L'Italia è a secco: "Acqua per 20 giorni"

toppeddu85
00lunedì 27 giugno 2005 01:11
ROMA - Pochi conoscono il suo nome ma è lei la regina dell'afa: con 38,2 gradi, Spineto Scrivia, nell'alessandrino, è la città più calda d'Italia. Ha spiazzato anche Bolzano, fino alle undici considerata al top della non invidiabile classifica con 36,3 gradi. Segue di strettissima misura Alghero con 36 gradi, e di seguito, Milano e Bologna a 35 gradi. L'afa non demorde. Da nord a sud la penisola intera è stretta da un caldo insopportabile. Ovunque il termometro segna temperature intorno ai 30 gradi. E così sarà per parecchi giorni ancora.

L'esodo dalle città. Sulle strade per il mare, le code sono interminabili: stamane si contavano quasi trenta chilometri di rallentamenti sulla A14, nei dintorni di Modena e Borgo Panigale, Castel San Pietro; 13 chilometri sulla A1 tra Sassomarconi e Rioveggio, e altri serpentoni di auto sono stati segnalati un po' ovunque dove le strade portano alle tanto agognate spiagge.

Un'altra vittima per il caldo. Ieri un'altra vittima dell'afa: un turista austriaco sessantenne è morto per infarto mentre passeggiava lungo il litorale a Jesolo. I medici sono convinti che il caldo sia stata una concausa del decesso.

Il ministro. Francesco Storace, il ministro della Salute ammette che "l'ondata di caldo che ha colpito il Paese sta creando disagi molti seri", ma assicura che il Ministero ha già messo in atto azioni concrete per contrastare gli effetti nocivi dell'afa: "Sono previsti incontri per valutare la situazioni - ha spiegato Storace - e allargare il servizio di custode sociale per gli anziani già attivo a Milano, Torino, Genova e Roma".

La Protezione civile. Guido Bertolaso è preoccupato, e non è il solo. Il capo del Dipartimento della Protezione civile sostiene che "l'acqua durerà nei serbatoi fino a metà luglio". "Risparmiate!", ripete allarmato. "Noi siamo pronti ad affrontare l'emergenza, ma gli italiani devono fare docce più brevi e imparate chiudere i rubinetti mentre lavate i denti. Ogni goccia è preziosa in un'estate come questa".

Più caldo meno latte. La temperatura continua a salire: in Piemonte si attendono giornate roventi con picchi che sfioreranno i quaranta gradi. Allarme anche in Emilia. Il caldo fa soffrire umani e animali in egual misura. Le mucche hanno perso l'appetito e da giorni producono sempre meno latte. La Coldiretti è convinta che l'inappetenza indotta dall'afa ha ridotto del dieci per cento la produzione del latte.

Agricoltura senz'acqua. Boccheggia anche l'agricoltura. Manca l'acqua per bagnare i campi coltivati. Il fiume Po è a soli 38 centimetri dal record storico di magra segnato nel luglio del 2003. Il fiaume Adda è ancora sotto lo zero idrometrico. Se non interverranno forti precipitazioni, la secca continuerà a peggiorare. Contadini e ambientalisti chiedono da giorni l'apertura dei bacini montani ma è convinzione dell'Agenzia interregionale del Po che non ci sono alternative alla pioggia per risolvere l'attuale situazione di crisi.

(26 giugno 2005)

bevete molta acqua. se poi doveste sudare piscio, non allarmatevi, è normale. [SM=g27823]
MarcoDDIO
00lunedì 27 giugno 2005 09:59
e se andate al cesso andateci in 4,5 e poi tirate lo sciacquone [SM=g27811]
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