Artiglieria da Montagna - Gruppo Genova

Qualcuno sa dirmi dove si trovava il Deposito del 3° Regg.to artiglieria da Montagna - Gruppo Genova il 4 luglio 1917 ?

Grazie a chi vorrà rispondermi.

Giovanna1945

Ciao
Il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna fu creato dal 1 febbraio 1915, con sede a Bergamo.
Il deposito, per la durata della guerra, doveva trovarsi a Bergamo.
Invece, il Gruppo Genova, nel 1917, si trovava in zona Monte Cimone-Val d' Astico.

Ciao - Enrico

Grazie della pronta risposta.
Dal F.M. risulta che il soldato, del febbr.1899, caporale, non è mai stato inviato in zona di guerra. Ma dopo l'armistizio, nel giugno 1919 passò al 24°Regg.to Artiglieria Campale, poi dal settembre 1920 al 4° Regg.to Artiglieria Pesante Campale fino al congedo il 24 dicembre 1920.
Domanda: dove si trovavano questi reggimenti nel 1919/1920 e con quali compiti?

Buona giornata a quanti mi leggeranno
Giovanna1945

Dal 1888 al 1920 la sede del 24° reggimento da campagna fu Napoli. Il 4° reggimento pesante campale fu invece costituito il 01-08-1920 a Cremona.

I compiti di dei due reggimenti erano quelli di tutti gli altri reparti di artiglieria: fornire supporto di fuoco alla fanteria. I reggimenti da campagna dipendevano dalle divisioni, quelli pesanti campali dai corpi d'armata.

Grazie anche a Polesano75 per le precisazioni. Ma non è stato risposto al mio quesito: quali erano i compiti degli artiglieri di questi reggimenti una volta finita la guerra . Il soldato il cui FM ho esaminato è stato congedato quasi due anni dopo l'armistizio!
Buona serata
Govanna1945

Giovanna1945 buon giorno,
leggendo il tuo post mi sono venuti in mente i miei trascorsi militari da sergente tecnico d'artiglieria e conoscendo un po' la storia ho formulato un ipotesi.
A grandi linee, alla fine della guerra c'è stata la smobilitazione generale, ma considera che la grande quantità di artiglierie austro-ungariche di ogni calibro di preda bellica dovevano necessariamente essere catalogate, trasferite negli arsenali e nei depositi del Regio Esercito e già quello era un bel lavoro, ma soprattutto questi pezzi d'artiglieria ti assicuro che non potevano essere accantonati in un piazzale o semplicemente sotto un capannone, dovevano essere posti in locali appositi e trattati con speciali sostanze chimiche, oli ed altro per preservare il metallo al fine di garantire una lunga conservazione e ti assicuro che ci vuole del tempo.
Tieni conto che con il materiale sottratto agli austro-ungarici il Regio Esercito ha fatto tutte le guerre del regime, Abissinia, Spagna, Grecia e tutta la seconda guerra mondiale attingendo e svuotando via via i depositi.
Ora il tuo artigliere o aveva delle competenze tali da risultare indispensabile o più semplicemente ha fatto parte di quegli artiglieri non smobilitati per essere impiegati per i lavori sopra descritti. Ritengo più che plausibile che per incombenze del genere impiegassero artiglieri e chi se no, purtroppo è stato sfortunato ed è capitato in un contingente destinato a prolungare il servizio militare.
Spero di essere stato utile.

Che sorpresa, a distanza di tempo, la tua risposta ! Grazie
Il "mio" artigliere non aveva competenze specifiche: giovanissimo (era del 1899) prima della guerra e dopo fino alla vecchiaia in Argentina (dove era emigrato nel 1924) era muratore....
Quanti come lui, dopo l'armistizio, hanno "prorogato" la ferma (su base volontaria?)
Buona giornata
giovanna1945

Buon giorno,
ti consiglio, se non l'hai già fatto, di leggere questa retrospettiva del ministero della difesa, sono solo 8 pagine.

www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/Periodico_2018/Documents/Numero_6/ID_6_2018_grande_guerra_implicaz...

Ciao

Buongiorno. Ho letto tutto d'un fiato il saggio sulla smobilitazione post armistizio.
Interessantissimo e molto chiaro
Lo consiglio a tutti quelli che, come me, si sono "avvicinati" alla Grande Guerra per ricerche personali e non come storici.
Ancora grazie
Giovanna1945