il dialogo a sinistra

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DarkWalker
00giovedì 7 gennaio 2010 13:57
il dialogo non lo vogliono neanche a destra. A quanto pare possiamo tirare un sospiro di sollievo


«Riforme sì ma niente tsunami giustizia»
Bersani: siamo pronti al confronto ma si parli di crisi economica e sociale, non di processo breve



Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani (Ansa)
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani (Ansa)
ROMA - «Inauguriamo l'anno accorciando la distanza tra politica e paese con una discussione pubblica in parlamento, in diretta tv, sui temi della crisi economica e sociale. Mentre tutto il mondo ne parla, noi non possiamo parlare di processo breve». Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, nella sua prima conferenza stampa dell'anno, esortando l'esecutivo a cambiare l'agenda delle riforme mettendo al primo posto quelle economiche e sociali. Il premier Silvio Berlusconi ha invece detto che la priorità è la riforma della giustizia, seguita da quella della scuola superiore.

«CAMBIARE L'AGENDA» - «Così l'agenda delle riforme è sbagliata - ha detto Bersani dalla sede nazionale del Pd -. Io non dico che una riforma di sistema della giustizia non è una priorità, ma la mia preoccupazione principale è di dare risposte al paese. In questo momento le famiglie italiane hanno il tema del lavoro dei giovani al posto numero uno. Come si fa ad aprire l'anno senza affrontare i temi che in tutto il mondo si stanno discutendo? Noi batteremo su questo, perchè altrimenti deperisce il rapporto tra cittadino e politica». Resta però da affrontare la questione del calendario dei lavori che il Pdl potrebbe voler adottare per evitare ripercussioni giudiziarie su Silvio Berlusconi per i processi ancora aperti che lo riguardano. «Ribadisco con tutta la nettezza e forza possibile che siamo disponibili e intenzionati a una discussione immediata sulle riforme istituzionali - ha precisato i leader democratico -. Ci sono le condizioni da domani senza aspettare le elezioni regionali, ma se la destra invade il Parlamento con uno tsunami di iniziative per mettere a riparo il Premier se ne prenda la responsabilità».

IL NODO DELLE REGIONALI - Bersani ha poi affrontato il caso delle candidature per le Regionali, spiegando che non c'è alcun «pressing su Enrico Letta» come candidato per il Lazio perché «non mi sembra ci siano le condizioni». «Ho letto commenti nei quali sembra che noi siamo in balia degli eventi - ha aggiunto -: non è vero, noi abbiamo un filo logico per dar vita ad un centrosinistra più competitivo alle prossime elezioni regionali». «Ho letto di supposti imbarazzi di fronte ad ipotesi di questo tipo, ma noi abbiamo sempre messo tra le possibilità quella di appoggiare un candidato esterno al Pd» ha poi detto rispondendo ad una domanda sull'eventuale sostegno all'ex ministro radicale, Emma Bonino. In ogni caso, ha fatto notare il segretario, «da soli o con un solo interlocutore prendiamo tre regioni. Io non intendo consegnare alla Destra questo risultato e non sarà».

Armilio1
00giovedì 7 gennaio 2010 18:09
Ma che ti preoccupavi, è sempre la solita storia: La destra non è interessata a cedere niente per fare le riforme, se le possono fare da soli. E' solo un giochetto di buone maniere.
DarkWalker
00giovedì 7 gennaio 2010 18:17
beh ma non si sa mai, purtroppo i precedenti ci sono. Se pd e idv si mettessero d'accordo sarebbe una cosa ottima, un partito prenderebbe gli insoddisfatti dell'altro (come lega e pdl del resto). Purtroppo di pietro non capisce e vorrebbe che il pd facesse quello che già offre l'idv^^
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