Meticcia e Professore in proposito alle fattezze di una donna. Lui congiunge le mani all'altezza dello stomaco, assistendo in silenzio al teatrino fin quando non scuote la testa, provando a reindirizzare la questione su toni più miti o, comunque, più ->

FEHRER -> utili: ''Signori, per favore.'' Le braccia si allargano e lo Scandinavo pare ora un messo apostolico pronto a far da paciere, piuttosto che un guerriero armato di due spade. ''Erinn ha ragione. Se pensaste che questa discussione non possa portare vantaggi equi, da una parte e dall'altra, probabilmente non sareste ancora qui.'' A dar manforte all'aggiunta di Edave - che cammina su un filo ->

FEHRER -> assai sottile -, infine, indica la rossa, invitandolo silenziosamente a ragionare sul prestigio e sulla proposta che tre forze congiunte, nient'affatto cedevoli, stanno lanciando.

[ATTENDERE RESPONSO]

Il Professore allunga la mano verso il banco delle spezie e, nel farlo, lascia un abbondante strato di gelatina scintillante su una cassa di legno. Poi si rivolge verso Edave {Io sono morto per scelta. Non per malattia o ferita. E' questa la mia colpa, credo.} la risposta è lapidaria, tagliente come un rasoio {Eppure voi, milady, non me la dite giusta, secondo me siete più gracile di quanto**

**la vostra natura non conceda.} e non aggiunge altro. Le attenzioni sono per Erinn, Fehrer ahilui era il meno interessante agli occhi dello Spettro {Intanto, diamo meno cose per scontate. Magari l'Alchimista mi ha anticipato che mi avresti cercato. Ma non è che i miei rapporti con lui siano così idilliaci da giustificare lunghe conversazioni. Quindi se vuoi sapere qualcosa Erinn, chiedi.**

**Chiedi e magari vorrò aiutarti...} [STESSO ORDINE GDR PLAY]

ERINN [Mercato] È maledettamente strano non essere da sola: avevi completamente dimenticato che cosa significasse giocare in una squadra. Eppure è quello che state facendo voi tre: te ne rendi conto con uno stupore infinito e con meraviglia. Vi state spalleggiando, difendendo, gettando la palla a vicenda. O meglio: questo lo stanno facendo gli altri due – tu, Mezza, sei maledettamente imbranata >

ERINN quando si tratta di interagire col prossimo e non sai bene come fare a giocare con loro. Poco male: per ora raccogli i tiri che ti offrono e cerchi di trarne tutto il vantaggio possibile. Lo sguardo attento segue la mano del professore e nota la scia di gelatina… potrà esservi utile? Sarà mica di quella permanente? Accantoni un momento l’informazione e segui il discorso strambo sulla salute di>

ERINN Edave: che accidenti intende, lo Spettro? Per ora è un mistero che non puoi risolvere, ma forse indagherai… del resto, su di te ci ha preso, il Prof. Magari sa qualcosa pure di Edave. “Chiederò, dunque.” Inizi, infondendo sicurezza nella tue parole, utilizzando un piglio deciso. “Intanto forse sapete qual è il mio compito, la mia prova: ottenere la Luce di un membro dell’equipaggio. Voi potete >

ERINN darmela? E se non potete, da chi posso ottenerla?” Una pausa: scandisci bene le pause, concedendogli qualche istante tra una domanda e l’altra, in modo che possa ponderarle. “So che siete uno studioso della Luce: che cos’è… che cosa serve… che ruolo gioca in tutta questa faccenda? Perché è così importante?” Un’altra questione, un’altra pausa di silenzio. “Perché voi e gli altri Spettri dite>

ERINN ho un ruolo importante, qui? Potete dirmi che cosa devo fare o perché proprio io?” Continui a indagare, con calma, toccando pian piano un argomento alla volta, scandendo i tuoi millemila dubbi e semplificandoli in poche semplici domande. E speriamo che ci assista pure un pizzico di fortuna, Mezzelfa! [Sensi Sviluppati (vista, udito), Visione Crepuscolare, Volontà liv.3, Diplomazia liv.2]

EDAVE ( h - mercato) E' morto suicida? forse ha usato un veleno. Lascerebbe parlare Erinn, la ascolterebbe meditando mentre ode il compito affidato alla donna. Non le è sfuggita la gelatina sulle spezie, un particolare che una come lei non può lasciarsi sfuggire, La mano che rimesterebbe dentro la borsa medica per recuperare una fialetta con tappo e se vi riuscisse si avvicinerebbe prendendo >>

EDAVE quella massa che si è posata e sollevandola cercando di metterla alla luce per comprendere se ad occhio nudo le dia qualche risposta. La studierebbe ascoltando Erinn e il professore che pare sapere più di quanto gli sia lecito, pare volerla sospingere ad ammettere la sua natura ma se lo scorderebbe. Gli occhi si soffermerebbero sul contenitori, una attenta osservazione, annuserebbe prima>>

EDAVE di richiudere cercando di capire se nasconda qualcosa di sensato (percepire equilibrio 3) o se faccia capire che lui è andato oltre la luce *La forza di una persona spesso non è nel corpo ma qui* direbbe battendo la mano sulla fronte con delicatezza *nella mente. Pensate che sia una colpa esservi tolto la vita? Forse era l'unica soluzione che vi era rimasta o forse è la soluzione che altri>>

EDAVE hanno pensato la migliore per voi. lo osserva stupita di come possa comprendere la natura altrui *Erinn vi sta chiedendo della luce, ne siete voi forse il portatore? potete forse spiegarle dove la luce si nasconda? la luce è l'opposto delle ombre ovviamente correggetemi se sbaglio siete voi nella luce? o dovete e volete andare nella luce? Forse consegnandola alla degna venefica espierete la>>

EDAVE vostra colpa* e di nuovo il tono sfiorerebbe quelle corde della retorica che spesso ha suonato lasciando che si intridano di significati (persuadere 3) *Noi chiediamo, Erinn chiede, abbiamo unito sforzi di isola e terraferma e i nostri sforzi potrebbero essere indispensabili anche ai vostri scopi? abbiamo qualcosa che volete? come interpretiamo il vostro volere se voi siete criptico, la mente>>

EDAVE degli elfi è eccelsa e immensa, noi rischiamo di perderci* ancora un minimo di furbizia, se fosse vivo lo prenderebbe per il colletto scuotendolo per fargli sputare la risposta ora e subito. Cosa deve fare un mannaro per avalon....

FEHRER [Mercato] Ora, se non altro, l'elfo concede un piccolo spiraglio. Per piccolo che sia, eppure, l'Ishtuk non dubita che Erinn proverà - e probabilmente riuscirà - ad aprirsi la strada verso qualsiasi profitto questa notte vorrà metterle a disposizione. Ma dovrà farlo da sola. Se lo guardasse ora, si vedrebbe rivolgere un cenno d'intesa dagli occhi e dalla testa dell'uomo, prima che lui ->

FEHRER -> cerchi un banco tanto vicino da concedergli pochi passi, prima, e un appoggio per le natiche, poi, sistemandosi comodo abbastanza da non far cozzare la punta delle spade - assise fra le scapole - sul legno. Incrocia le gambe e osserva in disparte: anche quella scia luminosa che la mano dello spettro lascia dietro di sé, al pari d'una sbadata cometa che abbia male interpretato il ->

FEHRER -> desiderio del sognatore. Si concede perfino uno sguardo a Edave, serrando le braccia sul petto ampio. La fronte non s'aggrotta né le sopracciglia si levano, tant'è che l'espressione [Sangue Freddo III] non cambia d'una virgola. Il Rettore lo conosce: sa che per un singolo, forse futile istante, Gwynbleidd si sia interrogato sulla natura di quella frase gettata lì per caso, eppure ->

FEHRER -> apparentemente pronta ad adescare la curiosità. Che la rossa riesca o meno ad arraffare la sostanza luminosa - forse speciale, forse no -, egli ne registrerebbe il tentativo, tornando poi altrettanto silenziosamente sulla scena fra i due attori principali.

[ATTENDERE RESPONSO]

Il professore svolazza, osserva Edave {Si spegnerà domani mattina, non ti illudere.} liquida così il tentativo dell'Ospitaliera e quasi sembra ignorarne i successivi discorsi {Sì, posso donarvi la luce.} risponde infine tornando con lo sguardo su Erinn {A cosa serve però, non ve lo dico. Se no voi cosa ci state a fare ? Ricordo male o l'isola deve a sua volta pagare dazio in qualcosa ? Non **

**intendo certo levarvi i vostri oneri, ho già i miei.} fa una lunga pausa {A cosa servi Erinn ? Perchè ti dicono che tu puoi risolvere tutto ? Non ne ho idea bella mia, secondo me è una stronzata. Un delirio di quello scriteriato di un cavaliere che fa parte dell'equipaggio ormai da tanto, troppo tempo. E' lui che continua a farfugliare che tu risolverai tutto. Secondo me non risolverai**

**una beata fava, secondo me manco se ti regalassi la luce ci faresti nulla. Peraltro non capisco bene perché dovrei donarla. Se io dono la mia luce, qualcuno dovrà espiare le mie colpe. E perché dovresti farlo tu ? Comunque sono morto sperimentando un veleno, la ricerca non deve fermarsi. Nemmeno di fronte alla morte.} [STESSO ORDINE GDR PLAY]

ERINN [Mercato] Qui di risposte se ne otterranno poche, hai capito l’andazzo. Ma va bene, cerca almeno di ottenere tutto il possibile, infilandoti negli spiragli delle sue parole, avvicinandoti ai piccoli aloni di speranza che lo Spettro lascia rilucere. “Non intendo sottrarmi ai miei compiti, Professore: indagherò io stessa e troverò le risposte. Avalon e Barrington pagheranno il loro obolo, >

ERINN s’intende.” Sembri sicura di te, Mezza, ma forse la tua è tutta scena. E proprio tu parli per la terraferma che vuoi lasciare e per l’Isola cui non appartieni! “Forse avete ragione e non posso risolvere proprio nulla. Ma forse ha ragione il Cavaliere, perché no? Magari da morto è cambiato ed è diventato più sveglio di quand’era vivo…” Ne dubiti un po’, francamente, ma perché non sperare? >

ERINN “Perché non io? Se conoscete i veleni, sapete quello che danno: la forza e il potere, la grandezza. Sapete che cosa diventa chi li plasma: che razza di chimera nasca dall’Alchimia. Sapete anche quello che pretendono, a quanto pare. Se voi eravate un creatore di veleni, lasciate che sia una creatrice di veleni a continuare la vostra opera e il vostro studio. Avete detto bene: non ho l’aspetto >

ERINN di una donna. Ho l’aspetto di una studiosa e di un’Alchimista, però. È abbastanza? Volete consegnare la vostra luce a un paio di tette? O volete lasciare che il cervello e l’ars la utilizzino come va utilizzata, che la indaghino e ne scoprano i segreti? Io posso farlo. Io lo farò.” Sei seria, decisa, spietata. Sei tagliente come una lama e sei fredda, lucida. Ti mostri come Alchimista: è >

ERINN quello che gli offri, perché è pure quello che avete, forse, in comune. “Mettetemi alla prova. Datemi la vostra luce. Potete seguirmi a Barrington, venire con me nei miei laboratori, se volete. Potete tornare a creare, attraverso me, mentre io indago l’essenza della luce. Questo vi offro, questa la vostra mercede, questo il prezzo che pago. Una ricerca che non ha fine con la morte. Accettate?”>

ERINN Serissima, comicamente concentrata, immobile mentre dentro di te tutto trema, lo guardi. Attendi. Speri. [Volontà liv.3, Diplomazia liv.2]

EDAVE ( h - giardini) Un elfo odioso, solo ora ricorda quanto le stiano antipatici e le motivazioni che la sospingono ad evitarli quanto possibile. Finge noncuranza ficcando la gelatina nella borsa e voltandosi ad ascoltare lo sproloquio che gli esce dalle labbra. Erinn si offre, si offre con tutta sè stessa e offre qualcosa in cambio, qualcosa che potrebbe di certo invogliarlo ad accettare >>

EDAVE *Le colpe che dovete espiare finirebbero però se voi consegnaste la vostra luce, non vi è motivo per farlo se non essere libero e lei si è offerta* osserva Erinn con una espressione soddisfatta annuendo a lei e al fuoco della sua passione per i veleni *magari la luce lei non la saprebbe usare ma potremmo sempre provare a vedere se i druidi di queste terrre saprebbero farlo al suo posto*>>

EDAVE ricorda l'incontro con Seha, cerca di fare leva sul pegno dell'isola *In fin dei conti il pegno sarà pagato dalle due terre in ogni caso e le colpe ricadranno da ambo le parti* userebbe sempre la persuasione come strumento cercando di affiancarsi ad Erinn *Potreste creare veleni, insegnare la vostra arte, espandere ciò che sapete e vivrete in eterno non solo come ricordo di ciò che foste ma >>

EDAVE anche nella memoria dei veleni e di chi non solo li produce ma li usa* adulazione che comincia a starle scomoda mentre si volta all'alfiere osservandolo in silenzio gli occhi nei suoi quasi a dirgli pensi di essere utile o un comodo lampadario stasera? (persuadere 3),

FEHRER [Mercato] Al chiarimento del Professore, che sottolinea con enfasi quanto, molto presto, quella luce smetterà di brillare, gli occhi del nostro s'accendono d'un bagliore che chi conoscesse le sue ultime mosse non tarderebbe a giustificare con la sorta di dipendenza sviluppata nei confronti della sostanza rilasciata dagli spettri. Si rivolgerebbe a Edave, alla quale, arricciando l'angolo ->

FEHRER -> delle labbra opposto a quello in cui sta appesa la lunga pipa, mormorerebbe: ''Dovresti assaggiarla...'' la voce distorta dal bocchino. Apparentemente l'invito pare frutto d'una consapevolezza più ampia, come se provarne il gusto aprisse una strada sottovalutata e male battuta. E l'Alfiere ci si impegna davvero, il volto serio, a coinvolgerla nell'adorazione della gelatina blu. Potrebbe ->

FEHRER -> arricchire le papille gustative anche di lei. Potrebbe estirpare la radice della fame dal mondo intero, e farlo con un sapore gradevolissimo. Torna a rivolgersi al fantasma dell'elfo. ''Non offendere il Cavaliere.'' Parlare a lungo - e sentire, poi, parlare - di Actar ha fatto crescere nel fu bianco un legame particolare col guerriero decaduto. Chiamiamola vicinanza di spirito. ''Ti ->

FEHRER -> infastidisce il fatto che Actar creda in lei e, di conseguenza, nella redenzione? O forse hai paura di crederci, e preferisci rintanarti in un angolo a frignare? Peraltro l'Isola paga un torto che non m'è ancora chiaro. Perfino la Magione, che potrebbe avere sbagliato alcune scelte, è esente da colpe: ha cambiato uomini (e valori). I peccati seguono i peccatori, e questi ultimi, oggi, ->

FEHRER -> nessuno ha idea di che fine abbiano fatto.'' Si stacca dal banco e si sfila la pipa di bocca, leccandosi le labbra. ''Allora? La ricerca non deve fermarsi? Nemmeno di fronte alla morte? Via, onora almeno quanto hai detto e non allungare troppo questa parte di storia. Permetti che ti aiuti...'' mormora abbandonando ormai ogni formalità, crudo, e indicando Erinn col mento. ''...e, anziché ->

FEHRER -> dubitare, ringraziala.'' 'Troppa diplomazia e nessun risultato rendono l'uomo dei ghiacci un ragazzo annoiato...' semicit.

[ATTENDERE RESPONSO]

L'Alfiere si annoia, al punto da venir colto da manie in stile Shining. E già che c'è, decanta la bontà della gelatina. Anni ed anni passati a curare malattie, ad indagare, a studiare...qualcosa in Edave si accende, un campanello di allarme tipico dei medici. Quella singola espressione di Fehrer riguardo alla gelatina accende ogni sensazione medica della donna. Ma intanto, il Professore viene**

**incalzato su più fronti. {Io non posso lasciare l'isola nè far niente. Il Comandante non vuole. E non ci è concesso sottrarci alla sua volontà. Solo quel Cavaliere ci riesce, nemmeno lui sa come. In quanto alle colpe} si volta in direzione prima della magione poi del Palazzo Reale {L'equipaggio non punisce le persone. Punisce la storia di un luogo. E' l'Isola ad avere un debito, non tizio**

**o caio.E noi puniremo l'isola e chi vi vive. Chi non vuole, può andarsene. Non tratteniamo nessuno. Si va a Barrington e gli spettri non ci sono più.} con un gesto abbastanza macabro il Professore infila una mano nel suo stomaco e la estrae con una manciata di gelatina dalla luce decisamente più intensa del resto del suo ''corpo'' {Questa ai druidi non la dovete dare, o svanirà. E' vero, **

**questo ve lo confermo, quella gente là servirebbe a qualcosa...ma non a questo. La Luce è di Erinn. Mia cara, alle belle tette darei altro che la mia luce, se permetti. } occhieggia Edave {Se pensi proprio di farci qualcosa, tieni, Venefica. Fanne qualcosa. Così sarò libero. Qualcosa che non sia usarla come lampada da notte, possibilmente. E già che ci sei, usala per aiutare Lady Belle **

**Tette qui presente. Perché nega l'evidenza, ma io so perché lo sento che a fronte di un dono che essa possiede paga un prezzo ampio in sanità fisica. Essa dovrebbe essere un toro, ed invece percepisco poca fibra...la Luce curerà il suo male. Se capirai come.} dopo che Erinn avrà preso la luce guarda Fehrer {Tu l'hai assaggiata. Vero ?} [STESSO ORDINE GDR PLAY]

ERINN [Mercato] Erinn, è il caso di dirlo: alla fine di questo lungo e angosciosissimo tunnel di dubbi e di domande, vedi la Luce! Frughi nelle mille tasche della tua assurda cinturona e cerchi una fiala che non sia colma di veleno. Armamentario MdV: siete quasi come le giovani marmotte e vi portate sempre appresso i ferri del mestiere! Ed è proprio con la fiala vuota che andresti a raccogliere la >

ERINN la gelatina che lo spettro ti offre. “E sia.” Ti limiti a dire. Nel mentre, lanceresti occhiate furtive a Edave: belle tette o meno, comunque avrai bisogno pure di lei, a quanto pare! Prendi nota di tutto quello che dice il Prof e lo fissi nella memoria per rifletterci più tardi con più calma. Prendi nota anche della singolare domanda che fa a Fehrer – e attendi, curiosa, la risposta.

EDAVE ( h - giardini) E volgendosi verso Fehrer di certo non le è sfuggita quella sua aria da....da...malato? Non saprebbe nemmeno definirlo ma di certo non sta bene. Lentamente gli si avvicinerebbe dopo aver osservato la scena sollevando appena il sopracciglio sinistro, lui sa del tocco e sa come risucchi la sua resistenza fisica, come la svuoti quando dona agli altri. Si illuminerebbe per un >>

EDAVE attimo ma poi di nuovo a fehrer, Lo scruta, lo scruta con avvicinandosi, lo guarda in volto, se potesse lo tasterebbe per capire se porti ferite o altro ma quella strana luce, gli occhi...(percepire equilibrio ) mentre la mano destra si allungherebbe a sfiorare la sua mano più vicina ripetendo la domanda dello spettro *La ha assaggiata?* una congettura che si fa strada nella mente >>

EDAVE *quante volte la hai assaggiata ma quella che brilla o quella che si spegne?* aveva la stessa espressione di quei bevitori assidui della bettola quelli che bevono fino a cadere al suolo ma che ne vogliono ancora, che non se ne stanno staccare *Fehrer?*.

FEHRER [Mercato] L'Alfiere scrolla le spalle. ''Resteremo. Sai che lo faremo. Sembri sapere molte cose.'' Serbando qualsiasi commento sulle vedute del Comandante di quest'equipaggio, l'Alfiere segue i movimenti attraverso i quali lo spettro estrae della luce dallo stomaco, affidandola a Erinn; e, con attenzione, ascolta quanto ha da dire sui druidi, piegando la testa su una spalla, riflessivo. ->

FEHRER -> Quella gente là servirebbe a qualcosa. La diplomazia e le materie di studio non sono competenza del Barbaro, ma un pizzico d'acume e la permanenza sull'Isola gli hanno concesso sapere a sufficienza per interrogarsi, ora, sulla - assai - misera assenza di logica che si verifica paragonando le confessioni dei due ectoplasmi - uno rosso, uno verde - speciali e di questo qui. Contrastano. ->

FEHRER -> Perché se i druidi servono a qualcosa, ma non a questo, evidentemente un punto dell'equazione è stato cancellato da un colpo di spugna. E non solo la lavagna ne è priva, ma loro sono punto e a capo - per quel che lo riguarda. ''Sì'' mormora in risposta al Professore, come fosse la cosa più banale al mondo. Edave gli si avvicina e Gwynbleidd la osserva di sottecchi, torreggiando su di lei. ->

FEHRER -> ''Beh? Che vuoi?'' le domanda sollevando un sopracciglio. Malato? Macché! Mai stato meglio. ''Cosa vuoi che ne sappia? Diverse volte.'' Eh, ammettere una dipendenza è sempre molto, molto difficile. Distoglie lo sguardo dalla rossa, non prima di avergliene dedicato uno, ultimo, sospettoso. Di cosa ciancia l'elfo? Perché lei andrebbe aiutata? ''Come mai questa domanda?''

[ATTENDERE RESPONSO]

{Oh che bello. Allora funziona esattamente come l'avevo progettata io. Sapete, la gelatina che si spegne è invenzione mia.} di colpo la baldanza del Professore ha ceduto il posto ad una ilare gioia manco fosse uno scolaretto {Comunque: la luce ce l'hai. Parlare abbiamo parlato. Io me ne vado perchè ho già perso abbastanza tempo con voi tre. L'Alchimista ed io abbiamo conti in sospeso sia a **

**mio che a suo credito. Io ho pagato i miei debiti, ora che lui paghi i suoi. Signori, vi saluto!} lo spettro si dileguerà rapidamente, lasciando i tre soli al mercato. Edave analizza Fehrer e le ci vuole davvero poco a comprendere che costui è vittima di una vera e propria dipendenza. Di contro anche la stessa Edave sembra avere un problema nascosto...di sicuro il Professore aveva seminato**

**una bella zizzania. [POST CONCLUSIVO, STESSO ORDINE - GDR PLAY]

ERINN [Mercato] Intaschi la fiala, facendola sparire in una delle molte tasche della cintura. Quindi osservi i due, l’esame che l’Ospitaliera fa sull’uomo e ascolti il dialogo tra loro. A quanto pare la gelatina si mangia… e ingerirla fa capitare qualcosa. Mhh… attendi di osservare lo sviluppo della questione tra i due: esami e domande, risposte e sguardi. Poi decidi di scostarti dai tuoi due >

ERINN compagni di avventure. “Bene, incredibilmente ho ottenuto quello che volevo. Non mi resta che portarlo ai miei Laboratori e studiarlo… sarete i benvenuti nella Casa dei Veleni, se vorrete raggiungermi. Edave… penso che noi dovremo comunque parlare, visto che a quanto pare siamo entrambe chiavi incomplete per la risoluzione di questo enigma!” Aspetti eventuali commenti e saluti, quindi ti avvii:>

ERINN domattina ti toccherà una levataccia per tornare finalmente a Casa.

EDAVE ( h- giardini) Lo guarda scuotendo il capo *La gelatina da dipendenza* lo dice con serietà * più ne assaggi e più ne vorresti, di certo mio caro Alfiere hai un problema e se noi riusciremo a eliminare gli spettri da qui il tuo problema sarà ancora più grave perchè non avrai più gelatina con cui saziare il tuo desiderio* che bella cosa e chissà quanto incauti e sciocchi isolani la hanno>>

EDAVE assaggiata a loro volta, che serva forse la gelatina per curarli^ Le sembra quasi assurdo visto che è stata data a Erinn la luce. *Io curo con le mani ma ogni volta che lo faccio donando energia agli altri me ne privo io..credo che sia questo ciò di cui parlava lo spettro, io non sono malata ho solo questa situazione un pò particolare* non è un segreto, sviene tra le braccia di tutti quelli >>

EDAVE che cura in quel modo *I druidi non la possono toccare quindi è probabile che altro serva ma se male non ricordo i 7 giorni stanno per passare* e osserverebbe Fehrer soppensandolo *L'ultimo forse ci dirà cosa cercare visto che ciò che ha erinn non serve e forse venefica ti può aiutare anche l'alchimista oltre a me* poi tace annuendo a erinn *sarà così fatto venefica* e riprenderebbe la via>>

EDAVE verso la terraferma..magari rose potrebbe aiutare l'alfiere ma la magia della dea servirà a qualcosa?

FEHRER [Mercato] Sviluppare una dipendenza è, vuoi o non vuoi, anche e soprattutto farne parte. Sapere d'esserne afflitto e, forse, perfino come uscirne: due conoscenze che si ignorano per tema di abbandonare il piacere. E' per questo che Gwynbleidd annuisce soltanto, poiché, sebbene il Professore non abbia scucito chissà quali novità, ha confermato che la sostanza non nuoce. Lo spirito scompare ->

FEHRER -> e il trio inusuale si ritrova con la luce in tasca e altre, ulteriori domande sulla bocca. Incrocia le braccia sul petto e fa ciondolare la testa su una spalla, come prima, fissando Edave. ''Ah, sciocchezze. Un vizio in più, un vizio in meno...'' In più, ingenuamente o forse augurandoselo intimamente, l'uomo del Nord si dice che, spariti gli spettri, sparirà pure l'abitudine di cacciarli. ->

FEHRER -> Come i residui di un brutto sogno. Che ci creda o no, il dono del Rettore era sconosciuto allo Scandinavo, che dimentica momentaneamente la sua dipendenza e schiude le labbra. ''Un bel prodigio...'' commenta senza sapere cos'altro aggiungere. Avalon sa regalare dei giocattoli niente male, questo lo sa; e non indaga oltre, non avendo remore nel crederci ciecamente. ''L'ultimo non dirà ->

FEHRER -> nulla di utile se noi, nel frattempo, non avremo appreso altro. Il tempo stringe: fintanto che ci facciamo prendere per il culo da qualsiasi fantasma, non arriveremo da nessuna parte.'' Il congedo per Erinn è l'ennesimo cenno d'intesa; per Edave, una raccomandazione alla luce di quanto stanotte conosce. ''Tu fa' attenzione.''

[GDR END]

==leia==
00venerdì 18 dicembre 2015 11:23
Riassunto e commento
Erinn riesce a trovare, finalmente, il Professore. Lo spettro che in teoria doveva risolverle molti problemi.
Supportata da Fehrer ed Edave, Erinn riesce ad ottenere ciò che vuole, ossia la Luce, dallo strano fantasma. Fantasma che afferma di essere stato un suicida.
Il Professore, fra le altre cose, intuisce lo stato di dipendenza di Fehrer dalla gelatina (patologia individuata anche da Edave) e il problema relativo al tocco guaritore di Edave stessa.

Commento: bene, la storia sta prendendo forma.

Aggiornamenti che poi metterò anche in sezione apposita:

- Edave ha della gelatina standard;
- Edave sa che Fehrer ha sviluppato dipendenza dalla gelatina;
- Erinn ha la luce del Professore.
- Il Professore e l'Alchimista sono in qualche modo collegati.
- Se la Luce venisse portata ai Druidi, si spegnerebbe.
- La Luce è in qualche modo connessa anche al percorso di guarigione di Edave.

==leia==
00venerdì 18 dicembre 2015 15:50
Dimenticavo.

Approvata diplomazia lv.3 a Erinn.
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