Vecchi impianti

Stufo di farmi del nervoso per i nuovi impianti vi sottopongo queste mie considerazioni sui vecchi impianti.


Elegia dei vecchi impianti tra il serio ed il faceto.

Cominciamo dalle “code”
Ora con le code(?) cosi’ veloci è certo assai facile essere gentili : ti puoi permettere di cincischiare tanto sai che appena decidi partire parti e cosi’: “ o prego passi lei ! o no no , no mi permetteri ! intanto aspetto la moglie …. E via di questo passo …facce sorridenti e allegre …
Ma prima … : combattimenti all’ultima lamina , intrico di racchette ,ragazzini in mezzo alle gambe , gente inc….ta .. Però era li’ che potevi distinguere : il vero signore .. chi non ti spintonava , chi stava attento a non calpestarti gli sci ( tanto sapeva che era lui a rimetterci la soletta!) ,oppure chi era stressato, chi aveva problemi sul lavoro od economici o l’aveva mollato la fidanzata ( da quanto esternava l’inca….tura) , chi era un abitue’ del luogo ( perché indovinava alla prima il lato giusto ,il più veloce) ecc.….. era comuque ,nell’affanno , scuola di vita e specchio della situazione sociale e politica : c’era da apprendere!
( Beh per quest’anno ci rimarrà la Morel)
Le cestovie : prima selezione :la rincosa ed il salto al volo . Potevi essere vestito alla modissima con gli ultimi ritrovati in sci e scarponi ma se sbagliavi la salita di fronte a tutta la gente in coda era un a bella figura di m . già in partenza .Seconda selezione : la discesa ..ma li’ almeno non c’era gente.
Questi cesti ( penso ad esempio alla vecchia Danterceppies di S. di Valgardena ) passavano a volte in mezzo a secolari abetaie , sentivi l’odore della resina e vedevi gli scoiattoli saltare sui rami .Si poteva godere con calma del paesaggio a 360 gradi e commentarlo con il compagno/a di salita .
Le seggiovie biposto :
Le pubbliche relazioni
il loro distintivo era a mio parere l’intimità che creavano tra gli occupanti ; spesso usate per il tacchinaggio ma spesso anche per discorsi e considerazione serie .. “ vado con lui ( o lei) : gli devo parlare “ .
Adesso è quasi impossibile finire una conversazione tanto è breve il tragitto .Direi che i rapporti interpersonali si stanno avvicinando a quelli possibili su di un ascensore.
Le seggiovie monoposto ( vale anche per gli skilift)
La solitutine obbligata .
Se uno dovesse dire “ me ne voglio stare un po’ da solo “ verrebbe guardato male : “ hai dei problemi ? ce l’hai con me?” ecc.
Ed invece sulla seggiovia o sullo skilift , per parecchio tempo in un giorno, uno se ne stava da solo , con i suoi pensieri e le sue meditazioni ,nessunp a rompere i m……
Non che sia obbligatorio stare soli , ma a volte un po’ di relax può anche giovare ! non credi?
Lo skilift:
La selezione naturale .
La naturalezza della partenza , dell’andatura ( possibilità di esibisirsi in evoluzioni ! esercizio base : racchette sotto il piattello!) e della discesa facevano già la differenza .
Possibilità di eseguire esercizi di postura. Possibilità di “assaggiare “ con gli sci la neve .
Anche sullo skilift inoltre il contatto diretto con la natura la faceva da padrone.
Il tratto ripido del Pernante effettivamente ( per i maschi) poteva creare qualche problema .
Ma che bella figura faceva il bravo sciatore che con una repentina sterzata laterale evitava il malcapitato che a pelle di leone ruzzolava a valle lungo la traccia della risalita!
Ed infine a mio avviso , ma è senz’altro pensiero comune , le piste molto meno affollate di adesso.
Bè certo la gente era tutta in coda , però non si può avere tutto nella vita!

Spero di non avervi annoiato.

---

Scritto da: EgonZimm 02/12/2006 15.19
Stufo di farmi del nervoso per i nuovi impianti vi sottopongo queste mie considerazioni sui vecchi impianti.


Elegia dei vecchi impianti tra il serio ed il faceto.

Cominciamo dalle “code”
Ora con le code(?) cosi’ veloci è certo assai facile essere gentili : ti puoi permettere di cincischiare tanto sai che appena decidi partire parti e cosi’: “ o prego passi lei ! o no no , no mi permetteri ! intanto aspetto la moglie …. E via di questo passo …facce sorridenti e allegre …
Ma prima … : combattimenti all’ultima lamina , intrico di racchette ,ragazzini in mezzo alle gambe , gente inc….ta .. Però era li’ che potevi distinguere : il vero signore .. chi non ti spintonava , chi stava attento a non calpestarti gli sci ( tanto sapeva che era lui a rimetterci la soletta!) ,oppure chi era stressato, chi aveva problemi sul lavoro od economici o l’aveva mollato la fidanzata ( da quanto esternava l’inca….tura) , chi era un abitue’ del luogo ( perché indovinava alla prima il lato giusto ,il più veloce) ecc.….. era comuque ,nell’affanno , scuola di vita e specchio della situazione sociale e politica : c’era da apprendere!
( Beh per quest’anno ci rimarrà la Morel)
Le cestovie : prima selezione :la rincosa ed il salto al volo . Potevi essere vestito alla modissima con gli ultimi ritrovati in sci e scarponi ma se sbagliavi la salita di fronte a tutta la gente in coda era un a bella figura di m . già in partenza .Seconda selezione : la discesa ..ma li’ almeno non c’era gente.
Questi cesti ( penso ad esempio alla vecchia Danterceppies di S. di Valgardena ) passavano a volte in mezzo a secolari abetaie , sentivi l’odore della resina e vedevi gli scoiattoli saltare sui rami .Si poteva godere con calma del paesaggio a 360 gradi e commentarlo con il compagno/a di salita .
Le seggiovie biposto :
Le pubbliche relazioni
il loro distintivo era a mio parere l’intimità che creavano tra gli occupanti ; spesso usate per il tacchinaggio ma spesso anche per discorsi e considerazione serie .. “ vado con lui ( o lei) : gli devo parlare “ .
Adesso è quasi impossibile finire una conversazione tanto è breve il tragitto .Direi che i rapporti interpersonali si stanno avvicinando a quelli possibili su di un ascensore.
Le seggiovie monoposto ( vale anche per gli skilift)
La solitutine obbligata .
Se uno dovesse dire “ me ne voglio stare un po’ da solo “ verrebbe guardato male : “ hai dei problemi ? ce l’hai con me?” ecc.
Ed invece sulla seggiovia o sullo skilift , per parecchio tempo in un giorno, uno se ne stava da solo , con i suoi pensieri e le sue meditazioni ,nessunp a rompere i m……
Non che sia obbligatorio stare soli , ma a volte un po’ di relax può anche giovare ! non credi?
Lo skilift:
La selezione naturale .
La naturalezza della partenza , dell’andatura ( possibilità di esibisirsi in evoluzioni ! esercizio base : racchette sotto il piattello!) e della discesa facevano già la differenza .
Possibilità di eseguire esercizi di postura. Possibilità di “assaggiare “ con gli sci la neve .
Anche sullo skilift inoltre il contatto diretto con la natura la faceva da padrone.
Il tratto ripido del Pernante effettivamente ( per i maschi) poteva creare qualche problema .
Ma che bella figura faceva il bravo sciatore che con una repentina sterzata laterale evitava il malcapitato che a pelle di leone ruzzolava a valle lungo la traccia della risalita!
Ed infine a mio avviso , ma è senz’altro pensiero comune , le piste molto meno affollate di adesso.
Bè certo la gente era tutta in coda , però non si può avere tutto nella vita!

Spero di non avervi annoiato.

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sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88 sm88

Non ci hai annoiato!! TUTT' ALTRO!! sm44

Io l' ho sempre detto: condivido al 100% quello che hai scritto...solo che o si cambiava o si moriva. Spero però che qualche località come hai descritto tu rimanga!!! Lurisia potrebbe essere un esempio. Speriamo non si snaturi e resista ancora per molti anni!!!

La classe non è acqua !!!!!!!!!!! sm44
Condivido e ovviamente quoto!!!!
Forse sono i 40 anni(abbondanti) di passione per la montagna che ci accomuna???? sm92
hallo oscar

probably