00 30/07/2007 17:23
Può sembrare paradossale il parlare di "cedevolezza" nelle arti marziali. Quando si pensa alle tecniche di combattimento a corpo libero si immagina qualcosa che abbia più a che fare con il contrasto che con la cedevolezza. Eppure la particolare strategia di cedimenti applicati nel Wing Chun è tutto meno che inerte di fronte alle tecniche più violente e potenti.
La virtù che rende quasi unico questo stile consiste proprio nella sua capacità di cedere e, adattandosi immediatamente alla "forma" del combattimento, di utilizzare a proprio vantaggio tutte le forze che si vengono a creare in un ravvicinato campo di sinergie fulminee fra due avversari.
Il paradosso si accentua quando si scopre che il Wing Chun non è un capriccio atletico di eccentrici maestri di kung fu, ma è una delle più efficaci strategie che, in estrema economia e semplicità di movimenti, riesca immediatamente a rendere inoffensivo un aggressore più forte di noi.
Ecco allora che si mette in evidenza la scientificità di questo stile, una precisione che da circa duecentocinquanta anni dimostra nella pratica contro ogni tipo di avversario. Uno stile che, come è stato intelligentemente fatto notare, non è un semplice sport da combattimento ma una vera e propria arte marziale con dei chiari principi di movimento e di controllo, con una tradizione e degli uomini che l'hanno perfezionata, con una precisa mentalità e una filosofia che sono tutto meno che secondarie rispetto alle tecniche di autodifesa. Ad una prima analisi si nota subito come l'ispirarsi del Wing Chun ai principi dello Yin e dello Yang come strategia e pianificazione del conflitto fisico sia direttamente correlato alla precettistica e al tipico atteggiamento taoista.
Il Tao che rappresenta la sintesi della dualità racchiude in sè un'intrinseca dinamicità che ben rappresenta l'insieme di dinamiche del combattimento messo in atto attraverso il Wing Chun.
L'atteggiamento dell'acqua è quello dell'adattamento, essa prende la forma del contenitore che la limita, nel suo scorrere non evita nulla, è un elemento incomprimibile ed è nota l'azione lenta ma inesorabilmente sgretolante della goccia sulla pietra.
Questo è il Wing Chun.
E' quindi quasi erroneo dire che sia un'arte marziale di appena duecentocinquanta anni, perchè la sua intelaiatura filosofica attinge sicuramente da una tradizione che ne ha almeno quattromila.

Durezza e rigidità sono compagne della morte,
morbidezza e flessibilità compagne della vita.
Nulla al mondo è più morbido e cedevole dell'acqua,
eppure nel distruggere ciò che è duro e forte,
non vi è nulla che riesca a superarla.
Un bravo guerriero non è bellicoso.
La Via del Cielo è di non lottare e nondimeno saper vincere

(Lao Tzu)
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Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla...
Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
Le cose migliori della vita non sono cose