[QUEST MEDAGLIONI] Maledetto budino, avrebbe venduto cara la pelle- Special guest Caron dimonio dagli occhi di bragia

ALIAS.ALIAS
00martedì 10 novembre 2015 00:18
[GDR START - ATTENDERE RESPONSO]

In una terra dove tutto è possibile nuovamente è aperta una caccia, ma diversamente da ciò che si potrebbe credere la preda è ben più ambita di un cervo o di un cinghiale. In palio vi è la guida del caos. La congrega caotica che nella notte dei tempi prese Barrington sottraendola al Regno di Avalon cerca ora una guida che la possa far risplendere e rifulgere come un tempo. Il Pendragon >>

stesso si è risvegliato, ha chiamato a raccolta i coraggiosi che sentono ardere il fuoco del Caos nel loro petto. Colei che sedeva in precedenza sul gradino più alto come Ductor inghiottita dalla morte senza ritorno. La luna splende nel cielo morente, un piccolo quarto del suo volto si mostra a coloro che affrontano stanotte la sfida. Un sussurro ha chiamato Leia in questo luogo, un sussurro >>

simile ad un freddo grido indicandole di farsi trovare al pontile e di attendere. Ed è li che la nordica resta, sulla punta di quel braccio di legno che vecchio si tende come un dito accusatore verso il lago, non vi sono barche e nemmeno barcaioli ma solo il silenzio lacustre che la circonda.

[GDR PLAY - DICHIARARE ARMAMENTO, SEI IN CIMA AL PONTILE, LA BAIA E IL LUNGO LAGO SONO DIETRO LE TUE SPALLE A 10 MT. IL PONTILE E' LARGO 2 MT, SEI PERFETTAMENTE AL CENTRO, INNANZI A TE IL LAGO, SEI A 0,5 MT DALLA PUNTA]


LEIA [pontile] Leia era ben decisa a riuscire nella sua missione. Aveva l'ordine di Ithilbor e la benedizione del nuovo Governatore, il fallimento non poteva venire contemplato. Per andare in missione la Nordica aveva condotto con se' le armi più affezionate e antiche. La spada Minerva, appesa al fianco sinistro. Lo scudo che appartenne ad Adhsgard, imbracciato e fissato al braccio sinistro. E, **

LEIA **assieme ad esse, oggetti più nuovi: l'armatura drowish, ricevuta di recente in dono e una spada corta di riserva, infilata nel fodero nascosto nel retro dello scudo. Non portava elmi, il viso sfregiato era scoperto e i capelli biondi erano raccolti in un complesso chignon che, in battaglia, rappresentava la miglior soluzione per evitare che si aggrappassero ai capelli. Con lei, in una **

LEIA **minuscola scarsella appesa vicino alla spada, Leia conduceva una dose del veleno Devastatione, il più potente dopante sul mercato. Lo sguardo color oceano era fisso sul lago e sulle nebbie che lo ammatavano, nell'attesa di un qualcosa che non avrebbe nemmeno saputo definire. Ma avrebbe aspettato, doveva tornare a casa con ciò che si era prefissato.

[ATTENDERE RESPONSO]

Leia è pronta, il suo animo e il suo corpo sono perfettamente in grado di affrontare la sfida che la attende e il fallimento non è una parola che la nordica conosca. Temprata da anni di battaglie, da insidiose maledizioni sempre è riuscita a rimanere viva e vegeta attraversando quelle terre. Sarà palese al suo udito il suonare di un corno, Lo sentirà provenire dalle acque e dal buio profondo>>

vedrà comparire una luce posizionata sulla prua di una barca di legno. La vedrà ondeggiare sino a giungere, portata dal suo nocchiero, sino ad avvicinarsi al pontile. Non vi sarà parola alcuna da colui che la guida, un vecchio dall'aspetto squallido nudo se non per uno straccio che adorna appena i fianchi. Canuti e disordinati capelli bianchi che ricadono ai lati del suo viso smunto.>>

ricoperto di una lunga barba che sfiora il petto. Occhi rossi come il sangue lanciandole un bianco sudario e osservandola mentre il suo remo batte sul fianco della barca in attesa che lei decida se salire o meno.

[GDR PLAY, LA BARCA DISTA 1 MT DAL PONTILE, E' POSTA IN ORIZZONTALE RISPETTO AL LATO CORTO DEL PONTILE, LEIA E' SEMPRE A 0,5 MT DALLA FINE DEL PONTILE COME IN PRECEDENZA. LA BARCA è LARGA UN METRO E MEZZO E LUNGA TRE. LA LUCE E ALLA DESTRA DI LEIA, IL NOCCHIERO ALLA SINISTRA. ESATTAMENTE AL CENTRO UN LEGNO CHE FA DA PANCA]


LEIA [pontile] ed infine, manco a dirlo, si avvicina una barca. Un vecchio la conduceva ma non sembrava molto propenso al dialogo. Tanto meglio, la guerriera caotica non era molto propensa alle conversazioni. La barca si avvicina al pontile, fino ad una distanza che dovrebbe essere compatibile con le capacità atletiche della guerriera. Leia si porterebbe sul bordo del pontile, azzerando i 50 **

LEIA **centimetri che la separavano dal bordo del pontile. Dopo di che piegherebbe le ginocchia un po' e si darebbe lo slancio in avanti protendendo verso la barca le braccia, compreso il sinistro che reggeva lo scudo e spingendo contemporaneamente con forza in avanti con le gambe. L'armatura scelta era leggerissima e l'agilità e la forza di Leia (liv.3) dovrebbero consentirle di saltare dentro la**

LEIA **barca senza eccessivi affanni. Se i piedi di Leia trovassero sotto di loro il legno della barca la Nordica allargherebbe poi piedi e mani per ritrovare l'equilibrio e calmare l'ondeggiare inevitabile dell'imbarcazione indotta dalla sua presenza. Solo quando e se riuscirà a recuperare una posizione stabile Leia proverà ad accomodarsi sulla panca, attendendo che il barcaiolo faccia poi la **

LEIA **sua parte.

[ATTENDERE RESPONSO]

Ignora Leia il sudario che è stato lanciato dal nocchiero e improvviso si leverà il remo che lui regge sorretto da entrambe le mani e sarà netto il movimento che produrrà ponendosi parallelo rispetto al livello dell'acqua e muovendosi veloce come non mai con un tondo diritto rivolto alla sua testa e cercando di colpirla direttamente sul collo abbassandosi quanto basta. L'uomo è alle spalle >>

nordica e dovrebbe essere facile per lui colpirla. Ma l'intento non è ferire ma richiamare all'attenzione che mai deve mancare ''Donna indossa il tuo sudario e paga l'obolo a colui che ti porterà li dove devi andare'' un basso ringhio che si spande profondo dalla gola. Il remo con una velocità inquietante, pari al movimento di un celere vampiro già tornato a lambire le acque del lago mentre>>

la barca dondola senza ancora staccarsi dal molo ''Non è vil denaro ciò che io voglio'' la rimbrotta ancora cavernosa lasciando a lei di decidere cosa donare.

[GDR PLAY, IL NOCCHIERO E' ALLE SPALLE DI LEIA ad 1,5 mt]


LEIA [barca] il remo urta sulla corazza e sul collo di Leia, la nordica è particolarmente robusta (resistenza 4) ma comunque il colpo brucia {Ahio} esclama voltandosi con un lampo pericoloso negli occhi,il lampo di chi vuole diventare leader della formazione più tetra del mondo del pendragon del resto. Ma subisce, perché, si rende conto, senza quel barcaiolo non saprebbe dove andare. Si butterebbe **

LEIA **quindi il sudario addosso infilando la testa nel cappuccio e coprendosi i capelli con esso. {E cosa vuoi ?} domanda, cercando intanto di mettersi a sedere. Con la mano destra scioglie le cinghe dello scudo e lo posa davanti a lei, nel centro della barca posato sul fondo di essa in modo che il naturale dondolio dell'imbarcazione non lo mandi fuori bordo. Dopo aver fissato per un attimo il**

LEIA **vecchio, Leia tornerebbe a guardare davanti a lei, verso la prua della barca.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tace il nocchiero e attende mentre la osserva vestirsi ''Donami i tuoi capelli donna, abbandona la tua femminilità e fanne dono a me così che io posso intrecciarli in un cesto che tu porterai con te e nel quale, se il medaglione sarà tuo, lo riporrai'' è feroce il ringhio in risposta mentre con un netto movimento staccherebbe la barca dal molo iniziando a sospingerla ma non verso Avalon ma vers

un punto indefinito e buio nel quale pare che ci sia solo il buio e nel quale l'eternità pare avere inizio ''Non mi riconosci femmina?'' parla il nocchiero remando alle spalle di lei ''non riconosci colui al quale hai consegnato duplici anime?'' domanda feroce mentre la barca prende velocità e le gocce d'acqua bagnano il viso della bionda.

[GDR PLAY, VAI LEIA, DISTANZE IMMUTATE SULLA BARCA, LA TERRAFERMA DI ALLONTANA E DISTA ORA GIA' 50 MT NEL CASO IN CUI TU ABBIA VOGLIA DI TORNARE A NUOTO]


LEIA [barca] la barca si muoveva veloce. Leia aveva percorso quel lago centinaia di volte e dovrebbe rendersi conto che non vi era nulla di normale nella velocità con cui ora quell'imbarcazione si stava muovendo. Ma la Nordica cerca di non scomporsi (volontà 3 - sangue freddo 3) e di rimanere il più possibile controllata. Intanto le arriva una proposta che stenta di capire. Si volterebbe a fissare***

LEIA **il vecchio, lo osserverebbe bene ma le sembra proprio di non riconoscerlo {Chi sei tu ? Non credo di averti conosciuto...nè di averti affidato alcunchè, invero} si scopre il capo. I suoi capelli biondi, c'aveva impiegato anni a farli crescere e quella proposta le sembrava alquanto oltraggiosa {I miei capelli ? Vuoi che io li tagli ? Ho capito bene ?} toccherebbe il suo chignon con la stessa**

LEIA **delicatezza con cui avrebbe accarezzato un cucciolo di animale.

[ATTENDERE RESPONSO]

'' A te decidere mia cara'' ride il nocchiero, ride di gusto ''possiamo vagare sino alla fine dei tempi prima che io ti porti li dove devi andare se non pagherai l'obolo che mi è dovuto'' sorriderebbe remando veloce come non mai ''cosa mi offri in cambio se non vuoi separarti dalla tua vanità? Sono aperto ad ogni proposta che mi compiaccia e che compiaccia i miei desideri'' direbbe mentre la lu

a prua dondola spaventosamente a destra e a sinistra lanciando le sue ombre sul volto di lui e della nordica ''Dovresti ben conoscermi, solo colui che porta i morti fino all'ade, sono colui che scorta le anime l dove devono patire per i loro atti, sono colui che traghetta i morti...'' e riderebbe compiaciuto ''non sie morta ma molto hai da scontare prima di poter giungere li dove altri sono già

giunti, stanotte sono al comando non di Ade ma del Pendragon'' e le mostrerebbe i bianchi denti acuminati ''Mi chiamano vecchio, mi chiamano demonio, ma io mio nome è solo Caronte''.

[GDR PLAY, VAI LEIA, LA DISTANZA DALLA BAIA AUMENTA ORA A 100 MT]


LEIA [barca] Leia era un'ignorante, poco da girarci intorno. Aveva letto dei tomi sui veleni ma era passato talmente tanto tempo che aveva dimenticato tutto. E da allora solo spade, sangue, violenza e sesso. Niente di più, niente di meno. Per cui chi fosse Caronte non lo sapeva ma, anche vista la velocità con cui la barca fendeva le acque, dovrebbe aver compreso di non trovarsi di fronte a qualcosa**

LEIA **o qualcuno di totalmente...''comune'' {Che io abbia colpe da scontare, è fuori di dubbio} scioglierebbe lo chignon ed i suoi capelli, trascinati dal vento furibondo che la barca generava con il suo spostamento forsennato, dovrebbero probabilmente scompigliarsi gonfiandosi nella brezza come uno spinnaker. Leia proverebbe con la mano sinistra ora libera ad afferrare le punte di essi (che se **

LEIA **fosse in piedi arrivrebbero quasi al sedere, vista la sua piccola statura) per poi tenderli con forza verso sinistra. Con la mano destra cercherebbe intanto la spada corta infilata nel fodero dello scudo e a sguainarla {I miei soli capelli sarebbero un tributo bastevole Caronte ? Onestamente non ho molte controproposte da offrire: denari non ne vuoi ed io pecco in fantasia, tranne quando **

LEIA **essa non è asservita a scopi bellici.} non ha ancora tagliato, la lama della spada (se le sue dita avessero trovato l'impugnatura dell'arma) sarebbe posata con la punta sul fondo della barca.

[ATTENDERE RESPONSO]

''perchè tardi mia cara?'' domanderebbe ringhiante mentre la barca all'improvviso entra in un vortice, un gorgo improvviso che inizia a farla turbinare, gira la barca e Caronte ride ''Dona i tuoi capelli al lago mia cara, donali e andremo li dove ci aspettano'' grida, ride, ringhia, una espressione impazzita sul volto godendo di quel momento di intensità mentre la prua della barca punta>>

esattamente al centro. L'acqua che ormai ha bagnato completamente il sudario che avvolge la donna ''Spero che tu sappia rimanere in apnea'' griderebbe ancora mentre un vento pungente spira furibondo strappando i capelli della nordica dalle sue mani e facendoli volare davanti al volto. La spada che deve essere retta con forza per non essere persa e poi all'improvviso l'acqua che si chiude sopra>

entrambi ''reggiti'' il gorgoglio di rabbia di Caronte affondando nella acque che sia giunta la morte ultima per leia?

[GDR PLAYM VAI LEIA, LA BARCA AFFONDA NEL GORGO CHE VORTICA IN SENSO ORARIO. IMMAGINALA COME SE STESSE CADENDO DAL CIGLIO DI UNA CASCATA]


LEIA [barca] di certo l'esperienza non era di semplice sopportazione nemmeno per lei. Leia aveva fegato (volontà 3 - sangue freddo 3) e fibra (resistenza 4) ma quanto andava accadendo, con l'acqua che la sommergeva e la barca che precipitava, avrebbe scosso chiunque. Taglia Leia, lo fa con quella precisa competenza che la contraddistingue nell'uso delle armi (esperienza armi da guerra leggere 3)**

LEIA **restando probabilmente con una chioma che non poteva superare i 7-8 centimetri (più corti, con una spada, non sarebbe stato possibile tagliare). Probabilmente in condizioni normali avrebbe titubato ancora ma in realtà la fretta con cui agisce trova fondamento nel bisogno di aggrapparsi con ambo le mani alla panca su cui sedeva. La spada corta verrebbe posata sul fondo della barca e Leia vi **

LEIA **poserebbe il piede sinistro sopra (alla lama) per tenerla ferma dopo di che le mani stringerebbero la panca con tutta la sua forza (potenza 3). E sì, anche se la volontà era tanta, Leia chiuderebbe gli occhi e tratterrebbe il respiro...

[ATTENDERE RESPONSO]

E i capelli vengono tagliati, il vento li strappa dalle mani della donna e il lago li inghiotte. Fili dorati che come il filo di arianna si intrecciano tra loro formando una fume che penzola dalla poppa della barca ora che affonda. Il piede reggerebbe la spada e Leia si reggerebbe con forza. Affondano, affondano per minuti interminabili, l'acqua la sommerge, entra nelle narici, il senso di >>

soffocamento è forte e potente e i polmoni della succube sono schiacciati da una pressione inimmaginabile. Bruciano e il desiderio di respirare è dirompente, La sensazione di morire talmente forte che potrebbe sembrare reale. E la risata di Caronte che si sparge ancora. Strani animali che sfiorano il suo volto, anime di altri morti che carezzano il suo corpo e poi all'improvviso. Tutto si >>

ferma, tutto resta immobile e il silenzio avvolge.

[GDR PLAY, VAI LEIA]


LEIA [barca] è un'esperienza terribile quella cui Leia va incontro. Il bisogno di ossigeno è un qualcosa di imprescindibile anche per una succube, anche per una guerriera allenata e preparata. In quel frangente in aiuto alla guerriera vengono molte cose: la sua fibra anzi tutto (meditazione del guerriero - resistenza 4). E la sua calma poi (volontà 3 - sangue freddo 3). Leia si sforzerebbe di **

LEIA **non muoversi, di ridurre al minimo ogni funzione vitale non indispensabile per risparmiare energia e aria. La pressione era molta, sia fisica che psicologica, e Leia vi oppone tutto ciò che è, tutto ciò che la vita l'ha forgiata ad essere: forza ed animo. Tutto questo senza mai aprire gli occhi. Ha le mani serrate sulla panca, è bagnata fradicia. Poi, improvvisamente, tutto si calma meno **

LEIA **che la sensazione di soffocamento. E quindi, in quel momento, aprirebbe gli occhi: se era morta, voleva guardare quel momento con i propri occhi, non subirlo come un colpo di spada vibrato alle spalle.

[ATTENDERE RESPONSO]

E all'improvviso tutto si ferma ed è l'immobilità quella che segue alla tempesta. Leia aprirà gli occhi e si troverà in un limbo, vuoto, grigio, privata delle sue armi e della sua armatura che giacciono ben riposte sul fondo della barca. Solo il sudario copre il suo volto, i corti capelli biondi e volgendosi vedrà alla sua destra una passerella, una specie di pontile simile a quello >>

da cui è partita. E' scalza, nuda innanzi al giudizio che la attende ''Vai ora'' sarebbe l'ordine di Caronte ''Io ti attenderò qui, se ritornerai mi troverai così come le tue cose per poterti portare al luogo dove tutto avrà il suo culmine''. Il freddo è intenso, un vento gelido spazza il pontile, una nebbia che si attacca al corpo, che lo avvolge come mani che carezzano ogni parte di lei>>

che la invitano a lasciare il rifugio sicuro della barca per inoltrarsi in quel nulla in cui nulla vede se non il pontile di legno lungo 10 mt che ha innanzi. Non vi sono suoni, non vi sono odori, non vi è colore..un'anima nuda verso il suo contrappasso.

[GDR PLAY, VAI LEIA, LA BARCA E' POSATA AL PONTILE SUL LATO LUNGO, ADDOSSATA QUINDI LA DISTANZA PER SALIRVI E PARI AD UN METRO E MEZZO, IL PONTILE E' + ALTO DI 0,5 MT RISPETTO AL FONDO DELLA BARCA. IL PONTILE E' LARGO 3 MT, LUNGO 10]


LEIA [barca] Respira. E' già qualcosa. Si ritrova nuda però. Il suo corpo, con l'enorme tatuaggio sulla schiena e sul gluteo e le tante cicatrici era completamente nudo. Ma tanto chi la guardava ? C'era anche da dire che, per via delle sue origini lontane, il pudore era un qualcosa che non apparteneva molto a Leia e per questa ragione la Nordica si alzerebbe in piedi e proverebbe a muovere mani e**

LEIA **piedi per saggiarne la funzionalità. Tutto sembrerebbe funzionare alla perfezione, ed alla luce di ciò si posizionerebbe in una posizione ideale per provare a saltare sul pontile. Non risponde nemmeno a Caronte, si sforza solo di non fare caso al freddo appellandosi alla sua fibra eccezionale che spesso le concedeva di girare poco coperta anche in pieno inverno (meditazione del guerriero +**

LEIA **resistenza 4). Fletterebbe le ginocchia, porterebbe le braccia indietro rispetto alla linea dei fianchi e un attimo dopo spingerebbe in avanti e verso l'alto con ambo gli arti inferiori protendendo al tempo stesso le braccia in avanti e verso l'alto sia per darsi lo slancio che per tentare di raggiungere, con le mani, il pontile. Compirebbe il gesto con forza ed agilità (liv.3) e, se le **

LEIA **mani trovassero il legno del molo, vi poserebbe con forza i palmi per tirarsi poi in avanti aiutando lo slancio iniziale del balzo con gli arti superiori. Se tutto si fosse completato nel migliore dei modi e Leia avesse raggiunto il pontile, si sarebbe infine alzata in piedi.

[ATTENDERE RESPONSO]

Non è difficile per Leia issarsi sul pontile, la donna è agile e nonostante la prova che ha dovuto subire sino ad oggi avrebbe potuto piegare menti meno forti della sua, nonostante sia frastornata, riesce nel suo intento. Sale, si issa, come una statua bianca rimane li in piedi, la barca si allontana alle sue spalle in modo che non possa pensare di risalirvi. Il freddo è pungente, un freddo>>

come mai Leia avrebbe potuto immaginare, un freddo che taglia la carne, che la rende debole nonostante la sua resistenza sia forte.

tira dado su resistenza per favore

LEIA utilizza [Resistenza 4]: 62 + 80 = 142 su 75 (Prova perfettamente riuscita)

Ma la sua anima di succube le giunge a supporto per ora e le permette di reagire e di iniziare a muoversi. Se guarderà a destra e a sinistra potrà vedere che la superficie del lago che attornia il pontile è ghiacciata e sotto di essa osserverà visi che la contemplano e che hanno un solo volto, quello di Sandmar.

[GDR PLAY, PONTILE STESSE DISTANZE DI PRIMA]


LEIA [pontile] fa freddo. Questo è un fatto certo. Ma per fortuna la Nordica non è una donna normale, sangue di vampiro scorre nelle sue vene, sangue potente ed antico che la scalda come acqua termale nei tubi di un radiatore. Avanza Leia avanza qualche passo e si guarda attorno. Possibile ? Vi erano volti sotto il ghiaccio. Volti, nel senso che erano molti, ma con un solo soggetto. Colui che aveva**

LEIA **tradito, condannandolo ad una morte certa. Non aveva vibrato il colpo mortale, era vero, ma le sue scelte di quella notte erano state determinanti. Leia era stato l'ago della bilancia. La situazione è destabilizzante ma Leia vi si opporrebbe con tutta la sua forza di mente (volontà 3) e, soprattutto, di una sola cosa è certa: non è pentita. Nel suo intimo più profondo regna la convinzione **

LEIA **di aver compiuto la giusta scelta. Soprattutto perché quella scelta le aveva permesso di vivere ancora. {Ebbene} esclama avvicinandosi al lato sinistro del pontile e guardando i volti di quel lato uno ad uno {Cosa vuoi, sei venuta a sbirciarmi nuda ?}

[ATTENDERE RESPONSO]

Cammina ancora la donna mentre lascia che i suoi pensieri scorrano. Forse infastidita dal volto di Sandmar o forse solo curiosa si avvicinerebbe al lato sinistro del pontile rivolgendosi ad uno dei volti che la osserva e chiedendo se l'interesse sia risvegliato dalle sue nudità. E all'improvviso una di quelle anime sbuca dal lago, la mano destra tesa a cercare di prendere Leia per il collo>>

di stringerla con potenza mentre la mano sinistra si aggrappa al suo braccio destro stringendolo e cercando di conficcarvi le unghie in profondità e di lacerare la pelle (agilità +5, potenza +4, combattimento disarmato +3).

[GDR PLAY, VAI LEIA, SEI A 20 CM DAL BORDO, L'ANIMA E' A 0,5 MT SUL PELO DELL'ACQUA E SI ERGE RAPIDA SUPERANDO LA DIFFERENZA FRA CIGLIO ACQUA E IL PUNT IN CUI SEI CON UN UNICO GESTO. LO SPAZIO ALLE TUE SPALLE E' DI 2,80 MT]


LEIA [pontile] viene colta di sorpresa Leia, e peraltro a sorprenderla è una creatura le cui capacità sono ben superiori alla media umana, anche di guerrieri addestrati. Le salta letteralmente al collo con forza e potenza. Leia sa di non potervisi opporre, lo sente per via della sua esperienza derivante da mille battaglie. Si lascerebbe quindi cadere all'indietro, ponendo il piede destro dietro**

LEIA **alla gamba sinistra in modo che sia la tibia a posare sul legno in una delle più classiche capovolte all'indietro del combattimento disarmato. Il braccio destro della Nordica sarebbe serrato da una presa ferrea ma il sinistro no...Leia stenderebbe in avanti la gamba sinistra in modo che il piede sinistro si conficchi in una zona ipoteticamente ombelicale del nemico...e la mano sinistra**

LEIA **anche verrebbe protesa in avanti per posare il palmo di essa in una zona che, se fosse un normale umano il suo avversario, corrisponderebbe a quella dello sterno. Sfruttando lo slancio potente del nemico Leia cadrebbe all'indietro, arrendendosi ad esso. Stendendo il braccio sinistro e la gamba sinistra Leia proverebbe a calciare l'avversario dietro di lei, oltre a lei sul pontile. In ogni **

LEIA **caso, qualsiasi esito avesse la sua presa, Leia probabilmente si sarebbe ritrovata con la schiena tatuata contro il legno del molo.

[ATTENDERE RESPONSO]

L'anima si farebbe addosso a Leia che, scaltramente, non si oppone cercando di ricacciarla ma che la porta a cadere su di lei per farle fare una capriola all'indietro. Ma è salda l'anima, è salda nella potenza del suo essere un demonio, è salda nella forza che contrappone alla donna e la asseconderebbe ma nel momento in cui la femmina cercasse si calciarla oltre lei, farebbe in modo di >>

stringere la presa sul suo collo anche se il polso si girerebbe e di piantare le unghie conficcandole con violenza nel suo braccio destro ancora più in profondità. E nel fare la capriola, così come desiderato da leia, le sue gambe volerebbero ma incredibilmente il corpo, molle e amorfo ricadrebbe dietro di lei lungo disteso ma senza lasciare la presa e cominciando a prenderla a testate>>

ALIAS furenti sul lato sinistro della testa (potenza +5).

[GDR PLAY, L'ANIMA E' DISTESA DIETRO DI TE, LA MANO STRINGE ANCORA IL COLLO ANCHE SE LA POTENZA HA UN MALUS -2 ORA COSì COME QUELLA SUL BRACCIO. LA TESTA E' STORTA E ORRENDAMENTE RIVOLTA VERSO LA TUA E LI LA FORZA E LA POTENZA ESPLICATA DAL MOVIMENTO E' +4]


LEIA [pontile] Contro quale demone dell'inferno stava combattendo ? Probabilmente Leia avrebbe manifestato stupore se avesse osservato quella scena da fuori ma, vivendo l'esperienza tragica in prima persona, non aveva tempo e modo di porsi problemi sulla fattibilità dell'evento. Anche perchè i colpi che riceveva erano potenti e, anche se era una donna robusta (resistenza 4 - meditazione del **

LEIA **guerriero) il gusto del sangue in bocca le ricorderebbe che non è immortale. Sentendo la presa sul braccio destro allentarsi Leia lo strattonerebbe con forza prima indietro e poi in avanti per tentare di liberarsi dalla presa, usando tutta la sua forza (potenza 3). Se fosse riuscita avrebbe poi incrociato le braccia, e più precisamente gli avambracci, davanti al volto per tentare di **

LEIA **proteggerlo, distanziando i suoi arti di qualche centimetro dal viso per avere lo spazio di ammortizzare i colpi senza schiacciarsi la faccia con il suo viso. Sempre approfittando della posizione Leia avrebbe poi aperto le mani cercando di chiudere la presa attorno alla faccia che la colpiva con violente testate per poi richiudere le dita su di essa con l'obbiettivo di fare scempio di ogni**

LEIA **cosa che le dita trovassero sotto di loro. Occhi, carne....eserciterebbe ogni forza (potenza 3) restando ferma coricata dov'era così da dedicare tutta l'energia e la concentrazione solo alla mossa delle mani.

[ATTENDERE RESPONSO]

le dita di Leia affondano in una poltiglia che è simile a carne putrefatta, la sentirebbe sciogliersi sotto le sue mani, lattiginosa e viscida. La presa sul collo e sul braccio si allenta ma due profondi graffi (lunghi 7 cm e profondi 2) le segnerebbero il braccio destro da cui esce del sangue anche se non copioso (-10 ps). Riesce a liberarsi e a trattenere la testa dell'essere che smette di >>

colpirla in testa ora catturato dalle sue stesse mani ma, all'improvviso, una altra di quelle sagome con il volto di Sandmar risalirebbe sul pontile e le sue mani si arpionerebbero con tutta la loro potenza (+4) alle sue caviglie cercando di trascinarla in acqua. Le rimarrebbe in mano la testa del 1° sandmar mentre il corpo ricadrebbe immoto alle sue spalle.

[GDR PLAY, VAI LEIA, HAI LA TESTA IN MANO DEL 1° SANDMAR, IL 2° SANDMAR E' SOLLEVATO SUL PONTILE MA CON LE GAMBE NELL'ACQUA GHIACCIATA E TI SERRA LE CAVIGLIE CERCANDO DI TRASCINARTI NEL LAGO]


LEIA [pontile] le ferite le ricordano che tutto ciò che le sta accadendo è reale. Maledettamente reale. Un nuovo avversario, forte, probabilmente più di lei si presenta dopo che lei ha strappato la testa dal collo del primo nemico. Non si trattava di nemici umani, fatti di carne ed ossa, bensì di creature gelatinose e molli, come una medusa. Non vi erano appigli cui aggrapparsi, sul pontile, e la**

LEIA **forza di quei nemici uniti al loro essere incorporei li rendeva avversari davvero difficili da battere. Leia userebbe la forza dei suoi muscoli addominali per tentare di alzarsi a sedere o comunque di sollevarsi di quel tanto che bastava per osservare meglio il suo nuovo nemico. Anche costui aveva le sembianze di Sandmar {Se ti aspetti delle scuse, Comandante, hai sbagliato di grosso!} urla.**

LEIA **La Nordica porterebbe intanto la testa che aveva fra le mani quasi a toccare contro il suo sterno, con però le sue mani a dividerla dal contatto con i suoi seni. Come se fosse un pallone fra le mani di un portiere moderno, Leia un attimo dopo protenderebbe di scatto entrambe le braccia in avanti con tutta la sua forza e lancerebbe la testa del mostro ucciso contro la faccia del nuovo Sandmar**

LEIA **emerso dal lago, usando tutta la sua forza e la sua precisione (esperienza in armi da tiro 3) per cercare di inviare il pittoresco proiettile contro il nemico. Nel protendere il braccio destro sicuramente sentirebbe il dolore della ferita ma proverebbe a resistervi (resistenza 4 - volontà 3) sperando che il dolore non ottenebri il processo di mira.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tirami dado si armi da tiro per favore

LEIA utilizza [Esperienza armi da tiro 3]: 59 + 60 = 119 su 75 (Prova riuscita)

Se Leia avesse un arco e una freccia dovrebbe, nonostante la sua esperienza, incoccare e mirare e solo dopo scoccare, ma la fortuna, la rabbia del credere di dover chiedere scusa e la foga del momento, le permettono di riuscire in una impresa degna che le da di certo un vantaggio. La testa del 1° sandmar viene usata come un proiettile e dopo essere riuscita a rimettersi seduta, nonostante>>

abbi di certo perso almeno 5 cm dalla posizione originale avvicinandosi al baratro, riuscirebbe a beccare il secondo sandmar in viso. La testa verrà inglobata dal mostro che non lascia però la presa delle sue caviglie mantenendola salda anche se non come prima (malus potenza -2). Il rinculo della stessa testa proietterebbe il mostro all'indietro e quel arcuarsi del corpo colpito da lei stessa>>

la trascina lungo il pontile sino al bordo sul quale ora è in bilico senza che il gelatinoso essere abbia alcuna intenzione di lasciarla andare. Sente il freddo del ghiaccio e della morte risalire lungo il suo corpo, sente le assi di legno scivolarle via sotto i glutei e la tensione delle gambe trainate dal 2°sandmar.- Non vi è risposta per ora alla sua provocazione e nemmeno alle sue parole.

[GDR PLAY, VAI LEIA, SEI SUL BORDO DEL PONTILE, IL LAGO E' SOTTO DI TE A 0,5 MT IN BASSO, NON VI SONO APPIGLI SE NON IL BORDO STESSO DEL PONTILE, NON VI E' NULLA ATTORNO]


LEIA [pontile] niente poteva evitare di essere trascinata. Non poteva aggrapparsi, il bordo vicino era inutile, quello utile invece troppo lontano. Non aveva altro da lanciare al mostro e la sua consistenza molle confondeva la guerriera. Sentirebbe però Leia la pressione sulle sue caviglie allentarsi. Maledetto budino, avrebbe venduto cara la pelle. La Nordica avrebbe tentato di posare il palmo**

LEIA **della mano sinistra sul pontile e sarebbe tornata a coricarsi posando la schiena sul molo. Questo avrebbe dovuto aumentare l'attrito (magari a scapito di qualche graffio) aumentando la fatica del mostro nel tirarla. Dopo di che avrebbe tentato, spingendo con forza con il palmo sinistro sul pontile, di ruotare il suo corpo con un avvitamento verso destra. Anche la mano destra sarebbe posata **

LEIA **col palmo sul pontile, il braccio disteso sul legno e rivolto verso la destra della guerriera, a dare equilibrio. La Gamba destra resterebbe sul pontile, Leia infatti concentrerebbe tutte le sue forze sul sollevare solo la sinistra in modo da dividere le forze del mostro (che doveva sia tirarla sia impedire alla gamba mancina di salire). Con una serie di contrazioni e distensioni del **

LEIA **ginocchio sinistro Leia proverebbe a liberarsi o perlomeno a rendere più ardua la presa del nemico sulla caviglia sinistra...e, quando e se la rotazione del suo corpo verso sinistra sarà completa nella misura di circa 90 gradi (ossia Leia si troverà con la schiena perpendicolare al pontile ed il fianco destro appoggiato ad esso) la guerriera tenterebbe di distendere la gamba per portare al **

LEIA **volto del nemico un calcio laterale che, in tutto e per tutto, sarebbe simile ad un tondo dritto di mancina, ossia un colpo orizzontale da sinistra a chiudere verso destra. La punta del piede sarebbe distesa come quella di una ballerina per massimizzare la superficie di impatto e la Nordica si abbandonerebbe anche un po' alla forza traente del nemico (a cui comunque era difficile opporsi per**

LEIA **via della mancanza di appigli) affinchè fosse lui stesso ad avvicinare la gamba nemica a se' stesso mentre Leia si occupava solo della produzione del colpo laterale {Non chiedo scusa. Non mi pento.}

[ATTENDERE RESPONSO]

Leia tira un dado per favore

LEIA ha ottenuto: 10

Alias tira dado per Sandmar 2°

ALIAS ha ottenuto: 34

La mossa di leia è da manuale e di certo non si può dire che la donna non manchi di strategia, se il master avesse un cappello se lo toglierebbe ma.... non è vero che Leia non chiederà scusa..la chiederà eccome. riesce a girarsi sul fianco, riesce a distendersi, riesce a fare presa sul pontile con la schiena che si graffia ma senza nessuna conseguenza ma solo una delle due mani della>>

bestiaccia lascerà la presa e, in particolare, quella sulla destra mentre la sinistra manterrebbe la presa e proprio i calci della nordica che lo sospingono via saranno il motore della azione successiva che la vedrà si liberarsi di Sandmar 2° che affonderà nelle acque ma che la vedrà cadere in quel lago ghiacciato andando sotto anche con la testa. Freddo che la avvolge, freddo che toglie il >>

respiro mentre vedrà la superficie allontanarsi in fretta.

[GDR PLAY, VAI LEIA, AFFONDI DI 7 MT]


LEIA [acqua] e il freddo la avvolge, di nuovo acqua, di nuovo gelo. Aveva vinto la battaglia, ma a quale prezzo ? Nell'acqua gelida c'era piombata lo stesso, affondando come un piombo per un certo tratto. Al gelo e al freddo Leia opporrebbe, ancora una volta, la sua celeberrima resistenza superiore a quella di ogni altro uomo su Avalon (+4), mentre le sue capacità di concentrazione dovrebbero **

LEIA **garantirle una certa lucidità in quel frangente di emergenza (volontà 3). Darebbe un paio di colpi forti con i talloni verso il basso, prima il destro e poi il sinistro, per cercare di darsi una spinta verso l'alto mentre con le braccia disegnerebbe nell'acqua ampi semicerchi, come se fosse un'aquila che deve spiccare il volo, per cercare di riguadagnare la superficie in fretta. Dopo i primi**

LEIA **due colpi di tallone i piedi verrebbero avvicinati e, muovendo la gamba intera dalla coscia, Leia aiuterebbe con un movimento a forbice molto stretto e rapido degli arti inferiori l'operato delle braccia per cercare una rapida risalita.

[ATTENDERE RESPONSO]

L'acqua è quella del lago Cocito uno dei quattro fiumi infernali nella cui ghiaccia sono imprigionati i traditori. E come tale anche Leia vi è stata metaforicamente imprigionata anche se ora sta risalendo in superficie molto velocemente (//diciamo 5 mt a round per convenzione, ci aggiungiamo 1 mt bonus vista la potenza +4 di leia non avendo una regola precisa al momento) e la sua testa >>

è orma protesa verso l'esterno mentre la sua mente si concentra per impedirle di lasciarsi prendere dal panico e per riportarla in superficie. Sentirà la carezza di mille mani cercare di sfiorarla, sentirà le sue gambe graffiate e quando riemergerà vedrà il sangue colare lungo le cosce in lunghi graffi che le rimarrano a memoria della sua avventura. Una enorme mano la trae dall'acqua >>

è la mano di uno dei giganti Anteo che è immerso nella ghiaccia solo fino a metà non avendo realmente tradito ma avendo solo non agito, così come Leia stessa e se la poserà sulla spalla destra osservandola in silenzio.

[GDR PLAY, MANCANO DUE TURNI ALLA FINE]


LEIA [Lago] Doveva essere un sogno. Se non fosse coperta di sangue e non sentisse male dalla punta dei capelli fino alle dita dei piedi, Leia sarebbe intimamente convinta di pagare il dazio di una serata di eccessi. Ma quel sangue, ahilei, era vero. Al termine della nuotata è una enorme mano ad estrarla dall'acqua...questa mano appartiene ad un gigante. Un gigante ? Leia scuote il capo, chiude **

LEIA **gli occhi, li riapre dopo averli sbattuti. Niente, era sulla spalla di un gigante. Nonostante la flemma, nervosismo ed ansia si impadroniscono della guerriera che con la mano destra si reggerebbe alla spalla del gigante mentre con la sinistra si passa la mano nei capelli ormai corti...In cuor suo, nonostante non mancasse di coraggio certo, non se la sente di fare la spavalda con un gigante e**

LEIA **quindi il tono è più blando e gentile del consueto quando la sua voce chiederà {Cosa mi accadrà adesso ? }

[ATTENDERE RESPONSO]

Anteo la osserva, la guarda, la studia ''Sei stata mondata e ora devi andare, ti porterò da caronte che ti porterà sino all'isola in mezzo al lago. Li vi è un castello, dovrai salire all'ultimo piano, cerca una sala circolare, li troverai chi come te cerca il medaglione del caos e se sarai degna ora che il tuo peccato è stato lavato nella ghiaccia infernale, diverrai Ductor del Caos e>>

guiderai la congrega riportandola al suo splendore'' le darebbe la corda che ne vortice è stata formata dai suoi lunghi capelli intrecciati ''portala con te, e se servirà usala, è il tuo pegno al caos'' e con passi decisi attraverserbbe il lago sino alla barca che la attende insieme ai suoi vestiti e alle sue armi.

[GDR PLAY, ULTIMO TURNO]


LEIA [sulle spalle di Anteo] Ascolta. E così il disordine doveva cominciare dall'ordine. Avrebbe dovuto raccontare alla Regina Roseline quell'esperienza, era la sola persona abbastanza colta che conosceva con cui poter condividere quell'esperienza. Annuisce, senza replicare se non quando le verranno restituiti i suoi capelli in una sorta di treccia dorata {No} replica rifiutando quel dono con un**

LEIA **sorriso {Se fosse possibile, se potete, dovreste consegnare questa treccia all'anima di Sandmar, quella vera, ovunque essa sia. Che sappia che a dispetto di quanto si pensi, mi dispiace. Le cose avrebbero potuto andare diversamente se non si fossero messi in mezzo molti altri guerrieri. Puoi fare questo dono per me ? Ho rinunciato alla mia vanità, ai miei capelli che facevo crescere da anni***

LEIA **per pagare il mio prezzo. E' giusto che li abbia lui e nessun altro. Io ho le mie armi, per la contesa finale. Basteranno.} si toglierebbe il sudario dalla testa, avvolgendolo attorno ai fianchi {Che i miei nemici sappiano che ho pagato. Il mio nuovo aspetto ne sarà la prova, sarà la prova che tutto ciò che ho vissuto era reale.}

[ATTENDERE RESPONSO]

E Anteo si limiterebbe ad annuire chiudendo le dita sulla treccia e dandole le spalle. La barca sospinta da Caronte si muoverà verso l'isola in mezzo al lago e lascerà leia sulla spiaggia così che possa compiere l'ultimo tratto che la porterà alla contesa finale da sola.

[GDR END]



Riassunto, commento e amenità domani [SM=g27823]
ALIAS.ALIAS
00martedì 10 novembre 2015 09:37
RIASSUNTO
Leia, come gli altri contendenti del caos, parte per la sua cerca del medaglione. Il Pendragon la ha invitata alla baia dove la nordica attende sul pontile. Dalla notte arriva una barca guidata da un nocchiero che Leia non riconosce, si tratta di Caronte il traghettatore d'anime dell'Ade. La donna sale ma non prende il sudario che lui le lancia e il Demonio la colpisce con un remo sul collo ma l'armatura la protegge. Chiede un obolo il nocchiero, chiede i capelli di Leia. La donna inizialmente tergiversa ma poi, mentre la barca si muove sempre più velocemente cadendo inghiottita da un gorgo taglia e i suoi capelli vengono catturati dal vortice che li tramuta in una corda. Ha la sensazione di morire la bionda, di morire soffocata ma alla fine riemerge in un luogo privo di alcuna consistenza. Si troverà nuda ad affrontare ciò che la aspetta. Un lungo pontile in mezzo al nulla, anime che la circondano dalle acque che hanno tutte il viso di Sandmar, il Comandante morto a causa anche sua. E la lotta inizia, le anime demoniache la attaccano, la prima la prende al collo, cerca di trascinarla in acqua, le graffia un braccio. La Nordica si difende, si ferisce, le stacca la testa ma non può rilassarsi perchè una seconda anima demoniaca sempre con il volto di Sandmar emerge dal lago, le afferra le caviglie, la traina. Si difende la nordica lanciandole la testa del primo mostro e nonostante la sua azione per non scivolare nelle acque sia rocambolesca e ben architettata non riesce a divincolarsi del tutto. E viene inghiottita di nuovo dalle acque, affonda, metaforicamente muore, si monda del suo peccato e poi nota risalendo in superficie ed è Anteo, gigante intrappolato per le sue colpe a trarla dalle acque e a riportarla a Caronte lasciandola scivolare sul vecchio legno che la porterà verso il castello del Pendragon dove avrà modo di contendersi il medaglione del caos con gli altri. Rifiuta la corda di capelli che le viene offerta e chiede al gigante di portarla a Sandmar, alla sua anima in pegno delle sue azioni dimostrandosi dispiaciuta.


APPROVAZIONE

-10 PS ferita al braccio sinistro da graffi che non sottraggo e che si rimargineranno da soli
- graffi alle gambe e alla schiena per il contatto con l'assito di legno
- indolenzimento del corpo
- 1 livello della skill combattimento disarmato

COMMENTO
Mi sono divertita, una giocata rapida, divertente e molto interessante. A presto con il proseguire della avventura [SM=g27822]
==leia==
00martedì 10 novembre 2015 09:44
Quante botte! Mi sono divertito anche io, grazie!
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