Domenica 28 agosto 2011
Continuo nella mia scoperta di nuove strade e salite. Ancora verso est.
Tutto è cominciato dal progetto, per venerdì 26, di prendere il treno fino a Genova Brignole, salire al Monte Fasce, quindi Gattorna, Torriglia e chiudere su Busalla dove mi sarei ricongiunto a strade che conosco bene raggiungendo casa attraverso il passo dei Giovi.
Qua il percorso progettato.
Scorrendo le carte avevo visto che sarei salito a Casa del Romano e ricordato che Elena/grigua l'aveva nominata in un giro fatto, credo, con Massimo/Maxi78, ma ero nello stato della progettazione in cui non mi distraggo dallo stato quasi di trance che mi fa seguire solo i miei pensieri e non ho cercato il post sul forum.
Per chiudere su quel giorno infausto dirò che non ero ancora uscito da Corso Europa a Genova ed avevo già sostituito due camere d'aria, poi nella salita al Monte Fasce ebbi l'impressione che fosse troppo "aperta" e stretta per i miei gusti se avessi dovuto farla in discesa (cosa probabile vista l'ora) quindi fui assalito da un nugolo di tafani: sopraffatto da tanta sfiga dopo un paio di chilometri da Apparizione feci dietrofront col problema di dove andare. Optai per il passo della Bocchetta, ma arrivai in cima con le gambe letteralmente di legno, nuovo dietrofront e mesto ritorno a casa… senza privarmi, ad Arenzano, di evitare una caduta appoggiandomi con l'avambraccio ad un muro rifinito "a buccia d'ananas", procurandomi la cosiddetta "abrasione da pirla".
Fra venerdì e sabato preparai la vendetta per domenica 28. Decido di non salire per Apparizione e rimando l'ascesa del Fasce a data da destinarsi. Salirò per la strada, nota, di Creto e passando da Laccio andrò a Torriglia ricongiungendomi là al percorso mancato. Sabato sera mi accorgo che passerò anche dal Valico di San Fermo, e so che anche di quella salita si parlava nel forum, ma ormai sorpresa sia!
Bella giornata, bel giro, bei posti. Per la parte di percorso che non conoscevo avevo preparato una
tabella chilometrica per sapere quali indicazioni seguire ai bivi e le varie distanze parziali
Essendo strade nuove ho indugiato anche se non quanto avrei voluto; nemmeno il pensiero che dovevo "correre", visto che ormai non potevo più contare sulle ore di luce dell'estate piena, è riuscito a farmi affrettare il passo (anche se… per quanto affretti…) ma non ho scattato tutte le foto che avrei voluto. Questa sì:
Quel ramo del lago… del Brugneto visto da Bavastri
Ho cazzeggiato tantissimo e mi sono ritrovato a Propata, prima dello strappo per la Casa del Romano, che erano già le 13.30. Là ho incontrato, mi aveva superato sulla salita, un giovane ciclista genovese che aveva appuntamento con la sua signora, che lo avrebbe caricato sull'auto, alla Casa del Romano. Non credo fosse partito da Genova, ma non ho indagato più di tanto, mentre mangiavo un panino è partito; l'ho ritrovato su che finiva di mangiare un piatto di pastasciutta in compagnia della consorte.
Sembrava esperto conoscitore delle salite dell'entroterra genovese ma aveva frequentato anche il ponente pur preferendo le montagne che vedevamo da lassù: mi sono detto d'accordo! Per quel poco che conosco…
Due immagini dal passo
Il "collega" genovese mi chiese che strada avrei fatto per rientrare ed io gli descrissi il percorso progettato. In verità tentò di illustrarmi un percorso alternativo ma se avessi avuto qualche tentennamento, e non credo, il solo illustrare il progetto mi aveva convinto che avrei fatto quello… anche se li salutai dicendo che «al massimo prendo un treno a Genova Sampierdarena.»
Alle 14.49 iniziavo la discesa verso Carrega e poi Cabella dove arrivai alle 15.46: là incontrai un altro "collega", di Piacenza(!), anche lui "preoccupato" perché senza luci; ci lasciammo e si diresse dalla parte dove ero arrivato, verso i Piani di Cosola (avevo superato il bivio poco prima); non conosco la strada che doveva fare né la distanza ma sembrava convinto, come me.
Mi ero informato su 39x27 su dove inizia la salita al San Fermo e a Dovanelli mi preparo: conosco la distanza e la pendenza media, poco più del 6%, spero non ci siano strappi al 18/20 percento troppo lunghi, quindi sono contento quando comincia subito a salire, meno quando spiana anche di poco; bene o male arrivo in cima fermandomi solo a Dova Superiore a chiedere conferma della strada e fare il pieno d'acqua.
Avrei dovuto salire ancora, a piedi, per fare qualche foto panoramica
ma sono quasi le 18 e filo verso Vobbia da dove salirò a Crocefieschi.
A Crocefieschi un incontro simpaticissimo. Mi fermo sulla strada dove monto la luce anteriore e vorrei riempire le borracce, non voglio perdere tempo in un bar e a Busalla dovrei andare fuori strada per la fontanella: c'è solo un bimba a cui chiedere quando alzo lo sguardo, sta percorrendo la provinciale a pochi passi da me, avrà max 11 anni. Mi dice «Sì, c'è la fontanella, conosce la piazzetta?» Rispondo di no. E lei «Andiamo» e si avvia verso il paese. Io dico no, mi arrangio, ma dice che è vicino: mi rendo conto che ha preso in mano la situazione! Io devo solo fidarmi e obbedire… avremo fatto nemmeno cento metri fino al paese, mi ha indicato come raggiungere la fontanella, non potevo far altro che ringraziarla per quanto era stata gentile, ma ho pensato anche ben educata, avrà perso cinque minuti, ma li ha persi!
Da Busalla scollino i Giovi senza problemi, ma a Bolzaneto mi devo fermare a mangiare: facendo adesso un po' di conti da Cabella non avevo mangiato nulla… quattro ore! Sono le 20.12.
Ormai è buio fatto, l'occasione anche se non cercata di collaudare l'illuminazione che si rivelerà non il top ma sufficiente per portarmi da Genova a casa su strade note anche se al buio, quello che mi serviva.
Mi fermo ancora due volte prima di lasciare Genova, per poco, un po' più a lungo ad Arenzano, sempre per mangiare, do fondo a tutto ciò che mi è rimasto. Un errore di mancata amministrazione che alla fine mi ha fatto perdere tempo, ma va bene così.
L'ultima registrazione del Garmin è davanti a casa alle 22.46.23 per 11 ore, 21 primi, 10 secondi di sella, una decina di minuti oltre il record precedente.
Mezzo chilo d'uva mandato giù di corsa, una doccia da nove minuti, pizzeria per pizza e gelato. Dopo molto meglio.
Il titolo del post si ispira ovviamente a "Mille Miglia" di Dalla, infatti sono partito ed arrivato col buio…
183,86 km per 3.171 m.
Qua il giro.