Scritto da: §Hiriel§ 04/08/2006 23.27
no, mi spiace, ma non accetto di sentir dire da nessuno che questa cosa è necessaria.
E io non ho detto che lo è. Se leggi bene tra le righe, in realtà dico che è completamente inutile curare il sintomo quando la malattia è un'altra. E' come voler curare un tumore con un antidolorifico, e fidati che questo paragone non è casuale. Quando una persona è malata, in genere la prima cosa che fanno i medici è dirle di cambiare stile di vita, è come essere a rischio di infarto o di ictus a causa del colesterolo e continuare a mangiare fritti, dolci, grassi, formaggi etc. In questo caso, la terra è a rischio di infarto e noi siamo i medici che non solo non consigliano una dieta, ma le riempiono la bocca a forza di tutti quei cibi che non fanno che peggiorare la situazione: disboscamento, sfruttamento incontrollato del territorio, automobili, fabbriche, consumi domestici, condizionatori, rifiuti tossici, e tutte quelle belle cose che sappiamo.
Oggi come oggi abbiamo tecnologie sufficienti per sfiorare l'incidenza ambientale 0. Molti progetti di sostenibilità, però, non vanno in porto, anche se sembra che l'uso dei pannelli fotovoltaici e dell'eolico stia progressivamente aumentano. Automobili che viaggino "ecologico" non ce ne sono, il gpl brucia meno sostanze nocive per l'ambiente ma non è affatto prossimo allo 0. Le fabbriche? Pochissimi sono gli imprenditori sani di mente che trovano il coraggio di passare al sostenibile, perchè dicono che costa (quando normalmente gli stati offrono incentivi per passare a macchinari meno inquinanti), perchè temono il calo di qualità (come se oggi a qualche imprenditore importasse più la qualità del nome) etc etc.
E mentre i condizionatori d'aria sbuffano aria fredda nelle nostre case, provocandoci anche reumatismi o cervicali che sentiremo solo tra qualche anno, là fuori ne sbuffano di caldissima ed umida, e anche a causa loro i fiumi sono in secca, gli agricoltori implorano per un po' di pioggia, sempre più anziani crepano dal caldo in senso letterale.
E' inutile che lo dica, spostare i caprioli non servirà assolutamente a niente, se non a rimandare la soluzione ad un problema che ci riguarda sempre più da vicino.
Io in questo caso sto con i caprioli, ma sto anche con gli agricoltori locali, se sono agricoltori locali.