Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Scritto da: Zahk 06/04/2007 15.17
tempo fa uscì una statistica a Milano, secondo la quale a Milano chi aveva il cognome che iniziava tra la A e la M aveva più sucesso a livello di carriera perchè un tempo a scuola la disposizione dei banchi erafatta in base all'ordine alfabetico, quindi quelli tra la A e la M stavano davanti e seguivano meglio, quindi erano dotati di migliore preparazione.
Non ci volle molto per far notare che l'elenco telefonico di Milano ha più o meno il doppio di cognomi tra la A e la M, sputtanando tutta la ricerca.
Non voglio mettere in dubbio quello che dici, ma per ma statistiche e frasi basate su fatti "risaputi" non hanno nessun senso. Portami un ragionamento con dati e conclusione e ti dirò se hai ragione. Ma se esci con ste frasi cioè, non ti contraddico nè ti confuto, perchè per me non vogliono dire niente.
SITUAZIONE DELLE CARCERI AMERICANE
fonte: homolaicus.com
In America ci sono più di 2.250.000 persone in prigione. 726 galeotti ogni 100.000 abitanti, uno ogni 138 americani:
il record mondiale d’imprigionamento.
100.00 detenuti sono in isolamento. 128.00 sono ergastolani. 100.00 i minorenni in riformatorio e 15.000 nelle prigioni per adulti.
Il Michigan da solo ha 300 minorenni condannati all’ergastolo senza possibilità di rilascio anticipato.
Dei 700.000 che si trovano nelle prigioni locali 400.000 sono, più che in attesa di giudizio, in attesa d’avvocato. Aspettano, anche per anni, che qualcuno si degni di trovargli uno straccio di difensore d’ufficio.
Le persone in libertà vigilata sono 4.800.000 e a questi occorre aggiungere 5 milioni di ex detenuti che hanno perso il diritto di voto. Trent’anni fa, nelle carceri federali e statali, c’erano 200.00 detenuti, oggi sono 1.400.000: il più grande esperimento di imprigionamento di massa dai tempi di Stalin.
Metà dei detenuti sono afro-americani. Se il tasso d’incarcerazione per i bianchi è di 393 per 100.000, per i neri è 2.531. Se poi si considerano solo i maschi il tasso per i bianchi sale a 717, mentre per i neri arriva a 4.919, ma in molti Stati supera abbondantemente quota 10.000. Non stupisce quindi che in un quarto degli USA il 10% dei maschi neri adulti sia in galera. Questo si spiega perché, pur essendo il 13% dei drogati, i neri sono il 35% degli arrestati per possesso di droga, il 55% dei processati per questo reato e il 75% di quelli che stanno scontando una pena per questo delitto.
Un terzo dei ventenni di colore è in prigione o in libertà vigilata e per i giovani neri passare un certo periodo di tempo in prigione è diventato un “rito di passaggio”, come lo era per noi fare il servizio militare. Il loro tasso d’incarcerazione è di 12.603 per centomila, mentre per i loro coetanei bianchi è di 1.666.
La metà dei delitti non è denunciata, eppure ogni giorno le carceri della Contea di Los Angeles accolgono 6.000 nuovi detenuti e ogni anno le 18.000 polizie americane arrestano almeno 13.700.000 persone (ma più probabilmente sono 15 milioni). Circa 2.200.000 sono minorenni: almeno 500.000 sotto i 15 anni, 120.000 fra i 10 e i 12 e 20.000 sotto i 10. Sono stati arrestati bambini di meno di 6 anni.
Le esecuzioni sono state quasi mille e nel braccio della morte ci sono circa 3.400 persone fra cui alcuni innocenti e molti pazzi. Il Texas ha fatto un terzo delle esecuzioni, 152 sotto l'attuale presidente George Bush. 121 innocenti sono stati rilasciati e non sappiamo quanti siano stati uccisi, ma, vista la scarsa qualità dei processi americani, devono essere stati molti.
L’ex governatore dell’Illinois George Ryan ha detto che il sistema giudiziario americano non è in grado di stabilire chi è innocente, chi è colpevole e nemmeno il grado di colpevolezza. Ha ragione.
La giustizia americana funziona solo perché non fa i processi, non fa gli appelli e non motiva le sentenze. Più del 90% delle condanne per crimini gravi è ottenuto grazie al patteggiamento. Lo stesso avviene per il 56% delle condanne per omicidio preterintenzionale e volontario. La gran parte dei piccoli reati sono sbrogliati in meno di un minuto da tribunali locali, in cui la presenza dell’avvocato difensore non è prevista e spesso nemmeno consentita.
I processi, quando si fanno, sono caratterizzati da una grande sommarietà e dalle scarse garanzie che sono concesse agli imputati poveri, cui sono forniti avvocati incompetenti, quando non ubriachi, drogati e addormentati. Le condanne sono spesso ottenute grazie a confessioni estorte a suon di botte, a pentiti fasulli, testimoni bugiardi e a referti di laboratori compiacenti. I Procuratori non si fanno scrupolo di mentire e di far sparire prove favorevoli alla difesa: tanto non gli succede nulla.
L’appello (nei rari casi in cui è accolto) ha templi biblici e non prevede la libertà provvisoria del condannato, così che il Parlamento del Texas ha dovuto fare una legge apposita per mettere in libertà i 13 innocenti della “strage di Tulia”.
Le condizioni carcerarie sono normalmente orribili e spesso atroci, tanto che una prigione della Georgia è stata definita da un giudice federale “una nave di schiavi”. In questo immenso gulag i suicidi, le violenze e gli stupri sono innumerevoli.
edit:la stessa statistica la trovi su gianni&pinotto.com
[Modificato da §GiglioViola§ 06/04/2007 15.29]