Re:
artisticsoil, 13/01/2008 16.10:
Più che altro dico io...i napoletani si lamentano che non vogliono discariche e inceneritori...e quindi fanno lo scarica barile..ma perchè a noi non fanno male?..cosa siamo?
..comunque il problema è arrivato anche in Sicilia,e non mi pare la reazione sia stata differente!
conferma il disagio
Comunque..Gab..ti dicevo che 1.500 tonnellate erano già arrivate e altre ancora erano in arrivo..infatti..:
"La piu' disponibile e' stata la Sardegna - verso cui
e' partita ieri sera intorno alle 21
una prima nave dal porto di Napoli di
1.500 tonnellate di immondizia con destinazione Cagliari -. Tutte le altre Regioni italiane definiranno, nei prossimi giorni, le quantita' di rifiuti che sono in grado di accogliere."
FONTE
E' arrivata quindi una prima nave con 1500 tonnellate,ma non è finita mica qui!
allora... mettiamo in chiaro un po' di cose.
Il problema dell'emergenza dei rifiuti non è NATO in Campania, non è un fattore regionale... è una logica conseguenza della nostra società ed economia. Da altre parti, in altri paesi, da un bel pezzo si stanno cercando soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti. Dico si stanno cercando, perchè pur essendo molto più avanti dell'Italia per tecniche e regolamentazioni, non si fermano mica all'inceneritore.
allora:
1) far smaltire i rifiuti delle regioni in crisi altrove è solo un modo per alleggerire una grave emergenza per la quale serve un intervento tempestivo, dato che la situazione è grave.
Per risolvere il problema in se occorre fare determinate mosse e investimenti e questo deve essere il passo successivo.
2) "fare le discariche" ovviamente non risolve il problema dello smaltimento rifiuti e non mi pare assurdo che uno non voglia una mega discarica dietro casa, eh...
Se la soluzione è accumulare rifiuti in un dato posto allora tantovale farlo in Sardegna, che almeno è un isola... scherzo eh.
3) A me va anche bene che si costruiscano gli inceneritori, benchè qualche dubbio sui trattamenti mi rimanga, basta che non ci si fermi lì. Basta discariche abusive, multe anche a chi getta bottiglie fuori dai cestini, ricilare tutto il possibile, eliminare l'usa e getta, sviluppare materiali di facile recupero, creare una mentalià del giusto consumo... cretinate che nel nostro paese (ma anche in qualche altro, bandiera del consumismo sfrenato,
a cui tutto il Mondo deve guardare cit. Cav.S.B.) sembrano ostacoli insormontabili.
Per queste regioni, che evidentemente per tanti motivi, sia di malgoverno, ma anche di mentalità, non hanno mai fatto un passo per curare questa situazione accumulando fino a oggi i problemi, si tratta di ricominciare da zero. Le proteste che si stanno verificando non mi sembrano volte in tal senso.
Claudia, ammaina la bandiera sarda, un po' di monnezza in più non rovinerà certo le bellezze di Quartu Sant'Elena, non più di quella che c'è già almeno.