Partito della Libertà, depositato il simbolo all'Ue.

Partito della Libertà, depositato il simbolo all'Ue.


Michela Vittoria Brambilla ha depositato il nome e del simbolo del Partito della Libertà, come risulta dal sito ufficiale dell'Ue per l'armonizzazione del mercato interno. La registrazione ha validità per il territorio italiano. «Ho fatto le registrazioni il 31 luglio in Italia e il 6 agosto alla Ue», rivela la Brambilla, «su mandato dello stesso Berlusconi. E sono nella piena disponibilità del presidente».

Il sito, raggiungibile su Internet, dà innanzitutto informazioni sul nome del marchio: "Partito della Libertà". Il numero del marchio è 006203012 e si tratta di un marchio comunitario. La data del deposito del marchio, si legge sempre sul web, è il 6 agosto del 2007 e si tratta di un «marchio individuale» di «tipo figurativo».

Sempre nella stessa schermata vengono elencati i prodotti e i servizi della cosiddetta «classificazione di Nizza» che servono ad individuare gli ambiti in cui il marchio è prodotto. Alla voce titolare figura Michela Vittoria Brambilla come persona fisica, e compare anche un indirizzo per la corrispondenza: in via Torino a Milano. È anche indicato graficamente il simbolo: un logo rotondo con la scritta Partito della Libertà ed un arcobaleno con i colori della bandiera italiana (a fianco).

«Se Berlusconi conferma la nascita del Pdl è a rischio l'intesa con la Lega», afferma Roberto Calderoli (lega Nord), ribadendo che al Carroccio «non interessano partiti unici». Nettamente contrari anche gli esponenti dell'Udc, il cui segretario Lorenzo Cesa afferma che la sua forza «non è assolutamente interessata alla nascita di un Partito delle Libertà». Aggiunge Cesa: «L'argomento riguarda Berlusconi, la signora Brambilla e i dirigenti di Forza Italia. Sempre ammesso che la cosa sia vera. I partiti sono una cosa seria. E non si possono basare sul marketing politico».

Più articolata la posizione di An, che invoca la centralità del programma per la costruzione del partito unico di tutta la Cdl. Maurizio Gasparri si dice contrario alla nascita di un partitino in più e afferma: «Il progetto è di tutti e non può essere gestito solo da alcuni. Questo è chiarissimo. Le idee unitarie non possono essere gestite per creare divisioni o creare minifeudi. Non ne ha bisogno Berlusconi, non serve al centro destra. E il referendum aiuta molto questa prospettiva. Per questo va sostenuto con forza».

Contrario anche Francesco Storace: «La Destra non intende seguire formule di palazzo», afferma il leader dell'ultimo movimento nato all'opposizione. «Berlusconi e Fini commettono due errori - continua Storace - Fini dice di volere il partito unitario, Berlusconi punta al partito tutto suo. Entrambi dimenticano che gli elettori sono stanchi di questo dibattito».

Caustico il commento di Rosy Bindi. «Se è vero, visto che ancora tutto è avvolto da un certo mistero, ci troviamo di fronte a un'altra icona chiara delle differenze fra Centrodestra e Centrosinistra: noi per fare un partito mobilitiamo milioni di cittadini, Berlusconi va dal notaio da solo e non lo sanno neanche gli iscritti del suo partito».

«Spero - ha aggiunto la candidata alla guida del Partito Democratico, parlando a Udine - che gli italiani comprendano come questo sia uno dei tanti gesti attraverso i quali si capisce cosa è la politica per Berlusconi e cosa è per il Centrosinistra e per il Partito Democratico».

Secondo Bindi, «una cosa è certa: come noi avevamo detto, il processo del Partito Democratico avrebbe costretto il Centrodestra a misurarsi con le proprie contraddizioni, a dare un contributo politico perchè in questo Paese finisca una volta per tutte questa lunga transizione e si approdi a un bipolarismo sereno e maturo».

«Noi - ha concluso Bindi - abbiamo le nostre difficoltà, ma possiamo stare contenti guardando loro».

ragazzi cari delle destre, conservatori , liberali e cattolici, non cosa ne pensate ma è proprio un gran pasticcio....

nonostante tutto credo che il Berlusca non abbia perso il suo fiuto e perciò spero tanto che sia una mossa intelligente questo partito......

io credo che in caso di referendum potrebbe facilmente raccattare il QUARANTA %100....svuotando i vecchi partiti

la brambilla politicamente è già bruciata, nelle scorse elezioni non è stata nemmeno eletta in parlamento e ormai sembra una marionetta che berlusconi usa per tenere sotto la vecchia guardia di FI.
L'idea del partito nuovo invece va valutata con attenzione ma io penso che sia una boutadè per togliere i riflettori a Veltroni che, ormai da mesi, con questa storia del pd è 24 ore su 24 nei mezzi di informazione.

non concordo, Lux, la Brambilla è giovane e ha del carisma all'interno dei suoi circoli. Può essere una pedina importante nel gioco di Berlusconi.

Quanto al partito della libertà è, a mio parere, troppo presto. Troppi contrasti con i partiti liberali della Cdl, troppe divergenze. E poi occorre prima una federazione, poi l'unione finale in partito.

Red Night Seer, 04/09/2007 22.23:

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non concordo, Lux, la Brambilla è giovane e ha del carisma all'interno dei suoi circoli. Può essere una pedina importante nel gioco di Berlusconi.

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Appunto. Una pedina. Se cadesse Berlusconi lei probabilmente non avrebbe la forza politica per restare in piedi.

Sì, non potrebbe prenderne il posto. A dire il vero se cadesse Berlusconi nessuno potrebbe prenderne il posto.

Questo Partito delle Libertà dimostra come FI non sia un partito nato da un processo popolare, ma un partito dirigenziale.
Tuttavia che tutto ciò corrisponda ad un progetto ben preciso di Berlusconi per velocizzare il processo di unione del centro-destra e destabilizzazione dell'avversario.
Di fatto questi "circoli di libertà" per adesso accatoneranno tutti gli sperduti dal PD e in generale di tutti i meno schierati, confusi o desiderosi di paghe da partito e dirigenze.
Una delle tante manovre preparative tipiche da elezione....

Invece il partito democratico è una fusione di popolo? Ma si sono spartiti le cariche con chissà quante lotte nascoste e hanno litigato per i quotidiani, per il finanziamento ai partiti ecc...

Hanno fatto il Bondi-pride per schiacciare la brambilla. Hanno addirittura osato dire che Fi dovrebbe avere una dirigenza nazionale! Come si permettono di portare la democrazia in un partito liberale?

ah ma i circoli delle libertà fanno davvero politica? credevo fossero punti di ritrovo per lampadati con le prada (anzi pvada)...

In teoria - dal loro stesso regolamento - dovrebbero essere delle istituzioni atte a garantire ai cittadini che non frequentano attivamente la politica la partecipazione alle tematiche politiche del paese.

Il resto è invenzione.

i circoli della libertà mi pare funzionino nel seguente modo:
fai il tuo gruppetto, vi iscrivete al non socosasia pagando la quota, che mi pare si aggiri sui 100€ ma non vorrei dire una cavolata, poi con quelli del tuo cirolo (uno di voi è il responsabile) discutete del più e del meno, o meglio di politica, molto dipende anche dalla dimensione del circolo etc. La direzione dell'organizzazione "circoli della libertà" ti dovrebbe dare supporto, materiale, aiutare nella logistica per organizzare incontri o conferenze, contatti per invitare questo o quello etc...


Così l'avevano raccontata a me....c'era un mio amico che voleva fondarne uno...però poi saremmo stati solo in 2 (al più 3..)

già, il minimo è 10 soci fondatori.