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Brahma, essendo il Principio Supremo del cosmo, risiede nel cuore, centro vitale dell'uomo. In particolare il ventricolo più piccolo è l'organo che rappresenta simbolicamente l'unità integrale (comprendente il corpo fisico, il campo delle energie e lo spirito divino). Nell'antichità si diceva che il cuore fosse la sede dell'intelligenza proprio perché veniva assimilato alla dimora dell'Intelligenza Universale. La parte finale dei Veda, le Upanishad narrano:

Nel Brahma-Pura, sede di Brahma, vi è un piccolo "loto", dimora nel quale c'è una piccola cavità, occupata dall'Etere; si deve cercare Ciò che risiede in questo luogo e Lo si riconoscerà... Questo Principio che sta nel cuore è più piccolo di un chicco di riso, più piccolo di un chicco d'orzo, più piccolo di un chicco di senape, più piccolo di un chicco di miglio, più piccolo di un germe racchiuso in un chicco di miglio; questo Principio che sta nel cuore è anche più grande della Terra, più grande dell'atmosfera, più grande del cielo, più grande di tutti questi mondi messi assieme.

In tali parole si può cogliere l'essenza di Brahma, il Principio Creatore, che in quanto tale contiene in sé tutto l'universo, ma che è a sua volta presente in ogni creatura; lo si può cioè paragonare ad un punto geometrico, il quale non è nulla quantitativamente, non occupa spazio, ma è il principio che produce lo spazio, poiché quest'ultimo non è altro che lo sviluppo delle virtualità insite nel punto.

Una comunicazione tra il piano divino e il mondo, cioè tra Brahma e l'essere umano, avviene attraverso dei principi coordinatori tra i vari mondi, uno dei quali è il Buddhi, o Intelletto Superiore, raggio direttamente emanato dal Sole spirituale (Brahma) che illumina e collega l'individuo al Centro stesso. Il Buddhi è l'elemento che collega l'anima universale all'anima individuale, fino al raggiungimento di Moksha, la definitiva identificazione tra i due.

L'articolata mitologia induista presenta varie storie che spiegano come mai il culto di Brahma (al contrario di quello di Shiva, Vishnu o Ganesha) sia praticato quasi per niente.


Le quattro teste di Brahma
L'aspetto delle teste di Brahma porta ad una interessante leggenda. All'inizio di tutti i tempi Brahma creò oltre all'universo, anche l'aspetto femminile identificabile nella divinità di Shatarupa (costituita da centinaia di aspetti meravigliosi). Brahma immediatamente se ne innamorò. Shatarupa si mosse in varie direzioni per evitare l'intensa attenzione di Brahma. Ma ogni volta che si muoveva, Brahma sviluppava una nuova testa. Così, Brahma sviluppò cinque teste, le une opposte alle altre. Allo scopo di controllare Brahma, Shiva gli tagliò la testa più alta; si rese conto che Shatarupa era figlia di Brahma, essendo stata creata da lui, e che Shatarupa stessa era un errore dello stesso Brahma ormai ossessionato dalla sua avvenenza. Così Shiva decise di raffreddare il culto, la venerazione di Brahma a causa del suo "empio" comportamento. Per questo solo Vishnu e Shiva continuano ad essere venerati mentre Brahma è quasi sempre ignorato. A causa di questo incidente, Brahma viene declamato nei quattro Veda nei suoi tentativi di pentimento.


La "scomunica" da parte di un Brahmino
Altre leggende su Brahma relative alla mancanza di venerazione sono state oggetto di scomunica da parte del grande saggio Brahmarishi Bhrigu. Sulla Terra venne organizzato, dall'alto sacerdote Bhrigu, un grande sacrificio di fuoco yajna. Fu deciso che il più grande tra tutti gli Dei avrebbe dovuto diventare il Dio Supremo, il "capo" di tutti gli Dei. Durante la cerimonia venne chiamato anche Brahma, ma non si presentò in quanto perennemente ammaliato dalla musica suonata da Sarasvathi, e non fu in grado di ascoltare la richiesta di Bhrigu. Questo fece andare in collera il grande sacerdote che scomunicò Brahma in modo che nessuno sulla Terra lo avrebbe mai più venerato.





[Modificato da Brhama 17/02/2006 16.42]