camminare in "solitaria"

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SHERPA61
00giovedì 8 ottobre 2009 07:55
perchè si può e si "deve" fare
Fedipos....Antico43....Arterio.....Caludiodz...BrunoZoe....Mocion.....
Ric54.....e tutti quelli che lo fanno....

che ne dite.....spieghiamo ai giovani perchè andiamo in montagna contraddicendo la prima delle regole di sicurezza.!?

non solo ....perchè lo facciamo e perchè si puo e deve fare, e soprattutto "come".

a voi.

MauroSherpa

guidopiano@
00giovedì 8 ottobre 2009 14:43
Bellissimo argomento! Quello (motivazioni, o forse bisogno)che mi spinge ad andare(ogni tanto)in montagna da solo è che aumenta la conoscenza di sè stessi, è un esercizio per allenarsi all'umiltà, alla prudenza ed al giudizio, aumenta la capacità di concentrazione, aumenta la sicurezza in sè stessi, aumenta l'introspezione ed il raccoglimento, aumenta la "fusione" con la natura, aumenta l'apertura verso il mondo, verso il reale, aumenta l'apertura agli altri.
Forse, in altre parole, per un "esercizio di libertà" (che non significa non avere regole).

Come lo faccio? Studiando e preparando con attenzione il percorso, le possibili alternative in caso di bisogno, l'attrezzatura, la condizione fisica e l'allenamento, il meteo, i tempi. Lasciando indicato (in modo dettagliato) a qualcuno i mie programmi e a quelli attenermi. Senza improvvisazioni ma con gradualità.

Non sono, comunque, un orso!
Buone montagne
Guidopiano
gigio.64
00giovedì 8 ottobre 2009 15:30
Funghi
Anche il semplice andare a funghi come oggi in alta Val di Non su ripidi pendii fuori dal mondo ma con il mondo dentro,8 kg di porcini ( finalmente la buttataaa )in 6 h di cammino solitario ma appagante interiormente ( come altre volte ancora durante le varie arrampicate in solitaria ).Secondo mè il saper star tranquillamente da soli nel silenzio assoluto della montagna ( non essendo orsi come diceva qualcuno pocanzi appunto ),è già un costatazione di esser padroni della situazione,delle situazioni varie... senza esser alla ricerca d avere per forza l altrui con la manina o il fazzoletto pronto per il minimo bisogno.non per altro le camminate in montagna sono considerate il primo talismano naturale per la cura di stati ansiosi..PENSATE [SM=g27988]
BRUNOZOE
00giovedì 8 ottobre 2009 17:20
Quando vado da solo in montagna,e di solito ci vado se sono in ferie nei giorni feriali,e scelgo un percorso mai fatto,e possibilmente anche poco frequentato,......io sono sempre percorso da un'adrenalina,un brivido,che difficilmente provo quando sono con amici.
Forse e' quel senso di avventura innato in ognuno di noi,o forse e' la voglia di ESPLORARE, o forse tutte e due insieme....la possibilita' di avvistare animali....non lo so....ma quando ci sei stato almeno una volta da solo,senti il desiderio irrinunciabile di tornarci ancora.....e' il misto di brivido/paura che e' un sentimento profondo,ancestrale,e che ti sprona a rifarlo,a sentirti comunque bene immerso nella natura solitaria e selvaggia......
Portato all'estremo,mi fa venire in mente il film uscito l'anno scorso credo,"nelle terre estreme " di J.Krakauer in qui il tizio perde poi la vita in solitaria in Alaska.
Chiaro che comunque ho sempre con me cartina dettagliata,frontalino,e anche un telo termico impacchettato(piccolissimo).....non si sa mai......e la moglie sa piu' o meno dove sono.....
ciao BRUNO [SM=g27988]
tittus65
00giovedì 8 ottobre 2009 18:08
Solitaire
Premetto che a me piace andare in montagna da solo, ma anche in compagnia di vecchi amici, oppure di nuovi amici incontrati per caso lungo il percorso.... insomma: mi piace andare in montagna!

Quando lo faccio da solo, cerco di prendere tutte le precauzioni possibili, a seconda del tipo di itinerario. Soprattutto sulle ferrate (che faccio quasi sempre da solo, mia moglie non le fa...).
Mi informo su internet, leggo relazioni, cerco foto, telefono ai rifugi, mi faccio consigliare degli amici del CAI/del forum, tutto può servire per cercare di conoscere bene in anticipo un percorso dove non sono mai stato. Cerco di avere del margine, inteso come tempo e forze a disposizione (l'imprevisto può sempre capitare...) e vado sempre con la cartina escursionistica.
E mia moglie sa dove vado e cerchiamo di stare in contatto, o con il cellulare o con le radio (ho comprato due LPD della Brondi da 7Km: spettacolari!!!).

Andare in montagna in compagnia consente di condividere l'esperienza metre la si vive, di confrontarsi, di imparare dagli altri...

Però andare da soli ha un fascino particolare: sei tu, e tu solo che deve gestire la situazione, dosare le forze, stare attento al meteo e al percorso. E la "conquista" finale, vale a dire la soddisfazione che si prova alla fine di una escursione appagante, è tua: l'hai fatto tu, con le sole tue forze! Per questo è stato più difficile, ma anche di maggiore soddisfazione.

Ciao,
tittus

P.S. Scusate le fesserie! [SM=g27988]
gigio.64
00giovedì 8 ottobre 2009 18:32
Re:
BRUNOZOE, 08/10/2009 17.20:


Chiaro che comunque ho sempre con me cartina dettagliata,frontalino,e anche un telo termico impacchettato(piccolissimo).....non si sa mai......e la moglie sa piu' o meno dove sono.....
ciao BRUNO [SM=g27988]




E' NO BRUNO!!Almeno là che la moier non la sappia dovè siam,godendoci un meritato relax..con pure cellulare in auto.Battuta ovvio [SM=g27988]
BRUNOZOE
00giovedì 8 ottobre 2009 19:16
x Gigio:
......infatti avevo detto "piu' o meno"....
ciao
fedipos
00giovedì 8 ottobre 2009 20:20
da soli
Mentre alle mie spalle echeggiano in sordina i canti tibetani registrati, essendo in un momento di puja, faccio il riassunto. "Nelle deserte pietraie dei monti troverai uno strano mercato:vi puoi barattare il vortice della vita con una beatitudine senza confini". Milarepa 1021-1073 d.c.
E molto più modestamente " Anche l'alpinismo classico, quello dei pionieri,regala ricordi ed emozioni che nel tempo divengono ugualmente sereni e nostalgici. E' il vecchio alpinismo, sempre attuale e sempre nuovo,anche nella parabola discendente della vita,quell'alpinismo che sulle montagne ci conserva e ci prolunga la giovinezza,che c'invita a trasferire la nostra prudenza e la nostra esperienza alle generazioni future. Quel richiamo forte che non cessa di spingerci a salire per vedere cosa c'è dopo l'ultima cresta o l'ultima forcella,fino all'obbligato traguardo dell'ultima cima." Fedipos 16/05/2008 scritto in cima al Vioz.
iz2lnf
00giovedì 8 ottobre 2009 23:01
Non c'è un perchè!

C'è solo il silenzio e la pace di stare con se stessi immersi in qualcosa di bello che non abbiamo creato noi e non ci appartiene, immersi in qualcosa che devi rispettare senza paura ma con la giusta attenzione.

arteriolupin
00giovedì 8 ottobre 2009 23:38
Caro Mauro,

carissimi tutti,

difficile dare un perché alle escursioni in solitaria...

Un grande alpinista, alla domanda per qual motivo salisse sulle montagne, usava rispondere "perché sono lì!".

Chi sale in solitaria, sia essa una cima, una passeggiata, un andar per funghi o a far foto ai colori dell'autunno, ci sale per una serie di ragioni che ognuno sente a modo suo e che nessuna parola può rendere.

Il girare da soli permette di assaporare i profumi, i rumori, l'assordante silenzio di chi è a tu per tu con i propri limiti, con la necessità della coscienza di sè, ma anche il piacere di andare "alla scoperta", perché tale è per ognuno anche il sentiero più battuto, se non lo si è mai percorso.

Può essere il ripercorrere una traccia, una via, una zona "storica" di cui si è letto su un libro, immaginata sulla base dei racconti di qualcuno o semplicemente della immaginazione di chi un monte, un bosco, una collina per lungo tempo l'ha osservata solo da lontano, pregustandosela ed immaginandosela fino a farla divenir realtà conosciuta.

Il voler sentirsi solo, anche in mezzo ad altra gente, il poter decidere il proprio passo, l'itinerario, il doversi confrontare con sè stessi e anche il dovere e potere godere da soli di quanto si vede...

Tutto questo e molto altro, e per ciascuno sempre differente, è l'andare per monti da soli.

Lo consiglio a qualcuno? No. Lo fa chi sente di aver voglia di farlo e se ne sente in grado.
Lo rifarei? Certo, continuerò a farlo, con lo stesso piacere con cui, altre volte, condivido con altri il mio girar per monti.

In conclusione, a chi mi chiedesse cosa provo a girar da solo per sentieri, creste, ferrate e sentieri poco battuti o tracce, potrei solo rispondere "vacci e prova. Se ti sarà piaciuto, non riuscirai mai a spiegarmi il perché, am non mi porrai più la stessa domanda. Se non ti sarà piaciuto, nessuna risposta da parte mia ti potrà mai chiarire alcunché".

Buone Montagne a tutti
ClaudioDz
00giovedì 8 ottobre 2009 23:55
Mi piace l'insieme di sensazioni ed emozioni che si provano effettuando escursioni (ma anche altre attivita') in solitaria.
E' piu' semplice concentrarsi su quel che si fa e integrarsi con l'ambiente circostante, se non ci si deve "relazionare" con altre persone ...

La presenza di altri ci condiziona sempre in qualche modo; preferisco muovermi con i miei tempi e ritmi, spesso seguendo l'istinto o l'ispirazione del momento.

La comunicazione con gli altri e' importante e ci arricchisce, ma per me e' un momento successivo; mi piace raccontare di montagna e di tante altre cose, ma "dopo" (qui scrivo poco, ma ho un blog sulle mie escursioni e scrivo valanghe di parole su altri argomenti che mi interessano).

Per la sicurezza, come prima prima regola lascio (a casa) indicazioni dettagliate sul percorso previsto e sui tempi massimi, trascorsi i quali e' il caso di iniziare a preoccuparsi ...
Porto il telefonino come valida "assicurazione" (quando prende), ma anche un banalissimo fischietto che consente di farsi sentire con poco sforzo a distanze enormi (e, se necessario, anche di lanciare i segnali internazionali di richiesta di soccorso, ammesso ci sia qualcuno che li comprende).

Curo l'attrezzatura (leggera!) e la preparazione dell'itinerario (cartine, informazioni, meteo).
Cerco di essere sempre allenato, all'altezza del percorso che voglio effettuare e con un buon margine di sicurezza.

Certo un incidente, anche banale puo' sempre capitare; ma dagli errori, si impara ...
Un paio d'anni fa sono caduto rovinosamente scendendo (di corsa) un sentiero nei boschi sopra Giazza ... non mi sono fatto (quasi) nulla, ma ho rotto gli occhiali e vi assicuro che ritornare senza e' stata una vera impresa (senza lenti sono abbastanza miope da non vedere bene dove metto i piedi ...); da allora, occhiali si scorta sempre [SM=g27988]
RIC54
00venerdì 9 ottobre 2009 21:52
interessante l'argomento proposto dallo Sherpa e leggendo i vari post , vedo che abbiamo tutti più o meno le stesse motivazioni.
Partendo però dal fatto che andare in compagnia , è bello comunque , specialmente quando i compagni sono seri , preparati e con quel pizzico di simpatia che rende piacevole l'escursione.
Andare da soli però è diverso.
Si impara l'arte dell'arrangiarsi , si impara a conoscere i propri limiti , ma quelli veri , ( perchè con gli altri , a volte , cerchiamo di bleffare un'pò )
Da soli si impara a fare il passo mai più lungo della propria gamba , anzi !!
Si impara a rinunciare e a tornare indietro ; anche se a malincuore , già sapendo che torneremo su quella montagna e la prossima volta sarà da vincitori.

Si impara a valutare ogni cosa con molta più attenzione.
Da soli non si è mai distratti , si notano tutti i particolari della montagna , si ascoltano tutti i suoni e i rumori , si apprezzano tutti i profumi e i colori.
Da soli l'escursione comincia molti giorni prima , scegliendo la giusta meta ,
leggendo tutto quello che si trova , chiedendo a chi l'ha già fatta , seguendo il meteo , guardando la cartina 100 volte , cercando di partire il più preparati possibile , appunto perchè siamo soli.
Indiscutibile è il vantaggio che si parte quando ci si sveglia , senza nessuna regola ( personalmente ho fatto un sacco di partenze con la pila in mano , perchè nel bosco era buio pesto) perfino le strade asfaltate erano deserte.
Che bellezza !!!!

A casa lasciamo scritto di tutto , dal n° dei sentieri al nome della valle , dal nome del rifugio a dove lasceremo la macchina o il nome del passo che dovremmo attraversare ecc. ecc.....
E tutto questo si fà , non per la paura di non essere più ritrovati in caso di incidente, ma per rispetto di quelli che ci vogliono bene e che restano a casa ad aspettarci.
Per lo stesso motivo , i solitari , evitano di fare cose troppo azzardate e sopratutto i solitari non si mettono in competizione con se stessi.
Quindi sul discorso sicurezza , è tutto da vedere !!!!
Questa era la parte pratica e fisica , per quella spirituale mi sembra che avete descritto molto bene quello che si prova , mi ci ritrovo completamente !!
Aggiungo solo , che , per me , la montagna è il solo posto dove riesco veramente a stare solo con me stesso.
Camminando da solo , mi passa davanti la mia vita con le sue gioie e i suoi dolori come se fosse un film , dove ovviamente il protagonista sono io , però mi sto guardando da fuori come uno spettatore , quindi diventa molto più facile capire me stesso e gli altri o capire dove si trova di confine tra il giusto e lo sbagliato.
Mi capita spesso di parlare da solo , la coscienza fà domande e io rispondo ad alta voce.
Se poi vogliamo scherzarci sopra vi dirò anche che essendo un'pò sordo sono costretto a parlarmi sempre più forte.
Quello che noto nei post precedenti è che a rispondere sono i meno giovani.
Eppure io anche da giovane facevo spesso delle camminate in solitaria , appunto per poter pensare e meditare meglio.
I pensieri non erano certamente quelli di oggi , ai tempi si meditava sull'evoluzione e sulla creazione cercando di capire se Dio esistesse davvero , si meditava sulla fede politica , rosso o nero ?
Si guardava il cielo , le stelle e gli altri pianeti pensando ai marziani.
Si camminava più in alto che si poteva , per poi sedersi su una comoda roccia e restare li a guardare il mondo sotto ai nostri piedi.
Mi fermo prima che qualche psicologo o , peggio , psichiatra riesca a risalire al mio indirizzo!!!!!!!
Morale!!!!!!!!!!!!!!
camminare in solitaria fà bene , ci aiuta a capirci , a guardarci dentro , a conoscerci e a volerci bene.
SOLO QUANDO STIAMO BENE CON NOI STESSI POSSIAMO STARE BENE CON IL RESTO DEL MONDO.

sento il telefono che suona , ormai mi hanno rintracciato !!!!!!!!!!!!!
addio
Riccardo
antico43
00sabato 10 ottobre 2009 10:57
La proposta di Sherpa è stuzzicante e noto che molti si prodigano per dire la sua cercando di spiegare il loro perché, ma si nota che tutti pensano dentro di loro, e qualcuno lo scrive, alla difficoltà di far capire a chi da solo non va, quali siano i motivi che ci spingono ad andar da soli per sentieri di montagna e magari cercando proprio quelli meno percorsi, più solitari, mentre poi ( mi chiedo io ) siamo disponibili a fare ore di macchina per fare un sentiero assieme ad altre persone conosciute magari via internet. [SM=g27987]

Anni fa, molti anni fa, corricchiavo spesso assieme ad un pediatra che mi convinse a provare a fare uscite in montagna di notte e con la pioggia, magari con un temporalone forte! Io provai e poi riprovai e poi ancora e poi….. insomma, che fosse estate o inverno avevo cominciato ad uscire da casa prima della mezzanotte per rientrare il pomeriggio del giorno dopo e questo lo feci anche in zone da me sconosciute…… naturalmente non andavo a rocciare, ma su sentieri…. [SM=g27994]

Spiegare cosa provavo, quali pensieri passano per la testa trovandomi, per esempio, in val Venì a gironzolare alle due tre di notte, non ci provo nemmeno, non ne sarei capace, basta leggere quanto già scritto da tutti voi, ma in particolare mi ritrovo dallo scritto di Luca e Filippo e Bruno e …tutti voi! [SM=g27987] Io però sono più incosciente di molti di voi perché parto ancora oggi, anche se mi riprometto sempre di smetterla, parto dicevo senza una meta…. senza dire alla moglie dove vado, che sentieri intendo percorrere, verso che ora intendo ritornare perché così mi sento veramente da solo.

Devo anche dire che molte volte quando arrivo a casa mi chiedo come ho fatto a portare a casa la pelle……. [SM=g27995] Ma questo è un altro discorso!!!!!!!! (forse di culo, se la Lisa permette il termine) o forse proprio per la tranquillità acquisita di fronte alle difficoltà! [SM=g27988]

CIAO CIAO A TUTTI E BUONE MONTAGNE!

P.s.: piove gov.....porca la miseria!!!!!!!!!
sergio-ex63-ora36
00venerdì 27 novembre 2009 01:23
da soli...
(ma sul serio...senza biglietti a casa...senza carte in tasca..senza telefoni...)

senti di far parte sul serio, e lealmente, della natura, della montagna...godi delle TUE forze, dei TUOI istinti, della TUA esperienza

...insomma ti senti proprio bello vivo...
arteriolupin
00venerdì 27 novembre 2009 01:29
Azzarola, il Sergio ex in persona....

Benvenuto!!! E felice di rileggerti!

Mancherebbero ancor aun paio id personcine e poi mi divertirei di più...

[SM=g27988]
stefanom86
00venerdì 27 novembre 2009 10:57
Re:
arteriolupin, 27/11/2009 1.29:

Azzarola, il Sergio ex in persona....

Benvenuto!!! E felice di rileggerti!

Mancherebbero ancor aun paio id personcine e poi mi divertirei di più...

[SM=g27988]




Ah guarda, se si iscrive AM nel forum di vieferrate, torno a scrivere anche io. Sai le risate! [SM=g27988]
sergio-ex63-ora36
00venerdì 27 novembre 2009 12:29
Re: Re:
stefanom86, 27/11/2009 10.57:




Ah guarda, se si iscrive AM nel forum di vieferrate, torno a scrivere anche io. Sai le risate! [SM=g27988]




e il drugo...
stefanom86
00venerdì 27 novembre 2009 12:32
Re: Re: Re:
sergio-ex63-ora36, 27/11/2009 12.29:




e il drugo...




ah beh con AM e il drugo la festa è completa! [SM=g27989]
fedipos
00venerdì 27 novembre 2009 15:19
Sergio? AM
Non ditemi che Sergio ecc. è Alpin Man!Perchè in questo caso lo prenoto subito per svariate opere di demolizione,oltretutto la facciamo anche franca, perchè lo riempio di patacche,diciamo che andiamo a fare manutenzione, e quando torniamo l'abbiamo fatta talmente bene che non si vede più niente.
arteriolupin
00venerdì 27 novembre 2009 16:39
Re: Re: Re:
sergio-ex63-ora36, 27/11/2009 12.29:




e il drugo...




Per il Drugo sto lavorando...

Per convincere AM mi ci vorrà un po'...

Ci mancherebbe solo un bueosmarso... Poi saremmo a posto...

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
matgale
00venerdì 27 novembre 2009 17:31
Re: Re: Re: Re:
arteriolupin, 27/11/2009 16.39:




Per il Drugo sto lavorando...

Per convincere AM mi ci vorrà un po'...

Ci mancherebbe solo un bueosmarso... Poi saremmo a posto...

[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]




[SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]


ramingo75
00martedì 27 aprile 2010 23:14
Come molti dei frequentatori domenicali della montagna, come molti dei piccoli amanti della natura, di ciò che trascende l'ordinarietà quotidiana, anch'io vivo un sogno, che è quello di assaporare la solitudine, compagna dello stra-ordinario, ritagliandomi anch'io un piccolo spazio privato e immergendomici, respirando così un'atmosfera di scoperta, di visione altra, di esperienza nuova, di racconto inedito e non della "solita solfa", di apertura...

E tutto questo rientra nel bisogno dell'uomo di sentirsi come rinascere in una nuova forma di vita, piena, in una nuova esistenza più viva...

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