Allenamento in arena

Rastal30
00giovedì 1 maggio 2014 17:42
Valstaf e Rastal
Riassunto: Rastal invita Valstaf alla Magione per un duello di allenamento che avevano in sospeso. Il kazako ha la meglio sul nano che chiede rivincita. Il tutto finisce come al solito, di fronte una buona birra.

Commento: grazie a Val per questa role che è stata un vero piacere; si parla troppo su queste lande e si mette poco mano all'acciaio :D i dadi si commentano da soli, veramente penosi ahahah

Registrazione:

RASTAL [Arena] Respira, profondamente. I muscoli sono in tensione. Si inclina la testa leggermente, osservando l'arrivo dell'avversario. '' Vi stavo aspettando. Lieto che abbiate accettato il mio invito. Dunque, non perdiamoci in chiacchiere! '' Le armi sono lì, nella rastrelliera. Armi da allenamento, smussate e lavorate a sufficienza per non provocare ferite mortali. Ma le botte, quelle si sentono e lasciano lividi. E' così che ci si tempra, che si capisce il vero valore dell'arte della guerra. Da buon padrone di casa muoverà lui per primo verso la rastrelliera. Un'ascia pesante, monopenne, ed uno scudo medio verrebbero scelti. E quindi il Comminus andrebbe a prendere la sua posizione. Nello sforzo massimo di concentrazione, nessun dettaglio vorrebbe essere tralasciato. Si allargherebbero le gambe, parimenti alla larghezza delle spalle. Il piede destro verrebbe leggermente arretrato, un passo circa (//40-50cm) rispetto al sinistro. Le gambe flesse, il peso del corpo caricato sulla destra, d'appoggio. Come un compasso ruota la punta del piede destro, allargandosi verso l'esterno di circa 60°, per una posizione più stabile. Fermo il sinistro, la punta che segue la linea immaginaria che dovrebbe dritta arrivare al nemico. Il busto offrirebbe rotazione oraria anch'esso, circa 60°, per far sì che il fianco offerto al nemico sia il sx, protetto dallo scudo medio saldamente legato all'avambraccio sx (//ambidestria +2). Coprirebbe lo scudo la zona dal collo alla vita del fianco sx, leggermente staccato dal torace (circa 30cm) per evitare che un possibile impatto possa danneggiarlo. Le dita della destra si saldano sull'impugnatura dell'ascia monopenne[//esp armi da guerra pesanti+1, specializzazione armi liv 3]. La testa dell'ascia parallela al terreno, con il filo che punterebbe verso la eventuale posizione dell'avversario. Contratti i muscoli dell'addome, così come quelli del collo. Il capo dritto, le iridi seguono i movimenti di Valstaf mentre sceglie l'equipaggiamento e prende posizione. Il braccio destro sarebbe tenuto largo e teso, l'ascia di esso sarebbe una protuberanza. [//potenza +2]. Nessuna armatura.

VALSTAF [ arena] Da parecchio non entrava li, non che avesse pensato di poterlo fare, chiusa una parta si apre un portone fosse anche quello della magione. Osserva scrollando le spalle con noncuranza l'ansia del nano. Come darlin è un gran focoso..[perchè mai avrei dovuto rifiutare..] risponde a tono dando un sogghigno.Armatura completa, copro bracciali e schinieri, ha lasciato la nera spada all'entrata della dimora, e adesso si dirige verso le rastrelliere delle armi da allenamento prendendo una spada a una mano e uno scudo medio . prima di tornare indietro e andarsi a mettere a 5 mt dal nano, frontale a lui per il duello. La gamba destra scivola indietro, lasciando inalterata la distanza dalla gemella , pari sempre alal larghezza delle spalle. Avanzata invece la mancina rimane, punta del piede sinistro rivolto verso il nano, punta dle piede destro leggermente aperta verso l'esterno destro di circa 45°, Le gambe sarebbero lievementeflesse quanto basta per cercare posa stabile e evitare irrigidimenti, il peso è al centro per meglio bilanciarsi per adesso, e avere più manovrabilità possibile. Il busto sarebbe lievemente ruotato, in modo naturale verso dx quel tanto che gli basta per mantenere postura al corpo, ( agilità +1) . Il braccio sinistro con lo scudo verrebbe così a trovarsi di fronte al fianco sx, attiguo al nano, coprendo dal collo al fianco, ma lievemente distante da esso , piegato di circa 90 ° a un palmo dal busto per mantener distanza che gli consenta di assorbire eventuali colpi e mantenere la aprte in genere più vulnerabile coperta. La mandritta tiene invece la spada, il polso dx eseguirebbe una lieve rotazione verso l'esterno destro portando così la lama lievemente in diagonale , punta rivolta in alto verso l'esterno destro, filo rivolto verso Rastal , braccio destro piegato a a circa 45 ° posto davanti al fianco dx leggermente verso l'esterno, polso destro di terza, tenendo la lama a modi Posta breve ma lievemente più aperta( esperienza armi da guerra leggere +2/ esperienza armature +3) bcol braccio anch'esso staccato di circa un palmo dal fianco ( pontenza +2/ resistenza +2). La testa è rivolta verso Rastal al quale farebbe un unico breve cenno di capo come a dire di esser pronto, concentrazione al massimo, mentre tiene costantemente d'occhio i movimenti del nano preparandosi a rispondere come deve ( sangue freddo +3/ volontà +2)

RASTAL ha ottenuto: 24
VALSTAF ha ottenuto: 72

RASTAL [Arena] Lavorerebbe solo il braccio destro. Tre colpi dell'ascia, con il piatto, sul metallo dello scudo medio tenuto con la mancina. Bum, bum, bum. Il grido di battaglia del nano. Quattro passi, frontali, verrebbero mossi in direzione di Valstaf. Destro, sinistro, destro, sinistro (//circa 2mt) per ridurre le distanze dall'avversario, ancora proibitive per un impatto decisivo, secondo le valutazioni del Comminus. Quindi ora a circa 3mt verrebbe recuperata la posizione di partenza, con il destro arretrato ed il peso caricato sulla gamba destra stessa. Il fianco offerto a Valstaf sempre il sinistro, protetto dallo scudo tenuto all'avambraccio [//ambidestria +2]. Attendista oggi il figlio della roccia, concederà al suo ospite la prima mossa. Le iridi fisse sull'umano, ben posizionato e sicuramente molto esperto. Di questi non vorrebbe perdere il minimo dettaglio di movimento, non può peccare di concentrazione poichè sicuramente dovrà sopperire ad una maggiore mobilità. [//volontà +1]. Ogni senso all'erta, a studiarne le possibili mosse e magari a prevederle. [//intuito del cavaliere liv 2]. Sarà anche fisicamente più lento, ma la mente corre veloce. La destra stringe sempre salda l'ascia [//esp armi da guerra pesanti +1], fremente. Il braccio largo, teso, a contribuire alla stabilità ed equilibrio della posizione, già per natura, saldamente piantata a terra [//stabilità della postura]. A Valstaf l'onore della prima mossa.

VALSTAF [arena ] Terrebbe d'occhio i movimenti del nano, mentre lo vede avanzare , così che ei dovrebbe avere il tempo di riportare la mandritta avanzata a pari della gemella , mentre il busto andrebbe lievemente in avanti bilanciando il peso nel tentativo dello scatto portando seco il peso che quindi cercherebbe di trasferire ( agilità +1) tornando inizialmente per il tempo del passaggio a piè pari e riducendo quindi , di mezzo passo la distanza che dovrebbe corrispondere al primi due passi del nano.Il busto eseguirebbe una nuova lieve rotazione momentanea in senso antiorario, data dal riprender seppur per un attimo la posta frontale al nano. Durante il passaggio lo scudo verrebbe tenuto di fronte al busto , distaccato di un palmo da esso, avambraccio parallelo al tronco che andrebbe a seguir nel movimento mantenendo coperta la zona dal collo al fianco. Il braccio destro invece andrebbe a allungarsi lievemente in avanti , verso l'alto e verso l'esterno destro , polso destro di che esegue una nuova rotazione verso l'est. dx , senza ridistendersi del tutto cercando di mantener la guardia comunque coperta( esperienza armi da guerra leggere 2/ esperienza armature 3) . Il movimento però non finirebbe li, mentre il nano fa gli altri due passi lui dovrebbe aver il tempo di riposizionarsi anche lui per poter esser di nuovo con nano fermo davanti a lui , quindi cercherebbe adesso di avanzare di un altro metro e mezzo circa in diagonale verso dx riportando la gamba dx avanti riducendo quindi a 2 mt circa in linea lo spazio tra se e l'avversario( agilità +1) . Il busto esegue una rotazione in senso antiorario, mentre il braccio sx ne segue il movimento mantenendosi di fronte al fianco parallelo ad esso, il braccio dx va a aprirsi lievemente verso l'esterno destro ridisentendosi quasi del tutto a caricamento del colpo . Le gambe manterrebbe flesse per avere maggiore stabilità e agilità, peso sulla gamba destra , mentre la gamba sinistra si troverebbe quindi arretrata punta rivolta verso l'est sx di corca 45 ° lama tenuta in diagonale pomo rivolto verso in basso a sx punta in alto ma dx, filo di taglio in diagonale verso rastal . Attende tuttavia che il nano sia appena posizionato , tenento sotto controllo i sui movimenti ( sangue freddo +3/ volontà +3) per evitare brutte sorprese quindi cerca di scattare nuovamente in avanti andando a completare il colpo precedentemente preparato, usando la gamba dx come punta di compasso il busto proseguirebbe la rotazione antioraria , portando seco stavolta il copro che quindo andrebbe a voltarsi cercando di mettersi defilato alla sua dx, ( sx per rastlal) mantenendo ancora lo scudo di fronte al corpo a copertura, mentre la gamba sx per effetto del movimento andrebbe di sparizione ovvero verrebbe portarta leggermente verso dx e verso l'intenro mantenendo la larghezza precedente, per evitare di sbilanciarsi ( agilità +1). Il braccio destro andrebbe a seguire anch'esso il busto rilasciando il movimento a molla andando a portarsi dall'esterno dx all'interno sx compiendo un sgualebro di dritto cercando il braccio sx del nano ( potenza +2) che dovrebbe aver lo scudo da quella parte ma cerca di sfruttare la sua mobilità per colpire se non la spalla almeno il braccio( esperienza armi da guerra leggere +2/ esperienza armature +3/ volontà+2)

RASTAL [Arena] Non fa quasi in tempo a ridurre le distanze di quanto desiderato che ecco l'ex cavaliere partire all'attacco. Fluido, agile, sicuro di sè, si avvicina minaccioso. Il colpo che si prepara a portare è preciso e ben studiato, accompagnato dalla cura di ogni dettaglio e coordinato nei movimenti. Forse questo potrebbe essere sufficiente per il nano nel comprendere le intenzioni di Valstaf [//intuito del cavaliere liv. 2] e di conseguenza elaborare strategia di difesa e, se possibile, di contrattacco. Valstaf muove seguendo una diagonale dx, allargandosi leggermente dunque verso il fianco sinistro del Comminus protetto dallo scudo. Il piede destro arretrato resterebbe piantato a terra, come la punta di un compasso. Il piede sinistro, muoverebbe leggermente verso l'esterno, per recuperare Valstaf frontale. Angolazioni dei piedi resterebbero le medesime, così come la distanza tra essi, paralleli alla larghezza delle spalle. Il busto fermo mantiene l'angolo di 60° proprio per fare sì che all'avversario continui ad essere visibile solo il fianco protetto dallo scudo. E' il braccio sinistro che compie la maggior parte del movimento finalizzato alla parata. L'avambraccio che fa angolo retto gol gomito verrebbe leggermente sopraelevato e con una breve rotazione dello stesso verso l'interno, lo scudo verrebbe inclinato con l'intento di far scivolare la lama lungo il metallo e non offrire superficie piatta per diminuirne la potenza. [//ambidestria +2]. Contratti i muscoli, pronti ad opporre al colpo la giusta potenza [//potenza +2] per impedire che lo scudo stesso rimbalzi all'indietro, nonostante continui ad essere mantenuta la precauzione di 20-30 cm di distanza tra scudo e torace. Le gambe flesse e potenti dovrebbero reggere l'urto, in particolare la destra più indietro dovrebbe assorbire gran parte del peso del corpo ed essere responsabile dell'equilibrio, col piede saldamente piantato in terra. Il braccio destro largo e teso, sempre utile per mantenere una sorta d'equilibrio maggiore. Attenderebbe dunque che lo sgualembro facesse il suo corso per opporre potenza ed effettuare la parata. Tutta la tempra della roccia di cui è figlio verrebbe utilizzata per assorbire il colpo assai potente. [//resistenza +2]

RASTAL utilizza [Resistenza 2]: 32 + 40 = 72 su 75 (Prova fallita)
VALSTAF utilizza [Esperienza armi da guerra leggere 2]: 93 + 40 = 133 su 75 (Prova perfettamente riuscita)

RASTAL [Arena] Qualcosa non va. Forse il tempismo, forse una distrazione o forse semplicemente l'incredibile perizia di Valstaf. Fatto sta che proprio mentre lo scudo del Comminus si solleva per impattare il colpo, lo sgualembro chiude anticipatamente il suo corso. Una fitta al bicipite sinistro, un dolore intenso. La lunga dell'umano colpisce quasi esattamente come e dove avrebbe voluto. Un colpo quasi fatale se l'arma non fosse accuratamente smussata, vista anche la totale assenza di protezioni sul braccio del nano. Nano che però ora farebbe appello ad ogni briciolo di tempra [//resistenza +2], volontà [//volontà +1] e capacità di sopportazione del dolore sviluppata [//anima del cavaliere +3] per incassare il colpo senza lasciar andare lo scudo, che vorrebbe essere mantenuto saldo dall'impugnatura della mancina [//ambidestria +2]. Ma non c'è tempo ora d'analizzare come sia potuto succedere così che al primo colpo Valstaf abbia fatto breccia nella difesa del Comminus. Per quanto il braccio dolga, l'orgoglio di un nano potrebbe spingerlo a sollevare anche le montagne. E dunque, per quanto possibile quella situazione di palese svantaggio vorrebbe essere recuperata tentando di infliggere all'avversario altrettanto danno. Scatterebbe dunque il busto orario di 60°, tentando di compiere rotazione esattamente opposta. All'unisono questo mentre il piede destro, prima d'appoggio, dopo aver incassato il colpo vorrebbe essere sopravanzato [//stabilità della postura]. Ed all'unisono il braccio destro, teso verrebbe ora lasciato andare a scattare come una molla in un moto orizzontale. Le dita della destra sono salde sull'impugnatura dell'ascia, che continuerebbe a mantenere testa parallela al terreno, orizzontale, e filo rivolto verso Valstaf. Il tondo dritto avrebbe come obiettivo d'entrata il fianco sx di Valstaf e precisamente, data la statura la zona del bacino. Al colpo verrebbe impressa tutta la potenza [//potenza +2] e perizia possibile [//esp armi pesanti +1, specializzazione armi liv 3] mentre il braccio sinistro contuso e reggente ancora scudo, più debole, asseconderebbe il busto nella rotazione antioraria in atto per mantenere l'equilibrio. Stringe i denti il nano mentre carica il peso in avanti sulla gamba destra, per imprimere ancor più possanza al colpo stesso. Spera che la potenza del colpo possa essere in grado di far vacillare l'avversario, magari farlo indietreggiare di qualche passo per riguadagnare una posizione equa e magari anche acciaccarlo parzialmente.

VALSTAF [ arena] Il colpo va a segno, forse per caso, forse per fato riesce a impattare conntro il braccio del nano, non dove vorrebbe, visto che il paladino si muove e bene, e queesto evita al cavaliere ferite più letali. Tuttavia non c'è tempo per pensare o gioire. Ei si preparerebbe subito alla reazione del nano mantenendo ancora alta concentrazione ( volontà +2/ sangue freddo +3) non parla e non fa errore di distrarsi ma terrebbe ancora sotto controllo i movimenti del nano. Subito dopo aver impattato ei cercherebbe di richiamare a se il braccio destro tornando a piegare il gomito e riportandolo verso il busto sfruttando anche il movimento del nano che torna a muoversi per sciogliersi dal contatto. Quindi il busto adesso continuerebbe la rotazione antioraria iniziata prima, usando ancora il piede destro come punta di compasso all'uniasono il russo cercherebbe adesso di togliere il bersaglio dalla lama del nano, andando a voltare corpo ancora di 45° verso sx facendo perno sulla punta destra e spostando il peso in modo da tener libera la gamba sx di andare nuovamente verso interno e verso dx.( agilità +1) Il braccio sx seguirebbe invece il movimento del busto mantenendosi di fronte a esso cercando di coprire se non fosse sufficiente la rotazione, il bersaglio cercato dal nano. Non lo allunga che di poco, anzi quasi nulla distenendo avambraccio di circa 50° per permettergli di incassare il colpo quel lieve che basta per non distanziarlo troppo quindi per non sbilanciarsi in avanti ma per regger il colpo attutendolo ( resistenza+2/ potenza+2) questo dover durare fatica più del necessario tenendolo troppo lontano. Le gambe menterrebbe flesse il peso sulla gamba destra che adesso usa per contrapporre a quella del nano la propria di forza da umano per reggergli l'impeto che sa non essere banale..( resistenza +2) per permettergli di scaricare la spinta a terra e mantenersi saldo, e nel contempo per poter usare la forza del nano a suo favore in futuro se dovesse riuscire a parare. Per adesso cerca di portare lo scudo tra la lama del nano e se stesso e togliergli il colpo, o nel caso riuscire a incassarlo nel miglior modo possibile ( esperienza armature +3/ volontà +2/ resistenza+2)

RASTAL utilizza [Esperienza armi da guerra pesanti 1]: 93 + 20 = 113 su 75 (Prova riuscita)
VALSTAF utilizza [Resistenza 2]: 89 + 40 = 129 su 75 (Prova riuscita)

VALSTAF [ arena] Lo scudo del kazako sembra reggere la spinta data dal nano. Ei non perderebbe tempo e andrebbe a cercare di allargare lievemente il braccio sx verso l'esterno sx quanto basta per tiglier la lama del nano dal contatto senza tuttavia scoprirsi. Il movimento del nano e il proprio dovrebbero adesso avergli dato lo spazio per tentare un nuovo attacco. Il busto continuerebbe la rotazione antioraria mentre le gambe si piegherebbero leggermente mantenendo la destra avanzata , mentre la gamba sinistra arretrata lievemente aperta verso l'esterno attiguo.sx. Che andrebbero quindi a portare la posizione del russo ancora più defilata verso la dx ( sx di rastal) ( agilità +1) . Il polso destro esegue una lieve rotazione in senso orario andando a portare la lama di semi piatto cercando di sfruttare la velocità del colpo per eseguire un arco dall'esterno dx all'interno sx semi parallelo al suolo e sferrare così un tondo/ sgualebro dritto ma stavolta a diagonale più chiusa dritto diretto ad altezza sopra spalla sinsitra nuovamente in quello che sarebbe un tondo diretto praticamente al collo del nano sfruttando più l'immediatezza della cosa che la tattica usando il movimento precedente come caricamento per il fatto di avere la spada praticamente gia in posizione e dover unicamente far seguire il braccio( esperienza armature +3 esperienza armi da guerra leggere +2 potenza +2) . Lo scudo invece seguirebbe il movimento tornando ad arretrare nel gomito che verebbe richiamato al tronco piegandosi, e rimanendo a un palmo da esso per mantenere la parte mancina chiusa a eventuali attacchi dell'avversario. Terrebbe ancora gli occhi sul nano concentrato su di lui ( sangue freddo +3/ volontà +2) pronto a ogni colpo basso. Darlin Docet. Mai sottovalutare i nani..

RASTAL [Arena] Davvero abile il russo. Incassa il colpo con maestria e subito offre contrattacco. Troppo agile e veloce, e ancora favorito nella posizione nello scontro. Non oserebbe schivare il Comminus, non può permetterselo con un avversario così agile. Deve fare affidamento su quelle che sono le sue doti migliori. Acciaio su acciaio l'ascia quasi rimbalza sullo scudo del kazako. Farebbe quindi appello alla sua perizia [//esp armi da guerra pesanti +1, specializzazione armi liv 3] per sfruttare l'urto, quel rimbalzo, per riportare come una molla indietro il braccio destro, approfittando anche della forte opposizione di Valstaf. Quindi concentrato, vigile [//volontà +1] andrebbe ad elaborare difesa dal colpo veloce che già viene vibrato dall'avversario. Esattamente un movimento opposto a quello precedente d'attacco. Il peso viene nuovamente spostato all'indietro, riportando il piede destro in posizione arretrata, aperto di circa 60° verso l'esterno. Questa volta però, la gamba destra sarà ancor più flessa rispetto alla gemella, il peso verrebbe portato indietro e quindi la postura leggermente inclinata. Questo mentre contemporaneamente il busto offrirebbe un rotazione oraria che vada a coprire quella antioraria precedente, più altri 60° per riportare il fianco sx esclusivamente frontale al kazako. Nel mentre stringe i denti il nano, perchè dovrà sollecitare nuovamente il braccio sinistro precedentemente offeso [//resistenza +2, anima del cavaliere +3]. Tempra e determinazione ci sono, forse questa volta riuscirà ad impattare la lama Dunque si solleverebbe l'avambraccio anche questa volta sfruttando una rotazione verso l'interno per inclinare lo scudo in modo che la lama possa scivolare. Ed inoltre lo scudo tenuto sempre a distanza di sicurezza dal torace (20-30cm) verrebbe sollecitato in un moto di spinta [//potenza +2] verso l'esterno facendo perno sul gomito fisso e utilizzando l'avambraccio sx come leva. Quasi a voler spazzare l'arma dell'avversario che pericolosamente mira ad un punto vitale, tale infatti sarebbe l'altezza dello scudo, il collo. Le gambe pronte ad assorbire, sperando questa volta di far meglio [//resistenza +2], e poi eventualmente a spingere per ritornare ad offendere. Qualora lama dovesse impattare su scudo, anche il busto muoverebbe orario per portare la stessa spada di Valstaf verso l'esterno.

RASTAL utilizza [Resistenza 2]: 2 + 40 = 42 su 75 (Prova fallita)
VALSTAF utilizza [Esperienza armi da guerra leggere 2]: 74 + 40 = 114 su 75 (Prova riuscita)

RASTAL [Arena] Eccoli i lividi, il dolore sui cui prima rifletteva il nano. Ancora una volta Valstaf muove veloce, preciso e potente. E niente può la difesa del nano. Il colpo impatta con tutto il suo vigore sulla spalla sinistra del Comminus, zona clavicola. Il dolore è lancinante, ancora più forte di prima. Istintivo sarà ora il distendersi del braccio sinistro. Lo scudo viene lasciato cadere con un tonfo sordo. Una singola imprecazione ''Barzul!''. Mentre i denti si stringono ed il nano deve ricorrere alla tempra dei suoi antenati per sopportare il dolore e l'onta della vergogna [//resistenza +2. anima del cavaliere +3]. Lungo il fianco sx viene disteso il braccio intorpidito, una bella contusione e qualche livido non glieli toglierà nessuno. Ma un'ultima soddisfazione vuole levarsela. Non è lucidità che lo muove ora, ma è una questione di principio. Carica a testa bassa il Comminus, le distanze sono assai ridotte altrimenti quella sembrerebbe una vera e propria carica di un cinghiale. Il braccio destro verrebbe abbassato, leggermente, sempre teso. Formando una diagonale, la testa dell'ascia punta quasi il terreno, a testa in giù, il filo della lama rivolto verso il kazako. Il passo si fermerebbe solo quando il destro piede sarebbe sopraggiunto in avanti, a fatale distanza dall'avversario (circa 50cm). Tutto il peso in avanti, quasi senza criterio, pur di dar forza a quel colpo. Il busto ruoterebbe massimamente in senso antiorario prima di 60° per coprire la precedente rotazione di difesa poi di altri 45° nello sforzo immane. All'unisono Il braccio destro disegnerebbe la traiettoria dal basso verso l'alto del ridoppio dritto, con punto d'entrata auspicato l'anca sx di Valstaf o poco più giù all'altezza del quadricipite sx, laddove lo scudo medio non copre. [//esp armi da guerra pesanti +1, specializzazione armi liv 3, potenza +2]. Il braccio sinistro ancora lungo il fianco sx stesso, per quanto possibile accompagnerebbe la rotazione. Mentre la lama andrebbe a salire nel suo corso, così il peso dapprima in avanti per la corsa andrebbe ad essere caricato sempre più all'indietro, sul piede sinistro che ora risulterebbe arretrato. Vuole andare a segno, non può accettare che l'umano esca intonso dallo scontro, per quanto sia un duello d'allenamento. O sullo scudo, o sopra lo scudo. Così gli hanno insegnato e così sarà. Non pensa al dopo, qualora Valstaf dovesse parare e contrattaccare al fianco indebolito. Non ci pensa perchè tutta la sua attenzione [//volontà +1] è concentrata in quella carica e nella sua fisicità. [//stabilità della postura]

VALSTAF [arena] La lama colpisce ancora ill collo del nano, il russo però rimarrebbe ancora fisso su di lui e quando lo scudo del paladino fosse lasciato il kazako andrebbe a ricercare nuovamente la difesa ( sangue freddo +3/ volontà +2), cercando un nuovo spostamento del busto ruotandolo verso sx in una rotazione antioraria . Intenzione sarebbe quella di continuare nuovamente la rotazione di poco prima tornando a far di se stesso il perno dle movimento puntando sulla gamba dx per spostare la sx verso interno e verso destra con intento di togliere la gamba alla spinta radicale del nano, quel lieve attimo in cui il nano si trova a buttare lo scudo per cercare l'impeto, cercherebbe di esser usato da parte del russo per defilarsi nuovamente verso la sua dx e togliere così il bersaglio al paladino( agilità +1) . Mentre il busto ruota verso sx lo scudo nel braccio sx andrebbe a distendere leggermente verso sx e verso il basso seguendo il movimento rotarorio del tronco cercando di creare nuovamente una barriera tra se e il nano in pieno impeto, nel mentre il braccio dx seguendo anch'esso la rotazione porterebbe la spada verso l'interno e verso sx ruotando il polso dx nuovamente di oraria portando però stavolta la lama del tutto di piatto nell'aria. Nel volgersi cercherebe di abbassarsi sulle gambe leggermente ancora , portando così il baricentro pià basso coadiuvando il movimento del braccio mancino per portare così lo scudo di fronte alla coscia e al ginocchio per aiutare lo scudo a regger il colpo ( esperienza armature +3/ resistenza +2/ volontà +2)se e se non dovesse riuscirci alemno accusarlo nel miglio modo possibile e poter tornare a riprender l'attacco( potenza+2/ sangue freddo +3).

(tiro di dadi perso in cui Valstaf umilia di nuovo Rastal)

RASTAL [Arena] Niente da fare. La difesa del kazako è inespugnabile. E un attacco alla disperata ha le peggiori conseguenze. Rimbalza l'ascia sullo scudo di Valstaf e vola letteralmente via dalla mandritta del nano, a metà tra lo sbigottito e l'incredulo. Qualche passo indietro, poi si ferma, frontale all'avversario. Un respiro profondo. La destra va a saggiare le ferite nella zona della spalla sinistra. Qualche livido, niente di grave. China il capo il Comminus, in senso di rispetto. '' Ser Valstaf, questa volta, mi avete sopraffatto devo ammetterlo. Ho avuto conferma di quanto valete. Pochi fino ad ora sono stati in grado di impartirmi una lezione così dura. Ma un Cavaliere sa accettare la sconfitta. '' una breve pausa '' Un Cavaliere sì, ma un nano no. Dunque pretendo una rivincita, al più presto. E pretendo che ora veniate con me e mi concediate di offrirvi un boccale di birra dell riserva della Magione. '

VALSTAF [ arena] Il colpo del nano si infrange ancora sullo scudo del kazako, inclemente il fato con un cavaliere che ha lottato alal fine come.. come.. beh come un nano! E quando lo vede perdere l'ascia il kazako riprende la posta eretta tornando a riportarsi a piè pari di mancina ,, Lo scudo ora verrebbe abbassato e così la lama riportata con la punta rivolta verso il basso , dichiarando così terminato il duello. IL kazako, rilascia il lengo che fin ora lo ha salvato dai colpi inferti dal nano e ricambia lieve l'inchino del nano dandogli rispetto che merita [ vi rendo omaggio ser rastal ] adduce alla sua risposta dandogli doveroso tributo[ sarà un piacere cavaliere . sono stato onorato di battermi con voi ] e alla sua offerta da un breve sorriso asciigandosi con la stoffa il sudore dello scontro. [ la birra della magione? voentieri.. basta che non sia quella annacquata di ser Gianpher ] ironizza dando una stoccata al fratello.. quindi riporrebbe scudo e spada alla rastrelliera per lasciare che sia il paladino a fargli strada nella loro dimora per alleviare la fatica con il nettare panakea di tutti i mali e di tutti gli uomini

Valstaf
00giovedì 1 maggio 2014 17:54
Un esempio in cui i dadi non riflettono l'andamento del duello.. caro nano:)se ci fosse stato master avrei dovuto faticare non poco per tener testa quel carro armato in miniatura [SM=g27811] [SM=g27811]
Grazie a te nanozzolo per la role erano eoni che non combattevo:)



davvero un piacere giocare con te ...come dire............. alla prossima :) [SM=g27811] [SM=g27811]
-Arathorn-
00martedì 17 giugno 2014 20:33
// ai dadi te le ha suonate alla grande!!! muahahah
Valstaf
00mercoledì 18 giugno 2014 18:50
ai dadi appunto:) io sto ancora aspettando che il nano dia retta all'orgoglio e voglia giocarsi la rivincita :P
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