Officina della poesia "Nicola Imbraguglio" Laboratorio poetico

La chiara circostanza - Maria Grazia Calandrone

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    apassoleggero
    Sesso: Femminile
    00 15/02/2011 19:15



    La clamorosa dolcezza delle clavicole, la percussione cessata
    dei finimenti muscolari, le valvole
    che l’hanno finalmente abbandonata
    sulla terra, l’angolo umile che fa la testa
    per celare il sorriso
    sulla cruda colonna del corpo
    dice: ti ho aspettato per tutta la vita
    ho visto la tua vita
    nei miei sogni e tutta, notte
    dopo notte, si risolveva nel perdono. In certe svolte
    quando il cielo pieno di meraviglia coincideva
    con la bolla degli alberi agitati dalla piena
    luna, io mi svegliavo
    per causa dei tuoi sogni
    e portavo il tuo nome come una bandiera
    che saliva dal petto e mi rendeva
    invisibile: di me
    si vedeva soltanto il tuo nome. Io sapevo
    che avremmo dovuto terminare vicini
    qualunque cosa nel frattempo fosse stata di noi. Adesso
    eccomi, sono qui per finire
    nella tua fine, per aspirare l’ultimo respiro
    dalla tua bocca
    e soffiarlo attraverso la bocca
    che dopo te nessuno ha più baciato,
    al cielo.




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    _fidelio_
    Sesso: Femminile
    00 18/02/2011 15:20

    C'è poco buio nel corpo dei bambini
    sotto la ciotola della carne
    il poco - e rovi grossolani
    arrampicati
    sull'osso leggerissimo della fronte che non aveva ancora
    smesso di crescere.


    grazie anna [SM=g11600]