Origini dei nomi delle prime brigate di fanteria

Fabry_78
00domenica 25 maggio 2014 01:27
Leggendo "Quei fanti biancoazzurri..." di Enzo Raffaelli, mi sono imbattuto in questo brano relativo alle origini dei nomi delle prime brigate di fanteria. Penso sia interessante, non avevo mai fatto caso al fatto che l'assegnazione dei nomi seguisse un filo logico...:

"Il numero assegnato a ciascun reggimento era progressivo, numeri bassi stavano quindi ad indicare i reggimenti di più antica costituzione. I reggimenti di fanteria costituivano, a coppie, le brigate. La brigata Granatieri di Sardegna, ad esempio, la più vecchia, era costituita dal 1° e 2° reggimento. La brigata Aosta era costituita dai reggimenti contraddistinti dai numeri 5° e 6°, la brigata Acqui dai reggimenti 17° e 18°. La Acqui, tra le brigate di fanteria dell'esercito piemontese, era l'ultima costituita in ordine di tempo.
Alla conclusione della seconda guerra per l'indipendenza nazionale vengono costituite le brigate «lombarde», ossia la Brescia, la Cremona, la Como, la Bergamo, la Pavia e i Cacciatori delle Alpi (1° e 2° reggimento cacciatori). Quest'ultima unità nel marzo del 1860 verrà rinominata «Alpi» con i reggimenti 51° e 52°.
Sempre nel marzo del 1860 si aggiungono le brigate toscane (Pisa, Siena, Livorno e Pistoia) e le romagnole (Ravenna, Bologna, Modena, Forlì, Reggio, Ferrara e Parma).
Nel 1861, con l'annessione dell'Umbria e delle Marche e la conquista del regno Borbonico delle due Sicilie, sono costituite le brigate con i nomi delle regioni che completeranno l'unità politica della penisola: Umbria, Marche, Abruzzi. Calabria, Sicilia e Granatieri di Napoli. Quest'ultima diverrà poi la brigata Napoli.
"

lestro
00lunedì 26 maggio 2014 12:41
Interessante.. [SM=g7372]
Enzo1966
00lunedì 26 maggio 2014 17:00
Ciao a tutti ed in particolare a
Fabry che ha rispolverato l' interessante argomento. Credo infatti di averlo proposto anch'io un bel po' di tempo fa. A me interessano in particolare i colori scelti x le mostrine che non si rifanno di certo a quello tradizionali delle città da cui le Brigate prendono nome. Un esempio x tutti. La mostrine a righe nero~verdi della Brg. PISA. Nero-verde mi risultano invece i colori comunali di Venezia cui pure è intitolata una brigata. Quindi quali le motivazioni delle scelte?
padulazz
00lunedì 26 maggio 2014 18:15
Grazie Fabry_78

Piccole mStoria nostra.

Bruno
padulazz
00lunedì 26 maggio 2014 18:17
Grazie Fabry_78

Piccole ma interessante spiegazioni di detagli d'una Granda Storia nostra.

Bruno
padulazz
00lunedì 26 maggio 2014 18:17
Grazie Fabry_78

Piccole ma interessante spiegazioni di detagli d'una Granda Storia nostra.

Bruno
Fabry_78
00lunedì 26 maggio 2014 20:48
Re:
Enzo1966, 26/05/2014 17:00:

Ciao a tutti ed in particolare a
Fabry che ha rispolverato l' interessante argomento. Credo infatti di averlo proposto anch'io un bel po' di tempo fa. A me interessano in particolare i colori scelti x le mostrine che non si rifanno di certo a quello tradizionali delle città da cui le Brigate prendono nome. Un esempio x tutti. La mostrine a righe nero~verdi della Brg. PISA. Nero-verde mi risultano invece i colori comunali di Venezia cui pure è intitolata una brigata. Quindi quali le motivazioni delle scelte?



Ciao Enzo, interessante domanda e sai dove potrebbero trovarsi delle risposte? Nell'edizione del 2002 degli Studi Storico - Militari dell'USSME dove c'è un articolo intitolato "Le mostrine della Fanteria".
Ecco il link: www.esercito.difesa.it/Storia/UfficioStoricoSME/ProduzioneeVendita/Catalogo/MemorieStudiStoricoMilitari/Memorie2002/Pagine/MemorieStudiStoricoMilitari(20...

Magari qualcuno ce l'ha...??

Enzo1966
00mercoledì 28 maggio 2014 21:29
Re: Re:
Fabry_78, 26/05/2014 20:48:



Ciao Enzo, interessante domanda e sai dove potrebbero trovarsi delle risposte? Nell'edizione del 2002 degli Studi Storico - Militari dell'USSME dove c'è un articolo intitolato "Le mostrine della Fanteria".
Ecco il link: www.esercito.difesa.it/Storia/UfficioStoricoSME/ProduzioneeVendita/Catalogo/MemorieStudiStoricoMilitari/Memorie2002/Pagine/MemorieStudiStoricoMilitari(20...

Magari qualcuno ce l'ha...??




Grazie, ma ti sento un po' troppo fiducioso e possibilista... Non e' una domanda che mi pongo da l'altro ieri e ti assicuro che in tanti anni nessuno ha saputo dirmi qualcosa (compreso il più noto, ma comunque disponibilissimo e "alla mano", esperto di uniformologia italiano..)
E non escludo (ma al momento non la trovo nel caos di casa mia) avere già acquistato in passato la pubblicazione da te segnalata, senza ovviamente trovarvi risposta...
Tanto per non smentirmi: vedo che il mio post ha avuto 133 visite, ma, al momento una sola risposta: la tua!! Ulteriore conferma che l'argomento interessa ma nessuno ne sa nulla...
Avanti, forumisti, attendo vs. info: non vorrei alzare... [SM=g2467354]
bruno.chionetti
00giovedì 29 maggio 2014 13:56
Ciao Enzo,
una domanda:
"il più noto, ma comunque disponibilissimo e "alla mano", esperto di uniformologia italiano"
Potresti dirci per favore chi sarebbe, e se davvero così disponibile se fosse eventualmente contattabile per risolvere qualche quesito irrisolto in materia?
Grazie
Roberto B
00giovedì 29 maggio 2014 14:32
Allora se ho ben capito la Brigata Granatieri di Sardegna è la prima costituita dall'esercito piemontese ai tempi del Risorgimento con relativi Rgt 1 e 2. Perchè allora quando è stata costituita la Brigata Re è stata assegnata anche qui la numerazione 1 e 2 ? [SM=g2467411]

www.cimeetrincee.it/brigate.htm

bruno.chionetti
00giovedì 29 maggio 2014 15:31
Roberto,
i granatieri sono una specialità della Fanteria e hanno i propri numeri di reggimento come gli Alpini o i Bersaglieri.
Enzo1966
00giovedì 29 maggio 2014 17:40
Re:
bruno.chionetti, 29/05/2014 13:56:

Ciao Enzo,
una domanda:
"il più noto, ma comunque disponibilissimo e "alla mano", esperto di uniformologia italiano"
Potresti dirci per favore chi sarebbe, e se davvero così disponibile se fosse eventualmente contattabile per risolvere qualche quesito irrisolto in materia?
Grazie




Ti ho risposto in privato. Ciao.
Enzo1966
00venerdì 4 luglio 2014 22:07
Re: Re:
Fabry_78, 26/05/2014 20:48:



Ciao Enzo, interessante domanda e sai dove potrebbero trovarsi delle risposte? Nell'edizione del 2002 degli Studi Storico - Militari dell'USSME dove c'è un articolo intitolato "Le mostrine della Fanteria".
Ecco il link: www.esercito.difesa.it/Storia/UfficioStoricoSME/ProduzioneeVendita/Catalogo/MemorieStudiStoricoMilitari/Memorie2002/Pagine/MemorieStudiStoricoMilitari(20...

Magari qualcuno ce l'ha...??




Rieccomi: ci ho messo un po' a trovare "l'edizione del 2002 degli Studi Storico - Militari dell'USSME" che ricordavo di avere acquistato.
E ricordavo anche bene il contenuto dell'articolo da te citato: "Le mostrine della Fanteria".

Così come ricordavo bene che non riporta le info da me cercate...
Purtroppo l'articolo, pur se interessante, non prende in esame assolutamente la questione "determinazione ed assegnazione colore" delle mostrine che tanto mi sta a cuore.



Fabry_78
00sabato 5 luglio 2014 16:34
Ciao Enzo, grazie per l'aggiornamento.
Ti posso chiedere ti cosa tratta l'articolo?
E' solo un elenco delle mostrine oppure c'è qualche altra info storica interessante?

Enzo1966
00sabato 5 luglio 2014 23:56
Re:
Fabry_78, 05/07/2014 16:34:

Ciao Enzo, grazie per l'aggiornamento.
Ti posso chiedere ti cosa tratta l'articolo?
E' solo un elenco delle mostrine oppure c'è qualche altra info storica interessante?





Ti chiedo di pazientare fino a lunedi: te lo scansiono ed invio.
Mandami (attraverso FFZ mail) la tua mail "privata".
Grazie.
Fabry_78
00lunedì 7 luglio 2014 11:28
Ciao Enzo, ricevuto tutto! Grazie mille per la celerità. Appena posso ti scrivo un mio commento.

[SM=g2467376]

centocaduti
00martedì 29 luglio 2014 15:06
Un saluto a tutti.
Fiamme, pipe e alamari, cioè le mostreggiature di quello che fu il Regio Esercito, e non di meno oggi è l'E.I., è indubbiamente una tradizione squisitamente italiana, mantenuta immutata nel tempo attraverso due Guerre Mondiali e il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica.
Questo coloratissimo sistema di identificazione dei reparti non mi sembra avesse eguali tra gli eserciti della Grande Guerra.
Il perchè di un tale sistema va cercato nella volontà di stimolare lo spirito di appartenenza al corpo.
Con l'adozione e l'introduzione del "grigio- verde" si viene a perdere quella moltitudine di colori che avevano caratterizzato e identificato per decenni un reggimento pittosto che un'altro.
Un obiettivo raggiunto, oltre che con l'istituzione dei "colori sociali", anche con la forte caratterizzazione geografica dei nomi delle brigate di fanteria.

Dal sito dell'Esercito:

Le mostreggiature dei reggimenti dell'Arma di Fanteria nascono nel 1902 quando, oltre alla filettatura scarlatta, le uniformi vengono completate da speciali insegne da apporsi al colletto, guarnite dalla stelletta a cinque punte color argento e bordata di nero.
La forma delle insegne reggimentali, realizzate in tessuto di cotone, è "pentagonale" e nella parte alta sono fissate ad un bottoncino metallico grigio argento.
Esiste, peraltro, un acquerello del Cenni di fine '800 che riporta le mostreggiature "sperimentali" destinate ai primi 90 reggimenti di fanteria. Anzichè essere a punta hanno la testa tonda e lo stesso sitema di fissaggio con bottoncino. Probabilmente la più semplice realizzazione, ottenuto ripiegando il nastro, fece preferire la soluzione a punta a quella ideata dal Cenni.



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