Trapiantati Aids: nessuna denuncia

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lleyton71
00mercoledì 7 marzo 2007 23:51
Non provano rancore verso la biologa dell'ospedale fiorentino di Careggi i tre pazienti cui sono stati impiantati organi di una sieropositiva. I tre non intendono denunciare la dottoressa 52enne. Anzi, uno di loro vorrebbe incontrarla per esprimergli la sua solidarietà. Intanto, il procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci dichiara di "non avere ravvisato reati": il caso va verso l'archiviazione.
E' stato l'assessore regionale alla Salute Enrico Rossi a raccontare i sentimenti delle tre persone a tre settimane di distanza dall' episodio, da quel 14 febbraio in cui, per un fatale errore in laboratorio sono stati trapiantati su tre pazienti due reni e il fegato di una donatrice sieropositiva. "Ho avuto modo di incontrarli - ha detto Rossi - e posso assicurare che non sono mossi da un desiderio di vendetta, ma dal bisogno di cure di altissima qualità che abbiamo cercato di dare e dalla necessità di un risarcimento adeguato". Per i trapiantati "sono in corso le cure - ha proseguito - ma occorre ricordare che la probabilità di infezione da hiv non pregiudica l'esito dei trapianti, che sono riusciti".

Secondo il professore Franco Filipponi, responsabile dell' Organizzazione Toscana Trapianti, uno dei pazienti starebbe addirittura pensando di incontrare la biologa per esprimerle solidarietà. "Non so se le scriverà una lettera - ha aggiunto il professore - o se chiederà di incontrarla di persona, pero' mi risulta che un trapiantato sta pensando a fare qualcosa del genere per esprimerle solidarietà".

Intanto migliorano le condizioni dei tre pazienti e il primario ha spiegato che potrebbero essere dimessi già nella prossima settimana.

Intanto la biologa continua a non spiegarsi come possa aver commesso quel gravissimo errore e, in una intervista al Giornale della Toscana, esclude di aver commesso uno sbaglio di procedura. Osserva tuttavia che "era un rischio affidare ad una sola persona una responsabilità così elevata, come le analisi di organi destinati ad un trapianto", e si dice d' accordo con la variazione procedurale introdotta che oggi prevede la doppia firma. "L' errore umano esiste - ha osservato - e certamente quattro occhi vedono meglio di due".

"Nessun reato"
La vicenda, al momento, non sembra comunque avere alcun risvolto di carattere giudiziario tanto che il procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci, dopo avere esaminato la documentazione acquisita nell'ambito dell'inchiesta, ha dichiarato di "non avere ravvisato reati". Copia degli atti sarà trasmessa, tuttavia, alla Procura di Pisa.

Fonte: www.tgcom.it
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