Nicola Ravaglia

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Bnel92
00mercoledì 3 aprile 2019 20:25
Ravaglia: “Bisoli mi fece fuori senza motivo. Stavo per smettere, poi però...”
L’ex portiere bianconero si confessa: “Fra i miei ricordi più belli c’è pure quell’incredibile 3-2 in rimonta col Ravenna. Io sono un romantico: sogno sempre un revival in bianconero…”
03.04.2019 18:00 di Flavio Bertozzi Vedi letture
foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
Ravaglia: “Bisoli mi fece fuori senza motivo. Stavo per smettere, poi però...”
E dove li mettiamo tutti questi ex? Cavolo, vuole tornare a Cesena anche Nicola Ravaglia. E, fidatevi di me, prima o poi questo suo sogno colorato di bianco e nero diventerà realtà.

Ravaglia, se le diciamo 'Cesena' cosa le viene subito in mente?

"Innanzitutto il mio debutto assoluto, in serie B, al Manuzzi, contro il Verona: un'emozione già di per se da urlo accentuata dal fatto che il sottoscritto, in quello stadio, ci aveva sempre vissuto nelle vesti di semplice tifoso e di...raccattapalle. Mi vengono poi in mente altri frammenti sparsi: il debutto in A contro il Napoli, quell'incredibile derby col Ravenna vinto in rimonta per 3-2 in pieno recupero, quel successo arpionato sempre in A a Palermo, la festa promozione al Bentegodi del 2009..."

Ci sarebbe poi da parlare del suo grande 'amicone' Bisoli...

"Proprio nel 2009, dopo il salto in B, Bisoli mi scaricò (Ravaglia finì in prestito al Viareggio, ndr). Quella volta mi incazzai di brutto. Ma a distanza di 10 anni posso dire che quella scelta del mister fu giusta: all'epoca ero ancora troppo acerbo, non ero ancora pronto per la cadetteria. Ben diverso è il discorso legato all'altro mio ‘taglio’. Nel 2012, dopo l'esonero di Nicola Campedelli, io fui letteralmente fatto fuori da Bisoli. Era reduce da un anno formativo vissuto in A, ero un capitale del Cesena, ero carico come una molla: eppure fui messo subito da parte per far posto a Belardi. Senza una vera giustificazione..."

Alla fine di quella stagione il granitico Bisoli fu confermato. E lei rischiò di andare in depressione..."

In depressione? Dai, non esageriamo! Però, di sicuro, quello è stato il momento più difficile della mia carriera. Anzi, della mia vita. Mi sentivo inutile. Avevo perso la fiducia, le motivazioni. Il Cesena mi spedì al Vicenza, in terza serie. Il fatto di dover ricominciare tutto da capo, di essere passato in due anni dalla A alla C, di essere stato ancora una volta segato da Bisoli, mi faceva stare male. Più di una volta ho pensato di appendere i guanti al chiodo, di farla finita col calcio. Poi, per fortuna, ho avuto la forza di tenere duro. Di non mollare".

Gli anni passano. Sappiamo però che lei è rimasto un super-tifoso del Cesena.

"Potete dirlo forte! Sui bianconeri sono sempre informatissimo. Ultimamente la squadra di Angelini ha perso per strada qualche punto pesante, ora le lunghezze di vantaggio sul Matelica sono appena due. Però è anche vero che lo striscione dell'ultimo chilometro ormai è davvero vicino. Bisogna stringersi tutti assieme a questo gruppo, al mister, a questa società che la scorsa estate è ripartita da zero, ai big. Ecco, i big. In queste ultime cinque gare dovranno obbligatoriamente farla la loro, la differenza. Non si può rovinare tutto alla fine. Sempre…forza Cesena!”.

Il suo sogno nel cassetto resta sempre quello di chiudere la carriera in riva al Savio, giusto?

"Non potrebbe essere diversamente. Anche perché io ero e resto un...romantico. Mi piacerebbe finire dove tutto è iniziato. Mi piacerebbe tornare a giocare per la squadra per cui faccio il tifo. Mi piacerebbe chiudere da protagonista in questa piazza dove, per un motivo o per l'altro, non sono mai riuscito ad esprimere appieno il mio potenziale. Lo so bene, è sempre difficilissimo essere profeti in patria. Lo so bene, spesso le minestre riscaldate sono indigeste. Ma io, questa sfida dentro la sfida, prima o poi la voglio vincere. Ravaglia è un gran testardo...".

Come va intanto a Cremona la sua convivenza forzata con l'ex bianconero Agazzi?

"Bene. Io ho giocato titolare per quattro mesi, le ultime cinque partite le ha fatte invece lui. Per me è un onore avere un collega come Michael. Poi è chiaro: la voglia di tornare in pista è alle stelle, aspetto dal mister una nuova chance. Si sta molto meglio in campo che in panchina..."
Bnel92
00mercoledì 3 aprile 2019 20:26
Beh.. insomma.. brutti ricordi. Tra l'altro direi che se Bisoli lo "fece fuori" avrà avuto i suoi buoni motivi e le tante cappelle che ha fatto sono una giustificazione più che valida.
JaLucchi
00giovedì 4 aprile 2019 07:55
Re:
Bnel92, 03/04/2019 20.26:

Beh.. insomma.. brutti ricordi. Tra l'altro direi che se Bisoli lo "fece fuori" avrà avuto i suoi buoni motivi e le tante cappelle che ha fatto sono una giustificazione più che valida.



Ravaglia, l'anno in cui vincemmo la serie C, subì solo 20 reti in 32 partite, rimanendo per ben 17 a reti inviolate.

Direi che è un po' azzardato dire che fece "delle gran cappelle", e io me lo ricordo bene perché le ho viste tutte le partite.

Poi è chiaro, non è un portiere da serie A, ma in B ci stava tantissimo, e sicuramente Belardi fece MOLTO peggio.

Bisoli è un cane con i giovani.
LorenzoGuerra
00giovedì 4 aprile 2019 09:09
Re:
Bnel92, 03/04/2019 20.26:

Beh.. insomma.. brutti ricordi. Tra l'altro direi che se Bisoli lo "fece fuori" avrà avuto i suoi buoni motivi e le tante cappelle che ha fatto sono una giustificazione più che valida.



Ravaglia ha i suoi difetti, ma non si meritava un allenatore che in allenamento lo pigliava per il culo non perdendo occasione per sminuirlo.
Quando l'ambiente è quello poi in partita non è facile essere sereni.
Visigoto
00giovedì 4 aprile 2019 09:16
Re: Re:
LorenzoGuerra, 04/04/2019 09.09:



Ravaglia ha i suoi difetti, ma non si meritava un allenatore che in allenamento lo pigliava per il culo non perdendo occasione per sminuirlo.
Quando l'ambiente è quello poi in partita non è facile essere sereni.




Va detto che Bisoli in allenamento ne dice a tutti. (a defrel una volta disse "dai che se continui così diventi quasi un calciatore".

E' un modo cameratesco per pungolare le persone, ed infatti dove è andato ha spesso spaccato gli spogliatoi oppure ha trovato dei pretoriani che lo hanno seguito in insperati trionfi.
Dire però che bisoli con i giovani è un cane, è una jaluccata bella e buona (chiedere a giaccherini e parolo, persino mimmo sembrava un giocatore di calcio).

Altra cosa: quindi io ricordo male un belardi che fece la stagione della vita? ovviamente non ripetibile. a me sembra, però non ho queste certezze granitiche jalucchee per cui, su questo chiedo aiuto.

A scanso di equivoci NON auspico il ritorno di bisoli a cesena.
JaLucchi
00giovedì 4 aprile 2019 09:44
Minchia, ancora con Giaccherini e Parolo, che con Bisoli avevano già 23 anni?

Se dico che è un cane con i giovani, fidati.

Detto ciò, ricordi male, Belardi ha fatto cagare così tanto che andò via a gennaio e arrivò Campagnolo.
doctor77
00giovedì 4 aprile 2019 10:03
Re:
JaLucchi, 04/04/2019 09.44:

Minchia, ancora con Giaccherini e Parolo, che con Bisoli avevano già 23 anni?

Se dico che è un cane con i giovani, fidati.

Detto ciò, ricordi male, Belardi ha fatto cagare così tanto che andò via a gennaio e arrivò Campagnolo.



www.tuttocesena.it/calciomercato/lo-sfogo-di-belardi-mi-accostano-al-bologna-per-mettermi-in-cattiva-l...
Blaze_
00giovedì 4 aprile 2019 10:07
io ricordo che Ravaglia in C fece molto bene.
In B ed in A era molto altalenante.
Non dava sicurezza.
LorenzoGuerra
00giovedì 4 aprile 2019 11:38
Re: Re: Re:
Visigoto, 04/04/2019 09.16:




Va detto che Bisoli in allenamento ne dice a tutti. (a defrel una volta disse "dai che se continui così diventi quasi un calciatore".

E' un modo cameratesco per pungolare le persone, ed infatti dove è andato ha spesso spaccato gli spogliatoi oppure ha trovato dei pretoriani che lo hanno seguito in insperati trionfi.
Dire però che bisoli con i giovani è un cane, è una jaluccata bella e buona (chiedere a giaccherini e parolo, persino mimmo sembrava un giocatore di calcio).

Altra cosa: quindi io ricordo male un belardi che fece la stagione della vita? ovviamente non ripetibile. a me sembra, però non ho queste certezze granitiche jalucchee per cui, su questo chiedo aiuto.

A scanso di equivoci NON auspico il ritorno di bisoli a cesena.



un allenatore dovrebbe essere in grado di capire quando di fronte ha un giocatore con il quale può permettersi certe battute e quando no.
Ravaglia era (non so se lo è ancora) un ragazzo abbastanza ansioso, mettergli pressione non è il modo giusto di trattarlo.

Non entro nel merito di come gestisce i giovani Bisoli perchè è palesemente una strada senza uscita, come hai già detto Bisoli tratta tutti (giovani e vecchi) più o meno allo stesso modo.

Riguardo a Belardi i miei ricordi sono di un inizio strepitoso e di un progressivo calo con un paio di cappelle da urlo del tipo tiro a mozzarella, ma carico di effetto alla shingotamai che consente al pallone di passare attraverso al corpo del portiere. A gennaio se ne andò senza rimpianti.

Visigoto
00giovedì 4 aprile 2019 11:40
Re: Re:
doctor77, 04/04/2019 10.03:





Allora non sono solo ad avere un ricordo diverso del belardi di quella stagione.

Sul fatto che bisoli sia un cane con i giocatori posso fidarmi invece, come posso credere che i giovani possano essere traumatizzati da questo.
a mio avviso oggi siamo un po' troppo buonisti.
e il poverino, e ci vuole pazienza e cazzi e mazzi.
la mamma e il babbo sono una cosa, l'allenatore di una squadra di pro è un'altra. poi se l'allenatore riesce a trasmettere una empatia tale che in lui viene riconosciuto un ruolo di carismatico condottiero ancora meglio.
Non mi pare che allegri sia così un tenerone.


JaLucchi
00giovedì 4 aprile 2019 12:22
Re: Re: Re:
Visigoto, 04/04/2019 11.40:




Allora non sono solo ad avere un ricordo diverso del belardi di quella stagione.

Sul fatto che bisoli sia un cane con i giocatori posso fidarmi invece, come posso credere che i giovani possano essere traumatizzati da questo.
a mio avviso oggi siamo un po' troppo buonisti.
e il poverino, e ci vuole pazienza e cazzi e mazzi.
la mamma e il babbo sono una cosa, l'allenatore di una squadra di pro è un'altra. poi se l'allenatore riesce a trasmettere una empatia tale che in lui viene riconosciuto un ruolo di carismatico condottiero ancora meglio.
Non mi pare che allegri sia così un tenerone.





Buonismo non vuol dire niente, in nessun campo.
Bisoli non ha mai coinvolto veramente i giovani a disposizione, in alcuni casi li ha mortificati e certamente non ha insegnato nulla a chi aveva a disposizione.

Il metodo Bisoli è quello delle mamme chioccia di un tempo: io ti butto giù dall'albero, se voli bene, altrimenti pazienza. Ferguson, che è stato uno dei primi a gestire la crescita dei giovani ed ha fondato la sua fortuna proprio su questo, ha sempre sostenuto che i giovani sono la base del futuro e che vanno cresciuti.

Cresciuti, non uccisi.
Visigoto
00giovedì 4 aprile 2019 12:30
Re: Re: Re: Re:
JaLucchi, 04/04/2019 12.22:



Buonismo non vuol dire niente, in nessun campo.
Bisoli non ha mai coinvolto veramente i giovani a disposizione, in alcuni casi li ha mortificati e certamente non ha insegnato nulla a chi aveva a disposizione.

Il metodo Bisoli è quello delle mamme chioccia di un tempo: io ti butto giù dall'albero, se voli bene, altrimenti pazienza. Ferguson, che è stato uno dei primi a gestire la crescita dei giovani ed ha fondato la sua fortuna proprio su questo, ha sempre sostenuto che i giovani sono la base del futuro e che vanno cresciuti.

Cresciuti, non uccisi.



con tutte la stima che ho di bisoli, paragonarlo a ferguson...
però ci sta tutto, io dico solamente che un allenatore non deve per forza essere un padre.
poi che il carattere del nostro sia spigoloso, siamo d'accordo, basta vedere i guasti di cagliari, padova, bologna...
Visigoto
00giovedì 4 aprile 2019 12:58
LINK: Ferguson

ma forse tu intendevi Sarah Ferguson
Bnel92
00giovedì 4 aprile 2019 22:52
Re: Re:
JaLucchi, 04/04/2019 07.55:



Ravaglia, l'anno in cui vincemmo la serie C, subì solo 20 reti in 32 partite, rimanendo per ben 17 a reti inviolate.

Direi che è un po' azzardato dire che fece "delle gran cappelle", e io me lo ricordo bene perché le ho viste tutte le partite.

Poi è chiaro, non è un portiere da serie A, ma in B ci stava tantissimo, e sicuramente Belardi fece MOLTO peggio.

Bisoli è un cane con i giovani.

Anche io le ho viste tutte le partite. Potrei fare un lungo elenco delle sue cappelle se ne avessi voglia. Dalla C alla A. Però essendo un nostro giovane ci si tappa il naso “giustamente”. Fosse stato di altre zone e di altri vivai ne parleresti così?
Bnel92
00giovedì 4 aprile 2019 22:55
Re: Re: Re:
Visigoto, 04/04/2019 09.16:




Va detto che Bisoli in allenamento ne dice a tutti. (a defrel una volta disse "dai che se continui così diventi quasi un calciatore".

E' un modo cameratesco per pungolare le persone, ed infatti dove è andato ha spesso spaccato gli spogliatoi oppure ha trovato dei pretoriani che lo hanno seguito in insperati trionfi.
Dire però che bisoli con i giovani è un cane, è una jaluccata bella e buona (chiedere a giaccherini e parolo, persino mimmo sembrava un giocatore di calcio).

Altra cosa: quindi io ricordo male un belardi che fece la stagione della vita? ovviamente non ripetibile. a me sembra, però non ho queste certezze granitiche jalucchee per cui, su questo chiedo aiuto.

A scanso di equivoci NON auspico il ritorno di bisoli a cesena.

Belardi era partito alla grandissima.. poi successe qualcosa. Non l’ho mai rimpianto. Mi ricordo un Cesena-Empoli 1-3 in cui fu osceno. Però Ravaglia a Varese riuscì a batterlo clamorosamente.
JaLucchi
00venerdì 5 aprile 2019 08:22
Re: Re: Re:
Bnel92, 04/04/2019 22.52:

Anche io le ho viste tutte le partite. Potrei fare un lungo elenco delle sue cappelle se ne avessi voglia. Dalla C alla A. Però essendo un nostro giovane ci si tappa il naso “giustamente”. Fosse stato di altre zone e di altri vivai ne parleresti così?



Sensi è di Urbino e vivaio Rimini; Giaccherini è di Bibbiena e vivaio Bibbiena (arrivò solo a 18 anni a Cesena); Moncini è un prodotto del vivaio del Pratho, passato poi per la Juve; Djuric è di Pesaro ed è cresciuto nella Vis Pesaro ed è arrivato da noi tramite il San Marino; Valzania e Arrigoni sono effettivamente due prodotti 100% vivaio Cesena Calcio.

E' che un giovane ha bisogno di tempo per venire fuori, e se l'allenatore non sa gestire il delicato passaggio dalla primavera alla prima squadra, allora sa fare metà del suo mestiere.
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