Durante un recente viaggio [mi] è capitato di leggere il libro Zero, curato da Giulietto Chiesa e dedicato alle teorie “complottiste”, secondo cui i dirottamenti e i morti dell’11 settembre 2001 non sarebbero da imputare solamente all’azione folle di un gruppo di estremisti islamici.
Lasciando da parte le posizioni più oltranziste, quelle che sostengono che non ci sia nulla da spiegare così come quelle che vedono proprio la mano di Bush dietro all’attacco, c’è da riconoscere che ci sono molti aspetti di quella tragedia che ancora non sono stati chiariti. Il libro di Chiesa, come molto altri documentari e inchieste, li riporta in modo abbastanza dettagliato e chiaro e mette in luce la mancanza di una risposta convincente su alcuni “dettagli” che restano ancora poco convincenti.
Alcuni sono ben noti: Bush che riceve la notizia dell’attacco alle Torri eppure rimane seduto a leggere le favole ai bambini; i servizi segreti che, di fronte ad un attacco terroristico, non fanno spostare il presidente da un luogo in cui sarebbe stato molto vulnerabile; le tante telecamere che sorvegliano il Pentagono ma che …
non hanno ripreso l’aereo che ci si sarebbe schiantato; la terza Torre che crolla senza un motivo apparente; la storia dei passeggeri del volo dirottato e caduto in Pennsylvania che in realtà non avrebbero telefonato a nessuno e ancora meno fatto precipitare l’aereo; la difesa aerea militare che non riesce ad attivarsi nonostante procedure e protocolli già predisposti e testati; la guerra contro l’Afghanistan già pianificata anni prima dell’attentato; i presunti estremisti islamici che bevevano alcol e mangiavano carne di maiale…
Insomma ci sono davvero molti spunti per riflettere su quello che può essere veramente accaduto sette anni fa e leggersi questo libro (magari provando a confrontarlo con 11/9 La cospirazione impossibile) può essere un modo per ricordare l’anniversario della strage.
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