Giuseppe Mazzini dolce, caffè e cioccolato

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
sole281
00lunedì 4 settembre 2006 15:15
Nato a Genova nel 1805, già da fanciullo imparò con inusitata volontà a leggere mentre studiano le sorelle.
A soli 15 anni venne ammesso alla facoltà di legge dell’Università della città natale, ma fin dall'adolescenza si mostrò più aperto agli interessi politici e letterari che non alla giurisprudenza.
Egli si riteneva un rivoluzionario diverso da molti altri, in quanto concepiva la rivoluzione non come rivendicazione di diritti individuali ma come un dovere religioso da attuare in favore del popolo.
Dopo l’adesione alla Carboneria e l’onta del successivo esilio, nel 1832 fondò a Marsiglia la setta della Giovane Italia, che si proponeva di costituire la nazione "Una, Indipendente, Libera, Repubblicana”.
Gastronomicamente parlando Mazzini amava il caffé, le noci, i dolci e il cioccolato.
Alcuni cronisti riportano che Giuseppe durante l’esilio francese, oppresso dalle pene patriottiche, sembra solesse dire:
“Il cioccolato ha mille pregi: consola i fallimenti, i tradimenti, le ingiurie della vita, le malinconie per le passioni perdute e per quelle mai avute”.
Le poche righe che invece riportiamo di seguito, vennero scritte da Mazzini dall’esilio svizzero ed indirizzate alla madre Maria nel Dicembre 1835.
«...eccovi la ricetta di quel dolce che vorrei faceste e provaste, perchè a me piace assai... traduco alla meglio, perchè di cose di cucina non m'intendo, ciò che mi dice una delle ragazze in cattivo francese.
Pestate tre once di mandorle, altrettante di zucchero. Sbattete il succo d’un limone e due torli d’uovo, montate a neve gli albumi, e mescolate tutto.
Unta di burro una tortiera, mettete sul fondo pasta sfoglia, sulla quale verserete il miscuglio suddetto».
sole281
00lunedì 4 settembre 2006 15:16
ROAST BEEF e Mazzini
Termine inglese che significa letteralmente “bue arrostito” e indica sia un particolare arrosto di bue sia alcuni tagli regionali di carne. L’espressione è passata dall’inglese all’italiano attraverso il francese “rosbiffe” adottato specie in Toscana ed in altre regioni centrali. La sua diffusione in Italia risale alla prima metà dell’800. Il termine venne usato per la prima volta nel 1837, in uno scritto inviato da Londra da Mazzini, ma l’impulso a tale preparazione fu dato probabilmente dagli inglesi residenti nella penisola, soprattutto in Toscana. Nella tradizione anglosassone il roast beef è un arrosto fatto allo spiedo con l’intera lombata di bue o una buona parte di essa: è quindi una portata grandiosa, celebrativa, simbolo del meglio di quella cucina.
Oggi il servizio del roast beef è diverso, spesso in famiglia la carne si cuoce in forno e i tagli non sono più grandiosi, ma la tradizione del piatto celebrativo e in qualche modo nostalgico è rimasta.

Roast Beef all'inglese

Legare un grosso pezzo di controfiletto di manzo con uno spago sottile, ungere con olio d'oliva una teglia rettangolare e metterci la carne, rigirandola bene perché si unga da tutte le parti. Passare in forno caldissimo per una ventina di minuti, rigirando spesso la carne ma facendo attenzione a non far abbassare il calore del forno. A questo punto salare e pepare la preparazione uniformemente, e rimetterla in forno per cinque minuti. La carne sarà cotta quando risulterà ben dorata all'esterno e leggermente al sangue internamente.
Il roast-beef è ottimo sia caldo che freddo
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:03.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com