L'importante è crederci!!

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Stregadelmare
00domenica 15 gennaio 2006 21:28


"State bene attenti a quello che leggerete in questo articolo. Sono impressioni, emozioni, sentimenti che noi bambini di classe seconda abbiamo provato, riconosciuto e delle quali abbiamo discusso durante le ore di laboratorio affettivo. Era settembre, la scuola era appena iniziata con una grande novità: il nostro amico Matteo cominciava a trascorrere molto più tempo in classe con noi.

All’inizio eravamo un po’ spaesati da questa novità. Fin dai primi giorni le maestre, quando Matteo entrava in classe, facevano suonare una musica allegra e gioiosa per accoglierlo, questo ci rassicurava. Con il passare delle settimane ci siamo accorti che la sua presenza rendeva le lezioni più allegre: si cantava, si ballava, si giocava, si dipingeva, tutte attività che saltano noi bambini, ci rallegrano e ci regalano piccoli momenti di spensieratezza.

Ora Matteo rimane in classe con noi quasi tutte le ore della mattinata. La nostra maestra Enrica dice che siamo bambini speciali perché lo abbiamo accolto e lo abbiamo fatto sentire a suo agio colmandolo di affetto, gentilezza, amicizia. Noi rispondiamo alla maestra che Matteo è un amico, perché da lui abbiamo imparato che tutti abbiamo bisogno di amici, di stare assieme agli altri.

Non resta che dirti GRAZIE MATTEO perché con la tua presenza abbiamo imparato che per ottenere un risultato nella vita è indispensabile credere nelle cose che su fanno, aiutandosi l’un l’altro, come abbiamo fatto noi, le nostre maestre, la dirigente scolastica, la tua mamma ed in particolare la tua bravissima insegnante di sostegno Giovanna."


Questo è un articolo apparso sul giornalino della scuola.
Matteo è un bambino con un grave handicap mentale che frequenta la classe di mia figlia..
Matteo ha frequentato anche la scuola materna con Linda e lei mi raccontava che veniva sempre tenuto lontano dalgi altri bambini perché era "violento", mordeva e tirava calci...
Ora Matteo frequenta regolarmente le lezioni insieme agli altri, riesce a stare seduto al banco, è arrivato persino a partecipare alla rappresentazione del Presepe vivente..
Tutto questo grazie all'aiuto delle maestre esoprattutto dei suoi compagni di classe..a testimoniare quanto i bambini siamo molto più forti ed equilibrati di noi adulti, a volte..
La mamma di Matteo e commossa di fronte ad un tale cambiamento nel suo sfortunato bambino...e molto più fiduciosa..




perladisaggezza
00lunedì 16 gennaio 2006 08:21
I bimbi...
...spesso ci danno lezioni di vita e lo fanno spontaneamente senza nessuna imposizione. I genitori, in alcuni casi, li condizionano e li costringono a distinguere ciò che è "giusto" e "sbagliato" in base ai loro canoni, alle loro verità senza fermarsi a riflettere che spesso la naturalezza che sgorga dal cuore è maestra più dell'esperienza.

Forza Matteo e...brava Linda che, insieme ai suoi compagni,ha contribuito alla realizzazione di questa favola.


Giò.
LUCE viola
00lunedì 16 gennaio 2006 13:38
mi ricordo...
mi ricordo che alle medie, nella mia classe, per tre anni abbiamo avuto la fortuna di avere con noi Margherita.
Margherita era una bambina down, straordinariamente dolce e affettuosa, capii all'istante che ci avrebbe fregato tutti, perchè era molto più sensibile e caparbia di noi.
Sapeva guardare dentro le persone, sapeva scorgere in tutti quella scintilla in più, e abbracciava chiunque gli capitasse a tiro...ricordo addirittura che un periodo in cui rimasi a casa per qualche settimana, poichè mi ero operata, pianse un sacco perchè non mi poteva vedere..era straordinaria.
Alla fine dei tre anni, anche i maschi, i bulletti di classe, erano incappati nella sua spirale d'amore, e ormai le porgevano volontariamente il loro abbraccio e il loro amore.
La ricordo con infinito affetto, e così sono felice che tu, Anna, abbia riportato qui questo meraviglioso articolo con cui ci hai raccontato la storia di Matteo...credo che, alla fine, siano proprio queste persone, quelle che vengono considerate handicappate, ad avere molto da insegnarci, e da cui dobbiamo maggiormente imparare ad amare incondizionatamente, a riconoscere le persone, e a saperle guardare dentro.




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