00 24/01/2015 22:05

JONA-----------Ciao Albert, come va?

ALBERT-------------Bene jona, cosa si fa?
JONA----Il vigore, sai, s’è affievolito; mangiamo solo brodo scipito;e allora, mi sono seduto ad osservare il cielo,opaco fumante….potrebbe ammalarsi con tutto quel fumo, non pensi? (I due ragazzi sorridono). Chissà se qualcuno abita il cielo e ci guarda. La mamma mi ha detto di stare tranquillo perché non siamo soli….. mai.
Ho smarrito i miei sensi, più nulla ho di umano:il capo rasato, i piedi neri, le mani viola però, chiamo la speranza e lei mi consola. E penso, penso e ancora penso, che…uscito da questo posto, studierò per divenire medico o avvocato o professore…mi sposerò….voglio avere
tanti figli sai!!!!
Albert------------Sai Jona, questo è un tempo malato nelle radici, neppure io ci capisco nulla. La mia casa è tiepida, il cibo è caldo….eppure siamo sotto lo stesso cielo, ospiti della stessa terra….Dov’è l’uomo? Dov’è l’uomo?
Vedo camminare solo involucri, burattini, colmi di odio e menzogna, anestetizzati al dolore
JONA…………..No Albert, ogni uomo è per-sona. Può scegliere di vivere come angelo di luce o bestia diabolica. Oggi, questi uomini scelgono di essere bestie, che si divertono, mentre noi ci esibiamo nella danza del dolore., ma un giorno qualcuno scaverà fra le macerie di queste vite: e…. i nostri nomi, i nostri capelli, le nostre scarpe,la nostra dignità….tutto sarà separato dal male, che ora sembra più forte,ma noi,siamo semi che porteranno molto frutto….
E ciascuno avrà il posto che merita nella storia e oltre la storia.


Una memoria che scuote le coscienze e ridona la speranza per impegnarsi sempre, dovunque e comunque per la difesa dell’uomo, di tutto l’uomo.