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shark28
00venerdì 19 maggio 2006 22:34
vedo dalle discusioni che i problemi restano.
è sempre e solo questione di soldi
la speculazione degli istruttori che preparano alle selezione è grande,
ancor più grande l'interesse della FISI che gestisce i bandi e i corsi

la realtà è sempre e comunque una sola
chi vorrebbere svolgere questa professione per reale attitudine si trova penalizzato
e chi come me non accetta questo genere di situazioni, lascia il passo e si concede il lusso di insegnare privatamente senza fini di lucro
per la sola soddisfazione di trasmettere ciò che sa

le molteplici gratificazioni che mi giungono anche in questo settore mi ricompensano enormemente della perdita di tempo e soldi
che avrei dedicato a chi aveva la presunzione di farmi passare la selezione.

sraebbe più appropriato a questo punto svincolarsi dalla FISI o AMSI che dir si voglia
e tornare come un tempo a scuole sci autonome e locali che effettuino la selezione tra i propri partecopanti
ciò permetterebbe di incentivare i "veri" maestri che svolgono la professione, ed eliminare qulli che sanno solo mostrare la divisa
saranno poi gli allievi che sceglieranno a chi affidarsi e vi garantisco che le voci fanno presto a correre sia in bene che in male.

ciao
carlo
digilander.libero.it/carlopagliughi/
etnasci
00lunedì 22 maggio 2006 10:34
occorre precisare...
Ciao Carlo. Sebbene il tuo discorso offra interessanti spunti di riflessione, sembra che tu abbia un pò di confusione riguardo alle procedure organizzative. La tematica del nostro ultimo intervento (http://www.etnasci.it/default/pensierivulcanici_selezionimaestridisci.asp) è incentrata proprio sul fatto che la FISI da parecchi anni non si occupa in modo diretto della gestione delle selezioni/corsi per maestri di sci ciò a scapito (in base a quanto afferma lo steso presidente della Federazione) di criteri di valutazione omogenei che potrebbero impedire uniformità tecnica e didattica tra i maestri formatisi in varie regioni. Infatti ad oggi sono le regioni che applicano la c.d. legge quadro n.81/1991 applicando però procedure diverse. Ogni regione si affida poi al collegio regionale dei maestri per l'espletamento tecnico delle prove attitudinali. Dal nostro articolo su citato, che ti consigliamo di leggere per avere un'idea più chiara in merito, si percepisce la volontà di cambiare questo sistema creando un organo unico di commissari.
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