Mamma mia che accoglienza ragazzi, ma da voi me lo aspettavo!!!
Vi racconterò come è nata la mia passione per Elvis e se vi farà piacere leggerla ne sarò felice perché così avremo già condiviso qualcosa.
Allora premetto che sono un ragazzo moderatamente giovane e che ho un padre che è amante della musica (ascoltava dal rock 50 e 60 alla musica leggera italiana, classica, jazz ma anche personaggi come Sinatra e Armstrong).
Un giorno più di venti anni fa (purtroppo) mio padre porta a casa il primo numero di una serie di riviste che credo si chiamasse "I miti del Rock", io, bambino curioso come normale per un marmocchio di 7/8 anni (credo)la vidi ed in copertina c'era disegnato un tizio tutto di bianco vestito, tempestato di pietre colorate, con quei capelli unici, quelle basette e quello sguardo intenso (per capirci l'espressione che fa quando lancia l'acuto di American Trilogy).
Rimasi estasiato da quel personaggio tanto che mi portai la rivista sempre dietro, un passo facevo io, uno lei.
A quel volume era allegata una musicassetta (bei vecchi supporti pieni di valore affettivo) che comprendeva una panoramica della prima grande musica rock: Berry, Holiday, Jerry Lee Lewis, Anka e naturalmente il nostro caro.
Inserii quella cassetta nel walkman da passeggio che avevo ed è rimasta li per mesi e non contento ne feci una copia per lo stereo di casa; imparai tutte le canzoni di quella compilation (in un inglese aberrante, ma a me all'epoca sembrava perfetto eh he).
Da allora nacque una passione per Elvis che col tempo è diventata smisurata, più conoscevo lui, la sua musica, la sua vita e più ne volevo sapere.
L'ho amato, ho amato sua madre per il rapporto unico che avevano, ho amato Priscilla, poi l'ho odiata, poi ancora ho capito la realtà dei fatti (considerando che anch'io nel contempo sono cresciuto)); ho conosciuto il suo staff (no comment), i suoi meravigliosi musicisti (James, Ronny, le sweet, JD...) e tutti gli altri personaggi che sono stati i comprimari della strana storia di questo Re atipico.
La particolarità è che incredibilmente ho scoperto Elvis seguendo la sua storia....mi spiego meglio: ho conosciuto prima il giovane ribelle del rock, poi il bravo militare e l'attore, in seguito ho conosciuto il leone del comeback, successivamente l'idolo dell'aloha ed infine l'Elvis dell"In concert" che mi ha stravolto, (vedere quell'uomo spento fisicamente, stanco ma con quella voce, quell'"Hurt" quel "How great thou art", ci credete se appena prese in un mese l'ho visto circa cento volte!!??)
Elvis è stata la colonna sonora della mia vita, ma nei primi anni l'ho tenuto per me, non ne parlavo con i miei amici che non lo capivano (troppo presi dai vari Grignani, Cremonini, Vasco...), solo chi era veramente in confidenza con me ed aveva la mia totale stima entrava nel mio mondo, e nel mio mondo c'era lui, glielo facevo conoscere apprezzare e spesso gradivano ed anzi mi chiedevano più informazioni, più canzoni.
Oggi ne vado fiero, lo scrivo quasi sui miei biglietti da visita.
Forse l'emozione più grande ed indelebile che mi ha dato finora è stata in agrodolce:
Ero in macchina qualche mese fa con la mia (oramai ex) ragazza, la storia di una vita, quella che quando le cosa non vanno più si cerca entrambi di inventare l'impossibile per non far finire un grande amore, e come forse troppo spesso succedeva in quel momento stavamo discutendo per una piccola incomprensione, ma di punto in bianco in radio (forse Subasio) passa la straordinaria "Always on my mind" che le lei ha imparato a conoscere ed apprezzare; cala il silenzio io mi immergo nei miei pensieri conoscendo quel brano in ogni sfumatura e lei dopo quelle strofe mi guarda in lacrime e non mi dice niente, ma ho capito chiaro il suo messaggio: "lo vedi...siamo finiti come il tuo Elvis con la sua Priscilla". Non so cosa mi ha trattenuto dal divenire un fiume di lacrime, ci siamo abbracciati sapendo che era finita, nonostante l'amore, nonostante tutto.
Ecco quella canzone, sentita mille volte, era quella volta così diversa, così personale. cosi MIA.
Ecco cosa sa fare Elvis, ecco cos'è per me Elvis.
Spero di non avervi annoiato e di non essere sembrato troppo smielato o impertinente, ma spero di partire con voi impostando un rapporto aperto e sincero di condivisione della nostra comune passione, perché sono sicuro che solo con dei fan di Elvis, con persone che in quanto tali considero uniche, speciali e capaci solo di grandi cose si può parlare con il cuore in mano.
Ecco questo sono io nel bene e nel male
Grazie
Antonio