Come spopolare le carceri

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Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 01:06
Ultimamente si è molto parlato di sovraffollamento delle carceri; i provvedimenti sono stati tanti, dagli sconti, agli indulti, alle proposte del cavolo dalle conseguenze pressochè insignificanti.

Tra di esse, nel nostro caro paese ipocrita colmo di perbenismo, non ne è ancora spuntata una: i lavori forzati.
Adesso magari qualcuno mi assalirà, invocando i "diritti dei carcerati", il "no alla violenza" e altre stronzate.

Ma per favore.

Ora, mettetevi nell'ottica di un poveraccio, o di un albanese coinvolto in affari loschi, di un uomo poco raccomandabile.
Cosa fa? deruba qualcuno? lo ammazza? commette un crimine? e poi?
Va in carcere. Dove ha un tetto, due pasti al giorno e un letto assicurato. Inchiappettamenti inclusi.

Ora direte "guarda che la vita in carcere non è mica bella".
Si ma cosa perdono? un ponte? l'elemosina? la fame? sono cose di cui sentire nostalgia?

Prendete questi cazzo di carcerati, mettetegli una palla di 30 kg al piede, legateli in fila e fateli lavorare sulla salerno - reggio calabria, da gennaio a dicembre; tempo un paio d'anni tutte le autostrade d'Italia sono a 8 corsie, la tav è completata, i treni puliti, i cantieri aperti perennemente.
Così non solo faranno qualcosa in cambio dei soldi che spendiamo con le tasse per mantenerli, ma quando usciranno voglio vedere se ci tornano in carcere.

E se un camion esce di strada e ne ammazza venti chi se ne frega, tanto erano carcerati.
metal17601
00venerdì 6 aprile 2007 01:21
Ma dare lavoro a chi ne ha bisgno,no?Far fare dei lavori forzati a dei carcerati vorrebe dire togliere ancora piu posti di lavoro,mentre quei compiti potrebbero essere svolti da chi ne ha realmente bisogno.Poi non capisco una cosa,una volta finiti i lavori forzati i condannati non dovrebbero tornare nelle carceri?Che rimedio è?
Secondo me hai trattato il problema principale senza tenerne conto di tanti altri che ne scaturiscono

[Modificato da metal17601 06/04/2007 1.29]

ivanspider82
00venerdì 6 aprile 2007 08:50
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 1.06
Ultimamente si è molto parlato di sovraffollamento delle carceri; i provvedimenti sono stati tanti, dagli sconti, agli indulti, alle proposte del cavolo dalle conseguenze pressochè insignificanti.

Tra di esse, nel nostro caro paese ipocrita colmo di perbenismo, non ne è ancora spuntata una: i lavori forzati.
Adesso magari qualcuno mi assalirà, invocando i "diritti dei carcerati", il "no alla violenza" e altre stronzate.

Ma per favore.

Ora, mettetevi nell'ottica di un poveraccio, o di un albanese coinvolto in affari loschi, di un uomo poco raccomandabile.
Cosa fa? deruba qualcuno? lo ammazza? commette un crimine? e poi?
Va in carcere. Dove ha un tetto, due pasti al giorno e un letto assicurato. Inchiappettamenti inclusi.

Ora direte "guarda che la vita in carcere non è mica bella".
Si ma cosa perdono? un ponte? l'elemosina? la fame? sono cose di cui sentire nostalgia?

Prendete questi cazzo di carcerati, mettetegli una palla di 30 kg al piede, legateli in fila e fateli lavorare sulla salerno - reggio calabria, da gennaio a dicembre; tempo un paio d'anni tutte le autostrade d'Italia sono a 8 corsie, la tav è completata, i treni puliti, i cantieri aperti perennemente.
Così non solo faranno qualcosa in cambio dei soldi che spendiamo con le tasse per mantenerli, ma quando usciranno voglio vedere se ci tornano in carcere.

E se un camion esce di strada e ne ammazza venti chi se ne frega, tanto erano carcerati.

e questa illuminata proposta di legge sarebbe applicabile per tutti i carcerati?oppure prevedi che valga solo per chi abbia commesso crimini piuttosto gravi?

[SM=g27834]
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 11:43
@ MetaL: non ci sono soldi per fare queste cose; non vedo perchè non sfruttare i carcerati, che altrimenti passerebbero le giornate in prigione a non fare una mazza sostenuti dai soldi delle nostre tasse.
E comunque io sto proponendo di impiegarli in lavori che altrimenti non verrebbero fatti; se c'è la possibilità di dare lavoro a chi ne ha bisogno, ben venga, ma per il resto la mia proposta rimane.
Comunque si, poi tornerebbro in carcere. Ma stacci tu dalle 8 di mattina alle 8 di sera a lavorare sulla salerno - reggio calabria a luglio, poi torna in cella. Vediamo un po' se quando esci c'hai ancora voglia di tornarci.

@ Ivan: potenzialmente a tutti. Onestamente non ci ho pensato. Se ne può discutere.
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 11:48
Re:
Questa sarebbe la proposta che porterebbe ad avere un minor numero di carcerati in Italia? [SM=g27820]:

Sai che siamo uno dei paesi in Europa col minor numero di carcerati, ma anche col minor numero di carceri?
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 12:15
Bah, allora facciamogli costruire altre carceri, mi sembra ovvio
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 12:19
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 12.15
Bah, allora facciamogli costruire altre carceri, mi sembra ovvio


Allo Stato?

Beh questa è già una proposta più interessante.

Poi facciamogliele usare per lo scopo che queste carceri dovrebbero avere.
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 12:24
no, i carcerati le costruiscono.

La mia critica/provocazione è questa: noi paghiamo vitto e alloggio a delnquenti che in carcere non fanno una bega e hanno un letto e due pasti garantiti; una volta usciti quelli che non hanno un posto dove andare, perchè dovrebbero intraprendere una vita onesta? cosa gli è stato insegnato?
Invece falli lavorare come dgli infami, falli sudare, pagare sul serio per quello che hanno fatto. Vedrai che quando escono c'hanno un po' più paura di tornarci
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 12:58
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 12.24
no, i carcerati le costruiscono.


Vabbè, te la spiego poi.. [SM=g27815]

Scritto da: Zahk 06/04/2007 12.24
La mia critica/provocazione è questa: noi paghiamo vitto e alloggio a delnquenti che in carcere non fanno una bega e hanno un letto e due pasti garantiti; una volta usciti quelli che non hanno un posto dove andare, perchè dovrebbero intraprendere una vita onesta? cosa gli è stato insegnato?
Invece falli lavorare come dgli infami, falli sudare, pagare sul serio per quello che hanno fatto. Vedrai che quando escono c'hanno un po' più paura di tornarci


Si auguri...
Poi tra l'altro non fai nemmeno distinzione tra tipi di carcerati.

Ripeto che il problema sono le carceri. Non debelli la delinquenza con la paura o i lavori forzati.
§GiglioViola§
00venerdì 6 aprile 2007 13:02
Re: Re:

Scritto da: El Gab 06/04/2007 12.58

Si auguri...
Poi tra l'altro non fai nemmeno distinzione tra tipi di carcerati.

Ripeto che il problema sono le carceri. Non debelli la delinquenza con la paura o i lavori forzati.

aggiungerei...vedi in america...usano la paura(pena di morte) e i lavori forzati...ma non mi sembra che vada tanto meglio! anzi è uno dei paesi con più delinquenza!
Benny404
00venerdì 6 aprile 2007 13:44
1) regolamento che prevede la detenzione per chi viene beccato a fumarsi uno spinello mentre prevede migliaia di cavilli legali per non scontare la pena in favore dei delinquenti in guanti bianchi che sono numericamente inferiori ma fanno molto più danno sicuramente crea anche questi problemi.
2) carcere come buco dove si nasconde la merda della società, o meglio, la merda che si rivela, non è una definizione che mi piace. il recupero dev'essere prioritario, almeno per i reati minori, mediante dei lavori per esempio, o attività che diano un qualcosa in più al carcerato.
se uno è recidivo e condannato per una decina di reati beh, preferisco che marcisca preso a calci mentre asfalta l'autostrada che in cella.
3) il fatto di aver paura del carcere, dell'illegalità, è una caratteristica della società. se al giorno d'oggi evadere le tasse è un reato "normale", se al giorno d'oggi tutti non si fanno di canne ma di cocaina, se al giorno d'oggi a 14 anni sono già delinquenti fatti e finiti...il problema non è nelle carceri, ma è ben più a monte e ben più grave. inizierei da qua il discorso.
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 14:00
Re: Re: Re:

Scritto da: §GiglioViola§ 06/04/2007 13.02
aggiungerei...vedi in america...usano la paura(pena di morte) e i lavori forzati...ma non mi sembra che vada tanto meglio! anzi è uno dei paesi con più delinquenza!



questo in base a quale statistica? [SM=g27823]
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 14:05
Re:

Scritto da: Benny404 06/04/2007 13.44
1) regolamento che prevede la detenzione per chi viene beccato a fumarsi uno spinello mentre prevede migliaia di cavilli legali per non scontare la pena in favore dei delinquenti in guanti bianchi che sono numericamente inferiori ma fanno molto più danno sicuramente crea anche questi problemi.
2) carcere come buco dove si nasconde la merda della società, o meglio, la merda che si rivela, non è una definizione che mi piace. il recupero dev'essere prioritario, almeno per i reati minori, mediante dei lavori per esempio, o attività che diano un qualcosa in più al carcerato.
se uno è recidivo e condannato per una decina di reati beh, preferisco che marcisca preso a calci mentre asfalta l'autostrada che in cella.
3) il fatto di aver paura del carcere, dell'illegalità, è una caratteristica della società. se al giorno d'oggi evadere le tasse è un reato "normale", se al giorno d'oggi tutti non si fanno di canne ma di cocaina, se al giorno d'oggi a 14 anni sono già delinquenti fatti e finiti...il problema non è nelle carceri, ma è ben più a monte e ben più grave. inizierei da qua il discorso.



1) infatti, parlando con un amico, la sua risposta è stata: "i lavori forzati in un paese civile non vanno applicati"; mi sa che non si è accorto di vivere in Italia.
Io sto proponendo un cambiamento attuale.
Tu attacchi un sistema. Se vogliamo parlare di come si fa la giustizia in Italia apri un altro thread, non è di questo che voglio parlare.
Inoltre ho proposto un'idea generale; per quanto mi riguarda uno che si fa uno spinello non è un criminale.
2) sono abbastanza d'accordo.
3) io to portando un freno per adesso. Non puoi cambiare la mentalià di un popolo in un paio di settimane.
ivanspider82
00venerdì 6 aprile 2007 14:22
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 11.43


@ Ivan: potenzialmente a tutti. Onestamente non ci ho pensato. Se ne può discutere.

allora inizia tu...perchè se non fai una differenziazione tra i "criminali" applicando a tutti indistintamente questo metodo che cancella centinaia di anni di teorie sul senso della pena....bhe allora è inutile che io continui il discorso....




E se un camion esce di strada e ne ammazza venti chi se ne frega, tanto erano carcerati



e spero che questa frase possa rienrare nel concetto di "ironia"


perchè se davvero la pensi così allora non solo è inutile discuterne ma mi pento di aver sprecato parole finora...
stealthisnick
00venerdì 6 aprile 2007 14:27
in generale mi sembra una visione piuttosto ingenua del problema
comunque adesso ti contesto alcuni punti più in dettaglio

per esempio:


Scritto da: Zahk 06/04/2007 1.06
Ultimamente si è molto parlato di sovraffollamento delle carceri; i provvedimenti sono stati tanti, dagli sconti, agli indulti, alle proposte del cavolo dalle conseguenze pressochè insignificanti.

Tra di esse, nel nostro caro paese ipocrita colmo di perbenismo, non ne è ancora spuntata una: i lavori forzati.
Adesso magari qualcuno mi assalirà, invocando i "diritti dei carcerati", il "no alla violenza" e altre stronzate.



stai facendo un po' di confusione
i lavori forzati non hanno nulla a che vedere con il sovraffollamento delle carceri, visto che si svolgono comunque sotto un regime detentivo
semmai riguardano il sostentamento dei carcerati che passerebbe dallo stato ai carcerati stessi



Scritto da: Zahk 06/04/2007 1.06
Ora, mettetevi nell'ottica di un poveraccio, o di un albanese coinvolto in affari loschi, di un uomo poco raccomandabile.
Cosa fa? deruba qualcuno? lo ammazza? commette un crimine? e poi?
Va in carcere. Dove ha un tetto, due pasti al giorno e un letto assicurato. Inchiappettamenti inclusi.

Ora direte "guarda che la vita in carcere non è mica bella".
Si ma cosa perdono? un ponte? l'elemosina? la fame? sono cose di cui sentire nostalgia?



cosa si perdono? la libertà, per esempio

[Modificato da stealthisnick 06/04/2007 14.28]

Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 14:55
@ ivan: la rieducazione andrebbe applicata laddove è possibile una riabilitazione sociale dell'individuo. Non vedo perchè pagare vitto e alloggio a un uomo condannato all'ergastolo per triplice omicidio e stupro (pena a caso). A questo punto facciamogli asfaltare l'autostrada sotto il sole. E lo stesso per un cazzo di ladro che torna in carcere per l'ottava volta dopo 8 tentativi di rieducazione. Perchè no?
E se devi scrivere a ogni messaggio che il tuo contributo è inutile, che non ne vale la pena di discutere con me, trovati un intellettuale è discuti con lui. Puoi anche del cretino, ma già il fatto che io ho un opinione mi rende diverso da altri, e comunque meritevole di rispetto.
E l'ultima frase è una palese provocazione.

@ stealthisnick: la libertà di ammazzare, stuprare, derubare, picchiare il prossimo? ah, no. Se lo fanno vanno in carcere. Toh, si torna al punto di partenza.
stealthisnick
00venerdì 6 aprile 2007 15:00
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 14.55
@ stealthisnick: la libertà di ammazzare, stuprare, derubare, picchiare il prossimo? ah, no. Se lo fanno vanno in carcere. Toh, si torna al punto di partenza.



non era difficile da capire
cosa perde uno che va in carcere? la libertà
e non mi sembra una perdita da poco
§GiglioViola§
00venerdì 6 aprile 2007 15:01
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 14.00


questo in base a quale statistica? [SM=g27823]

quale statistica secondo te?
quella di gianni e pinotto & friends!

mai letti i giornali...visti tg o programmi di attualità dove ne parlavano?
è risaputo...


Scritto da: stealthisnick 06/04/2007 15.00


non era difficile da capire
cosa perde uno che va in carcere? la libertà
e non mi sembra una perdita da poco

quoto

[Modificato da §GiglioViola§ 06/04/2007 15.02]

ivanspider82
00venerdì 6 aprile 2007 15:14
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 14.55
@ ivan: la rieducazione andrebbe applicata laddove è possibile una riabilitazione sociale dell'individuo. Non vedo perchè pagare vitto e alloggio a un uomo condannato all'ergastolo per triplice omicidio e stupro (pena a caso). A questo punto facciamogli asfaltare l'autostrada sotto il sole. E lo stesso per un cazzo di ladro che torna in carcere per l'ottava volta dopo 8 tentativi di rieducazione. Perchè no?
E se devi scrivere a ogni messaggio che il tuo contributo è inutile, che non ne vale la pena di discutere con me, trovati un intellettuale è discuti con lui. Puoi anche del cretino, ma già il fatto che io ho un opinione mi rende diverso da altri, e comunque meritevole di rispetto.
E l'ultima frase è una palese provocazione.


non mi pare di averlo scritto ad ogni messaggio...e non volevo mancarti di rispetto(in tal caso ti chiedo scusa).volevo solo dire che se il tuo punto di partenza è "tutti i carcerati meritano questo trattamento"(pensiero confermato dalla tua frase da me quotata)...allora non continuo nella discussione non perchè mi ritengo superiore ma semplicemente perchè ho un pensiero diametralmente opposto al tuo e dunque le mie parole non avrebbero senso.

se poi,come hai fatto nell'ultimo post,poni delle differenziazioni...allora posso trovare il modo per trovare un terreno comune sul quale discutere.

mi sono spiegato ora?





[metto uno smile giocoso per rendere simpatico il tutto [SM=x282966] ]
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 15:17
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: §GiglioViola§ 06/04/2007 15.01

quale statistica secondo te?
quella di gianni e pinotto & friends!

mai letti i giornali...visti tg o programmi di attualità dove ne parlavano?
è risaputo...

quoto

[Modificato da §GiglioViola§ 06/04/2007 15.02]




tempo fa uscì una statistica a Milano, secondo la quale a Milano chi aveva il cognome che iniziava tra la A e la M aveva più sucesso a livello di carriera perchè un tempo a scuola la disposizione dei banchi erafatta in base all'ordine alfabetico, quindi quelli tra la A e la M stavano davanti e seguivano meglio, quindi erano dotati di migliore preparazione.
Non ci volle molto per far notare che l'elenco telefonico di Milano ha più o meno il doppio di cognomi tra la A e la M, sputtanando tutta la ricerca.

Non voglio mettere in dubbio quello che dici, ma per ma statistiche e frasi basate su fatti "risaputi" non hanno nessun senso. Portami un ragionamento con dati e conclusione e ti dirò se hai ragione. Ma se esci con ste frasi cioè, non ti contraddico nè ti confuto, perchè per me non vogliono dire niente.
[SM=g27823]
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 15:21
Re: Re:

Scritto da: ivanspider82 06/04/2007 15.14
non mi pare di averlo scritto ad ogni messaggio...e non volevo mancarti di rispetto(in tal caso ti chiedo scusa).volevo solo dire che se il tuo punto di partenza è "tutti i carcerati meritano questo trattamento"(pensiero confermato dalla tua frase da me quotata)...allora non continuo nella discussione non perchè mi ritengo superiore ma semplicemente perchè ho un pensiero diametralmente opposto al tuo e dunque le mie parole non avrebbero senso.

se poi,come hai fatto nell'ultimo post,poni delle differenziazioni...allora posso trovare il modo per trovare un terreno comune sul quale discutere.

mi sono spiegato ora?





[metto uno smile giocoso per rendere simpatico il tutto [SM=x282966] ]



avendo posto il terreno comune, discutilo
e poi secondo me quando c'è una diametralità opposta di opinioni, a maggior ragione bisognerebbe discutere,invece di uscire dalla dicussione etichettando l'altro come uno col quale non si può parlare

per il rest quoto lo smile giocoso e contrattacco con una combo di smile [SM=g27825] [SM=x282970]
ivanspider82
00venerdì 6 aprile 2007 15:25
Re: Re: Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 15.21


avendo posto il terreno comune, discutilo
e poi secondo me quando c'è una diametralità opposta di opinioni, a maggior ragione bisognerebbe discutere,invece di uscire dalla dicussione etichettando l'altro come uno col quale non si può parlare

per il rest quoto lo smile giocoso e contrattacco con una combo di smile [SM=g27825] [SM=x282970]

l'uscire da una discussione non vuol dire necessariamente considerare l'interlocutore non all'altezza:in questo caso io,che ho un pensiero(forse basato su pre-giudizi)più che deciso sulla cosa,avevo preferito tirarmi fuori di fronte alla provocazione che considera i carcerati della feccia.
ma visto che il terreno ora pare un pò più morbido ne posso discutere...anticipando il tutto con un bel tris: [SM=x282954] [SM=x282964] [SM=g27837]


[però più tardi ora mi rompo [SM=x282970] ]
§GiglioViola§
00venerdì 6 aprile 2007 15:25
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 15.17


tempo fa uscì una statistica a Milano, secondo la quale a Milano chi aveva il cognome che iniziava tra la A e la M aveva più sucesso a livello di carriera perchè un tempo a scuola la disposizione dei banchi erafatta in base all'ordine alfabetico, quindi quelli tra la A e la M stavano davanti e seguivano meglio, quindi erano dotati di migliore preparazione.
Non ci volle molto per far notare che l'elenco telefonico di Milano ha più o meno il doppio di cognomi tra la A e la M, sputtanando tutta la ricerca.

Non voglio mettere in dubbio quello che dici, ma per ma statistiche e frasi basate su fatti "risaputi" non hanno nessun senso. Portami un ragionamento con dati e conclusione e ti dirò se hai ragione. Ma se esci con ste frasi cioè, non ti contraddico nè ti confuto, perchè per me non vogliono dire niente.
[SM=g27823]

SITUAZIONE DELLE CARCERI AMERICANE
fonte: homolaicus.com


In America ci sono più di 2.250.000 persone in prigione. 726 galeotti ogni 100.000 abitanti, uno ogni 138 americani: il record mondiale d’imprigionamento.
100.00 detenuti sono in isolamento. 128.00 sono ergastolani. 100.00 i minorenni in riformatorio e 15.000 nelle prigioni per adulti.
Il Michigan da solo ha 300 minorenni condannati all’ergastolo senza possibilità di rilascio anticipato.
Dei 700.000 che si trovano nelle prigioni locali 400.000 sono, più che in attesa di giudizio, in attesa d’avvocato. Aspettano, anche per anni, che qualcuno si degni di trovargli uno straccio di difensore d’ufficio.
Le persone in libertà vigilata sono 4.800.000 e a questi occorre aggiungere 5 milioni di ex detenuti che hanno perso il diritto di voto. Trent’anni fa, nelle carceri federali e statali, c’erano 200.00 detenuti, oggi sono 1.400.000: il più grande esperimento di imprigionamento di massa dai tempi di Stalin.
Metà dei detenuti sono afro-americani. Se il tasso d’incarcerazione per i bianchi è di 393 per 100.000, per i neri è 2.531. Se poi si considerano solo i maschi il tasso per i bianchi sale a 717, mentre per i neri arriva a 4.919, ma in molti Stati supera abbondantemente quota 10.000. Non stupisce quindi che in un quarto degli USA il 10% dei maschi neri adulti sia in galera. Questo si spiega perché, pur essendo il 13% dei drogati, i neri sono il 35% degli arrestati per possesso di droga, il 55% dei processati per questo reato e il 75% di quelli che stanno scontando una pena per questo delitto.
Un terzo dei ventenni di colore è in prigione o in libertà vigilata e per i giovani neri passare un certo periodo di tempo in prigione è diventato un “rito di passaggio”, come lo era per noi fare il servizio militare. Il loro tasso d’incarcerazione è di 12.603 per centomila, mentre per i loro coetanei bianchi è di 1.666.
La metà dei delitti non è denunciata, eppure ogni giorno le carceri della Contea di Los Angeles accolgono 6.000 nuovi detenuti e ogni anno le 18.000 polizie americane arrestano almeno 13.700.000 persone (ma più probabilmente sono 15 milioni). Circa 2.200.000 sono minorenni: almeno 500.000 sotto i 15 anni, 120.000 fra i 10 e i 12 e 20.000 sotto i 10. Sono stati arrestati bambini di meno di 6 anni.
Le esecuzioni sono state quasi mille e nel braccio della morte ci sono circa 3.400 persone fra cui alcuni innocenti e molti pazzi. Il Texas ha fatto un terzo delle esecuzioni, 152 sotto l'attuale presidente George Bush. 121 innocenti sono stati rilasciati e non sappiamo quanti siano stati uccisi, ma, vista la scarsa qualità dei processi americani, devono essere stati molti.
L’ex governatore dell’Illinois George Ryan ha detto che il sistema giudiziario americano non è in grado di stabilire chi è innocente, chi è colpevole e nemmeno il grado di colpevolezza. Ha ragione.
La giustizia americana funziona solo perché non fa i processi, non fa gli appelli e non motiva le sentenze. Più del 90% delle condanne per crimini gravi è ottenuto grazie al patteggiamento. Lo stesso avviene per il 56% delle condanne per omicidio preterintenzionale e volontario. La gran parte dei piccoli reati sono sbrogliati in meno di un minuto da tribunali locali, in cui la presenza dell’avvocato difensore non è prevista e spesso nemmeno consentita.
I processi, quando si fanno, sono caratterizzati da una grande sommarietà e dalle scarse garanzie che sono concesse agli imputati poveri, cui sono forniti avvocati incompetenti, quando non ubriachi, drogati e addormentati. Le condanne sono spesso ottenute grazie a confessioni estorte a suon di botte, a pentiti fasulli, testimoni bugiardi e a referti di laboratori compiacenti. I Procuratori non si fanno scrupolo di mentire e di far sparire prove favorevoli alla difesa: tanto non gli succede nulla.
L’appello (nei rari casi in cui è accolto) ha templi biblici e non prevede la libertà provvisoria del condannato, così che il Parlamento del Texas ha dovuto fare una legge apposita per mettere in libertà i 13 innocenti della “strage di Tulia”.
Le condizioni carcerarie sono normalmente orribili e spesso atroci, tanto che una prigione della Georgia è stata definita da un giudice federale “una nave di schiavi”. In questo immenso gulag i suicidi, le violenze e gli stupri sono innumerevoli.


edit:la stessa statistica la trovi su gianni&pinotto.com

[Modificato da §GiglioViola§ 06/04/2007 15.29]

stealthisnick
00venerdì 6 aprile 2007 15:33
nell'insensatezza generale della discussione, lo spunto della quale era il sovraffollamento delle carceri per risolvere il quale si prospettava l'idea geniale dei lavori forzati (che sono svolti in genere in particolari carceri, dette colonie penali) che non modifica in alcun modo la popolazione carceraria, non capisco cosa c'entri il modello americano dove (e potrei anche dire una stupidaggine) non mi risulta che siano in vigore i lavori forzti
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 15:33
non edo riferimeti ai lavori forzati.

ti do comunque ragione per cò che hai detto prima, ma nonostante questo non vedo come paragonare la situazione di una paese culturalmente del tutto diverso dal nostro con l'Italia; inoltre dal tuo stesso post si evnceche il sistema giudiziario americano e quello italiano non ha una begada spartire.
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 15:34
Re:

Scritto da: stealthisnick 06/04/2007 15.33
nell'insensatezza generale della discussione, lo spunto della quale era il sovraffollamento delle carceri per risolvere il quale si prospettava l'idea geniale dei lavori forzati (che sono svolti in genere in particolari carceri, dette colonie penali) che non modifica in alcun modo la popolazione carceraria, non capisco cosa c'entri il modello americano dove (e potrei anche dire una stupidaggine) non mi risulta che siano in vigore i lavori forzti



allcinante
siamo d'accoro
oggi potrebbe nevicare nel sahara
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 15:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 15.17


tempo fa uscì una statistica a Milano, secondo la quale a Milano chi aveva il cognome che iniziava tra la A e la M aveva più sucesso a livello di carriera perchè un tempo a scuola la disposizione dei banchi erafatta in base all'ordine alfabetico, quindi quelli tra la A e la M stavano davanti e seguivano meglio, quindi erano dotati di migliore preparazione.
Non ci volle molto per far notare che l'elenco telefonico di Milano ha più o meno il doppio di cognomi tra la A e la M, sputtanando tutta la ricerca.

Non voglio mettere in dubbio quello che dici, ma per ma statistiche e frasi basate su fatti "risaputi" non hanno nessun senso. Portami un ragionamento con dati e conclusione e ti dirò se hai ragione. Ma se esci con ste frasi cioè, non ti contraddico nè ti confuto, perchè per me non vogliono dire niente.
[SM=g27823]


Il fatto è "risaputo" perchè basato su statistiche certe che da anni denotano la stessa situazione.
Non è una statistica sulle iniziali del cognome.
Zahk
00venerdì 6 aprile 2007 15:38
questo non modifica la mia posizione
io non credo alla statistica
prima lei ha portato dei dati, e su quelli posso solo tacere, ma fatti "risaputi" e statistiche di per sè non valgono niente, secondo me
El Gab
00venerdì 6 aprile 2007 15:41
Re:

Scritto da: Zahk 06/04/2007 15.38
questo non modifica la mia posizione
io non credo alla statistica
prima lei ha portato dei dati, e su quelli posso solo tacere, ma fatti "risaputi" e statistiche di per sè non valgono niente, secondo me


Ma infatti ho parlato di "dati". [SM=g27815]

Edit. Non pensandoci ho scritto "statistiche certe" quando volevo scrivere "dati certi" (statistiche "certe" ne devo ancora vedere), chiedo scusa.

[Modificato da El Gab 06/04/2007 15.42]

§GiglioViola§
00venerdì 6 aprile 2007 15:46
i dati me li ha chiesti zahk...
e poi ho voluto allargare l'argomento mettendo in discussione anche altri metodi di carcerazione...facendo notare a zahk che quello detto da lui in precedenza era una cavolata, secondo me...

[Modificato da §GiglioViola§ 06/04/2007 15.50]

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