penso dipenda molto dal carattere di una persona...se uno è un po insicuro e pauroso come me, sciare la prima volta a Monesi vorrebbe dire non mettere mai piu gli sci ai piedi...ricordo che le mie prime volte i 2 mezzi cambi di pendenza del maneggio mi sembravano dei "muri" pazzeschi!!! se mi avessero portato a Monesi quindi dopo la prima discesa sarei tornato in macchina ad aspettare gli altri...
se uno di per se è gia una persona decisa, sicura di se stessa e che ama il difficile, beh, allora puo anche starci di imparare a Monesi...ma io non mi sento comunqeu di consigliarlo....
quest'inverno non passera senza far danni...soprattutto ai gestori degli impianti di risalita...
Sostanzialmente anche io sono d'accordo con Funtus. Certo, una volta vinto l'impatto iniziale Monesi può diventare una scuola molto formativa, non solo per le piste, ricche di cambi di direzione e dipendenze interessanti, ma anche per le condizioni della neve che spesso ti "costringono" a metterci del tuo. Io a Monesi devo tantissimo, nel senso che mi ha "obbligato" a crescere sciisticamente facendomi poi sciare con relativa serenità in ogni posto in cui sono capitato (e ne ho visti di veramente "neri"); tuttavia non mi senti di consigliarlo a un principiante assoluto, soprattutto se non baldanzoso di carattere o, magari, troppo piccolo di età. Nello sci non va sottovalutato un aspetto molto importante: l'impatto iniziale dello sciatore con la disciplina, non solo a livello tecnico ma anche psicologico.
Mi spiego meglio.
Andare a sciare è senza dubbio un'attività "faticosa": devi alzarti presto, prendi freddo, sei più o meno scomodo, fai fatica, arrivi a casa abbastanza provato, e, cosa non da poco, devi investire cifre non idifferenti tra attrezzatura e abbigliamento. perchè farlo?
L'inerzia di questa bilancia cambia quando capisci le enormi, incalcolabili soddisfazioni sportive, paesaggistiche, psicologiche che questo sport ti può dare; ma un principiante non le percepisce certo dopo la prima discesa.
Mandare a Monesi una persona che non ha mai messo gli sci ai piedi può anche significare fargli odiare per sempre lo sci a causa delle difficoltà oggettive che si trova di fronte, facendogli pensare che è troppo difficile, che non ce la farà mai, che non è uno sport che fa per lui. Togliendogli, in sostanza, la possibilità di amarlo.
Quindi io andrei a fare i primi passi da un'altra parte, e mi riserverei la prima uscita nello "Stadio dello sci marittimo" dopo aver acquisito un minimo di autonomia e padronanza: ti innamorerai di Monesi solo qualche mese più tardi, e non sarà un problema perchè poi quell'amore sarà per sempre.
Poi esistono casi particolari in tutte le direzioni: mio padre ha esordito a 53 anni in cima al monte Moro (frabosa soprana) e quando, dopo 2 ore, sono riuscito a riportarlo in fondo si è ributtato in coda per la seggiovia senza aspettare nemmeno un secondo. Adesso va dappertutto senza difficoltà (anzi esagera) ed è contentissimo di amare questo sport. Ma io conoscevo il mio pollo
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e mi sono giocato consapevolmente una carta arrischiata.