Se la Grecia affonda la Lombardia la seguira?

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-Kaname-chan
00giovedì 10 dicembre 2009 13:56
Dopo i deliranti volantini di Riccardo una notizia seria ogni tanto ci sta anche bene [SM=x751545] E pare che Formigoni, dopo aver contrabbandato il petrolio di Saddam ne abbia combinata un'altra. Legale stavolta, ma molto poco opportuna visto che ha regalato i soldi dei lombardi a UBS senza averne nulla in cambio e ora rischia il default...
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Il pericolo greco minaccia
il debito della Regione Lombardia
di Morya Longo

Chiamatelo effetto boomerang della finanza. O dei conflitti d'interesse. Chiamatela casualità. O anche sfortuna. Sta di fatto che la crisi della Grecia rischia di creare seri problemi anche ad uno dei più virtuosi Enti locali italiani: la Regione Lombardia. Poco importa che il Pirellone si trovi a migliaia di chilometri dal Partenone. Se la repubblica ellenica finisse malauguratamente in default, a pagarne le conseguenze sarebbe proprio la Lombardia. Motivo: a garanzia del prestito obbligazionario emesso dalla Regione nel 2002 c'è, per 115 milioni di euro, proprio un bond della Grecia. Se Atene salta, dunque, la Lombardia soffre. Magia della finanza, che per anni ha concatenato i destini di migliaia di debitori l'uno all'altro. «Il Sole 24 Ore» è in grado di documentarlo.

Il "filo rosso" che lega Lombardia e Grecia nasce nel 2002, quando la Regione guidata da Roberto Formigoni decide di emettere un prestito obbligazionario da un miliardo di dollari con scadenza nel 2032. A curare questa operazione ci sono due banche estere: la svizzera Ubs e l'americana Merrill Lynch. La legge consente ad una Regione di indebitarsi a lungo termine, ma – per evitare di far gravare solo sulle generazioni future il peso del rimborso – prevede che venga creato un piano di ammortamento. Di fatto la Regione deve costruire un grosso "salvadanaio" in cui poco a poco deve mettere da parte i soldi che serviranno, nel 2032, per rimborsare l'intero prestito obbligazionario da un miliardo di dollari.

Il problema è che tra la legge e i giusti propositi ci si è messa la finanza a complicare le cose. Così questo gigantesco "salvadanaio", chiamato dagli addetti ai lavori sinking fund, è stato creato (come accade per prassi) dalle stesse banche che hanno curato l'emissione obbligazionaria: cioè Ubs e Merill Lynch. Il contratto funziona così: la Lombardia paga le rate alle due banche e loro mettono i soldi in questo grosso fondo, con l'impegno a restituirglieli nel 2032. Ovviamente le due banche non tengono i soldi fermi, ma li investono in altre obbligazioni secondo una lista preconcordata. E qui si arriva alla vera magia del sinking fund: dato che alla Regione questo "salvadanaio" deve solo garantire il rimborso del bond da un miliardo di dollari nel 2032, tutto il rendimento aggiuntivo va alle banche. Per contro, se il fondo fa investimenti sbagliati, la perdita grava sulla Regione Lombardia. Insomma: le banche hanno rendimenti senza rischi, la Regione ha rischi senza rendimenti.

E qui arriviamo al punto: Ubs e Merrill Lynch hanno investito i denari che la Lombardia ha già versato in vari titoli obbligazionari. Uno di questi – il più pesante in termini di importo escludendo i BTp – è della Repubblica ellenica: Ubs ha messo nel sinking fund della Regione Lombardia 115 milioni di euro di obbligazioni greche. A provarlo sono i documenti sul sinking fund in mano al «Sole-24 Ore», aggiornati al 30 settembre 2008 (ma da allora nulla è cambiato). Ecco perché oggi la crisi finanziaria di Atene diventa un serio problema per la Lombardia: nel caso (seppur improbabile) di default greco, la Regione perderebbe una cospicua parte dei soldi inseriti nel "salvadanaio".

Ma c'è dell'altro. Il bond della Grecia inserito nel sinking fund della Lombardia non è un titolo di Stato qualunque, ma un bond che la stessa Ubs aveva anni prima collocato per conto della Grecia. Nell'aprile del 2000 la Repubblica aveva infatti emesso un prestito obbligazionario da 200 milioni di euro con l'aiuto dell'allora Warburg Dillon Read (oggi diventata Ubs). Ebbene: la stessa Ubs due anni dopo ha deciso di mettere più della metà di quei 200 milioni nel sinking fund della Lombardia, che lei stessa ha creato. Così oggi ci si trova nel paradosso: Ubs ha realizzato i profitti (commissioni da Grecia e Lombardia) e la Regione italiana si trova i rischi. Ieri «Il Sole 24 Ore» ha chiesto un commento sia a Ubs sia alla Regione, ma non ha avuto risposte.

Bene inteso: che questa vicenda si concluda a lieto fine è altamente probabile. Va anche ribadito che nessuna legge è stata infranta. Ma questo non cambia il vero problema: per anni la finanza ha legato i debitori di tutto il mondo l'uno all'altro, creando il rischio di un potente effetto domino. La stessa globalizzazione finanziaria che ha portato i mutui subprime in giro per il mondo, oggi ha messo il rischio greco dentro la Lombardia. Un rischio relativo, si potrà obiettare. Certo. Ma pur sempre un rischio: perché correrlo, sapendo che gli eventuali profitti vanno a qualcun altro?
10 novembre 2009
DarkWalker
00giovedì 10 dicembre 2009 15:10
oddio non ho capito molto, cioè nemmeno chi ha prestato i soldi a chi. Se la grecia li ha prestati a noi, non vedo perchè il suo eventuale fallimento dovrebbe far perdere i "soldi nel salvadanaio" (che tanto non sono nostri cmq, visto che è una restituzione alla grecia). Se siamo noi ad averli prestati alla grecia, allora ok aumenta il rischio che il nostro debitori non paghi, ma allora non capisco perchè è ancora una volta la regione a dover riempire il salvadanaio, dovrebbe spettare del debitore no?
Cmq io spero in un default della grecia. Perchè provocherebbe l'intervento Europeo. E questo significherebbe di fatto, finalmente, una superamento degli stati nazionali e quindi la creazione di un effettivo stato europeo che interviene quando il proprio governo è inadempiente. Questo ben varrebbe quei 115 milnioni che cmq è colpa nostra aver rischiato :D
cointreau il possente
00giovedì 10 dicembre 2009 18:25
Se ho ben capito:

La Lombardia ha emesso attraverso UBS e Merrill Lynch un prestito obbligazionario di un miliardio di euro, ovvero ha messo sul mercato obbligazioni per un miliardo di euro che tutti possono comprare, privati, banche, aziende e quanti altri.

I compratori praticamente acquistando queste obbligazioni finanziano la Regione Lombardia, che dal suo punto di vista riceve quindi un prestito. Le banche in questo passaggio - immagino - hanno un margine di guadagno nella rivendita delle obbligazioni, sulle quali avranno sicuramente una percentuale.

Questo prestito inoltre va garantito (come quando vai in banca ad accendere un mutuo - un prestito - e ti chiedono con cosa puoi garantirlo...) ed è stato garantito con un sinking fund, ovvero con un fondo nel quale la Regione doveva mettere periodicamente soldi a totale copertura della somma prestata in vista della scadenza del prestito obbligazionario nel 2032. Questo fondo è gestito dalle medesime banche UBS e ML, che sono libere di investire i soldi del fondo - immagino - secondo determinati profili di rischio concordati con la regione. Dato che alla regione Lombardia interessa soltanto la copertura del prestito, eventuali surplus di rendimento del fondo se le intascano le banche, mentre se il fondo va male la perdita è tutta a carico della Lombardia.

Ora cosa è successo? Che gran parte dei soldi fin qui versati dalla Lombardia nel fondo le banche li hanno investiti in bond greci (che la stessa UBS aveva immesso sul mercato guadagnandoci sopra, ma questo ci interessa anche poco). Se la Grecia va in default, i suoi bond diventano carta straccia e di conseguenza il fondo di garanzia del prestito obbligazionario della Lombardia va in fumo e i compratori delle obbligazioni possono sentirsi garantiti soltanto dal rilascio delle obbligazioni. A quel punto, la Regione Lombardia non avrà la liquidità per far fronte alle richieste dei compratori ed andrà a sua volta in defualt.

Bye.
Lux-86
00giovedì 10 dicembre 2009 21:19
Sì, Formigoni ne sarebbe capacissimo.
Malduin
00sabato 12 dicembre 2009 06:50
La regione Lombardia come al solito è "l'esemplare più grosso", in quanto esposto a quanto mi pare di capire, per 100m di €....ma nella stessa situazione mi sembra si trovino TUTTE (chi più chi meno) le pubbliche amministrazioni d'Italia. Anche perché questa situazione è create "per legge".

La Lombardia non andrà MAI in default, a meno che non ci vada l'intera Italia. Non sono ancora fallite la Sicilia e la Campania ;) !

Il problema più grosso di un default greco secondo me sarebbe la voragine che lascerebbe nei fondi pensione di mezza europa....na questa è un altra storia. E comunque la Grecia ha ancora qualche carta da giocare prima di fare bancarotta.
DarkWalker
00sabato 12 dicembre 2009 20:06
Re:
Malduin, 12/12/2009 6.50:

La regione Lombardia come al solito è "l'esemplare più grosso", in quanto esposto a quanto mi pare di capire, per 100m di €....ma nella stessa situazione mi sembra si trovino TUTTE (chi più chi meno) le pubbliche amministrazioni d'Italia. Anche perché questa situazione è create "per legge".

La Lombardia non andrà MAI in default, a meno che non ci vada l'intera Italia. Non sono ancora fallite la Sicilia e la Campania ;) !

Il problema più grosso di un default greco secondo me sarebbe la voragine che lascerebbe nei fondi pensione di mezza europa....na questa è un altra storia. E comunque la Grecia ha ancora qualche carta da giocare prima di fare bancarotta.




l'europa non permetterà mai alla grecia di andare in fallimento. Sopratutto con tutti gli investimenti dei big europei, in primis germania
Riccardo.cuordileone
00lunedì 14 dicembre 2009 08:21
Re:
Malduin, 12/12/2009 6.50:


Non sono ancora fallite la Sicilia e la Campania ;) !


Perchè lo stato italiano è intervenuto in loro soccorso, se la Lombardia andasse in default non ci sarebbe un'altra Lombardia da cui andare a pescare fondi per non farla fallire... come hai detto tu fallirebbe l'Italia.

Cmq concordo con DarkWalker, l'UE impedirà alla Grecia di andare in bancarotta.

Armilio1
00mercoledì 16 dicembre 2009 00:04
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 14/12/2009 8.21:


Perchè lo stato italiano è intervenuto in loro soccorso, se la Lombardia andasse in default non ci sarebbe un'altra Lombardia da cui andare a pescare fondi per non farla fallire... come hai detto tu fallirebbe l'Italia.

Cmq concordo con DarkWalker, l'UE impedirà alla Grecia di andare in bancarotta.




Fallirebbe l'Italia? per quanti, 3-4-5-6 miliardi di debito? mi sembra difficile...
Malduin
00mercoledì 16 dicembre 2009 03:41
Allora.
La Lombardia è esposta sui titoli di stato greci per 100milioni, il che vuol dire che alla fine anche in caso di defalut greco non sarebbe un problema così enorme per la Lombardia.

Quindi, quello che io sottolineavo era l'implicazione inversa, ovvero non che una bancarotta Lombarda potrebbe alla bancarotta l'itera Italia (anche se è probabile perché vorrebbe dire che la situazione economica globale è davvero pessima), ma sottolineavo i fatto che che l'Italia non permetterebbe MAI a nessuna regione di fallire... come appunto ha quasi sempre fatto con il mezzogiorno. Il che implica che se le regioni falliscono è perché prima è l'Italia and essere andata in bancarotta.

Personalmente non credo l'Europa aiuterà la Grecia. Non lo faranno, quasi sicuramente, al più l'IMF potrebbe farlo ma non l'UE.

Questo a scopo pedagogico.
DarkWalker
00mercoledì 16 dicembre 2009 09:22
a parte che poi l'Italia ha crediti nei confronti della Grecia in misura -ovviamente- molto maggiore a 100mln. La Lombardia traina l'Italia non certo per la sua finanza regionale, ma per le sue imprese, che forniscono circa 1/4 del prodotto interno lordo, quindi ci sarebbero altri 3/4 cui attingere. Cioè non è che siamo l'unica ruota del carro.
Non capisco quale sarebbo lo scopo pedagogico di lasciar fallire la Grecia. Sopratutto a fronte della possibilità per l'Ue di creare la base per interventi più incisivi nei confronti dei governi (per altro è la situazione che anche molti italiani sognano, quello che venga qualcuno da fuori a risolverci i problemi)
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