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Alla ricerca di vita aliena

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  • Claudio Cava
    00 18/02/2006 20:44

    DIECI STELLE PRIME CANDIDATE PER CERCARE VITA ALIENA

    ROMA - Tra le stelle finora osservate, sono dieci quelle che hanno le maggiori probabilità di accogliere pianeti simili alla Terra e in grado di ospitare la vita. A stilare questa "top ten" dei possibili mondi abitabili è stata l'astronoma americana Margaret Turnbull, della Carnegie Institution di Washington, che ha presentato la classifica oggi negli Stati Uniti, nel congresso annuale dell'Associazione Americana per il progresso delle scienze (AAAS) in corso a St. Louis.

    Considerando che non esistono ancora strumenti abbastanza potenti da permettere agli astronomi di vedere pianeti esterni al Sistema Solare che abbiano condizioni tali da ospitare la vita, Margaret Turnbull ha pensato di sfruttare tutte le conoscenze oggi a disposizione della scienza per restringere il più possibile il campo delle ricerche e fornire in questo modo obiettivi precisi agli attuali programmi in cerca di pianeti extrasolari abitabili, primi fra tutti il SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) e la missione della NASA chiamata TPF (Terrestrial Planet Finder), prevista inizialmente per il 2016, ma poi slittata ad una data non precisata.

    Sono 170 i pianeti esterni al Sistema Solare finora scoperti, quasi tutti sono pianeti giganti come Giove e nessuno di essi è mai stato osservato direttamente, ma soltanto attraverso le anomalie provocate dalla loro forza gravitazionale. Così Margaret Turnbull ha deciso di cambiare obiettivo: non andare direttamente a caccia di pianeti, ma di stelle "sorelle" del Sole, ossia il più possibile simili alla nostra stella per età (vissute abbastanza da avere permesso la formazione di pianeti e, su questi, l'evoluzione di forme di vita) e composizione (devono essere ricche di metalli quanto il Sole).

    In questo modo, da un catalogo iniziale che comprendeva ben 17.129 sistemi stellari potenzialmente in grado di ospitare mondi abitabili (che la stessa ricercatrice aveva stilato nel 2003), Margaret Turnbull ha selezionato una manciata di stelle che considera le migliori sulle quali scommettere e orientare le ricerche future.

    Della rosa delle dieci stelle fanno parte beta CVn, distante circa 26 anni luce (circa 246.000 miliardi di chilometri), nella costellazione dei Cani da caccia (Canes Venatici); 18 Scorpii, quasi identica alla nostra stella, appena un po' più giovane e un po' più calda; 51 Pegasus, attorno alla quale è stato scoperto il primo pianeta extrasolare. Delle stelle comprese nella lista, la più vicina è Alpha Centauri B, distante 4,5 anni luce e a lungo considerato uno dei sistemi stellari della Via Lattea che potrebbe ospitare pianeti simili alla Terra.

    © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 18/02/2006 16:50
  • Venetus
    00 19/02/2006 10:42
    E' probabile che ci sia vita oltre la Terra... ma dire che possa arrivare fino a qui è improbabile...
  • Lucifero
    00 19/02/2006 15:38
    La vita per come la conosciamo noi è solo sulla Terra,forse farebbero meglio se riuscissero a renderla più sopportabile qua,che non sprecare risorse finanziarie per una ricerca del genere.Cosa ne gioverebbe l'attuale umanità [SM=g27815]
  • =pinkpanther=
    00 20/03/2006 08:50
    Re: esiste vita nello spazio? dipende da quanto è lo spazio disponibile

    Scritto da: Venetus 19/02/2006 10.42
    E' probabile che ci sia vita oltre la Terra... ma dire che possa arrivare fino a qui è improbabile...


    Bisogna vedere cosa si intende per "vita" e cosa per "arrivare fino a qui".
    Se ipotiziamo l'esistenza di altre forme di vita, non è detto che debbano essere per forza con caratteristiche simili alle nostre. D'altra parte, se cercassero di contattarci, dovrebbero per logica essere almeno affini a noi, intendo respiranti ossigeno, per lo meno, e interessati a qualcosa che noi abbiamo e a loro manca, per esempio la storia dei nephilim.

    "Arrivare fino qui" : non dimentichiamo che pure quando Colombo partì per le Americhe non ipotizzava di trovare gli Incas e li trovò... e quando Cortes arrivò da loro, lo presero per un dio.
    Il contatto, forse mentale, è stato probabilmente stabilito... questo secondo me, perchè certe recenti (ultimi 50 anni)invenzioni sono stupefacenti e perchè spiegherebbe certi tipi di genio come Leonardo da Vinci e Giordano Bruno.
  • Venetus
    00 20/03/2006 09:38
    Io penso che ci siano vari pianeti abitati è che son troppo lontani, ma non ho detto che per forza siano essere simili a noi... certo magari avranno bisogno anche loro di acqua da bere e di ossigeno ma non è detto perché molti batteri e virus vivono anche tranquillamente in totale assenza di ossigeno.

    Certo potrebbe esistere pianeti in cui esistono ancora le lucertole, altri in cui ci sono uomini delle caverne o altri addirittura di tecnologia vicina o forse superiore alla nostra, ci sono tanti casi da prendere in considerazione.

    Ma da qui a dire che sono arrivati QUI FISICAMENTE ce ne passa...

    partiamo dalla teoria di Einstein che è stata recentemente dimostrata.

    E=mc2
    Più un corpo aumenta di velocità più la massa diminuisce e più il tempo scorre lento all'interno di questa massa.
    2 cose dimostrano ciò:
    1) molti piloti di aerei che erano di altezza 1.75 si sono ritrovati ad essere addirittura sull'1.69
    2) hanno provato a fare un esperimento con due orologi precisi al millesimo di secondo, uno fermo ed uno sull'aereo, quello sull'aereo era indietro di qualche millesimo di secondo.

    Adesso considerato ciò per se la legge è giusta se ne deduce che per viaggiare alla velocità della luce la MASSA deve ANNULLARSI il che è:
    1) Impossibile secondo la legge chimica "nulla si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma", perché vorrebbe dire disintegrare completamente la massa, quindi distruggere;
    2) anche ammesso che ci arrivi, ci arriverai molto vicino, ma VIVO non ne esci da una velocità del genere.

    Considerato poi che di pianeti vicini alla Terra abitati da creature simili a noi non ce ne sono (come non ce ne sono di non-simili, forse solo il satellite Europa di Giove può essere abitato da esseri simili a pesci sotto il ghiaccio, ma anche in tal caso è difficile che arrivino anche fuori dallo strato di ghiaccio), e considerato che la stella più vicina alla Terra, Sirio dista "solo" un anno luce dalla Terra, ne deduciamo che pianeti abitati possono essere anche a più di un centinaio di anni luce.

    Quindi, anche ammesso che esseri simili a noi abbiano la tecnologia adatta per fare certi viaggi, bisognerebbe ibernarsi come nei film perché il tempo non basterebbe e ci vorrebbe qualche generazione, riproducendosi in navetta (non penso ci siano persone che vivano più di 1000 anni nell'universo... na grazia se noi arriviamo agli 85 tante volte...).
    L'ibernazione non è possibile, è puramente "Fictional" perché un uomo sotto ghiaccio non respira più e muore, anche se si arrivasse allo zero assoluto (-273,16°C) non servirebbe, anche perché la temperatura in questione è irraggiungibile perché per effettuarla bisognerebbe lavorare in assenza di materia: il che è impossibile!

    Credete veramente che esista qualcuno tanto pazzo da effettuare viaggi simili senza essere sicuro di poter non solo tornare, ma addirittura arrivare, considerato che probabilmente nemmeno loro (se esistono, ovvio) sanno cosa c'è nello spazio?


    Considerato in fine che il tempo di decomposizione delle masse nello spazio aperto è maggiore che non in un pianeta con l'atmosfera, il che significa che lo spazio aperto fa da "frigorifero" per i corpi.

    Per fare un viaggio del genere bisognerebbe quindi impiegare 100 vite di un essere umano medio e forse non sarebbero sufficienti.

    Detto ciò, se degli esseri simili a noi sono arrivati qua, non ci sono arrivati di propria volontà perché VIVI non lo erano!

    [Modificato da Venetus 20/03/2006 9.41]

  • =pinkpanther=
    00 20/03/2006 10:09
    Re:

    Scritto da: Venetus 20/03/2006 9.38
    Certo potrebbe esistere pianeti in cui esistono ancora le lucertole, altri in cui ci sono uomini delle caverne o altri addirittura di tecnologia vicina o forse superiore alla nostra, ci sono tanti casi da prendere in considerazione.Ma da qui a dire che sono arrivati QUI FISICAMENTE ce ne passa...

    p>[Modificato da Venetus 20/03/2006 9.41]



    Non è detto che la "loro" tecnologia, adatta alla "loro" fisiologia, non contempli anche un mezzo di trasporto diverso dal "nostro" oppure che implichi per forza di cose un trasporto "fisico".
    Io credo che non siamo soli nell'universo, se poi gli "altri" hanno voglia o meno di contattarci, questo è irrilevante.
    Sempre secondo me e semplicemente per discutere :-), non essendo mai stata "abducted" o contattata in altro modo... e in assenza di dati certi, non posso dare una risposta precisa.
  • Mario
    00 28/04/2006 21:10
    Mai pensato al teletrasporto?
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    il cieco
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    00 02/09/2006 20:33
    alla ricerca di vita aliena
    scusate la mia intromissione, è passato parecchio tempo, lo so, ma vorrei intervenire per chiarire dei piccoli errori che ho letto nei vari interventi precedenti il mio:
    la prima stella che incontrerebbe un eventuale viaggiatore spaziale deciso ad andare a trovare un ipotetico vicino di casa, è alpha centauri, distante più o meno 4,5 anni luce, come dice claudio cava, ma la prima che permetterebbe un sistema di vita simile o abbastanza simile al nostro è proxima centauri, purtroppo la distanza aumenta ma non di molto, "solo" 0,7 anni luce in più, per cui i chilometri non sono 246 miliardi ma il doppio, basta fare il "semplice" calcolo di 302.000 x 60 x 60 x 24 x 365,634211 x 5,2 = 496.101.857.720.600 cifra in difetto però

    la definizione matematica del grande albert: e=Mc2 vuol dire che l'energia liberata da un corpo è data dalla sua massa moltiplicata per la velocità della luce elevata alla seconda potenza: 10 Kg di massa sprigionano quindi 912.040.000.000 di Kg di energia.. praticamente un sasso di medie dimensioni, libererebbe un'energia pari a tre bombe atomiche da 30 megaton fatte brillare in serie oppure ad una da 180 megaton!!

    la massa, aumenta in modo esponenziale sino a diventare infinita approsimandosi alla velocità della luce e non il contrario, mentre il tempo rallenta sino a fermarsi del tutto non appena giunti alla velocità assoluta (302.000 Km\sec circa)
    la prova di questo non è stata effettuata su un aereo, si sarebbe dovuto usare un mezzo di cui ancora non disponiamo, che si avvicinasse ai 30 Km\sec per riuscire a far notare il lieve sfasamento dei due orologi atomici usati.
    e via di seguito, allo zero assoluto non ci si arriverà mai per il semplice motivo che a quella temperatura la materia non esiste più, si è già disgregata da un pezzo, anche se per essere sinceri, non esiste nulla che conservi meglio la materia stessa che lo spazio, la decomposizione non esiste, visto che tutta la parte contenente ossigeno e idrogeno (l'acqua) verrebbe in una frazione di secondo disseccata o liofilizzata che dir si voglia, venendo privata di quei due importanti componenti.

    meglio non continuare, non voglio assolutamente essere tacciato come un saputello, ma le premesse sono sbagliate e da qui in avanti tutte le teorie che ne seguono sono conseguentemente errate.
    comunque il viaggio nel tempo è studiato da almeno 50 anni, albert diceva che se la teoria era esatta (lui non ne ha mai dubitato e nemmeno io, stando agli esperimenti fatti dopo la sua morte che ne hanno confermato le conclusioni) il viaggio nel tempo era possibile in due distinte maniere: usando la curvatura del tempo causata dalla folle velocità raggiunta da un veicolo, il tempo si muove infatti, su un piano che può essere curvato dalla forza magnetica generata dalla velocità, avvicinando così le due estremità del piano stesso (punto di partenza, punto di arrivo) per essere più esplicito, prendete un foglio di carta, piegatelo a metà e fate passare attraverso di esso una matita, apritelo e avrete ottenuto in un attimo il come intendesse fare einstein. oppure, altro modo, facendo riunire gli atomi sparpagliati nell'universo (scusate il termine poco ortodosso) nel punto più vicino alla destinazione, sempre seguendo la teoria che aumentando la velocità di un corpo, questi aumenta la distanza fra le sue particelle sino a diventare infinito.

    si lo so, non dovevo entrare a fare queste considerazioni... torno nel limbo della relatività [SM=g27828] [SM=g27828] i am sorry


    "... Non vogliate negar l'esperienza
    di retro al sol, del mondo sanza gente.
    Considerate la vostra semenza
    fatti non foste a viver come bruti
    ma per seguir virtute e canoscenza"
    Ulisse nell'inferno di Dante.