Re:
Scritto da: +March+ 13/01/2007 17.21
(a parte la millantata sicurezza del collegamento aspartame-tumori/leucemie)
Pericolo aspartame?
La notizia non è da poco. L'aspartame, dolcificante artificiale utilizzato in migliaia di prodotti dietetici, sarebbe cancerogeno. A sostenerlo uno studio condotto su ratti dall'equipe di ricercatori del Centro di ricerca sul cancro della Fondazione europea di oncologia e scienze ambientali "B. Ramazzini" di Bologna. Le evidenze sugli animali sarebbero molte, sostengono i ricercatori bolognesi, e lo studio è di imminente pubblicazione sullo European Journal of Oncology. I detrattori ovviamente, a cominciare dai produttori del dolcificante, non mancano. Ma che cosa dice lo studio?
L'accusa
Lo studio ha preso in esame 1800 ratti (900 maschi e 900 femmine ) sottoposti a una dieta in cui vi fossero dosi di aspartame paragonabili a una quantità nell'uomo di 0, 4, 20, 100, 500, 2500 e 5000 milligrammi per chilo, a partire dalle otto settimane di vita fino alla morte naturale. Una volta avvenuto il decesso ogni animale è stato sottoposto a un'accurata autopsia, per un totale di oltre 30mila preparati analizzati. I risultati? I primi test della ricerca, affermano i ricercatori, dimostrano che l'aspartame somministrato ai ratti per tutta la vita, induce un aumento dell'incidenza di linfomi e leucemie. Due le evidenze principali. Innanzitutto l'aspartame induce un aumento dose-correlato, statisticamente significativo, dell'incidenza di linfomi e leucemie nelle femmine; tale aumento statisticamente significativo è stato osservato anche alla dose di 20 mg/kg di peso corporeo, una dose inferiore a quella ammessa per l'uomo dalla normativa vigente (50-40 mg/kg di peso corporeo). Come non bastasse l'aggiunta del dolcificante al cibo induce una diminuzione dell'assunzione di cibo correlata con la dose del composto, senza però determinare una differenza del peso corporeo tra gli animali trattati e non trattati. In pratica oltre a essere cancerogeno non fa neanche dimagrire.
La difesa
Il problema non sarebbe da poco, considerato che il dolcificante sintetico, lanciato dalla Monsanto nel 1981, in sostanza una miscela di due aminoacidi, l'acido aspartico e la fenilalanina, si trova in oltre seimila prodotti: bevande, gomme da masticare, dolciumi, caramelle, yogurt e farmaci come sciroppi e antibiotici per bambini. E il suo consumo, solo in Europa, è di 2000 tonnellate all'anno. D'altro canto va detto che un editoriale comparso sul British Medical Journal ha sostenuto come non esistano conferme dei presunti danni da aspartame e che la sua associazione a diverse malattie non sia nient'altro che una leggenda metropolitana. In più secondo Federchimica, in rappresentanza dei produttori di additivi alimentari, e Aiipa, l'Associazione italiana industrie prodotti alimentari, l'aspartame è uno degli ingredienti meglio e più diffusamente studiati al mondo. Tutti gli studi effettuati finora, continuano le associazioni di categoria, concludono che si tratta di un ingrediente alimentare sicuro. In risposta, come ha dichiarato il responsabile della ricerca Morando Soffritti all'Espresso, è bene sottolineare che molti degli studi effettuati risalgono a diversi anni fa e non sono stati condotti seguendo quelli che oggi vengono considerati gli standard di qualità minima, applicati, invece, dall'equipe bolognese durante la ricerca. Inoltre secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, i dati ottenuti sui topi e sui ratti in merito alla cancerogenicità di una sostanza sono altamente predittivi anche per l'uomo. C'è davvero da preoccuparsi allora? I risultati dell'esperimento sono stati comunicati al ministero della Salute e all'Istituto superiore di sanità. E nella seconda metà di giugno anche all'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e al National Cancer Institute del governo americano. Si attendono risposte istituzionali, perciò, ma nel frattempo l'Efsa invita alla cautela, visto che per il momento non dispone di una base scientifica per raccomandare variazioni nella dieta dei consumatori per quel che riguarda l'aspartame.
Aspartame e tumori
I risultati contraddicono precedenti studi sulla sicurezza del dolcificante
Alcuni ricercatori italiani hanno messo in dubbio l'innocuità dell'aspartame, il dolcificante artificiale a basse calorie contenuto in migliaia di prodotti alimentari. Secondo Morando Soffritti e colleghi del Centro di ricerca sul cancro della Fondazione Ramazzini di Bologna, i topi che vengono nutriti con il dolcificante possono sviluppare il cancro anche con dosi inferiori al limite consigliato per gli esseri umani. La scoperta contraddice studi precedenti che suggerivano che l'aspartame fosse sicuro.
Per valutare gli effetti del dolcificante, i ricercatori lo hanno somministrato a un gruppo di 1800 topi appena nati, seguendoli poi per tutta la durata della loro vita, in certi casi fino a tre anni. Dopo la loro morte, i tessuti degli animali sono stati sezionati per individuare la presenza di tumori. Nei topi nutriti con l'aspartame, anche a basse dosi, è stata trovata una maggior frequenza di alcuni tipi di cancro rispetto agli animali di controllo. Soffritti e colleghi hanno sperimentato sui topi anche altre comuni sostanze che vengono ritenute innocue, dalla vitamina C alla cola.
Le conclusioni dello studio sono state pubblicate sulla rivista "Environmental Health Perspectives".
Alcuni esperti, tuttavia, sostengono che il nuovo studio sia stato condotto in maniera non ortodossa (normalmente i topi vengono uccisi tutti a due anni di età, per evitare il problema "statistico" di dover analizzare animali morti ad età differenti), e trovano difficile comprendere come il dolcificante possa causare il cancro. L'aspartame, infatti, si disgrega in composti che si trovano normalmente nel corpo e nel cibo prima di entrare nel flusso sanguigno.
"I dati sono interessanti - commenta James Popp, vicepresidente della Society of Toxicology di Reston, negli Stati Uniti - e la comunità scientifica dovrà interrogarsi sul loro significato". Sia la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti che l'autorità per la sicurezza alimentare dell'Unione Europea hanno garantito che i risultati della ricerca verranno presi in considerazione, ma finora non hanno consigliato alcun cambiamento in relazione all'utilizzo di aspartame.
Fonte: Le Scienze (25/11/2005)
Il National Cancer Institute conferma l'aspartame non pericoloso
Un recente studio epidemiologico curato dal National Cancer Institute (Nci) Usa ha confermato infatti le conclusioni raggiunte da ricerche precedenti, secondo cui non esistono legami tra consumo di aspartame e leucemie, linfomi e tumori al cervello. Lo studio, finanziato dal governo americano e presentato al congresso dell'American Association of Cancer Research svoltosi a Washington, raccoglie le valutazioni effettuate su oltre 500mila persone, uomini e donne, di eta' compresa tra 50 ed 69 anni in un periodo di cinque anni.
Gli scienziati - riferisce una nota del Nci - non hanno scoperto alcuna prova che indicasse un maggiore rischio di leucemia, linfoma o tumore al cervello tra le persone che fanno uso di aspartame nelle bevande rispetto a quelle che non lo utilizzano. Dal nostro studio - spiegano i ricercatori d'Oltreoceano - risulta che il consumo di bevande contenenti aspartame non aumenta il rischio di tumori maligni di sistema ematopoietico o cervello.
La ricerca conferma gli esiti di tre studi condotti su modelli animali dal National Toxicology Program statunitense, per valutare l'aspartame come possibile causa di tumori.
Per queste indagini, finanziate e gestite dal governo Usa e condotte secondo le cosiddette Good Laboratory Practices, i ricercatori hanno fatto consumare l'aspartame a topi allevati con il preciso scopo di essere particolarmente sensibili agli agenti cancerogeni. Ma i risultati hanno indicato in modo univoco che non cera evidenza di attivita cancerogena dellaspartame.
Prima ancora, quattro studi pluriennali condotti in base agli standard internazionali per valutare l'eventuale cancerogenicita dell'aspartame non hanno evidenziato legami tra laspartame stesso e qualsiasi forma di tumore. Le ricerche sono state presentate a varie agenzie regolatorie tra cui la Food Drug Administration (Fda) statunitense, che hanno esaminato i dati. L'aspartame e approvato negli States dal 1981 e in Europa dal 1983.
Fonte: Molecularlab.it (11/05/2006)
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