Foto storiche Cabinovia "Mongrosso-Malanotte"

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synapse7
00martedì 11 ottobre 2005 15:55
UNA VERA CHICCA , tratto da :
www.funiforum.org/funiforum/viewtopic.php?t=2447&start=14

"Skywalker":

L'impianto fu costruito dalla ditta Ceretti e Tanfani ed entrò in funzione nella stagione invernale 1970-71 ,il primo in Italia con cabine a 4 posti .

Alcuni dati tecnici :

-lunghezza m.2800
-dislivello m.774
-portata 500 persone/ora
-velocità 3,5 m/sec .
-sostegni di linea = 30
-stazione motrice = superiore ,puleggia situata sul piano orizzontale .
-azionamento = motore asincrono trifase ,motore termico di riserva in caso di mancanza di energia

Impianti analoghi sono stati a costruiti a sulle linee Pian Gelassa-Punta Faliera (Torino) e Pejo -Tarlenta ,con cabine biposto .La vecchia Valtournanche-Salette invece aveva vetture quadriposto ed entrò in funzione nel 1971-72 .
















Archivio storico CERETTI e TANFANI ,a cui va il mio più sentito ringraziamento!


fabiotm1
00martedì 11 ottobre 2005 16:13
foto
Documento eccezionale. Quando cessò la sua attività ? Ovvero quale fu la sua ultima stagione operativa ?


snowmark
00martedì 11 ottobre 2005 21:04
io su quell'impianto ci sono salito più di una volta(fine anni 70)[SM=g27822]me lo ricordo bene. Se non ricordo male invece o sciavi solo lì o solo in zona Monte Moro ma potrei sbagliarmi , sono passati molti anni , ero molto giovane[SM=g27822]
Suggs71
00martedì 11 ottobre 2005 23:10
Beati voi...azz.
Io ho visto i resti della cabinovia.
Comunque penso che, se in modo differente le attuali seggiovie possano esser degne "eredi".
Uff...beato chi l'ha usata.sm73 sm73
ni85
00lunedì 27 settembre 2010 15:11
io la ricordo questa cabinovia ma solo i resti sia al monte malanottte che alla partenza, lo vista distrutta praticamente, sara stata un bellissimo impianto quando era in funziona chissà il perchè venne abbondanata in quel modo?
vegiu
00giovedì 7 ottobre 2010 09:43
re
ho usato quelle cabinovie per tutto il tempo della loro durata in esercizio, a quei tempi gli inverni erano veramente gelidi e risalire al chiuso era confortevole e, forse, più veloce di adesso. Un solo neo, i batipista di allora erano "aratri" e dopo qualche passaggio la pista era tutta gobbe.
ayrton2
00mercoledì 1 dicembre 2010 08:59
VECCHIA MALANOTTE
Io ci ho fatto una gara a febbraio del 78 sulla parte bassa del Malanotte, partendo dal muro un po' sotto il piatto di Burino, quello che adesso da anni non battono piu'.
Poi dall'anno successivo non funziono' piu', direi.
Era un impianto bello, come dite voi, ma mal pensato.
Ricordo che spessissimo, all'incirca nel 72 ed anni seguenti, saltavano le protezioni di sovraccarico, e si restava appesi per ore.
La gag era: " Oh, guarda, Malanotte e' di nuovo fermo", stiamo 'di qua', cioe' sul Rododendro.
Ricordo -nonostante fossi davvero un metro di statura- che la coda raggiungeva livelli da incubo, anche perche' la portata non era certo elevata.
Una domenica, saliti a Prato in auto nella speranza che ci fosse poca coda, abbiamo poi portato in cima a Malanotte mamma e zia che "volevano prendere il sole in quota" e siamo scesi con gli sci dalla pista, ma dopo due giri -con relativo codone- mio padre ed io siamo rimasti bloccati in basso a Frabosa da uno di questi disservizi, e dopo tre ore e mezza di inutile attesa, abbiano dovuto ricorrere al taxi di Basilio per risalire su a recuperare auto e parentela.
Curiosita': all'inizio degli anni 70 ci aveva 'preso' 25 mila lire: un bel salasso!
[SM=x147714]
Perche' fare una cosa del genere?
Erano anni di coda apocalittica a Frabosa, in cui al Rododendro -il vecchio mitico skilift che saliva sul plateau del Moro- la coda risaliva fino all'altezza del Ristorante Rododendro di Dino, e a Monte Moro la cosa era simile, per cui ci si inventava di tutto per sciare, ma quella volta -come altre- era andata male!!!!
[SM=x1411444]
ayrton2
00mercoledì 1 dicembre 2010 09:02
Ps
In pratica,il problema aggiuntivo era anche che c'erano due biglietti differenti, perche' la cabinovia di Malanotte era di un privato e -complici gli anni successivi di poco innevamento- e' stata abbandonata e fatta andare in malora, per poi passare -ipotizzo per davvero poco denaro (ma e' una mia idea) alla societa' degli impianti di Frabosa.
Erano anni in cui l'idea di comprensorio non era nemmeno sulle nuvole, ma del resto se guardiamo le due societa' che ancor oggi gestiscono -senza collegamento tra loro- i due impianti di Sangiacomo di Roburent, capiamo che il particolarismo paesano fa spesso piu' danni che altro!
[SM=x1344931]
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