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Bruno,Pilat e Renè .....

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    Arco di Riccardo
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    00 18/05/2012 13:10


    Un rocker friulano ed uno triestino, al prezzo di uno; Beppe Lentini e Lorenzo Pilat, il 4 settembre 1989, interpretano dal vivo due grandi rock, improvvisati sul momento... Lucille, pezzo di Little Richard, e Hound Dog, pezzo del nostro Elvis!!



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    Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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    risingsun
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    00 18/05/2012 15:39
    grazie dell' inserimento... [SM=g7576]
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    Arco di Riccardo
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    00 24/06/2013 11:26

    Ripesco questo post per... augurare un buon compleanno al grande amico Lorenzo Pilat in arte "Pilade", che oggi compie 75 anni!!! [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8431]

    Qui sotto, Pilat nel 1965 con i Beatles:

    [IMG]http://i43.tinypic.com/303e4hs.jpg[/IMG]

    Tantissime care cose all'ultima, grande e più vera anima di Trieste, nonché grande compositore di stampo nazionale ed internazionale. Una persona che in tutti questi anni non ha mai avuto cadute di stile né artistiche né umane !

    Lorenzo... te volemo ben (anca se no te vol mai passar qua su Eicc... ma perché?)

    René

    Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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    Arco di Riccardo
    Post: 2.993
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    00 24/06/2013 15:34
    Per festeggiare a modo mio i 75 anni di Pilade, ecco un pupolo d'occasione:

    [IMG]http://i41.tinypic.com/2zss93l.jpg[/IMG]

    René

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    B-PAUSE
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    00 24/06/2013 17:03
    mille auguri all'amico Pilat
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    Arco di Riccardo
    Post: 2.994
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    00 24/06/2013 17:21
    Un video del 1989 che avevo caricato di recente... un esempio live della simpatia di Lorenzo:



    René

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    Arco di Riccardo
    Post: 3.124
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    00 03/11/2013 15:49

    Ho trovato un bell'articolo del 2005... un'intervista a Lorenzo Pilat, realizzata dal competente produttore discografico e giornalista musicale Alberto Zeppieri.
    Un'intervista dove Pilat parla proprio di Elvis e dell'influenza che ancor oggi la musica di Presley esercita sul mondo musicale, italiano e non solo.


    Elvis Presley - Il ricordo di Lorenzo Pilat: un ragazzo buono travolto dal successo


    Cosa ha rappresentato Elvis Presley per i giovani della sua generazione? E per chi amava la musica e cercava di entrate in quel mondo? Ne abbiamo parlato con Lorenzo Pilat, grande autore e interprete e memoria storica italiana del rock’n’roll.
    – Allora, Lorenzo, com’era Elvis, come uomo e come musicista?

    «L’ho conosciuto tramite i dischi, quando avevo 16 anni e cercavo di imitarlo. Era un ragazzo buono, che ha avuto il successo troppo presto. Questo ha frenato la sua gioventù, facendolo restare sempre un po’ bambino. Anche in Germania, durante il servizio militare, è sempre stato vezzeggiato dai superiori, perché era un simpaticone. Ho visto molti filmati dove giocava con l’orchestra, che spesso era vittima dei suoi scherzi. Elvis entrava in studio d’incisione, chiudeva gli occhi e visualizzava il suo pubblico. Ciò dava alle sue interpretazioni una carica straordinaria, dal rock alle canzoni lente. Ascolta One night e Jailhouse rock: nessuno può cantarle come lui. Come tutti i grandi aveva però attorno delle persone ambigue, che si attaccarono alla sua capacità di produrre business. La sua morte è stata prematura, probabilmente anche a causa di questa gente che l’ha sfruttato. Nell’ambiente dello spettacolo purtroppo avviene. Anch’io – quando frequentavo il Clan di Celentano – vivevo in una dimensione diversa dalla realtà, in un mondo tutto particolare. Se non sei capace di mantenere il tuo equilibrio interno, certi cambiamenti di valori ti mangiano vivo. Stanlio e Ollio, ad esempio, sono morti poveri, a causa dell’avidità dei loro impresari».

    – Ci sono dei parallelismi tra la musica di Elvis e la tua?

    «Lo swing. Persino quando Presley cantava Are you lonesome tonight, che è un valzer lento, riusciva a far sentire lo swing, perché il vero cantante deve sapere cos’è un anticipo od una ritmica data dalle inflessioni della voce. Elvis usava molto il sistema che usavano gli uomini di colore, nel gospel, nello spiritual. Con ibridi di jazz uniti ai canti dei piantatori di cotone, che avevano inventato il ballo della paglia: la base ritmica che poi è stata l’origine del rock and roll. Anch’io mi preoccupo sempre di mettere swing nelle mie interpretazioni, persino nel folclore triestino».

    – Hai inciso rock’n’roll anche con lo pseudonimo di Mr. Bunch. Cosa ricordi di quell’esperienza?

    «Io volevo cantare e invece le case discografiche, che avevano molti interessi su di me, mi costringevano a scrivere per gli altri. Non volevano che cantassi, temendo di perdere un autore a svantaggio di altri interpreti. Così, con il nome di Mr. Bunch, potevo cantare in inglese. Non ho raggiunto le vette delle classifiche, ma almeno mi sono divertito a cantare il rock alla Elvis e le mie canzoni».

    – Tu hai un’etichetta, la Poor Cow, forse ispirata da Presley?

    «Indubbiamente. Anche se produco volutamente poco, perché curo i lavori con attenzione e desidero che i dischi arrivino nelle case. Produrre tanto ma distribuire male, vendendo poche copie, non serve a nessuno».

    – Intendi arricchirne il catalogo?

    «Sì, perché oltre al repertorio triestino desidero riproporre la mia versione d’autore delle canzoni che erano state a suo tempo affidate alla Zanicchi, a Gianni Nazzaro, alla Cinquetti, alla Berti. Il vero significato del linguaggio melodico di canzoni come Vino amaro, Quanto è bella lei, Alle porte del sole ed altre, lo può conoscere a fondo solamente chi le ha scritte».

    – Che consiglio daresti a un giovane che voglia provarci seriamente con la musica?

    «La gavetta! Quando viene da me qualche giovane e mi chiede aiuto, io cerco di capire se ha davvero voglia di studiare, di ascoltare ed accettare con molta modestia l’insegnamento di chi ha inventato la musica, come Elvis. Quello che manca a molti cantanti è l’umiltà: vorrebbero diventare professionisti prima ancora di fare i dilettanti. Ma non si può arrivare preparati al successo senza conoscere i fondamentali della musica, per questo io consiglio di cominciare dalla base».

    – C’è ancora spazio per la buona musica?

    «Sì, anche se la discografia è stata rovinata dai figli dei discografici. I boss delle etichette piazzano lì i loro ragazzi, li fanno suonare nei dischi, li fanno diventare direttori. Perché? Mio figlio, ad esempio, gioca a pallacanestro. Dov’è scritto che deve per forza suonare la chitarra?».

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    René
    Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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    René78
    Post: 24
    Registrato il: 06/02/2018
    Utente Junior
    00 24/06/2018 12:32
    Riprendo questo topic dopo ben 5 anni (precedentemente avevo il nick Arco di Riccardo, ma non funziona più), dal momento che l'amico e artista Lorenzo Pilat oggi compie 80 anni!!! Tuttora attivo e musicale più che mai, ed ovviamente sempre legatissimo ad Elvis e al Rock 'n Roll anni '50, ma anche alla mia, nostra Trieste (se non ho fatto errori, nel mio post si dovrebbe vedere un simpatico fotomontaggio con Elvis e Pilat).
    Tra l'altro, menziono non a caso Elvis, perché lo stesso Pilat mi raccontò che quando andò negli USA (nel 1970) per partecipare ad un colloquio alla RCA, nell'obiettivo di lanciare in America una sua carriera come cantante, Elvis si trovava lì vicino (con il solito Parker sempre tra le scatoline) e c'era la possibilità di fare una foto assieme... ma purtroppo, per un disguido, tale possibilità sfumò e quindi #ciaone #Elvis !

    Nella sua lunga carriera, Lorenzo ha fatto di tutto: ha incontrato i Beatles, è stato una colonna portante del Clan Celentano, ha vinto il Grammy Award, un suo brano è stato utilizzato da James Horner (il compositore delle musiche del film "Titanic") per la colonna sonora di un film hollywoodiano, ha composto grandi successi internazionali per Tom Jones, Engelbert Humperdinck, Al Martino, Joe Dassin, ecc... ma per noi tutti, Lorenzo resta sempre l'eterno "mulon" cantore di Trieste! Augurissimi!!!

    Qui sotto, una sua esibizione del lontano 1985, dove canta un po' di tutto, da "Sixteen Tons" a "Hello MaryLou" e "Johnny B. Goode", ma anche simpatiche e romantiche canzoni in dialetto triestino, il tutto condito dalle sue battute e dalla sua verve:



    Qui, invece, subito dopo la sua esibizione si tene un improvvisato duetto tra Pilat ed un altro famoso triestino, Teddy Reno:





    Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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