Crazoyde Said So

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!Darkside.
00domenica 23 maggio 2010 14:28
Faccio le veci del grande Capo Nixel, e annuncio che qui potrete commentare tutti i "Crazoyde Said So" pubblicati! [SM=x575261]

"Saluti [SM=x575274] " (cit.)


Crazoyde
00domenica 23 maggio 2010 14:38
Grazie per aver aperto il topic.

Ora mi raccomando commentate e criticate [SM=x575232]
Luke Nuke
00domenica 23 maggio 2010 23:42
Grazie a Luca per l'apertura del topic.
Mi spiace aver chiesto di aprire la "finestra" sul Crazoyde Said So per dire che ... non sono d'accordo con alcune cose dell'ultimo pezzo.

[SM=g27814]

Non credo che in WWE non ci siano storyline, ad oggi.
Tra Smackdown e Raw se ne contano almeno sei di livello.
In ordine (gusto personale):

Orton vs. Edge
Punk vs. Musterio
Cena vs. Sheamus (e non vs. Batista)
Drew McIntyre come Chosen One
Swagger vs. Big Show
Miz coinvolto con Danielson ed Hart Dinasty

Ora.
Se escludiamo la prima che in effetti si basa su atleti già ampiamente affermati e definiti, abbiamo:

- la caratterizzazione di Punk heel (credo imbattibile nell'anno in corso e già ampiamente votabile come miglior "tacco" del 2010 per gli Awards di Dicembre);
- la consacrazione di Sheamus;
- il tentativo (difficile perchè lui è scarso ma vediamo) di definire una nuova Superstar in McIntyre;
- stessa cosa con Swagger anche se non mi piace come lo stanno facendo;
- definizione di Danielson e della Hart Dinasty e (spero) consolidamento di Miz.

Se aggiungiamo che a Raw si punta anche a centrare un pò i riflettori sui Low Carder (Bourne and the Wooo Wooo Kid) e stessa cosa si sta costruendo con Ziggler vs. Christian (che non è un low carder ma così viene trattato... [SM=x575251] ), i tentativi di raccontare storie ci sono.
Poi possono piacere o meno ma ci sono.
Concordo invece sul discorso importanza cinture e soprattutto a Raw, con la concentrazioni di Big che c'è, si dovrebbe fare di meglio. E' che il titolo U.S. non viene percepito come un titolo "storico" ma se si decidesse di riportare in rosso l'Intercontinentale e far lottare per esso gente come Sheamus, Morrison, Truth, Miz ma anche lo stesso Y2J non sarebbe male.
Orton, Edge, Cena, Batista (se resta) e HHH (quando rientrerà) darebbero l'idea di un ridimensionamento e quindi si tratterebbe di impiegarli al menglio in storyline senza cinture ma se avessero voglia di lavorarci su, con IC in palio, tirar via buoni show e storie e rialzare il blasone della cintura, non sarebbe per nulla difficile ne degradante.
Certo, se il secondo titolo di importanza (in rosso), titolo che già conta poco pure storicamente, si fa vincere a Bret Hart (con tutto il rispetto) ...
!Darkside.
00lunedì 24 maggio 2010 00:38
A me era piaciuto molto il numero sul rapporto tra media e wrestling, era piaciuto molto anche alla mia signora e concorda fondamentalmente con te.

Questa uscita diciamo che tratta un argomento un po' più "opinabile". E' vero che molti feud visti erano del tipo "mi stai sul cazzo, voglio un match in PPV", ma è anche vero che di storyline con un fondo non ne abbiamo viste poche. Poi invece concordo quando si dice che di feud lunghi ormai non ce ne sono più, e robe come Taker vs Orton (2005) o Cena vs Edge (2006) vengono ricordate anche per la propria lunghezza e per il fatto che queste rivalità si sono intrecciate anche con qualcos'altro (tra Cena ed Edge si sono messi di mezzo ad esempio Mick Foley o RVD).

Ora dobbiamo vedere anche dove porre il confine tra la storyline "con qualcosa dietro" e la storyline "tu-mi-stai-sul-cazzo-voglio-un-match". Ma alla fin fine, credo che quelle del secondo tipo siano molto poche. Una del secondo tipo è che ne so, quella tra Mordecai e Holly del 2004. Rissa a Smack, match a GAB e finita lì. Ma bene o male, anche solo per il gusto di primeggiare sull'altro, la storyline riesce bene o male ad avere un minimo grado di complessità. Certo è che non sempre i wrestler possono tirare fuori l'impossibile per farsi odiare dal proprio avversario o per avere un vantaggio psicologico. Spesso basta davvero la sola voglia di vincere, la competitività, ed eccoci qua.

Spero di non aver scritto un caos.
Crazoyde
00lunedì 24 maggio 2010 08:33
Bè diciamo che capisco il vostro punto di vista e come dice il buon Darkside! è una questione di opinioni personali. Magari io sono legato maggiormente al wrestling in cui ci sono feud che si reggono oltre che sui match anche su storie ed avvenimenti particolari e forse è proprio per questo che sento la mancanza di storyline vere e proprie, in quanto lanciare un personaggio (Sheamus, Ziggler...) non significa per forza dover raccontare una storia.
Ripeto a Smackdown! le cose sono diverse rispetto a Raw (anche quella di Swagger è più storyline rispetto alle altre).

E'vero che a volte per costruire un buon feud non servono storie troppo intricate, ma sono poche le superstar che riescono a coinvolgere il pubblico in queste situazioni.



Luke Nuke
00lunedì 24 maggio 2010 11:02
Guarda, per spiegarmi meglio ti quoto l'intro dell'Analize This numero 7 (preistoria ... invecchio, cavolo !!!) che chiarisce credo perfettamente come la vedo io in merito.
Da "quei tempi" ad oggi la mia idea non è cambiata di molto, direi

Le storylines (o angle, o feud o anche work) innanzi tutto si differenziano in due categorie principali: quelle che coinvolgono una cintura, un titolo (più o meno importante) e tutte le altre. Ovviamente le prime sono (ma parlando di WWE meglio usare il condizionale: dovrebbero essere) più semplici da reggere e da gestire perché finalizzate ad un obiettivo già ben definito e chiaro e cioè la rincorsa alla conquista, da parte di uno o più wrestler, di un determinato alloro. Le seconde invece sono quelle che mettono in atto le charade legate agli argomenti più svariati e sono egualmente importanti: perché innanzi tutto servono a proporre a tutti i wrestler la possibilità di mostrare anche le loro abilità extra ring e, secondariamente (ma non troppo secondariamente), testano quanto un atleta può risultare over per essere pushato e finire, prima o poi, in una storyline del primo tipo. Penso sia chiara una cosa, quindi, e cioè che dal mio punto di vista i due diversi tipi di angle non sono uno secondario all’altro e li considero, se le storie sono buone, equivalenti.

Questo perchè chi segue la WWE ha assistito più volte a storyline che mettevano in palio una cintura e quindi almeno teoricamente più importanti (un esempio su tutti il feud tra triple H e Kevin Nash nel 2003) che però, nello stesso periodo, erano nettamente inferiori od interessanti rispetto ad altre storyline anche lontane da uno dei massimi allori ma che però coinvolgevano maggiormente il pubblico durante il loro svolgimento (sempre nel 2003, nel periodo citato poco prima, il feud tra The Rock e Goldberg ed il loro incredibile match a Backlash ne è esempio lampante: tanto è vero che di li a poco sarà proprio “Da Man” Bill Goldberg a convolare contro HHH …). In ultima analisi, poi, a pensarci bene, esiste un tipo di angle che definirei specifico e che serve alla Federazione quando si avverte il bisogno di perseguire un determinato obiettivo. Alcuni esempi? Il finto infortunio subito da Cena contro Jesus nel 2004 per consentire a John di girare il suo film; oppure la “morte”, sepolto vivo, di Undertaker alle Survivor Series del 2003, per consentire al Becchino di recuperare dagli acciacchi ed accantonare la figura del biker.


In soldoni, quindi, ad oggi abbiamo Swagger e Show coinvolti in una storyline di categoria uno (con cintura), Sheamus e Cena in una che mischia entrambe le categorie, il che è ottimo (Batista, che credo ormai fuori dal giro titolato, ha chiuso ieri un cosiddetto "angle specifico"), mentre tutte le altre citate, compresa quella con in ballo il titolo Intercontinentale e McIntyre (senza fare spoiler, ma dopo Over the Limit è più che mai così) ricadono nel tipo due.

Quello che volevo dire quindi è che secondo me non è vero che non ci sono storyline atte a promuovere feud o wrestlers.
Poi che piacciano o meno è un'altro discorso.
E come si dice ... de gustibus ...

Ave Ave.

p.s. Comunque complimentiper la rubrica.
Crazoyde
00lunedì 24 maggio 2010 11:36
Sul fatto della divisione delle storyline hai ragione: a volte anche quelle dove non c'è un titolo di mezzo se messe su bene possono risultare interessanti (cito nuovamente Punk vs Mysterio).
Tuttavia non volevo essere pessimista: dico solo che i nuovi personaggi dovrebbero essere meggiormente coinvolti in storyline vere e proprie.
Ora come ora a parte Swagger, gente come Ziggler o Sheamus, si limita a combattere e di extra ring s'è visto ben poco.

P.S:
Grazie per i complimenti. E' un onore oltre che un piacere riceverli da un veterano [SM=g27828]
Luke Nuke
00lunedì 24 maggio 2010 11:41
Re:
Crazoyde, 24/05/2010 11.36:


Ora come ora a parte Swagger, gente come Ziggler o Sheamus, si limita a combattere e di extra ring s'è visto ben poco.



Ziggler è vero ma è anche vero che è appena riapparso.
Per assurdo è peggio Kofi.
Su Sheamus non sono d'accordo.
Ha parlato tantissimo (e bene, in my opinion) negli ultimi Raw ... fellah !!! [SM=g27811]

Crazoyde
00lunedì 24 maggio 2010 11:43
Re: Re:
Luke Nuke, 24/05/2010 11.41:




Ha parlato (e bene) tantissimo negli ultimi Raw ... fellah !!! [SM=g27811]




Boh? Ancora non mi convince tantissimo. Però è sicuramente sulla buona strada.



!Darkside.
00sabato 5 giugno 2010 23:03
Direi che l'ultimo numero mi trova completamente d'accordo sul discorso guest host. Poi spiegherò meglio. Buon pezzo!
!Darkside.
00sabato 3 luglio 2010 04:25
Altro pezzo che mi trova globalmente d'accordo, prima o poi ti nominerò mio portavoce! :D

Il pezzo poi riporta in pratica l'idea che mi ero fatto in tempi recenti della TNA: un branco di fossili usa-e-getta, inseriti in un roster già piuttosto ampio e in cui ovviamente non può esserci spazio per tutti. E tutti questi "fossili" li ha voluti in pratica Hogan: cosa sperava di cavare da loro?

La WWE invece ha a che fare con la corsa di Linda McMahon al senato. Tralasciando il fatto che secondo me perderà e non di poco, le nuove politiche della WWE sugli show, uniti alle "famose" dichiarazioni alla stampa poco fa, rappresentino al meglio l'ipocrisia dell'America. Linda sta cercando di distaccarsi dal prodotto con cui (con le dovute proporzioni rispetto alla "parte attiva" che hanno avuto gli altri McMahon) si è fatta un nome, prodotto che la "gente comune vede come una pattonata, sia nella versione "full" che in quella "mozza", edulcorata che vede oggi.
Licenziare un wrestler per uno strozzo con la cravatta nel contesto visto mi sembra una stronzata bella e buona!
francy_777
00sabato 3 luglio 2010 11:32
Anche io mi trovo d'accordo con crazoyde: a volte sembra che le federazioni si lancino in assunzioni e seguenti licenziamenti in maniera assolutamente dissennata.
solo per fare un esempio: cosa mi porta in più allo show un chris masters imbolsito che fa ballare i pettorali, rispetto ad un più modesto (ma di caratura atletica ben maggiore) shelton benjamin?
a me la risposta sembrerebbe ovvia, ma intanto benjamin l'hanno segato, masters (ancora) no.

in quanto a danielson, mi verrebbe da dire stendiamo un velo pietoso... ma invece se ne deve parlare, perchè con quel licenziamento si è raggiunto l'apice dell'assurdità - e il fatto che cena stesso si sia esposto in prima persona su questa cosa la dice lunga...

per esser breve, la cosa che trovo più grave in questa situazione è che a dettare le regole dello show ormai sono soggetti che con lo show non hanno proprio niente a che spartire (mi riferisco ovviamente alle ingerenze di tipo politico/economico).

ad andare avanti così, non vedo perchè i mcmahon, che in pubblico non fanno che sminuire e snaturare la disciplina, debbano ancora occuparsi di wrestling: che cambino il nome alla società e si dedichino a stucchevole intrattenimento per ragazzini.
Crazoyde
00sabato 3 luglio 2010 14:19
Intanto ringrazio entrambi per le belle parole.
Purtroppo non c'è più uno sport che non sia politicizzato.
Forse potremmo dire che l'influenza della politica o del mercato (in senso econimico) nel wrestling si sia fatta sentire più tardi rispetto ad altri sport, ma se osserviamo con attenzione determinati comportamenti della WWE, vediamo che non è così: Hogan vs. Sgt. Slaughter o contro Iron Sheik erano un chiaro segnale di un wrestling politicizzato ed in questi casi, quando gli americani si sentono colpiti, allora tutti a spendere soldini per supportare il proprio eroe; quindi come vedete già venti o trenta anni fa, il wrestling era un business. Certo questi episodi erano più sporadici rispetto ai mille licenziamenti fatti per "migliorare gli show e incassare di più" o a quello che ahimè è diventato un appuntamento con cadenza annuale, il tribute to the troops, però c'erano e la WWE col tempo ha capito che queste piccole cose fanno cassa.

Tornerà mai il vecchio wrestling fatto di mutandoni colorati e lunghi feud?
Z l'unico e il solo
00sabato 3 luglio 2010 14:46
Il wrestling è sempre stato uno spettacolo E un business. E Vince McMahon ha sempre cavalcato l'onda del momento, di solito gettandosi con sfacciataggine su qualunque cosa potesse fare notizia. A volte ci ha dato grandi momenti, alle volte del puro trash, alle volte ancora un misto delle due cose (vedi Sgt- Slaughter campione del mondo).

Vince ha provato ha fare delle storyline di ampio respiro e che gli procurassero grande pubblicità quando ha inscenato la sua morte e quando si era inventato il figlio bastardo. Sappiamo come è andata entrambe le volte. Poi la WWE è enrata in un periodo di quiescenza in cui forse non c'erano idee, non si è avuta fiducia nei giovani e i vecchi non hanno voluto mollare. In cui Vince ha visto che faceva vagonate di soldi anche senza produrre nulla di creativo.
Ora si aggiungono 3 fattori:
1) per ragioni che non capisco Vince punta molto su Linda. Pensa di acquisire un grande potere con la sua possibile vittoria. L'impressione che ho è che non la signroa McMahon non possa farcela in alcun modo, ma Vince non è uno che accetti le sconfitte in partenza.
2) il PG program. Ovviamente la cosa mi infastidisce, ma posso capire le intenzioni di Vince di rifarsi una verginità. Semplicemente il mercato dei 30enni è entrato in crisi man mano chje i 30enni di ieri sono diventati 40enni. Ha deciso di riprendersi a) i piccoli e b) di portare le famiglie (per un bambino bisogna prendre anceh i bigleitti per mamma e papà e magari comprare la maglietta).
3) la voglia di lanciare dei giovani. Dopo 3 anni in cui il main event è stato fermo, è chiara l'intenzione di lanciare dei volti nuovi. Purtroppo non è facile lanciare tutti in poco tempo, visto che ogni brand può avere un solo campione e che un giovane, per affermarsi, deve combattere contro un personaggio di peso. Di qui la confusione che regna sovrana, la fretta e la paura di mosse false.

La TNA ha fatto delle cose incredibili, perché è incredibile la mancanza di programmazione. Hogan ha navigato a vista per mesi, pensando di catalizzare l'attenzione del pubblico facendo turnare la gente a caso, finendo ogni puntata con un punto interrogativo (puntualmente non risolto o risoltosi in una cazzata) e portando nomi noti e per nulla rimpianti. Inoltre credo che, costitutivamente, sia incapace di accettare una novità come il cross the line, è legato all'idea di face/heel esasperata cvhe ha fatto la sua fortuna.
Ora individuerei il segnali per il futuro anche per la TNA in 3 punti:
1) Hardcore, hardcore, hardcore. La TNA cercherà di sfruttare il PG program per fregare alla WWE un pubblico più adulto mostrando sangue, oggetti e crudeltà varie.
2) I vlti da lanciare. La TNA ha un ampio raggio di atleti che sono potenzialmente dei main eventer. Il periodo "cross the line" li aveva portati fino al primo step, ovvero essere peronaggi riconoscibili per carattere e attitudine sul ring, ognuno over con una propria fetta di pubblico. Molti sono stati rovinati da Hogan che ora vorrebbe rilanciarne alcuni. Il problema è che non c'è spazio per tutti. Morgan, Samoa Joe, Aj Styles, Jay Lethal, Hernandez, Eric Young, D'Angelo Dinero, Mr Anderson, Abyss, Desdemond Wolfe, tutti questi avrebbero le loro ragioni per dire "datemi il titolo". Ma sono DIECI atleti. Aggiungiamo a questi Kurt Angle, RVD, Rob Terry (brrrr) e Jeff Jarrett e ci accorgeremo che, inevitabilmente, solo alcuni di questi diventeranno main eventer affermati nell'arco di due anni mentre altri resteranno al palo. La TNA dovrebbe decidere quale devono avere le loro chance, come imporli al pubblico al di là delle vittorie e cosa fare dei rimanenti. Se no continueranno a pushare uno per un mese, poi mollarlo per spingere un altro, e via così senza mai approdare a nulla.
3) l'apporto di Hogan. Allo stato attuale, che cosa aggiunge Hogan alla TNA? Come booker è discretamente incapace e forse se ne è resa conto pure Dixie Carter. Mi pare inevitabile un suo ritorno sul ring. Io odio il baffone, ma è innegabile che, se gestito bene, è ancora un personaggio che smuove uno 0.1-0.2 di rating da solo. A bound for glory aspettiamoci Abyss vs Hogan o Hogan vs Reid Flair e preghiamo che la storia sia costruita bene, perché la TNA ci si giocherà tanto.
cage n1
00martedì 31 agosto 2010 20:56
bravo Crazoyde
bel pezzo , sono completamemte d'accordo con te [SM=g27811]

http://www.fullwrestling.com/css10.htm
Crazoyde
00domenica 5 settembre 2010 13:57
Grazie ;)
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