Gara 4 decisamente più combattuta delle altre, però quando è salito in cattedra Ginobili per i Cavs è stata la fine. Il solito grande Parker, strameritato MVP delle finali, un insolitamente sottotono Duncan ma un sorprendente Oberto, che con un paio di giocate decisive ha contribuito enormemente alla vittoria dei texani. Tanti punti per James ma una bassa percentuale dal campo (10/30), come del resto quasi tutta la serie, ma non dimentichiamoci che ha 22 anni e mezzo, crescerà e quando succederà farà disastri.
Correrò il rischio di sembrare banale nel pigiare sempre su quel tasto, ma faccio questa domanda a chi segue la NBA da abbastanza tempo: se anche solo 5 anni fa vi avessero detto che nel 2007 sia l'MVP della stagione regolare che quello delle finali sarebbero stati due europei di nascita e formazione cestistica, gli avreste creduto o riso spudoratamente in faccia? Secondo me la seconda.
Ora è tempo di off season, ricordo gli appuntamenti cestistici salienti a chi difficilmente riesce a stare senza basket:
28 giugno: draft NBA.
Luglio e agosto: campagna trasferimenti NBA e Summer League.
3-16 Settembre: in Spagna
Campionato Europeo 2007.
6-11 Ottobre: NBA Europe Live Tour 2007 (anche in Italia, Celtics e Raptors giocheranno tra di loro il 6 e il giorno dopo Bargnani e compagni sfideranno la Virtus Roma).
----------------------------------------------------
"Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L'abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l'archetipo di questa giullaresca fauna, con l'aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un pò dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività... Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma nè di un incendio del Reichstag, nè di un golpe sul palazzo d'Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti". (Indro Montanelli, 1994)