News Agosto 2008

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psitta
00sabato 4 agosto 2007 10:22
Aviaria: India, virus H5n1, in quarantena 51 persone

New Dehli - Le autorità indiane hanno messo in quarantena 51 persone, nella regione nordorientale di Manipur al confine con la Birmania, in seguito a un focolaio del virus H5n1, detto dell'influenza aviaria, scoppiato il mese scorso in una fabbrica di pollame della zona.

Il ministero della sanità indiano dichiara inoltre che le persone sotto osservazione, tutte già in terapia con il medicinale Tamiflu, hanno detto di non sentirsi bene, ma nessuno ha accusato sintomi influenzali.

Le autorità precisano inoltre che i controlli sono stati estesi a circa 235 mila abitanti della regione. Molti dei lavoratori si sono occupati nei giorni scorsi dell'abbattimento a scopo precauzionale, nella zona di Manipur, di circa 300 mila polli sospetti.



ATS
psitta
00mercoledì 8 agosto 2007 23:02
News del 8.8.07
08/08/2007 - 19.27
Basilicata - Influenza aviaria, ordinanza della regione per la prevenzione
Oggi sono prevenuti i risultati dei primi accertamenti sierologici effettuati negli allevamenti vicini che hanno dato esito negativo

Il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità ha sottoposto al Presidente De Filippo, un'ordinanza che stabilisce le misure di prevenzione e di tutela della salute per un allevamento, ubicato nel comune di Ruoti, in cui, nei giorni scorsi, è stata riscontrata positività sierologica al virus dell'influenza aviaria.Dai controlli clinici e dagli accertamenti diagnostici programmati ed effettuati con grande tempestività dalle competenti autorità sanitarie (Ufficio Veterinario Regionale, Servizio Veterinario della A.S.L. n. 2 di Potenza, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata e Centro di Referenza Nazionale per l'Influenza Aviare di Padova) è stato possibile escludere la presenza del virus H5N1, virus ad alta patogenicità. Infatti i sopralluoghi effettuati dai veterinari ufficiali nell'allevamento sede di focolaio ed in quelli limitrofi hanno evidenziato sia l'assenza di animali ammalati che di soggetti morti, aspetti questi caratteristici del virus ad alta patogenicità.Gli accertamenti sui tamponi tracheali e cloacali non hanno evidenziato la presenza del virus mentre, in base ai prelievi ematici, è possibile provare che i volatili hanno avuto, nel recente passato, un contatto con il virus influenzale (H7N1 ed H7N7), agente infettante a bassa patogenicità, considerato che il medesimo allevamento fu sottoposto a controllo nel 2006, nell'ambito del Piano Regionale di Monitoraggio per l'Influenza Aviare, risultando negativo.È opportuno precisare che la presenza di virus influenzale a bassa patogenicità nei volatili è un'evenienza tutt'altro che rara, basti pensare che nel periodo 1997-2005 sono stati riscontrati in Italia ben 687 focolai, che hanno coinvolto diversi milioni di volatili senza che fosse segnalato il benché minimo problema sanitario nell'uomo.A seguito dell'insorgenza del sospetto di focolaio di influenza aviare, in data 20 luglio, è stata immediatamente attivata, presso l'Assessorato alla Salute, apposita Unità di crisi (costituita al momento dall'Ufficio Veterinario Regionale, dal Servizio Veterinario della A.S.L. n. 2 di Potenza e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata) che ha definito i primi interventi di tipo cautelativo sull'allevamento infetto (divieto di movimentazione dei volatili) e di monitoraggio (clinico e diagnostico) negli allevamenti viciniori.In data 6 agosto si è svolta un'ulteriore riunione dell'Unità di crisi che ha stabilito le misure da adottare nell'azienda infetta ed in quelle ricadenti nel raggio di 1 km (zona di restrizione), il tutto in attesa dei risultati degli ulteriori accertamenti e delle valutazioni tecniche da definire di concerto con il Ministero della Salute e con il Centro di Referenza Nazionale per l'Influenza Aviare di Padova.Oggi sono prevenuti i risultati dei primi accertamenti sierologici effettuati negli allevamenti vicini che hanno dato esito negativo.Accanto all'attività svolta sul focolaio e sulla zona di restrizione, proseguono i controlli sugli allevamenti avicoli rurali ed industriali della regione Basilicata, partiti ormai da quasi due anni, che hanno consentito di evidenziare la circolazione virale (red).
psitta
00venerdì 17 agosto 2007 09:01
News del 17.08.07
AVIARIA/ INDONESIA,VIRUS UCCIDE 17ENNE: SALE A 83 NUMERO VITTIME
La ragazza era stata ricoverata soltanto ieri
postato 21 ore fa da APCOM
Giacarta, 16 ago. (Ap) - Una ragazza indonesiana di 17 anni è morta dopo aver contratto l'influenza aviaria. Sale così a 83 il numero delle vittime provocate dal virus nel Paese, come ha comunicato dal ministero della Sanità.

La vittima era originaria di Tangerang, appena a ovest della capitale Giacarta. Joko Suyono, portavoce del ministero della Sanità, ha riferito che era stata portata in ospedale soltanto ieri. "Gli esami in due laboratori nazionali sono risultati positivi", ha dichiarato.

La 17enne aveva mostrato i sintomi della malattia cinque giorni prima del ricovero in ospedale, ha aggiunto il portavoce, e i responsabili del ministero della Sanità stanno ancora cercando di scoprire l'origine del contagio.


psitta
00venerdì 17 agosto 2007 09:14
News 2 del 17.08.07
17 agosto 2007
Aviaria, il virus arriva a Savona
Ferruccio Sansa
«Sono stati trovati tre germani morti a Savona». La notizia arriva da Giovanni Rivò, responsabile del dipartimento di veterinaria della provincia di Imperia. Dopo i 70 uccelli morti nei giorni scorsi alla foce del fiume Impero e le decine trovate nelle zone circostanti, l’aviaria H7 (il ceppo che, è bene ricordarlo, non può contagiare l’uomo) si starebbe diffondendo anche in altre zone della Liguria. E subito sono stati disposti esami: i resti degli animali appena trovati saranno controllati dall’Istituto Zooprofilattico di Torino, così come era avvenuto per quelli degli uccelli morti a Imperia (i risultati degli accertamenti saranno resi noti oggi). Intanto i principali organismi scientifici che si occupano del virus dell’aviaria e della diffusione di epidemie attraverso gli animali stanno tenendo sotto controllo la situazione. Il rischio è grande: gli uccelli ammalati in Liguria potrebbero diffondere la malattia negli allevamenti di pollame.

NESSUN RISCHIO PER GLI UOMINI «No, non c’è nessunissimo pericolo per gli uomini», garantisce il professor Vittorio Guberti, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fauna Selvatica. Insomma, non si tratta della temuta aviaria N5H1 che tra giugno e luglio ha ucciso decine di migliaia di uccelli anche in Europa: 33.552 animali, per l’esattezza. Quasi tutti nella Repubblica Ceca, ma anche qualche decina di esemplari in Francia, Germania, Gran Bretagna e Turchia. Soltanto il virus N5H1 può mutare e, in casi rarissimi, infettare gli esseri umani provocandone anche la morte. Racconta Guberti: «Adesso bisogna attendere i risultati delle analisi. Se fosse confermato che gli animali sono morti per l’H7, allora bisognerebbe prendere ogni precauzione per evitare che il virus si diffonda». La legge è severa, molto severa, in proposito: tra l’altro, c’è l’obbligo di recintare le strutture e di abbattere tutti gli uccelli se si registrano casi di aviaria all’interno di un allevamento.

LA MIGRAZIONE - Ma com’è arrivata l’aviaria fino in Liguria? «Colpa degli uccelli serbatoio», sostiene Guberti. In pratica: «Germani, cigni e anatre migrano dalla Siberia, poi, dopo essere arrivati in Scandinavia, scendono in Italia passando sopra la Germania. La migrazione comincia in agosto», spiega Guberti. E aggiunge: «I primi ad arrivare sono i maschi adulti che se ne vanno subito dopo aver fecondato le femmine. Uomini e animali evidentemente talvolta non sono poi così diversi. A settembre poi arriveranno le femmine, che dopo aver nutrito i piccoli li lasciano in Siberia. Gli ultimi a raggiungere l’Italia, a novembre, saranno proprio i nuovi nati che aspettano finché le temperature in Russia non diventano troppo rigide». I primi esemplari, maschi adulti, sono comparsi alla foce del fiume Impero due settimane fa: «Gli abitanti della zona ci hanno avvertito che erano stati notati animali morti o agonizzanti», raccontano gli esperti della Asl. E spiegano: «Nei primi giorni abbiamo trovato fino a dieci uccelli morti ogni giorno. Nelle ultime ore per fortuna il fenomeno sembra in calo, ma è comparso a Savona».

IL CONTAGIO - «La trasmissione dell’aviaria H7 dagli uccelli migratori a quelli di allevamento non è facile e avviene spesso per colpa dell’uomo», racconta Igino Andrighetto, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Il centro di Padova è il punto di riferimento in Italia per lo studio dell’aviaria e per il monitoraggio dei casi registrati nel nostro Paese. Ma allora come avviene la trasmissione del virus? «Essenzialmente attraverso le feci. L’aviaria si trasmette rapidamente tra migratori che poi entrano in contatto con i polli ruspanti, quelli che vivono all’aperto. Poi... poi arriva l’uomo che magari calpesta la terra dove si trova il virus e la porta dentro un allevamento, la trasporta da un allevamento a un altro».

ALLARME PER GLI ALLEVAMENTI - Pollame a rischio, quindi. E sono guai seri, soprattutto in Italia. Basti pensare che nel nostro Paese i polli sono circa 600 milioni (dieci per ogni abitante), mentre i tacchini raggiungono quota 50 milioni. Gli allevamenti sono concentrati soprattutto in Veneto ed Emilia Romagna. Ma anche in Liguria - e nella zona di Imperia - ci sono strutture importanti. Ci sono rischi per l’avicoltura? «Bisogna prendere precauzioni immediate. Così si riesce a evitare ogni contaminazione degli allevamenti e qualsiasi trasmissione da una struttura a un’altra», sostiene Andrighetto. E assicura: «In Italia i controlli sono molto seri. In un anno vengono prelevati campioni da circa 600mila volatili. Negli ultimi mesi non è stato rilevato alcun caso di N5H1». Discorso diverso per l’H7, il virus di Imperia (e, pare, di Savona). Certo è che in pochi altri casi sono stati rinvenuti addirittura dieci animali morti al giorno. Insomma, quei germani morti a Imperia hanno messo in agitazione il mondo degli allevatori che ancora si ricordano di quando, anni fa, l’allarme aviaria portò a uccidere per precauzione 15 milioni di animali. Oscar Berlanda, consigliere dell’Una (Unione Nazionale dell’Avicoltura), non ha dubbi: «Non bisogna dormirci sopra. Devono essere prese subito tutte le precauzioni possibili, perché i rischi sono grandi. Ma ricordiamoci che l’aviaria esiste da sempre. Quarant’anni fa i contadini la chiamavano “La peste”».

CANARINI AL SICURO - «L’aviaria H7 può contagiare soltanto gli uccelli», garantisce il professor Vittorio Guberti. Polli e tacchini, soprattutto. Ma a Imperia sarebbero stati contagiati anche un piccione e due gabbiani. «Quello dell’aviaria - spiega il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fauna Selvatica - è un virus che prolifera vicino all’acqua, quindi colpisce soprattutto germani, anatre e cigni. Gli altri uccelli sono quasi esenti da rischi. Certo, in teoria anche passeri, piccioni e canarini possono essere colpiti, ma i proprietari di uccellini domestici possono stare tranquilli, i loro animali non corrono alcun rischio. E nemmeno uccelli rari, come le aquile, sono minacciati perché vivono lontano dall’acqua».

-Giuliano Motta-
00venerdì 17 agosto 2007 11:12

CANARINI AL SICURO –
«L’aviaria H7 può contagiare soltanto gli uccelli», garantisce il professor Vittorio Guberti. Polli e tacchini, soprattutto. Ma a Imperia sarebbero stati contagiati anche un piccione e due gabbiani. «Quello dell’aviaria - spiega il ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fauna Selvatica - è un virus che prolifera vicino all’acqua, quindi colpisce soprattutto germani, anatre e cigni. Gli altri uccelli sono quasi esenti da rischi. Certo, in teoria anche passeri, piccioni e canarini possono essere colpiti, ma i proprietari di uccellini domestici possono stare tranquilli, i loro animali non corrono alcun rischio. E nemmeno uccelli rari, come le aquile, sono minacciati perché vivono lontano dall’acqua».



Quando la disinformazione diventa una tecnica organizzata da patentati “moderator”, rischia seriamente di rasentare la mistificazione.
Sostenere che la corretta informazione sopra quotata è; “… un problema limitato agli anatidi.” , significa distorcere la verità oltre, naturalmente, mettere a nudo l’assoluta non conoscenza dell’interessato sugli effetti collaterali che un simile avvenimento si ripercuote sull’intera faccenda, generalizzandone gli effetti.
Sono due province confinanti (Imperia e Savona) con due siti interessati alle restrizioni temporanee, 90 gg., della movimentazione dei volatili e sull’organizzazione di manifestazioni di carattere ornitologico. Così almeno le normative in atto richiamano gli interessati dopo la conferma della presenza del virus.
Forse l’esultanza di alcuni soggetti è più un incosciente sospiro di sollievo per non essere interessati nella propria sfera d’interessi personali.
Peccato! Pensavo più elasticità ed aperture verso quelli generali che portano, come minimo, a solidarizzare con le associazioni locali e gli allevatori della zona.
Questo è il risultato di racchiudere gli interessi negli “ERAMI” personalizzati, che portano le personali osservazioni alla propria esigenza quotidiana anche nelle singole presentazioni, che stanno diventando sempre più spot da urlo alla Vanna Marchi.

Giuliano Motta
psitta
00martedì 21 agosto 2007 12:01
News del 21.08.07
Aviaria nel Ravennate, ma il focolaio è già spento:
la Russia blocca comunque l'import di polli italiani


MOSCA (20 agosto) - Stop al pollo italiano in Russia. Mosca ha bloccato oggi le importazioni di pollame dall'Italia, dopo le notizie di una epidemia di influenza aviaria del ceppo comunque non pericoloso per l'uomo. Lo ha comunicato l'ente agroalimentare Rosselkosmazor all'agenzia russa Ria Novosti.

I veterinari moscoviti hanno precisato che si tratta di una misura temporanea. Analoghi veti erano stati presi nei mesi scorsi per le carni importate da altri paesi che avevano denunciato focolai epidemici.

Il focolaio nel ravennate. Nel pollame di un commerciante di Conselice, nel ravennate, erano stati riscontrati animali positivi per gli anticorpi contro il virus H7, nell'ambito dei controlli previsti in applicazione del piano regionale di monitoraggio per l'influenza aviaria. Gli animali, circa 200, sono stati abbattuti. L'assessorato regionale alla sanità sottolinea che il virus H7 è uno dei virus che provoca influenza aviaria, ma non ha nulla a che vedere con il virus H5N1 che ha provocato focolai di influenza aviaria con trasmissione all'uomo nel sud-est asiatico e in centro Europa. Il ministero della Salute, comunque, ha comunicato che la situazione è isolata e sotto controllo.

Il governo: nessun pericolo. «I nostri controlli sono tra i più rigorosi d'Europa. Tutte le carni commercializzate vengono sempre e solo da animali perfettamente sani», ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro. «La decisione presa dalla Russia non appare giustificata in alcun modo se non per motivi commerciali», aggiunge il ministro sottolineando che i controlli hanno evidenziato come si tratti di un ceppo di virus già scarsamente attivo sui polli e assolutamente non trasmissibile all'uomo. «Non vi è alcun pericolo per i consumatori. Mi auguro davvero - ha concluso De Castro - che tutto questo non inneschi, anche a livello mediatico, una dinamica che possa penalizzare un settore che invece ha saputo distinguersi proprio per la sicurezza e la qualità dei suoi prodotti».


psitta
00martedì 21 agosto 2007 12:04
News 2 del 21.08.07
Influenza aviaria: nel Savonese il rischio rimane invariato




Savona. Nessuna emergenza aviaria nel Savonese. A fugare l’allarmismo, dopo un articolo apparso sulla stampa locale, il Servizio Veterinario della Asl 2. Allo stato attuale nella provincia di Savona non sussiste nessuna evidenza epidemiologica che possa fare ipotizzare la circolazione del virus nell’avifauna presente sul territorio. “La semplice positività sierologica al virus H7, riscontrata in alcuni esemplari di avifauna selvatica rinvenuti in provincia di Imperia, non modificano il livello di rischio per il territorio della provincia di Savona” specificano gli esperti del Servizio Veterinario. Fino ad oggi gli accertamenti virologici effettuati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Savona sono risultati costantemente negativi per virus influenzali. Rimane quindi invariato il livello di rischio, ma allo stesso tempo resta anche alta l’attenzione da parte della Asl mediante una puntuale sorveglianza degli impianti avicoli savonesi. “Ogni segnalazione di volatili selvatici morti deve essere attentamente valutata per accertare le cause di morte ed escludere un’eventuale eziologia influenzale, ma si ritiene che i casi di mortalità segnalati di recente, nell’ambito della nostra provincia, nell’avifauna selvatica rientrino nella dinamica fisiologica di ogni popolazione animale e non costituiscano ad oggi un ulteriore elemento di preoccupazione” è la spiega

ITG
psitta
00mercoledì 22 agosto 2007 08:38
News del 22.08.07
Aviaria: il Corpo Forestale dello Stato
intensifica i controlli nel Ravennate e Ferrarese


A seguito dei recenti casi di positività di laboratorio all’influenza aviaria riscontrati nel ravennate, dovuti comunque ad un ceppo a bassa patogenicità, il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato i controlli nelle zone umide del ravennate e del ferrarese. Viene monitorata la presenza di avifauna acquatica e migratoria anche al fine di segnalare tempestivamente eventuali anomalie

RAVENNA-FERRARA (21 ago. 2007) - Nelle province di Ravenna e Ferrara sono innumerevoli le zone umide, anche di notevole superficie, interessate alla presenza di avifauna stanziale e migratoria. Il Delta del Po è una delle aree più importanti per la sosta e il transito durante la stagione delle migrazioni. Come è noto siamo all’inizio del periodo autunnale delle migrazioni, in anticipo quest’anno di circa 15 giorni, e quindi in un periodo sensibile per la diffusione delle patologie aviarie.

Da oggi, a seguito delle segnalazioni di casi riscontrati nel ravennate, risultati positivi in laboratorio a ceppi di bassa patogenicità del virus dell’influenza aviaria, sono stati intensificati i controlli nelle nostre zone umide da parte degli agenti del Corpo Forestale dello Stato, che segnaleranno con assoluta tempestività ogni anormale fenomeno di moria plurima, o di attenuata vitalità, in particolare delle specie più sensibili (Oche, Germano reale, Canapiglia, Codone, Moretta, Pavoncella, Combattente, Gabbiano comune, Cigni).

Fin dal 2005 è attivo, da parte delle Autorità Sanitarie e dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, un costante ed efficiente controllo, anche attraverso il prelievo di campioni da esemplari selvatici, per accertare l’eventuale presenza dei virus.

(fonte: Emilianet)

psitta
00mercoledì 22 agosto 2007 08:43
News 2 del 22.08.07
Influenza aviaria. Asl Savona “qui nessun rischio”


In merito all’articolo apparso sull’edizione di venerdì 17 agosto, de “Il Secolo XIX“ a firma di Ferruccio Sansa, al fine di fugare ogni allarmismo immotivato, si comunica che allo stato attuale nella provincia di Savona non sussiste nessuna evidenza epidemiologica in grado di supportare la minima ipotesi circa la circolazione del virus dell’influenza aviaria nell’avifauna presente sul territorio.

Il servizio veterinario, sulla base delle informazioni finora assunte precisa che la semplice positività sierologica al virus H7, riscontrata in alcuni esemplari di avifauna selvatica rinvenuti in provincia di Imperia, non modificano il livello di rischio per il territorio della provincia di Savona.

Anche se l'attenzione rimane alta ed ogni segnalazione di volatili selvatici morti deve essere attentamente valutata per accertare le cause di morte ed escludere un'eventuale eziologia influenzale, si ritiene che i casi di mortalità segnalati di recente, nell’ambito della nostra provincia, nell’avifauna selvatica rientrino nella dinamica fisiologica di ogni popolazione animale e non costituiscano, ad oggi, un ulteriore elemento di preoccupazione.

Il livello di attenzione del servizio veterinario nei confronti dell’influenza aviaria rimane costantemente elevato mediante una puntuale sorveglianza degli impianti avicoli del territorio:

- tutti gli allevamenti a carattere commerciale di ovaiole , di selvaggina da ripopolamento e di ratidi sono stati favorevolmente ispezionati per verificarne le condizioni e i requisiti di biosicurezza;
- tutti gli allevamenti a carattere commerciale di ovaiole , di selvaggina da ripopolamento e di ratidi sono stati sottoposti a monitoraggio sierologico per accertare l’eventuale circolazione di virus influenzali aviari: l'esito negativo dei 75 animali, ad oggi, monitorati esclude una attuale presenza di virus influenzali nel settore zootecnico provinciale;
- l'aggiornamento dell'anagrafe sanitaria di tutti gli allevamenti avicoli, ivi compresi quelli a carattere familiare presenti nelle zone rurali, ha consentito di definire una mappatura utile per l'adozione immediata di provvedimenti veterinari finalizzati alla circoscrizione ed all’estinzione di eventuali focolai.

La sorveglianza dell'avifauna selvatica, attuata attraverso l'intensificazione della sorveglianza passiva dei volatili selvatici rinvenuti morti, non ha evidenziato fino alla data odierna sintomatologie o lesioni riferibili ad infezione influenzale e gli accertamenti virologici fino ad oggi effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Savona sono risultati costantemente negativi per virus influenzali.

Inoltre, pur in presenza di favorevoli condizioni epidemiologiche e di un'analisi del rischio che indicava la nostra provincia quale territorio non interessato dai flussi migratori, l'attività di controllo e sorveglianza sull'avifauna selvatica è stata estesa alle aree geografiche ritenute "a rischio", (vedi tabella), individuate sulla scorta del censimento delle "aree umide" elaborato dall'Infs (Istituto Nazionale Fauna Selvatica); tali aree sottoposte a controlli periodici al fine di rilevare tempestivamente quadri di mortalità non riferibili alle cause rientranti nelle fisiologiche dinamiche di popolazione, non ha evidenziato a tutt’oggi casi di mortalità anomale.

Aree umide sottoposte a controllo

- Litorale Teiro – Sansobbia Invaso di Piana Crixia
- Foce T. Quiliano – Letimbro Aeroporto Villanova
- Fiume Centa, Albenga Fiume Maremola
- Fiume Bormida di Pallare, Carcare - Dego Fiume Varatela
- Fiume Bormida di Millesimo, Cengio - Osiglia Fiume. Neva
- Invaso di Urbe Fiume Merula

(fonte: Savona Notizie)
psitta
00giovedì 23 agosto 2007 08:41
News del 23.08.07
LUGO - Focolaio di aviaria: istituita una zona di restrizione


LUGO - Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Ravenna ha individuato un focolaio di influenza aviaria da virus H5N2 in un allevamento avicolo situato nel Comune di Lugo. Pur non essendoci pericoli per le persone, non si tratta infatti dell’H5N1, il virus asiatico letale per l’uomo, è stata istituita una zona di restrizione del raggio di circa 3 chilometri, nelle quale sono state immediatamente adottate misure precauzionali e controlli sanitari.



Per impedire il diffondersi della malattia, è stata inoltre istituita, da parte del competente Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria, una “zona di attenzione” per un raggio di circa 10 chilometri attorno al focolaio, che comprende anche parte del territorio faentino (a grandi linee il territorio compreso fra Granarolo e Cotignola).



Per quanto riguarda il territorio del Comune di Faenza compreso nella zona di attenzione, è stata emessa dal Sindaco un’ordinanza che stabilisce alcune misure sanitarie, sulla base di quanto previsto dalla legislazione nazionale e dalle relative ordinanze adottate dalla Regione Emilia Romagna.



Pertanto, all’interno della zona di attenzione il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria competente per territorio effettuerà un controllo di tutti gli animali delle specie sensibili; sempre all’interno di questa zona le movimentazioni dei volatili potranno essere autorizzate solo dal Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria; sono inoltre vietati fiere, mercati, esposizioni e altri raduni di pollame o altri volatili in cattività per tutto il periodo di durata dell’ordinanza; non possono, infine, essere rilasciati pollame o altri volatili per il ripopolamento faunistico.


I trasgressori delle norme previste dall’ordinanza saranno puniti – ai sensi dell’articolo 16 della Decreto legislativo n. 225 del 9 luglio 2003 - con sanzioni a partire da 1.549,37 euro fino a un massimo di 9.296,22 euro.

fonte: RomagnaOggi
-Giuliano Motta-
00giovedì 23 agosto 2007 10:08


Ecco fatto non è più solo “… un problema limitato agli anatidi.”

Imperia, Savona, Ferrara e Ravenna:
Lugo (Romagna)



“Pertanto, all’interno della zona di attenzione il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria competente per territorio effettuerà un controllo di tutti gli animali delle specie sensibili; sempre all’interno di questa zona le movimentazioni dei volatili potranno essere autorizzate solo dal Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria; sono inoltre vietati fiere, mercati, esposizioni e altri raduni di pollame o altri volatili in cattività per tutto il periodo di durata dell’ordinanza; non possono, infine, essere rilasciati pollame o altri volatili per il ripopolamento faunistico.”



Chiedo a chi ha le corrette conoscenze su questi problemi: è ancora valida la disposizione che indica in 90 giorni l’attenzione sulla movimentazione dei volatili provenienti dalle zone sottoposte alla restrizione a causa della presenza del virus H5N…?
Un raggio di 10 km d’attenzione è un’area importante. Il modello 4 rosa, secondo il mio parere, è predisposto per tale evenienza.


Giuliano Motta
psitta
00giovedì 23 agosto 2007 11:18
la prima notizia
Ciao Giuliano
vorrei ribadire che le prime notizie sulla questione ceppo di aviaria nel savonese davano questa postilla ben in evidenza...

“… un problema limitato agli anatidi.”

si è soltanto riportato quanto scritto in agenzie uscite nei primi giorni del problema... nulla di più. CRedo che nessuno di noi volesse sminuire il problema ma solo riportare un fatto.

Ognuno di noi sa quali sono poi le implicazioni che un problema del genere si porta appresso... e l'esempio di Lugo di Romagna ne è esempio.

ciao a presto


-Giuliano Motta-
00giovedì 23 agosto 2007 11:38

Ognuno di noi sa quali sono poi le implicazioni che un problema del genere si porta appresso... e l'esempio di Lugo di Romagna ne è esempio.



SPEREM! (Speriamo)

psitta
00domenica 26 agosto 2007 08:43
News del 26.08.07
sabato 25 agosto 2007
BERLINO, 25 AGO - Il virus dell'influenza aviaria potrebbe avere infettato un allevamento di anatre vicino a Erlangen, in Baviera, e se le analisi confermeranno il sospetto, dovranno essere eliminati oltre 100 mila animali della fattoria, ha annunciato oggi a Berlino il ministro dell'Agricoltura, Horst Seehofer (Csu).
Campioni prelevati dagli animali vivi e morti dell'allevamento, posto per ora in quarantena con intorno una zona vietata per tre km, sono stati inviati all'Istituto nazionale di analisi Friedrich Loeffler sull'isola di Riems, nel mar Baltico, per capire se si tratta del virus dell'aviaria H5N1, molto infettivo e pericoloso anche per gli esseri umani. I risultati sono attesi per l'inizio della prossima settimana. I possibili animali infetti erano in un allevamento di anatre di Wachenroth, vicino a Erlangen, in una stalla con 44 mila animali. ''Erano in stalla, per questo non c'e' praticamente pericolo di contagio per gli umani'' ha detto oggi la portavoce dell'associazione per la tutela degli animali in Baviera, Ulrike Lorenz. Le autorita' sanitarie stanno anche cercando di capire da dove possa essere arrivato il contagio: analisi in tre altre fattorie della Bassa Sassonia non hanno dato risultati, ha reso noto il ministero regionale dell'Agricoltura di Hannover. Gli ultimi casi di influenza aviaria in Germania sono stati registrati all'inizio di agosto sempre in Baviera, peraltro in animali selvaggi trovati morti. Casi di influenza aviaria si sono avuti finora in 30 Paesi, compresa l'Italia. La malattia ha ucciso circa 200 persone, nessuna finora in Europa. Fonte: Ansa/Federfarma

fonte:cybermed.it
psitta
00domenica 26 agosto 2007 08:47
News 2 del 26.08.07
A Conselice focolaio d'aviaria in un allevamento

Alcuni esemplari positivi al virus H7, nulla a che fare con il "killer" H5N1



In seguito a controlli della Regione per monitorare l’influenza aviaria alcuni esemplari di un allevamento di pollame di un commerciante di Conselice sono stati trovati positivi agli anticorpi contro il virus H7. Per l’uomo niente paura visto che quello trovato a Conselice è sì uno dei virus che provoca l’influenza aviaria, ma non ha nulla a che vedere con il virus H5N1 che ha provocato focolai di influenza aviaria con trasmissione all’uomo nel sud-est asiatico e in centro Europa. Pur se positivi agli anticorpi il centro di Padova a cui è stato inviato il materiale biologico non è stato in grado di isolare il virus, la cui presenza non è stata pertanto confermata. L’assenza di sintomi e di mortalità anomala negli animali presenti nell’allevamento di Conselice permette, anche in assenza dell’isolamento virale, di poter affermare di essere di fronte ad un’infezione a bassa patogenicità.
La Regione ha immediatamente istituito una "zona di restrizione" del raggio di un chilometro attorno al focolaio, dove sono limitati gli spostamenti degli animali delle specie sensibili, e una "zona di attenzione" del raggio di dieci chilometri (che interessa in parte anche il territorio del Comune di Imola), dove sono disposti rigorosi controlli veterinari in tutti gli allevamenti commerciali. Inoltre per 15 giorni sono state sospesi fiere, mercati ed esposizioni su tutto il territorio regionale. L’Ausl di Ravenna ha poi disposto l’abbattimento degli animali (meno di 200), la distruzione delle carcasse e la disinfezione dell’allevamento. Il commerciante interessato sarà comunque indennizzato dalla Regione per gli animali abbattuti. Da sottolineare che non ci sono rischi per il consumo di carne, di uova o altri prodotti in quanto questi non sono veicolo di infezione per l’uomo e comunque derivano da allevamenti controllati e con risultati negativi.

fonte: Il Messaggero.it


psitta
00venerdì 31 agosto 2007 00:24
News del 31.08.07
Bergamo: aviaria, 8 tacchini positivi
BERGAMO - Otto tacchini di un allevamento di Filago (Bergamo) sono stati trovati positivi al virus influenzale dell'aviaria. Lo ha rivelato un controllo di polizia veterinaria, eseguito nei giorni scorsi dai veterinari dell'Asl di Bergamo. L'operazione e' stata eseguita in seguito all'individuazione di un caso di sieropositivita' al virus influenzale dell'aviaria in alcuni tacchini di un allevamento di volatili ornamentali, posto poi sotto sequestro. Si tratta di un provvedimento precauzionale: l'Asl assicura che il pericoloso virus non e' presente, ma e' stata trovata la sieropositivita' in alcuni animali. (Agr)

psitta
00venerdì 31 agosto 2007 00:28
News 2 del 31.08.07
In forse il Palio dell'anatra

CAORSO - L'ombra dell'influenza aviaria cala sul palio dell'anatra di Caorso. Dopo aver resistito alle proteste di alcune associazioni animaliste, contrarie alla gara, definita «crudele» e «irrispettosa» dei diritti dei palmipedi, la prima edizione della corsa di anatre ideata dal Comune e dalla Pro loco e ispirata al palio di Siena potrebbe essere bloccata da un ostacolo sanitario

Gli intoppi potrebbero arrivare da un provvedimento della Regione Emilia Romagna che vieta di organizzare feste ed esposizioni di volatili vivi. Una misura presa in seguito allo scoppio di focolai di aviaria in alcuni allevamenti emiliano-romagnoli. Un provvedimento identico è stato emesso dalla Regione Lombardia, dove dovrebbero essere acquistate le otto anatre da corsa.
L'amministrazione comunale caorsana conferma comunque l'intenzione di organizzare l'evento, in programma per domenica 9 settembre in occasione della fiera settembrina. Nei prossimi giorni si saprà con certezza se il palio potrà essere realizzato con anatre in carne e ossa o se si dovrà ripiegare su una soluzione alternativa.
Gli enti organizzatori del palio devono fare i conti con le due ordinanze emesse dalle Regioni Emilia Romagna e Lombardia che, dopo aver rilevato alcuni focolai di aviaria in allevamenti del territorio, hanno espressamente vietato di organizzare mercati, fiere, esposizioni o altri raduni con volatili vivi.
La misura sanitaria dell'Emilia Romagna dovrebbe restare in vigore fino al 6 settembre, quella della Lombardia fino al 3 settembre: la possibilità di organizzare il palio il 9 settembre c'è, ma in pratica bisognerà lottare contro il tempo e confidare in un pizzico di fortuna. Innanzitutto è fondamentale che i provvedimenti regionali non vengano prorogati. In secondo luogo il Comune e la Pro loco dovranno probabilmente verificare se e quando riaprirà al pubblico il mercato lombardo in cui si intendono acquistare i volatili, o cercare un rivenditore di palmipedi "corridori" in un'altra regione italiana esente da ordinanze anti-aviaria.
Per ora tutto procede come se il palio fosse certo, con l'acquisto e l'installazione del materiale destinato a delimitare e attrezzare la piccola pista nel centro storico del capoluogo.
Proseguono anche le polemiche tra l'amministrazione comunale e le associazioni animaliste (il primo a farsi sentire è stato il gruppo Bairo, seguito dalla Lega nazionale per la difesa del cane e dall'Enpa): alle numerose mail indirizzate al Comune di Caorso da tutta Italia per impedire la manifestazione hanno risposto sul sito web del Comune la Giunta e alcuni cittadini.
Alessia Strinati



fonte Libertà On Line
cocorita60
00venerdì 31 agosto 2007 18:05
LA STAMPA;31AGOSTO_Albenga riviera(Savona)
morti 94 uccelli,è incubo aviaria-adAlbenga misteriosa strage,di germani reali e anatrenel rioAntognano.dall'inizio della settimana a giovedi' sono stati rinvenuti 94 cadaveri di germani anatre e due gallinelle d'acqua,gallleggiavano sull'acqua con la testa sotto come se stessero mangiando,i primi esami hannoescluso trattarsi di zoonosi,si fa anche l'ipotesi di avvelenamento,come gia' accaduto altre volte,solo che rane e pesci sono rimasti indenni---in pericolo inFranciacorta la mostra specialistica dei diamantidi gould,oggi la decisione definitiva sulla eventuale sospensione. [SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813]
cocorita60
00venerdì 31 agosto 2007 23:55
la mostra specialisticadei gould a travagliato si fara'----
vinto il timore dell'aviaria...per chi vuol saperne di piu' vada su diamantedigould.net [SM=g27811]
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