Roma - 24 mag. - Bomba sul mercato dell'energia. Il gruppo Eni si prepara a far concorrenza a Enel come fornitore di elettricità. «Mi diverte la competizione. Siamo attrezzati per competere e abbiamo obiettivi ambizioni nella conquista di nuovi clienti». Insomma, rotta sul ricco mercato elettrico. Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, si prepara a conquistare clienti alla vigilia della completa liberalizzazione che dal primo luglio vedrà tutti gli utenti - famiglie comprese - liberi di scegliere il proprio fornitore.
«Mi diverte la competizione», ha ribadito l'ad del gruppo con il cane a sei zampe sulla bandiera, all' assemblea degli azionisti riuniti a Roma, spiegando che l'obiettivo è portare i clienti ad usare Eni come fornitore di elettricità, oltre che di gas. In casa Enel l'annuncio era atteso ma comunque sono volate scintille alle bordate di Scaroni. Che d'altra parte deve ingoiare anche lui qualche rospo: inteso come la cessione forzata di rete gas che probabilmente non potrà evitare. L'Eni non intende cedere Snam Rete Gas, spiega Scaroni.Ma qualora dovesse farlo, probabilmente, venderebbe l'intera quota del 50,04% per «incassare il premio di maggioranza».
«Non ho alcuna intenzione di cedere. Ma -ha sottolineato Scaroni ai suoi azionisti- se dovessimo farlo si porrebbe la questione di massimizzare il valore di questa vendita per i nostri azionisti. Probabilmente la cosa migliore sarebbe vendere la totalità per incassare il premio di maggioranza». Denari che potranno far comodo al gruppo in vista di un futuro a medio termine alquanto incerto.
Adottando uno scenario in cui il prezzo del petrolio si situa a 40 dollari al barile la produzione dell'Eni è assicurata solo per 38 anni. L'amministratore delegato del gruppo ha confermato queste stime agli azionisti. Questo valore, comunque ha sottolineato Scaroni, «non tiene conto degli asset russi ex yukos che avranno un impatto molto positivo».
Tratto da
www.voceditalia.it, questo articolo riporta la chiara posizione italiana nel campo dell'energia.
Bisogna però (secondo l'esperienza che mi sono fatto coi miei clienti da 10 anni tondi tondi a questa parte, cioè da quando è stato legalmente deregolamentato il traffico telefonico) aspettare che le cose si stabilizzino alle spalle degli altri.
Mi spiego meglio : la nostra deregulation ha comportato (e lo farà anche nel campo dell'energia) un'immediato calo dei clienti a vantaggio dei concorrenti con sicure conseguenze benefiche a livello economico!!
Sia per chi è andato fuori sia per chi è rimasto dentro Telecomamma
Ma la cosa brutta (che ancora oggi si verifica, ma che all'inizio era tremenda, credetemi!!!!!!!!!!) era la prestazione tecnologica dei gestori concorrenti ed il livello di servizio a cui sono sottoposti soprattutto i primi clienti che fuggono dall'ex monopolista.
Io sono assolutamente favorevole alla concorrenza, ma quando questa è SANA e basata SOPRATTUTTO su reti realmente concorrenti (Così non è perchè la rete di Telecomamma come quella dell'Enel NON HA concorrenza ma viene affittata ai gestori concorrenti).
Chi si affiderà a gestori concorrenti dell'Enel subirà i soliti disservizi e palleggiamenti tipici di una situaziuone di ex monopolio diventando la classica pallina da ping pong nella partita delle responsabilità in casi di disservizi (sicuramente MOLTO frequenti all'inizio del processo di deregulation) e ti voglio vedere senza corrente in un ufficio o in una casa o in un'industria. Senza telefono puoi cmq usare dei cellulari, senza corrente TI FOTTI e la tua attività SI FERMA INESORABILMENTE!!!!!
Per cui torno a ripetere : concorrenza assolutamente SI, ma occhio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!