Ha ottenuto 139 preferenze su 202 votanti
Giordano nuovo segretario del Prc. Bertinotti: ''Farà benissimo''
Il presidente della Camera al suo successore: ''Ascolta i consigli, ma scegli tu''. Il nuovo leader di Rifondazione: ''Dimostriamo che un altro mondo è possibile''
Nella foto, il neo segretario del Prc Franco Giordano (Infophoto)
Roma, 7 mag. (Adnkronos/Ign) - Rifondazione comunista volta pagina. Dopo più di dieci anni che lo hanno visto alla guida del partito, Fausto Bertinotti passa la mano a Franco Giordano (chi è il nuovo leader del Prc -
SCHEDA), eletto oggi nuovo segretario con 139 voti su 202 votanti.
Nella corsa al dopo-Bertinotti, 7 voti sono andati a Marco Ferrando, mentre 47 sono stati gli astenuti. Il Comitato politico nazionale ha anche indicato in Gennaro Migliore il nuovo capogruppo di Rifondazione alla Camera. Tra gli applausi, Giordano ha pronunciato il suo primo discorso da segretario, puntando tutto sull'unità del partito, con il presupposto che ''Fausto Bertinotti è inimitabile''.
''Navighiamo in mare aperto, tutti insieme dobbiamo stare al timone'', ha aggiunto Giordano, nel suo breve discorso di insediamento, facendo appello a tutte le componenti del partito per affrontare la nuova fase politica. ''C'è bisogno di nuova collegialità - dice subito, ringraziando sia chi lo ha votato sia chi non lo ha scelto - in questo momento c'è bisogno di tutto il partito. Non può che essere così''.
Quanto alla linea politica, Giodano assicura ''lealtà assoluta'' al governo, ma senza rinnegare'', anzi valorizzando il rapporto e la stagione dei movimenti con ''la non violenza come condizione essenziale''. Su questo progetto il leader di Rifondazione chiede di lasciare indietro le ''vecchie appartenenze'' e di ''concorrere a un nuovo progetto di unificazione culturale'' in un Paese diviso e in un mondo che è ''una sequenza interminabile di cose che agghiacciano''. Ecco, conclude Giordano, ''dimostriamo che un altro mondo è possibile''.
Un lunghissimo applauso con tanto di standing ovation ha salutato stamane la conclusione del breve discorso al Cpn con il quale il neo presidente della Camera ha 'incoronato' il suo successore. A Giordano, Bertinotti lascia il compito di ''un forte rinnovamento organizzativo'' che dovrà seguire a quello politico che è stato attuato.
''Su questo abbiamo mostrato una totale inadeguatezza, ma il nuovo segretario potrà farlo'', assicura Bertinotti. ''La mia solidarietà a Franco è totale - scandisce - sono convinto che farà benissimo. Per me è un fratello. Se ti posso dare un consiglio, dico: ascolta i consigli, ma scegli tu''. ''I consigli - aggiunge il responsabile dell'assemblea di Montecitorio - non si possono rifiutare, ma poi c'è l'assunzione di responsabilità anche con quel tanto di solitudine che essa comporta''.
''Lascio questo incarico - prosegue l'ex segretario del Prc - sapendo di essere stato anche nel partito sempre un uomo di parte. Non sono mai stato un segretario di sintesi, ma se Franco lo vorrà fare, avrà anche in questo la mia solidarietà''.
Breve il bilancio di Bertinotti della sua segreteria. Con un'avvertenza molto chiara: ''Rifondazione non è stata il partito di Fausto Bertinotti. Io ho concorso, ma adesso si vedrà che c'è una maggiore ricchezza di questo partito anche se c'è stato un certo oscuramento''.
Bertinotti ripercorre quindi la strada da quando ''ci è toccato fare la battaglia politica per portare a casa la pelle, per difendere l'esistenza del partito'' fino ad oggi, quando è possibile dire che i tre punti del Comitato politico nazionale sono stati sostanzialmente confermati.
E nel suo intervento sottolinea ancora il processo di ''osmosi e integrazione'' del gruppo dirigente, base di partenza per ''accelerare la transizione forte'', un ''investimento con una personalità politica forte come Giordano che gode di larghissimo consenso''. Obiettivo, il ricambio generazionale e il rinnovamento organizzativo.
[Modificato da Pertinax 07/05/2006 14.43]