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Comunque, per quanto più propriamente attiene al merito delle modalità di trasferimento delle verità acquisite, generalmente la conoscenza esoterica poteva aver luogo attraverso l'istituzione di società e sette iniziatiche (cosiddetta "perpetuazione dei misteri"); attraverso l'istituzione di "chiese" ; ovvero con la "trasmissione iniziatica".

Non v'è dubbio che la più antica forma di trasmissione sia stata quella orale ; ma non possiamo dimenticare che la conoscenza, almeno nell'area di influenza culturale ebraica (Palestina, Egitto e Mesopotamia) seguì anche la strada delle sette (ad esempio la Congregazione dei Profeti e la Congregazione di Jahveh) e dell'iniziazione

Tra queste sette iniziatiche non possiamo non ricordare quella degli Esseni (di cui ci occuperemo tra breve) e quella degli Hassidim (112) probabile ordine di mistici ebraici (113), ai quali la tradizione attribuiva un alto grado di sapienza esoterica che li rendeva capaci di vivere nel mondo dell'invisibile

Ben più difficile il compito di chiarire quale sia la realtà cui il linguaggio ed i sistemi di trasmissione ineriscono: in altre parole l'essenza stessa della Kabalah.

La Kabalah può essere definita come un "sistema filosofico-religioso" che si propone di consentire la conoscenza mistica di Dio.

Aliette, Levi, Papus ed i loro seguaci non si posero il problema delle origini della Kabalah; si limitarono ad accettare acriticamente l'antica tradizione secondo la quale essa sarebbe stata data a Mosè che l'avrebbe trasfusa direttamente nei primi quattro libri del Pentateuco e cioè nella "legge" propriamente detta