Il Drago
Interessante lettura: “Manuale di zoologia fantastica” di Jorge Luis Borges.
Il drago.
Un grosso e alto serpente con artigli e ali: questa è la più accreditata e gettonata descrizione del drago. Può essere nero, ma anche lucente e spesso sputa boccate di fuoco e fumo. Questa è la descrizione più moderna. I greci invece applicavano il nome “drago” ad ogni serpente considerevole.
Il celebre Plinio parla di draghi capaci di dissanguare completamente un elefante adulto. Si parla persino di draghi che alla ricerca di cibo attraversano le acque del mar Rosso mettendosi in gruppi di cinque che si abbracciano formando una specie di imbarcazione e tenendo le teste fuor d’acqua.
V’erano addirittura delle ricette mediche e farmaci preparati con le parti del corpo di tali bestie: con i suoi occhi essiccati si scacciavano gli incubi, con il grasso del suo cuore in un impacco di pelle e legato al braccio permetteva di essere assolti ai processi, indossando i suoi denti a collana i potenti sarebbero stati più gentili nei vostri confronti, mentre con la sua testa e la coda misti a peli e midollo di leone, la schiuma di bava di un cavallo che ha da poco vinto una corsa e unghie di cane si poteva diventare invincibili.
Il drago europeo.
Il drago, essendo un essere spaventoso, veniva usato come emblema, stemma nobiliare o in araldica in generale: era il simbolo della corte romana, come l’aquila quello dei legionari; la sua effigie era scolpita nelle prue delle navi, negli scudi e ricamata sulle vele dei pirati vichinghi…
In Europa e in occidente in generale, il drago è un essere malvagio, crudele e spietato nel migliore dei casi, ridicolo e tragicomico nei peggiori. Sconfiggere un drago era un’impresa e un trionfo, prendete le fatiche di Ercole: una di queste è trascinare un drago fuori di una caverna. Scusate se è poco.
Il drago cinese.
Al contrario del drago europeo, il drago cinese non è insensatamente crudele o assurdamente stupido, è invece considerato una sorta di divinità, il cui potere risiede in una perla che egli stesso custodisce, poiché senza di essa, i suoi poteri svanirebbero. Sfida per i cinesi era quella di sottrargliela e neutralizzarlo.
Con “drago” si formarono i Cina frase fatte e addirittura il nome del rango di imperatore! Per dire “il volto dell’imperatore” si diceva “il volto del Drago”, il suo trono? “Trono del Drago”. E la pioggia? “Il cielo si accoppia col Drago”.
Il drago è un essere superiore e nobile.
Riassunto:
Analogia tra drago europeo e cinese:
“Entrambi custodiscono qualcosa: quello germanico un tesoro o spesso tiene prigioniera una damigella, quello cinese la fonte della sua energia, la perla.”
Differenza tra i due:
“Quello cinese è nobile d’animo ed è una divinità, quello europeo è goffo, stupido o solo crudele.”
e
“Per gli uomini occidentali e orientali costituisce una sfida interessante sconfiggerne uno.”
E’ un libro interessante per gli amanti del fantastico!